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In questa lezione saranno trattati i seguenti argomenti: Introduzione: perché fare ricerca? La ricerca nelle scienze sociali e in educazione La ricerca educativa come scienza L’importanza del metodo Nota grafico: immagine 78137.JPG Fai clic sul pulsante per iniziare, o seleziona un titolo per andare direttamente all’argomento che ti interessa.

Con quali mezzi possiamo raggiungerlo? Introduzione: perché fare ricerca? Il punto di partenza di un manuale di metodologia non può che essere in un idea del suo punto di arrivo. Per fare una ricerca dobbiamo infatti sapere che cosa cercare. L’inizio è il fine. Qual è il nostro fine? D’altra parte, mezzi e fini costituiscono un continuum. Non si può desiderare seriamente un fine senza considerare i mezzi necessari per raggiungerlo. E’ irragionevole desiderare un fine a prescindere dai mezzi. Nota grafico: immagine 78013.JPG Con quali mezzi possiamo raggiungerlo?

Introduzione: perché fare ricerca? In campo educativo, il fine della ricerca è il desiderio di assumere decisioni educative che abbiano maggiori probabilità di essere efficaci. Questo è dunque il punto di partenza della ricerca, e abbiamo bisogno di conoscere i processi educativi per arrivare ad esso. FINE = Prendere decisioni efficaci MEZZO = conoscere i processi educativi Nota grafico: immagine images[10].jpg

Introduzione: perché fare ricerca? Dunque il nostro obiettivo è prendere decisioni efficaci. Ma cosa significa esattamente “prendere decisioni”? Prendere una decisione significa operare una scelta fra diverse alternative, cercando di valutare i pro e i contro di ciascuna delle soluzioni ipotizzate. Ipotesi N: pro/contro Nota grafico: immagine 78056.JPG scelta

Fai clic sulla risposta che preferisci. Introduzione: perché fare ricerca? scelta Quali di queste azioni, secondo te, rappresenta una scelta? Fermarsi in automobile al semaforo rosso. Ordinare la cena al ristorante. Raccogliere informazioni per una ricerca. Nota programmatore: Quesito a scelta multipla Risposta esatta: 2 Repliche Più che una scelta, questa è l’applicazione di una regola: non occorre valutarne i pro e i contro. Esatto. In questo caso si opera una scelta fra le diverse possibilità offerte dal menu. La raccolta di dati precede la fase di scelta vera e propria. Fai clic sulla risposta che preferisci.

Soluzione del problema Introduzione: perché fare ricerca? Di fronte ad una situazione problematica possiamo concepire delle ipotesi di soluzione, sulla base delle nostre esperienze passate, del senso comune, delle regole sociali e scientifiche. Soluzione del problema Ipotesi Passato Presente Futuro Esperienze personali Senso comune Situazione problematica Regole sociali Norme scientifiche

Fai clic sull’icona per leggere una breve biografia. Introduzione: perché fare ricerca? Se la nostra indagine.. “adotta metodi sistematici di ricerca che, quando vengono applicati ad un complesso di fatti, ci consentono una migliore comprensione e un controllo più intelligente e meno confuso e abitudinario” .. possiamo dire con Dewey che stiamo operando in modo scientifico. Nota grafico: immagine dewey.jpg Pop Up su Dewey Foto: La valutazione pratica, cioè storico sociale o etica, ha la stessa struttura del giudizio scientifico in quanto ha il suo stesso carattere operativo John Dewey (1859-1952) Dewey , dopo aver insegnato nelle università del Michigan e del Minnesota, ha lavorato per dieci anni fino al 1904 a Chicago ed infine all’università di New York dove rimase fino al 1929. Tra le opere ricordiamo: Democrazia e educazione (1916); la Condotta dell’uomo (1922); Esperienza e natura (1925); L’arte come esperienza (1935); Logica come teoria dell’indagine (1938) e i due saggi pubblicati nell’Enciclopedia delle scienze unificate intitolati Teoria della valutazione e L’unità della scienza come problema sociale (1939). John Dewey Fai clic sull’icona per leggere una breve biografia.

