Ministero della Salute

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Transcript della presentazione:

Ministero della Salute La promozione dell’attività fisica nel Piano Nazionale Prevenzione 2014-2018 Daniela Galeone Ministero della Salute – DG Prevenzione sanitaria INVECCHIAMENTO ATTIVO: strategie per promuovere il movimento e il benessere per il corpo e per la mente 18 ottobre 2017 SALA CARAVAGGIO - Fiera di Bergamo Bergamo

Malattie croniche: un allarme mondiale 56 milioni di morti nel 2012 38 milioni (68%) per MCNT Circa il 42% premature (sotto i 70 anni) malattie cardiovascolari (46,2%) tumori (21,7%) malattie respiratorie croniche (10,7%) diabete (4%) 83,1% il 70-80% delle risorse sanitarie a livello mondiale è speso per la gestione delle malattie croniche; nel 2020 tali patologie rappresenteranno l’80% di tutte le patologie nel mondo IL NUMERO ANNUO TOTALE DEI DECESSI PER MCNT È DESTINATO AD AUMENTARE A 52 MILIONI ENTRO IL 2030 Fonte: OMS 2 2

Malattie croniche in Italia si confermano le principali cause di morte, disabilità e perdita di anni in buona salute Malattie cardiovascolari: 41% delle morti La domanda di servizi sanitari per soggetti anziani con patologie croniche è diventata sempre più alta Tumori: seconda causa di morte (30% dei decessi) Malattie respiratorie croniche: terza causa di morte prevalenza destinata ad aumentare (invecchiamento) è cresciuto l’ammontare delle risorse sanitarie destinate a anziani con patologie croniche. Diabete: 3.000.000 di malati (5% della popolazione) circa un milione di persone non ancora consapevoli 3 3

Le cause I fattori di rischio modificabili sono: Interazione tra i «determinanti» che influenzano lo stato di salute e ne causano le differenze (o disuguaglianze) I fattori di rischio modificabili sono: pochi e comuni alle diverse patologie derivano da scelte «individuali» fortemente condizionate dal contesto di vita

L’INATTIVITA’ FISICA 4° POSTO TRA I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DI PATOLOGIE CRONICHE maggiore nei paesi ad alto reddito ma livelli molto elevati si stanno registrando anche in alcuni paesi a medio reddito in particolare tra le donne circa 3,2 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inattività fisica le persone non svolgono attività fisica hanno un aumento del rischio di mortalità per qualsiasi causa del 20-30% (rispetto a quelli che praticano almeno 30 minuti di attività fisica di intensità moderata quasi tutti i giorni della settimana) l'attività fisica regolare riduce il rischio di malattie cardiovascolari tra cui ipertensione, diabete, cancro del colon e del seno e depressione Fonte: Global status report on noncommunicable diseases 2014 - World Health Organization Roma 26 settembre 2013

Il livello di attività fisica nei bambini: variazioni nel tempo OKkio alla SALUTE 2016 % 2008/9 2010 2012 2014 2016 Nessuna attività fisica il giorno precedente la rilevazione TV in camera A scuola a piedi o in bicicletta Più di due ore al giorno di TV e/o videogiochi/tablet/cellulari Il 23,5% dei bambini dedica non più di 1 giorno allo svolgimento di giochi di movimento; 23,5% of children spent not more than 1 hour/day playing actively/vigorously - Il 33,8% dei bambini dedica non più di 1 giorno allo svolgimento di attività fisica strutturata; 33,8% of children spent not more than 1 hour/day playing some sports * Nei questionari 2016 sono state inserite le specifiche del “tablet” e del “cellulare” che possono spiegare l’aumento della prevalenza rispetto al passato.

