diritto e regolazione pubblica dell’economia – II semestre

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Transcript della presentazione:

diritto e regolazione pubblica dell’economia 2011-2012 – II semestre lezione VIII energia elettrica e gas

energia elettrica a gas

temi le vicende del monopolio elettrico e del gas privatizzazioni e liberalizzazioni la disciplina attuale le amministrazioni e le imprese pubbliche di settore

Le industrie elettriche - origini I servizi elettrici sono soggetti a varie forme di regolazione pubblica: Concessioni di derivazione delle acque per la produzione di energia elettrica Concessioni comunali per la distribuzione di energia in ambiti cittadini Autorizzazioni ministeriali per la realizzazione delle linee elettriche (con diritti di servitù coattiva) Le regolazioni non sono coordinate e possono interferire le une con le altre In pratica, vi è una notevole concentrazione della produzione e uno scarso sviluppo delle reti

Il monopolio elettrico La “nazionalizzazione” dell’energia elettrica La legge n. 1643/1962: istituisce l’Enel; gli riserva, ex art. 43 Cost., le attività nel settore elettrico; espropria, dietro indennizzo, le imprese private trasferisce le imprese all’Enel Restano fuori: le aziende municipalizzate gli autoproduttori L’Enel è un ente pubblico economico: L’organizzazione è regolata dalla legge L’attività è retta dal diritto privato

privatizzazioni e liberalizzazioni La prima “erosione” del monopolio - l. n. 9/1991: generalizza il diritto all’autoproduzione liberalizza la produzione da fonti rinnovabili La privatizzazione: Enel viene trasformata in s.p.a. (1992) e quotata in borsa Parte del capitale viene ceduto ai privati (ad oggi, circa il 70%) Lo Stato attribuisce ad Enel una concessione La direttiva 96/62/Ce ridisegna la regolazione del settore e apre alla concorrenza alcune attività (recepimento con d.lgs. n. 79/1999)

Liberalizzazione e privatizzazioni - II La direttiva 96/62/Ce prevede che: la produzione sia soggetta ad autorizzazioni o affidata in appalto La trasmissione e il dispacciamento siano affidati a un gestore “indipendente” (almeno sul piano gestionale) La distribuzione sia affidata a gestori operanti su basi locali Taluni clienti (c.d. “idonei”) possano scegliere il fornitore; gli altri sono “vincolati” al distributore I principi affermati: Distinzione infrastrutture/servizi (unbundling) Diritto di accesso alle reti (third party access) Apertura parziale e graduale alla concorrenza

privatizzazioni e liberalizzazioni - III Il d.lgs. n. 79/1999 Produzione, importazione, acquisito, vendita sono “libere” e soggette a obblighi di servizio pubblico La trasmissione è riservata allo stato e concessa al GRTN (gestore della rete di trasmissione nazionale) Il GRTN è una società distinta da Enel (proprietaria della rete attraverso la controllata Terna) La distribuzione è concessa dal Ministero dell’industria Tetti antitrust: 50% dell’energia prodotta e importata Enel deve cedere parte della propria capacità produttiva L’Enel è “spezzettata” in più società separate per: produzione; distribuzione e vendita a clienti vincolati; vendita a clienti idonei proprietà della rete

Le industrie del gas - origini Come per l’elettricità, i servizi “gas” sono soggetti a varie forme di regolazione Concessioni minerarie Concessioni comunali per le reti di distribuzione Altri titoli abilitativi per lo stoccaggio Le condizioni dell’industria: Concentrazione dal lato della produzione Monopoli di fatto per la distribuzione locale A partire dagli anni ‘30, intervento pubblico diretto (Agip, Romsa)

La costituzione del (quasi) monopolio L. n. 136/1953 Istituzione dell’Eni come holding delle società pubbliche di settore Norme successive attribuiscono ad Eni La riserva di estrazione (in alcune zone) e di stoccaggio Il diritto di posare reti locali anche in presenza di concessioni comunali esclusive Il mercato nazionale del gas è sostanzialmente monopolizzato dall’Eni (e dalle sue controllate)

privatizzazioni e liberalizzazioni L’Eni viene trasformata in società per azioni (1992) e quotata in borsa Parte del capitale è ceduta a privati (ad oggi, circa il 70%) La direttiva 98/30/Ce ridisegna la regolazione del settore e apre alla concorrenza alcune attività (recepimento con d.lgs. n. 164/2000)

privatizzazioni e liberalizzazioni - II La direttiva 98/30/Ce - contenuti principali: Trasparenza e non discriminazione nel rilascio delle autorizzazioni I gestori delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione garantiscono l’accesso a parità di condizioni Separazione contabile per trasporto, stoccaggio e distribuzione Distinzione clienti “idonei”/”vincolati” (come per l’energia elettrica) Previsione di soglie minime di apertura del mercato Limiti all’accesso per contratti “take or pay” (l’acquirente assicura al produttore un livello minimo di ricavi a prescindere dalla quantità di gas effettivamente prelevata)