Introduzione: perché fare ricerca? Ecco l’importanza della ricerca: ci permette di prendere decisioni in maniera scientifica. In altre parole, le nostre decisioni, ovvero le nostre scelte, hanno un valore scientifico quando sono affrontate utilizzando i risultati della ricerca. Nota grafico: immagine 78002.JPG

Introduzione: perché fare ricerca? La pedagogia ritarda ad operare in tal modo, per una serie di fattori quali le diverse ideologie, la complessità della materia e la dimensione politica alla quale è strettamente connessa. Gli esperti di pedagogia non godono di sufficiente credito: tutti si sentono esperti della materia, e i media banalizzano qualsiasi riflessione in merito. Nota grafico: immagine 78112.JPG

La ricerca nelle scienze sociali e in educazione Emile Durkheim Max Weber Wilhelm Dilthey John Dewey La domanda è: la ricerca pedagogica è a pieno diritto ricerca scientifica o deve essere considerata tra le discipline di tipo umanistico? Vediamo cosa ne pensano questi studiosi… Nota programmatore: facendo clic sull’autore (ritratto o nome) si apre una finestra con il testo della citazione; facendo clic sull’icona si apre una finestra con una biografia sintetica dell’autore. Nota grafico: immagini kant.jpg, dilthey.jpg, durkheim.jpg, weber.jpg, dewey.jpg. Nota programmatore PoP UP su Kant: Foto: L’educazione e l’istruzione non debbono essere meramente meccaniche, ma fondarsi su dei principi, anche se in via non esclusivamente razionale Immanuel Kant (1724-1804) ”Si crede che nell’educazione non siano necessari esperimenti rigorosi e che si possa decidere in via meramente razionale se qualcosa sarà buono oppure no… Si tratta di un errore grossolano e l’esperienza insegna che sovente i nostri tentativi – se ben regolati – mostrano degli effetti del tutto opposti a quelli che si sarebbero aspettati”. (citato in Becchi, E.,,1997, pag.3) PoP UP su Dilthey: Foto: La volontà negli esseri umani è libera e di conseguenza non è possibile predire le nostre azioni o fare generalizzazioni che le riguardino Wilhelm Dilthey (1833-1911) Professore all’università di Berlino dal 1882 è uno dei più autorevoli rappresentanti dello storicismo tedesco. Tra i principali contributi ricordiamo: Introduzione alle scienze dello spirito (1883) e La costruzione del mondo storico (1910). Dilthey propone la distinzione tra scienze della natura e scienze dello spirito, le prime con il compito limitato di stabilire le connessioni tra fatti e le seconde in grado di attingere al vero. La comprensione storica può essere raggiunta solo con uno sforzo di penetrazione simpatetica, con il quale ci si trasferisce e ci si immedesima negli altri e nelle altre epoche storiche. PoP UP su Durkheim: Manca Pop UP su Weber: Foto:La sociologia considera le regolarità di comportamento che si verificano nei fenomeni storici Max Weber (1864-1920) Professore di economia politica prima a Frisburgo (1894) e poi ad Heidelberg (1896). L’oggettività conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale (1904) e Studi critici sulla logica delle scienze della cultura (1906). Le indicazioni metodologiche furono da Weber concretizzate in due lavori L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1905) e Le sette protestanti e lo spirito del capitalismo (1906). Tra gli scritti dell’ultimo periodo merita ricordare Il senso della avalutatività delle scienze sociologiche ed economiche (1916) e Il lavoro intellettuale come professione (1919) Pop Up su Dewey Foto: La valutazione pratica, cioè storico sociale o etica, ha la stessa struttura del giudizio scientifico in quanto ha il suo stesso carattere operativo John Dewey (1859-1952) Dewey , dopo aver insegnato nelle università del Michigan e del Minnesota, ha lavorato per dieci anni fino al 1904 a Chicago ed infine all’università di New York dove rimase fino al 1929. Tra le opere ricordiamo: Democrazia e educazione (1916); la Condotta dell’uomo (1922); Esperienza e natura (1925); L’arte come esperienza (1935); Logica come teoria dell’indagine (1938) e i due saggi pubblicati nell’Enciclopedia delle scienze unificate intitolati Teoria della valutazione e L’unità della scienza come problema sociale (1939). Fai clic sui ritratti per leggere le opinioni. Fai clic sulle icone per leggere una breve biografia. Immanuel Kant

Scienze dell'educazione La ricerca nelle scienze sociali e in educazione La ricerca con caratteri di scientificità nel campo dell’educazione ha una storia relativamente recente, anche se risulta da un processo iniziato da tempo. L’espressione Scienze dell’educazione tende a sostituire nell’uso il temine tradizionale Pedagogia. Pedagogia Scienze dell'educazione Nota programmatore: link da processo iniziato da tempo all’approfondimento seguente: “il processo di trasformazione della pedagogia tradizionale basata un po’ sulla filosofia un po’ sul buonsenso in qualcosa che abbia fondamento o natura scientifica, è un processo che dura da molti decenni anzi da secoli” (Visalberghi, 1979) Il dibattito sul rapporto tra Pedagogia e Scienze dell’educazione è comunque tutt’altro che concluso.