ATTIVITA’ FISICA

Stili di vita: attività fisica Gli anziani “più attivi” sono significativamente più frequenti fra: i 65-74enni le persone senza difficoltà economiche le persone con istruzione più alta le donne Salute e Qualità della Vita nella Terza età (Passi d’Argento) Roma 26 settembre 2013 8

La vision La salute è un prerequisito dello sviluppo di un Paese Tutte le politiche hanno impatto sulla salute Nella prevenzione solo la intersettorialità degli interventi porta a risultati Governo unitario del bene “salute” obiettivo prioritario per tutti i settori del Paese Strategie condivise Azioni intersettoriali Coinvolgimento degli stakeholder Strumenti adeguati (formazione/informazione/norme/regolazione)

La strategia italiana Piano Sanitario Nazionale I LEA Consolidamento reti per la prevenzione Supporto programmi promozione salute Piano Nazionale della Prevenzione I LEA Piani specifici (diabete, tumori/screening, vaccini, demenze, cronicità, ecc.) Alimentazione Attività fisica Fumo Alcol Promuovere stili di vita salutari Creare contesti favorevoli alla salute Facilitare comportamenti e scelte salutari 10

CREARE CONSAPEVOLEZZA Ridurre le disuguaglianze Una strategia condivisa e coordinata per promuovere la salute come bene collettivo con integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli Responsabilità degli stakeholders e delle istituzioni per favorire e sostenere l’adozione di comportamenti corretti Empowerment del cittadino per favorire responsabilità e consapevolezza CREARE CONSAPEVOLEZZA CREARE CONTESTI Ridurre le disuguaglianze 04/06/10 11 11

UN APPROCCIO CONDIVISO: Obiettivi di sviluppo sostenibile OMS: Piano d’Azione 2013-2020 NAZIONI UNITE: Obiettivi di sviluppo sostenibile Ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili attraverso la prevenzione e la cura e promuovere la salute mentale e il benessere

Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 Vision, Principi e Priorità Afferma il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società Recepisce gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale Mira a ridurre il carico di malattia, garantire equità e contrasto alle diseguaglianze e rafforzare l’attenzione ai gruppi fragili Definisce un numero limitato di (macro) obiettivi comuni prioritari misurabili e i relativi indicatori Promuove una sistematica attenzione alla intersettorialità e alla trasversalità degli interventi Investe sul benessere dei giovani in un approccio dal forte contenuto formativo e di empowerment Considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente

Il PNP 2014-2018 10 73 139 Macro obiettivi 15 31 2 1 3 5 7 8 12 16 13 Obiettivi centrali Indicatori centrali MO1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili 15 31 MO2 Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali 2 MO3 Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani MO4 Prevenire le dipendenze da sostanze 1 MO5 Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti 3 5 MO6 Prevenire gli incidenti domestici 7 MO7 Prevenire gli infortuni e le malattie professionali 8 MO8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute 12 16 MO9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie 13 45 MO10 Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria 22 TOTALE 10 73 139

Fattori di rischio /determinanti Strategie MO1-Ridurre il carico delle MC Fattori di rischio /determinanti Strategie di comunità: Fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione non corretta) S O R V E G L I A N Z Facilitare-promuovere la scelta di stili di vita salutari Approccio: - multi fattoriale - intersettoriale - per ciclo di vita e «setting» (scuola, ambienti di lavoro, comunità locali, sevizi sanitari) Fattori di rischio intermedi (sovrappeso/obesità, ipertensione, dislipidemie, iperglicemia, lesioni precancerose e cancerose iniziali); Rischio eredo-familiare per tumore di comunità basate sull’individuo Identificazione precoce e valutazione integrata per una presa in carico sistemica Consiglio breve nei contesti opportunistici Programmi organizzati di screening oncologico Percorsi organizzati di screening per pazienti ad alto rischio di sviluppo di cancro (rischio eredo-familiare)

e per «SETTING» specifici Approccio life course e per «SETTING» specifici

ARTICOLAZIONE PER SETTING Per raggiungere più facilmente individui e gruppi prioritari Per creare ambienti sociali e fisici favorevoli alla salute Per promuovere la salute e realizzare interventi di prevenzione Per garantire il potenziamento dell’integrazione tra professionisti e strutture, sanitari e non ARTICOLAZIONE PER SETTING interventi nel contesto assistenziale per migliorare la qualità e la sicurezza delle prestazioni fornite SETTING COMUNITA SETTING SANITARIO favorire un processo di empowerment sui singoli e nelle comunità promuovere corretti stili di vita SETTING SCUOLA SETTTING LUOGHI LAVORO

