I mercati di riferimento del Made in Italy alimentare

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Strategie di prezzo e qualità delle esportazioni italiane: i settori tessile-abbigliamento, calzature e gioielleria Giorgia Giovannetti Dirigente Area.
Advertisements

ROAD SHOW DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO SIMEST-ASSOCAMERESTERO “BUSINESS SCOUTING E ASSISTENZA ALLE PMI” OPPORTUNITÀ IN SUD AFRICA.
Cicli e trend nell’economia italiana UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA CORSO DI ECONOMIA DELLO SVILUPPO.
Economie locali, servizi di mercato e imprenditoria giovanile Conferenza stampa MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Venezia, 15 novembre.
D OSSIER S TATISTICO Elaborazioni a cura dell’Ufficio Studi della CCIAA di Roma 07 maggio 2010.
Le trasformazioni strutturali dei distretti industriali della Provincia di Arezzo ( ) Arezzo, 11 febbraio 2010 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana.
Scenari agroalimentari globali e agricoltura toscana Tavola Rotonda sul mondo agricolo Expo Rurale 2011 Firenze, 15 settembre 2009 Benedetto Rocchi DiPSA.
IL DISTRETTO DI CARPI Prospettive e dilemmi dei distretti industriali con elevata presenza di imprenditorialità immigrata IL DISTRETTO DI CARPI Prospettive.
Abbiamo visto che i salari reali sono determinati dai vantaggi assoluti (ovvero dalla produttività)…
Leasing e prospettive sviluppo Gianluca De Candia XII Convegno Leasing Edizione 2016.
Camera di Commercio I.A.A. di Trento – Ufficio Studi e Ricerche Fare clic per modificare lo stile del titolo INDAGINE TRIMESTRALE SULLA CONGIUNTURA IN.
IL PENDOLO DELLA COMPETITIVITÀ La manifattura e le economie mature Giorgio Barba Navaretti, Università degli Studi di Milano e LdA GEI Milano, 3 ottobre.
Redditività delle agenzie di scommesse
Quadro economico europeo e previsioni per il mercato del credito
Italia in ripresa, ma ancora in ritardo nel confronto internazionale
L’economia europea: fuori dalla crisi? Jacopo Ventura e Luisa Pomarici
Il mercato del lavoro Paolo Sereni
Apertura del mercato dei beni e dei mercati finanziari
Liberare l’economia per tornare a crescere
L’allargamento dell’Unione Europea: sfide e opportunità
Osservatorio Congiunturale
La produzione aggregata
Tavolo agroalimentare 8 febbraio 2017
Veridicità di fatti e risultati stilizzati nell’industria del beverage
Gian Luca Bagnara Lecce, 30 marzo 2007
Economia agroalimentare
VII edizione del Workshop
Lezione 5 Fluttuazioni economiche e teoria della Domanda e dell’Offerta Aggregata Il ciclo economico e le sue spiegazioni La domanda aggregata e le sue.
L’inflazione Economia & Finanza Pubblica
IL DISTRETTO DELLA RUBINETTERIA DEL PIEMONTE NORD ORIENTALE
Il mercato mondiale del Frumento Duro
economica della Toscana Consuntivo anno 2008
2002: Un Anno in Cifre Gli investimenti in Ricerca e Pubblicità Paolo Duranti Managing Director NMR Italy.
Politiche di internazionalizzazione
INDAGINE TRIMESTRALE SULLA CONGIUNTURA IN PROVINCIA DI TRENTO
Carlo Bernini Carri - Maria Sassi
Il pattern di commercio e i guadagni dallo scambio
L’impatto economico della Brexit Giovanni Balcet Università di Torino
Sebbene un Paese nel complesso stia meglio grazie al commercio internazionale, ciò non significa che ogni individuo stia meglio. Che effetti si producono.
Performance delle imprese esportatrici
Anna Zollo Universidad La Coruna (Spagna)
Elaborazioni a cura dell’Ufficio Studi della CCIAA di Roma
I protagonisti dell'economia globale
Sognare sugli atlanti, II Approfondimento a cura di V. Sciacca
L’approccio all’analisi di settore
L'Economia e la Francofonia
CAPIRE I CONSUMATORI E I MERCATI Capitolo 8
Innovazione e Produzione di Valore
Servizio Stabilità Finanziaria
la giusta combinazione per intervenire sui consumi?
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Tunisia: rischi e prospettive per le imprese italiane
Le trasformazioni strutturali dei distretti industriali della Provincia di Arezzo ( ) Arezzo, 11 febbraio 2010 Riccardo Perugi Unioncamere.
Il tasso di cambio € D/O di $ D = domanda di $ (importatori europei)
I protagonisti dell'economia globale
LA GLOBALIZZAZIONE © Pearson Italia spa.
una esplorazione attraverso gli indici di sophistication
L’inflazione Economia
Una Politica Digitale per l’economia
INVERNO : TREND E OPPORTUNITA’
LA GLOBALIZZAZIONE © Pearson Italia spa.
Spunti interpretativi
FINANZA INTERNAZIONALE E MIGRAZIONI
Il sistema produttivo italiano
L’imprenditoria femminile nei settori dell’ICT
La struttura dell’economia italiana nel lungo periodo
Gli Indici di Produttività di Divisia
Apertura del mercato dei beni e dei mercati finanziari
LE ESPORTAZIONI DEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE ITALIANO
Transcript della presentazione:

I mercati di riferimento del Made in Italy alimentare I mercati di riferimento del Made in Italy alimentare. L’evoluzione del commercio estero e degli investimenti dell’Italia Giorgia Giovannetti Dirigente Area Studi Ricerche e Statistiche, ICE g.giovannetti@ice.it Lecce 28 marzo 2007

