Dalle competenze agli EAS Prof. Pier Cesare Rivoltella CREMIT, UCSC
Competenze: perché?
Chi ce lo fa fare?
Chi me lo fa fare?
Competenza: quale definizione?
Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. “Competenza” indica la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. DM 139/07 (Normativa sul nuovo Obbligo di Istruzione): www.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/obbligo_istruzione07.pdf EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli): http://ec.europa.eu/education/policies/educ/eqf/eqf08_en.pdf pag. 11
Tre età Sequenza di comportamenti (Tyler, 1949) Capacità del soggetto di costruire algoritmi operativi Disposizione personale che matura con l’esperienza (Le Boterf, 1994) Capacità di gestire una situazione professionale complessa mobilizzando sapere e saper fare Sapere di azione (Perreneaud, 1997) Capacità del soggetto di orchestrare schemi diversi per far fronte alle diverse situazioni Il quadro concettuale della competenza. Sapere e saper fare, conoscenze e abilità, sono parte integrante della competenza
Tre istanze Competenza come prestazione, comportamento osservabile (Tyler, 1949) Competenza come disposizione interna astratta (Jolis, 2000) Competenza come orchestrazione di schemi di azione (Perrenaud, 1997) saper fare sapere saper agire
Tre dimensioni Oggettiva = aspetti osservabili, comportamenti e prestazioni Soggettiva = risorse interne (componenti motivazionali, cognitive, decisionali e di autoregolazione); sapere, saper fare, saper essere Intersoggettiva = capacità di lavorare in team, abilità relazionali, intelligenza sociale, riconoscibilità delle capacità del singolo dentro l’organizzazione
Risorse (conoscenze, capacità di base, atteggiamenti, …, dell’allievo) (R) Strutture di interpretazione (come l’allievo “legge” ed assegna significato alle situazioni) (I) Strutture di azione (come l’allievo agisce in risposta ad un problema) (Z) Strutture di autoregolazione (come l’allievo apprende dall'esperienza e cambia le proprie strategie in funzione delle sollecitazioni provenienti dal contesto) (A) MOBILITAZIONE Trinchero R. (2006), Valutare l’apprendimento nell’e-learning. Dalle abilità alle competenze, Trento, Erickson, pp. 195-229. Trinchero R. (2012), Costruire, valutare, certificare competenze. Proposte di attività per la scuola, Milano, FrancoAngeli.
Le disposizioni della mente Definizione : La disposizione della mente è una facoltà cognitiva, emotiva e comportamentale essenziale per un efficace apprendimento. Esistono alcune essenziali disposizioni della mente che possono permettere alla persona di apprendere in modo efficace e piacevole, per cui gli insegnanti le possono promuovere nella dinamica apprendimento- insegnamento.
Le disposizioni della mente Persistere Gestire l’impulsività Ascoltare con comprensione ed empatia Pensare in modo flessibile Pensare sul pensiero Impegnarsi per l’accuratezza Fare domande e porre problemi Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni Pensare e comunicare con chiarezza e precisione Raccogliere le informazioni attraverso tutti i sensi Creare, immaginare, innovare Rispondere con meraviglia e stupore Assumere rischi responsabili Avere il senso dell’umorismo Pensare in modo interdipendente Rimanere aperti ad un apprendimento continuo Trascendono le discipline Caratteristiche della persona Si manifestano in tutti i contesti di vita della persona (famiglia, lavoro, scuola, …)
Come declinare le competenze? DIMENSIONI CRITERI LIVELLI INDICATORI DESCRITTORI QUALI ASPETTI CONSIDERO? QUALE GRADO DI RAGGIUNGIMENTO? ESEMPI CONCRETI DI PRESTAZIONE IN BASE A COSA GIUDICO? QUALI EVIDENZE OSSERVABILI? Il problema è la declinazione Fonte: M. Castoldi
Microlearning Microactivities Microcontent
Principio del significato situato I significati dei segni (parole, azioni, oggetti, artefatti, simboli, testi) sono sempre situati all’interno di esperienze incarnate. Non esistono significati generali o decontestualizzati. Significati di qualsiasi livello di generalità devono essere conquistati sempre dal basso attraverso esperienze incarnate.
Apprendimento situato Apprendere Non significa acquisire conoscenza proposizionale da applicare poi nei singoli contesti Ma sviluppare l’abilità di operare con la conoscenza direttamente nel contesto cui essa si riferisce
Apprendimento per scoperta Apprendere significa consentire al bambino di fare le sue ipotesi e di metterle a confronto con i problemi reali con cui si sta misurando
L’EAS: Concetto e struttura
Progettare Dal contenuto alle attività Apprendimento significativo Curricolo breve
Grazie piercesare.rivoltella@unicatt.it http://piercesare.blogspot.com