Promozione dell’attività fisica nel PNP Obiettivi centrali: aumentare del 30% la prevalenza di soggetti adulti fisicamente attivi Aumentare del 15% la proporzione degli ultra64enni fisicamente attivi Sviluppare programmi per promuovere e diffondere la pratica dell’esercizio fisico, anche attraverso la prescrizione, nelle persone con patologie croniche Azioni: Ambiente scolastico/ Ambiente di lavoro/Comunità Sviluppo di programmi di promozione della salute integrati per i quattro fattori di rischio e condivisi tra servizi sanitari , istituzioni educative, servizi sociosanitari, “datori di lavoro” Attivazione di reti e Comunità Locali Indicatori centrali: Prevalenza di soggetti fisicamente attivi Proporzione di ultra64enni fisicamente attivi Tasso di ospedalizzazione per fratture (soggetti di età >75 anni) Adozione di indirizzi regionali sulla promozione dell’esercizio fisico nei soggetti con patologie croniche

I PIANI REGIONALI DELLA PREVENZIONE: SVILUPPO COERENTE TRA STRATEGIE AZIONI

Nell’ ottica dell’ «Active and healthy ageing» Sviluppo di interventi strutturati e coordinati per diffondere la cultura della vita attiva come strumento fondamentale per il benessere fisico e psichico della cittadinanza. promuovere stili di vita sani e comportamenti salutari Prevenire le condizioni di rischio e la progressione verso le malattie Prevenire aggravamento e recidive Prevenire il peggioramento della qualità delle vita nelle fasi finali dell’esistenza Permettere a uomini e donne di mantenersi in buona salute e di condurre una vita autonoma e attiva

Azioni sui determinanti ambientali, sociali ed individuali dell’inattività fisica Interventi di promozione di stili di vita sani e comportamenti salutari interventi integrati che riguardano non solo le strutture per il tempo libero e lo sport, ma anche l’ambiente urbano, i luoghi di aggregazione e gli ambienti sanitari coinvolgimento di diversi settori della società (amministrazioni pubbliche, società civile, istituzioni accademiche, associazioni professionali, organizzazioni interne ed esterne all’ambito sanitario, le comunità stesse) Interventi per la pianificazione dei trasporti, la regolazione del traffico, la progettazione di ambienti urbani (collegamenti e sicurezza stradale, cura delle strade, trasporti, zone pedonali, piste ciclabili, spazi pubblici all’aperto) attività informative sul territorio Interventi su «ambiente e salute» (inquinamento e mutamenti climatici) Interventi per la sicurezza domestica) In generale sviluppo linee di intervento per la prevenzione e la sorveglianza di abitudini, comportamenti, stili di vita e patologie correlate secondo l’ approccio metodologico proposto dal programma “Guadagnare salute Roma 26 settembre 2013

approccio positivo centrato sulle potenzialità delle persone A partire dai primi anni di vita e per tutto il ciclo di vita Favorire comportamenti salutari Modificare e migliorare in senso salutare l’ambiente in cui si vive (dall’ambiente domestico, alla scuola, al luogo di lavoro, all’ambiente urbano Nell’anziano: approccio positivo centrato sulle potenzialità delle persone Ottimizzare le opportunità per: PARTECIPAZIONE SALUTE SICUREZZA MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE PSICOFISICO GENERALE E DELLA QUALITÀ DELLA VITA PROTEZIONE DALLE MALATTIE CORRELATE ALL’INVECCHIAMENTO DIMINUZIONE DEL RISCHIO DI CADUTE E DI FRATTURE POSSIBILITÀ DI VIVERE UNA VITA AUTOSUFFICIENTE)