privatizzazioni e liberalizzazioni - III Il d.lgs. n. 164/2000 - contenuti principali Libere le attività di importazione, esportazione, trasporto e dispacciamento, distribuzione e vendita di gas naturale Lo stoccaggio è affidato con concessioni governative ventennali La distribuzione è “servizio pubblico” affidato in ambiti locali da comuni singoli e associati e regolato con contratti di servizio Le imprese di stoccaggio, trasporto e distribuzione concedono l’accesso alle loro infrastrutture a condizioni non discriminatorie Separazione contabile e societaria per trasporto, distribuzione e stoccaggio Tetti antitrust sull’insieme dei consumi nazionali

Il quadro attuale Direttive 2003/54/Ce (elettricità) e 2003/55/Ce (gas) [abrogate da 2009/72/Ce e 2009/73/Ce, v. infra] - contenuti comuni Gli stati possono imporre “obblighi di servizio pubblico” e provvedono al “servizio universale” Autorizzazioni trasparenti e non discriminatorie per la produzione di energia elettrica e per gli impianti del gas Separazione societaria e gestionale (non proprietaria) di trasporto e distribuzione nei gestori “verticalmente integrati” Trasparenza e separazione contabile nel trasporto, nello stoccaggio e nella distribuzione Completamento della liberalizzazione per la vendita: tutti i clienti divengono “idonei”

Il quadro attuale Direttive 2003/54/Ce (elettricità) e 2003/55/Ce (gas) - contenuti comuni II Autorità nazionali di regolamentazione Indipendenti dagli operatori Funzioni e poteri minimi definiti dalla direttiva Dovere di cooperazione con le altre ANR e con la Commissione La Commissione ha istituito il gruppo dei regolatori europei per energia e gas

Il quadro attuale Direttive 2009/72/Ce (energia elettrica) e 2009/73/Ce (gas) - contenuti comuni rafforzano le tutele dei consumatori (v. i c.d. clienti vulnerabili) Impongono la separazione proprietaria (legata al controllo) tra trasmissione/trasporto e, dall’altro lato, fornitura, produzione, con divieti di sovrapposizioni tra gli organi dirigenti in alternativa, per i sistemi verticalmente, integrati: designazione di un gestore indipendente del sistema e imposizione della separazione societaria e gestionale della proprietà del sistema. Prevedono l’indipendenza delle autorità nazionali dalla politica: distinte giuridicamente e funzionalmente indipendenti da qualsiasi altro soggetto pubblico o privato, anche da organi politici autonomia di bilancio e di risorse durata minima degli organi direttivi e limiti al rinnovo Le direttive sono state recepite con il d.lgs. n. 93/2011

Il quadro attuale Regolamenti Ce n. 713/2009, 714/2009 e 715/2009 Il regolamento n. 713/2009 istituisce l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori dell’energia, con funzioni di: coordinamento, indirizzo, consulenza, decisione tecnica tra i suoi organi: comitato dei regolatori che riunisce rappresentanti dei regolatori nazionali cda con membri designati da Commissione, Parlamento e Consiglio La Commissione ha poteri di orientamento e veto sulle decisioni dei regolatori nazionali, in base alle direttive e ai regolamenti 714/2009 (energia) e 715/2009 (gas) Il regolamento 714 istituisce la “rete europea di gestori di sistemi di trasmissione dell'energia elettrica”

Il quadro attuale Le amministrazioni nazionali Governo (e Ministero sviluppo economico) Poteri di indirizzo (l. n. 481/1995) Sostituzione in caso di inerzia (l. 239/2004, di riordino del settore energetico) Adozione di criteri tariffari integrativi (d.l. 193/2002) Autorizzazione impianti e concessioni Autorità per l’energia elettrica e il gas (istituita con l. n. 481/1995, dopo le privatizzazioni) Poteri consultivi e di proposta Atti normativi e generali di disciplina dei settori Es.: tariffe, direttive sulla separazione contabile Poteri di controllo e sanzione Conciliazione e arbitrato

Il quadro attuale Imprese pubbliche nel settore elettrico Terna proprietà e gestione della rete di trasmissione elettrica 30% del capitale pubblico, il resto a Enel e investitori istituzionali Gestore dei servizi energetici (GSE, ex GRTN) Sviluppo fonti rinnovabili 100% Ministero economia Gestore dei mercati energetici (GME) Gestore dei “mercati elettrici” (da ultimo, d.l. n. 185/2008, art. 3) e del mercato del gas (l. n. 99/2009) 100% GSE Acquirente unico (AU) acquista energia elettrica e la cede al mercato “di maggior tutela”: consumatori domestici e piccole imprese che non si rivolgono a un fornitore nel mercato libero 100%GSE