Fai clic sulle icone per leggere una breve biografia. La ricerca educativa come scienza Ecco come alcuni studiosi hanno inteso la pedagogia e/o la scienza dell’educazione: Pedagogia: teoria pratica dell’educazione, riflette sui fatti educativi. Scienza dell’educazione: affronta su base scientifica i temi educativi. Durkheim (1911) Fonti di una scienza dell’educazione. Progetto di una scienza che coordini i contributi di tutte le scienze che possono offrire conoscenze utili. Nota programmatore: facendo clic sull’icona si apre una finestra con una biografia sintetica dell’autore. Nota grafico: immagini durkheim.jpg, dewey.jpg. Dewey (1929) Scienza dell’educazione o pedagogia come scienza che raccoglie i contributi di: Psicologia dell’educazione, Sociologia dell’educazione, Pedagogia sperimentale. Fai clic sulle icone per leggere una breve biografia. De Bartolomeis (1953)

Fai clic sull’icona per leggere una breve biografia. La ricerca educativa come scienza Nel 1976, Mialaret afferma che l’educazione è oggetto di conoscenza scientifica ed è studiata non da una ma da una molteplicità di scienze: Fai clic sull’icona per leggere una breve biografia. Mialaret Scienze che studiano le condizioni generali e locali dell’istituzione scolastica Scienze che studiano il rapporto pedagogico e lo specifico atto educativo Scienze della riflessione e dell’evoluzione Storia dell’educazione Sociologia scolastica Demografia scolastica Economia dell’educazione Educazione comparata Scienze che studiano le condizioni immediate dell’atto educativo: Fisiologia dell’educazione Psicologia dell’educazione Psicosociologia dei gruppi Scienze della comunicazione Filosofia dell’educazione Pianificazione dell’educazione e teoria dei modelli Scienze della didattica e delle discipline Scienze dei metodi e delle tecniche Scienze della valutazione Nota programmatore: facendo clic sull’icona si apre una finestra con una biografia sintetica dell’autore. Nota grafico: immagine mialaret.jpg

La ricerca educativa come scienza Secondo Visalberghi, un educatore deve possedere una serie di conoscenze, che possono essere raggruppate in quattro aree: conoscenza della materia, conoscenza dell’allievo, conoscenza dei metodi, conoscenza della societa’. Conoscenza della materia Conoscenza dell’allievo EDUCATORE Conoscenza dei metodi Conoscenza della società

Fai clic su ogni opzione e trascinala nella casella corretta. La ricerca educativa come scienza Visalberghi propone uno schema circolare per visualizzare le scienze dell’educazione, suddivise in quattro settori principali. Sapresti associare i settori ai tipi di conoscenza che deve possedere l’educatore? Conoscenza della materia Conoscenza dell’allievo Conoscenza dei metodi Conoscenza della società Nota al programmatore. Tipo di quesito: abbinamento. Risposta esatta: da sin. In alto, in senso orario: conoscenza dell’allievo, conoscenza della società, conoscenza della materia, conoscenza dei metodi. Repliche Risposta esatta: Molto bene. Ora vedremo questo schema più in dettaglio. Risposta errata: Attenzione, non hai abbinato correttamente tutte le opzioni. Risposta non fornita: Questo è l’abbinamento corretto. Ora vedremo lo schema più in dettaglio. Fai clic su ogni opzione e trascinala nella casella corretta.

La ricerca educativa come scienza Questo è, in dettaglio, lo schema proposto da Visalberghi. Egli lo chiama enciclopedia, richiamandosi al significato etimologico del termine “cultura” in circolo. Tuttavia, pur accettando il necessario processo di distinzione delle discipline, il discorso sulle scienze dell’educazione ci chiede uno sforzo che vada nella direzione dell’unità della scienza.

? La ricerca educativa come scienza La ricerca dell’unità della scienza è necessaria per evitare che la frammentazione e lo specialismo inducano le diverse discipline a rinviarsi i problemi dall’una all’altra. L’esito di questo agnosticismo della scienza comporta infatti che la gente provi nei suoi confronti una progressiva sfiducia, e che si generi un terreno propenso ad accettare soluzioni irrazionali. Nota grafico: 78085.JPG Nota programmatore: Link da progressiva sfiducia al seguente approfondimento: “Assistiamo oggi a una diffusa sfiducia verso la scienza, o addirittura verso ogni approccio razionale ai problemi. Sono messe in causa non solo le applicazioni tecniche della ricerca scientifica, ma la stessa oggettività di tale conoscenza e soprattutto il suo valore umano e sociale” (Visalberghi, 1978, p. 10)