Una visione strategica che diventa «LEA» (DPCM 12/01/2017) Allegato 1 - Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Area di intervento B: Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati Programmi/attività 3. Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica Area di intervento F : Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening; sorveglianza e prevenzione nutrizionale Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi inter-settoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale «Guadagnare salute» Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione comportamenti favorevoli alla salute Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari Promozione, protezione e sostegno dell'allattamento al seno e di una corretta alimentazione complementare Screening oncologici Prevenzione delle dipendenze

Componenti del programma Area di intervento B: Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati Programmi/ attività B3 - Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica Componenti del programma Promozione, negli strumenti di regolazione edilizia e urbanistica, di criteri per la tutela degli ambienti di vita dagli inquinanti ambientali, per lo sviluppo di un ambiente favorevole alla promozione della salute e dell’attività fisica e alla sicurezza stradale. Valutazioni preventive dei piani urbanistici Prestazioni Partecipazione e supporto agli Enti preposti nella definizione di strumenti di pianificazione e regolazione urbanistica, con particolare attenzione al rapporto tra salute e pianificazione urbanistica

Componenti del programma Area di intervento F: Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche, inclusi la promozione di stili di vita sani ed i programmi organizzati di screening; sorveglianza e prevenzione nutrizionale Programmi/attività F5 - Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica Componenti del programma Valutazione clinica comprensiva di visita e accertamenti diagnostici e strumentali, sulla base dei protocolli definiti a livello nazionale, finalizzata alla idoneità alla pratica sportiva agonistica per minorenni e persone con disabilità e alla pratica sportiva non agonistica nell’ambito scolastico Promozione e attuazione di programmi finalizzati ad incrementare la pratica dell’attività fisica nella popolazione generale e in gruppi a rischio, promuovendo lo sviluppo di opportunità e di supporto da parte della comunità locale Sviluppo per “setting” (ambiente scolastico, ambiente di lavoro, comunità) di programmi di promozione dell’attività fisica condivisi tra servizi sanitari e sociosanitari, istituzioni educative, “datori di lavoro” Promozione del counseling sull’attività fisica da parte degli operatori sanitari Campagne informativo-educative rivolte alla popolazione generale e/o a target specifici Programmi di prevenzione e contrasto al doping Promozione di programmi strutturati di esercizio fisico per soggetti a rischio Prestazioni Attivazione di programmi intersettoriali Informazione e comunicazione ai cittadini e agli operatori Offerta di counseling individuale Rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica per disabili e minori Rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva non agonistica su richiesta delle istituzioni scolastiche Rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica per minorenni e persone con disabilità

Gruppo di lavoro - DD 29 maggio 2017 Linee di indirizzo teorico-metodologico sulla attività fisica e motoria per le differenti fasce d’età e con riferimento a particolari situazioni fisiologiche e/o cliniche e a sottogruppi specifici di popolazione Una policy nazionale per la promozione dell’attività fisica motoria

Trasferire la visione strategica al mondo della clinica Nasce l’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari tavolo di confronto permanente tra i principali stakeholder nel campo delle malattie cardio-cerebrovascolari promuovere nella popolazione generale e nelle persone ad alto rischio l’adozione di stili di vita salutari, quale principale strategia di prevenzione, supportando gli obiettivi di Guadagnare salute e del Piano Nazionale della Prevenzione promuovere l’empowerment dei cittadini e l’engagement dei pazienti e delle loro famiglie consolidare il raccordo tra il sistema di cure primarie e la rete di assistenza ospedaliera e specialistica promuovere interventi di formazione sulla gestione del rischio cardio-cerebrovascolare e sul supporto al cambiamento comportamentale (colloquio motivazionale breve) collaborare a iniziative di comunicazione e sensibilizzazione definire e divulgare documenti e linee di indirizzo

GRAZIE PER L’ATTENZIONE! E BUON LAVORO A TUTTI d.galeone@sanita.it