Produzione e commercio mondiale 1996-2007 (variazioni percentuali dei volumi) L’Economia mondiale sta attraversando una fase di espansione vigorosa, trainata soprattutto dalla forza dello sviluppo asiatico. Produzione e scambi sono cresciuti nel 2005 al sopra della media degli ultimi 10 anni, anche se non ai livelli record raggiunti nel 2004. Anche le prospettive per il 2006 e il 2007 restano favorevoli, nonostante l’aumento del prezzo delle materie prime e del petrolio e le incertezze suscitate dall’ampliarsi degli squilibri nelle bilance dei pagamenti.   20 anni fa le prospettive economiche erano simili

Tassi di crescita del PIL reale

La domanda di manufatti (var % importazioni a prezzi costanti) Si vede subito chi è sopra la media e di quanto. NB: gli andamenti del 2006 tendono a essere confermati dalle previsioni per il 2007-2008 Le importazioni del NA aumentano molto &é% a prezzi correnti I nuovi mercati sono molto più una grande opportunità che non una sfida competitiva. Il punto allora è: come conquistarli? E ancor più come rimanerci diventando una presenza stabile, avendo marchi forti e riconosciuti, riaffermando ogni giorno il valore del made in Italy nel mondo, senza – ovviamente – perdere di vista i mercati maturi, ovvero gli attuali mercati “ricchi”?

Mercati interessanti, ma…. Molto competitivi Difficili da raggiungere Dove è difficile restare Con “tipologie” di domanda diverse (e quindi importazioni diverse) Nell’alimentare, in controtendenza rispetto ai manufatti, l’Italia guadagna quote di mercato negli ultimi anni

La crescita del commercio mondiale per settori

DOVE?

Domanda di prodotti alimentari

Quote di mercato dell'Italia sulle esportazioni mondiali per settore

Saldi settoriali dell'Italia (miliardi di euro) avanzo disavanzo

Il settore agroalimentare in Italia

Il settore agroalimentare in Italia

la performance esportativa dell’Italia nei principali mercati di sbocco

Alimentare in controtendenza Alimentari e vini Buona performance estera del settore L’industria alimentare ha registrato un continuo aumento della quota all’export in valore (dal 4% nel 2001 al 4,4% nel 2005), al contrario della media manifatturiera la cui quota è diminuita. Inoltre, le nostre esportazioni sono cresciute più della domanda mondiale di prodotti alimentari. Crescita straordinaria dei VMU La crescita dei valori medi unitari italiani (+19,4%) risulta superiore ai principali concorrenti (Francia +15,7%, Germania +16,2%) I vini e gli oli vegetali trainano il settore alimentare italiano, per entrambi la crescita dei VMU dal 1998 al 2005 circa 40%. Crescita VMU Italia e concorrenti

I valori medi unitari: principali beni

Principali prodotti

Le imprese del settore hanno reagito alla sfida della globalizzazione La sostanziale staticità della specializzazione settoriale non implica incapacità di reazione alla nuova situazione internazionale. All’interno dei settori produttivi italiani, hanno avuto luogo importanti processi di cambiamento: delocalizzazione di fasi di lavoro a basso valore aggiunto upgrading qualitativo dei beni prodotti, soprattutto nei settori tradizionali e sui mercati UE (metà per alimentari)

La delocalizzazione internazionale è aumentata in tutti i settori l’indice di “delocalizzazione in senso stretto”, vale a dire la delocalizzazione all’interno del settore di attività, è maggiore di quello generale; la delocalizzazione è quindi il fattore primario nella sostituzione di input di origine interna con input importati Settore alimentare meno delocalizzazione che in altri beni tipici del made in Italy

Alimentare, riposizionamento qualitativo Spostamento verso produzioni a maggiore qualità Il settore è in una fase avanzata del processo di trasformazione, anticipando gli altri settori. I comparti del vino e degli oli vegetali fanno da traino. Oli vegetali (+40% VMU) Le ns esportazioni di oli vegetali sono per il 94% formate da olio di oliva. Cresce la quota in volume (e. composizione) di oli imbottigliati a scapito di quelli sfusi, allo stesso tempo crescono i prezzi degli oli italiani ai quali viene riconosciuta una qualità superiore rispetto ai concorrenti. Vino (+42%VMU) L’aumento generale dei prezzi è causato sia da un riconoscimento da parte del mercato della qualità dei vini italiani (e. interno) ma soprattutto da una crescente specializzazione in prodotti a più elevata qualità (e. composizione).

Alimentare, riposizionamento qualitativo- segue Vino Prezzi del vino italiano inferiori a quelli europei di circa il 40%, ciò deriva sostanzialmente dall’elevato peso della Francia nella media dell’UE15. I prezzi degli champagne – sono quadrupli rispetto a quelli degli spumanti italiani. E’ evidente un lento processo di convergenza dei prezzi italiani in concomitanza del mantenimento della quota in volume. Olio Prezzi italiani superiori a quelli europei di circa il 140%, ciò deriva principalmente dal fatto che il 94% delle ns esportazioni di oli vegetali sono costituite da oli di oliva che hanno VMU molto più elevati degli altri oli vegetali. Alla crescita dei prezzi fa comunque riscontro il mantenimento delle quote. Confronto prezzi Italia-UE15

Conclusioni Ancora export soprattutto sui mercati tradizionali (Ue e Nord America) Upgrading qualitativo per rispondere alla sfida dei paesi a basso costo Andamento in controtendenza rispetto al manufatturiero Meno delocalizzazione di altri settori tipici del made in Italy Sfida: entrare sui mercati emergenti, in forte crescita, ma difficoltà (specie in Cina)