TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA, 29 MAGGIO 2014 1
Gli esiti della sperimentazione: dai contenuti alle metodologie L’indagine-pilota degli studi di caso (Torino, Bologna, Bari) Gli esiti della sperimentazione: dai contenuti alle metodologie Una breve memoria: obiettivi e ‘fili rossi’ Gli esiti della sperimentazione 2013 dal punto di vista metodologico Le proposte metodologiche per il 2014 M. Anconelli, R. Piccinini 2
Una breve memoria… Il clima: buona motivazione alla partecipazione a questa azioni di ricerca (nonostante l’impegno e il lavoro richiesto di carattere organizzativo e non solo): lo spazio per la riflessione integrata è sempre più un lusso! Le tematiche emerse: emergono problematiche specifiche - che dipendono dal livello di welfare realizzato – ma si rintracciano dei ‘fili rossi comuni’ La mappatura (utilità, praticabilità): in generale, si è riusciti a implementare la mappatura/nomenclatore 3 3
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Gli esiti della sperimentazione 2013…dal punto di vista metodologico Le specificità di ogni città La metodologia proposta nel 2013 In generale le azioni sono state fatte, ma le modalità sono state differenti: Non è stato possibile avere anticipatamente la mappatura Le interviste in profondità hanno avuto modalità differenti Il materiale raccolto è ricco ed articolato ed ha consentito elaborazioni ponderose…..MA ciò ha prodotto livelli di approfondimenti in parte differenti Consegna della mappatura da implementare (circa 1 mese prima dell’incontro in loco) In seguito, intervista in profondità con i referenti che hanno implementato la mappatura (pool di dirigenti e funzionari, dei vari comparti) definizione di tratti caratteristici del quadro di servizi iaf e delle caratteristiche salienti del welfare locale 6
Le avvertenze metodologiche in esito alla sperimentazione-pilota del 2013 sarebbe opportuno acquisire la mappatura compilata in tempi utili ad un esame accurato da parte dei ricercatori PRIMA dell’effettuazione del colloquio/intervista di gruppo, così da potere individuare alcune linee di tendenza, oppure aree di particolare interesse su cui sollecitare i funzionari in sede di intervista ad un approfondimento, oppure a verificare al meglio la comprensione dei complessi contenuti della mappatura. sarebbe opportuno sollecitare i funzionari dei servizi (anche se indubbiamente più oneroso per loro) ad inserire nell’apposito spazio della mappatura gli ‘elementi descrittivi che si intendono porre in evidenza’. Anche la distribuzione di materiali allegati è certamente utile alla descrizione dei servizi, ma sarebbe preferibile che gli elementi narrativi di una determinata esperienza fossero indicati dai funzionari, per evitare la discrezionalità eccessiva dei ricercatori a selezionare il materiale da inserire nel report 7
La proposta metodologica per il 2014 distribuzione del nomenclatore/mappatura PRIMA dell’effettuazione delle azioni empiriche (intervista e focus). Di grande importanza saranno le informazioni descrittive che il compilatore vorrà mettere in evidenza (specificità, criticità dell’esperienza/servizio mappato) Invio ai ricercatori della mappatura compilata dai referenti delle città effettuazione di colloqui/intervista di gruppo in profondità con funzionari di vari ambiti (sociale, educativo, sanitario) effettuazione di un focus group con referenti dei servizi pubblici e del privato sociale di area sociale, educativa, sanitaria 8 8