Corso di formazione per i gestori della crisi da sovraindebitamento Lezione n. 3 dott.ssa Sonia Mazzucco dott. Andrea Sismondi Bolzano 28.9.2017
PREMESSA In che contesto siamo? La prima domanda da porsi all’arrivo di un cliente che dichiara di trovarsi in stato di crisi e difficoltà finanziaria, è se sia un soggetto c.d. «fallibile» o meno, secondo quanto previsto dalla Legge Fallimentare R.D. 16/3/1942 n. 267 (e successive modifiche). Due le alternative: Il soggetto è fallibile secondo la L.F. Il soggetto non è fallibile VEDIAMOLE 2 Bolzano 28.9.2017
IL SOGGETTO E’ FALLIBILE SECONDO LA NORMATIVA FALLIMENTARE Soggetti fallibili e possibili soluzioni I° IPOTESI: IL SOGGETTO E’ FALLIBILE SECONDO LA NORMATIVA FALLIMENTARE In tale ipotesi, le possibili alternative sono quattro: Concordato Stragiudiziale Piano di Risanamento ex art. 67 L.F. Accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L.F. Concordato preventivo ex artt. 160 e ss L.F. Sono tutti Istituti negoziali, contrattuali, ovvero si basano sulla «regola dei consensi» 3 Bolzano 28.9.2017
Il soggetto è fallibile Soggetti fallibili e possibili soluzioni A loro volta il Concordato Stragiudiziale (a), il Piano di Risanamento (b) e l’Accordo di Ristrutturazione (c) si distinguono in: PROTETTI DALLA L.F. B C NON PROTETTI DALLA L.F. A Cosa significa «protetto dalla L.F.»? Con ciò si intende che intervengono (o non) per quell’Istituto le previsioni degli artt. 67-ter L.F. e 217-bis L.F., ovvero in tema di revocatorie e di responsabilità penale . Nell’ipotesi in cui i contenuti dell’Accordo/Piano C.P. non fossero più realizzati (anche in parte) nel corso del periodo previsto, vengono subito meno le protezioni penali ma non la validità degli atti dal punto di vista civilistico. Esempio: Nel Piano è previsto un atto di pagamento entro un certo momento e poi non si realizza. L’ atto rimane valido civilisticamente ma perde la protezione penale. Il soggetto è fallibile 4 Bolzano 28.9.2017
Soggetti fallibili e possibili soluzioni Queste le soluzioni che il professionista può proporre al soggetto in crisi. Come scegliere? Tante leve, economiche e non, dipende dalla profondità dello stato di difficoltà (lieve, medio, profondo) ed anche da una valutazione del ruolo del Tribunale Sezione Fallimentare, dalla presenza o meno di pubblicità nel contesto nel quale si opera e dal coinvolgimento di professionisti terzi (attestatori) a garanzia della procedura intrapresa. Nel Piano di Risanamento non è previsto il coinvolgimento fattivo del Tribunale, si tratta di un accordo tra l’Imprenditore ed i suoi creditori, ed inoltre la pubblicità è facoltativa, nel senso che il Piano può essere pubblicato nel registro Imprese su richiesta del debitore. Cosa differente avviene per l’Accordo ed il C.P., dove il ruolo del Tribunale è più incisivo, e conseguentemente anche la possibilità di un fallimento dell’impresa su istanza degli Organi della Procedura al Pubblico Ministero designato. 5 Bolzano 28.9.2017
Soggetti non fallibili Soggetti non fallibili e possibili soluzioni Soggetti non fallibili Per quanto riguarda i soggetti non fallibili, due le possibili soluzioni: Concordato Stragiudiziale rappresentato da un contratto tra le parti con il quale il debitore si accorda con i propri creditori per ridurre la sua esposizione debitoria, e non ha le protezioni (nel senso già visto) Una delle procedure del sovraindebitamento: a. Il Piano del Consumatore b. L’Accordo del Debitore c. La Liquidazione del Patrimonio. 6 Bolzano 28.9.2017