SCIENZA COME CORPO DI CONOSCENZE L’importanza del metodo Se consideriamo la scienza come corpo di conoscenze, la sua unità è un obiettivo ambizioso e difficile da conseguire, se non impossibile. E’ più urgente formare i ricercatori ed i giovani ad un atteggiamento scientifico e critico e alla capacità di cooperare senza pregiudizi alla costruzione della conoscenza. SCIENZA COME CORPO DI CONOSCENZE SCIENZA COME METODO

NATURA IPOTETICO DEDUTTIVA NATURA EMPIRICO SPERIMENTALE L’importanza del metodo Diventa perciò importante definire che cosa intendiamo per scienza. Impianto logico Un insieme ordinato e coerente di concetti ben definiti e connessi in proposizioni fondamentali da cui altre sono deducibili secondo regole ben definite. Metodologia Un corpo di conoscenze basato su esperienze replicabili che autorizzano a fare sensate generalizzazioni e perciò previsioni. NATURA IPOTETICO DEDUTTIVA Nota grafico: NATURA EMPIRICO SPERIMENTALE

L’importanza del metodo Bailey nel suo Manuale sui metodi della ricerca sociale dice che questa ha il compito “della raccolta dei dati che possono aiutarci a rispondere a domande concernenti i diversi aspetti della società, così da permetterci di comprenderla”(1982, p.21). La scienza non risponde a domande, ma verifica ipotesi di risposte. La mancanza di metodo ci impedisce di trarre profitto dall’esperienza.

Ciò che ci interessa è verificare le soluzioni possibili. L’importanza del metodo Riconsideriamo il nostro schema di scelta: La possibilità di raggiungere questo fine attraverso uno specifico percorso è la nostra ipotesi. La percezione stessa di una situazione problematica comporta che se ne immagini una diversa, a cui si aspira, e che sarà il fine dei nostri sforzi. Ciò che ci interessa è verificare le soluzioni possibili.

Alcune letture consigliate L’importanza del metodo La storia ci consente di verificare che l’accumulazione del sapere nell’ambito delle scienze sociali non ha dato luogo finora ad un progresso lineare. Nota grafico: immagine 97092.JPG Nota programmatore: link da al seguente approfondimento: Letture consigliate: Il Libro dell’Ecclesiaste o Qoelet Primo Levi Se questo è un uomo H. Camara, Il deserto è profondo Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene Alcune letture consigliate

Fai clic su ogni opzione e trascinala nella casella corretta. L’importanza del metodo Spesso disponiamo delle informazioni che ci sarebbero utili a prendere la decisione migliore ma non le utilizziamo. Pigrizia, conformismo, mancanza di memoria sono alcune delle cause di questo comportamento. Come definiresti i seguenti comportamenti? Si risponde al problema senza pensare Scarsa affezione al fine, vagheggiato, ma non desiderato. Conformismo Mancanza di memoria A livello sociale e individuale si innesta una sorta di rimozione dell’esperienza pregressa. Nota programmatore. Tipo di quesito: abbinamento. Risposta esatta: dall’alto: automatismi, pigrizia, mancanza di memoria, conformismo. Repliche Risposta esatta: Esatto. Questi comportamenti diminuiscono l’efficacia delle nostre scelte. Risposta errata: Attenzione, non hai abbinato correttamente tutte le opzioni. Risposta non fornita: Questi comportamenti diminuiscono l’efficacia delle nostre scelte. Automatismi Pigrizia Adozione della soluzione di moda. Fai clic su ogni opzione e trascinala nella casella corretta.

L’importanza del metodo Un altro fattore che a volte ci impedisce di compiere scelte efficaci è la malafede, che può tradursi in una serie di atteggiamenti, ad esempio: “ogni esperienza è unica quindi dato che la mia è ancora più unica è inutile ascoltare gli altri”; “in realtà non perseguo il fine dichiarato e dunque non ho bisogno di sapere come si può raggiungere”. Nota grafico: immagine 73095_crop.jpg Un atteggiamento di malafede può anche essere dovuto a un conflitto con chi dispone dell’esperienza.

Riepilogando quanto visto finora… Riepilogo Riepilogando quanto visto finora… Il fine della ricerca è il desiderio di assumere decisioni educative efficaci. I risultati della ricerca possono aiutarci ad operare in maniera scientifica. La ricerca con caratteri di scientificità nel campo dell’educazione ha una storia relativamente recente. La scienza dell’educazione è l’insieme di diverse discipline che hanno a che fare con il soggetto, la società, la materia e i metodi. L’unità della scienza può essere perseguita formando giovani e ricercatori ad un atteggiamento scientifico e collaborativo di costruzione della conoscenza (scienza come metodo). L’atteggiamento scientifico può essere ostacolato da alcuni comportamenti quali il conformismo, la pigrizia, la malafede, etc.