Il modello a fattori specifici

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Transcript della presentazione:

Il modello a fattori specifici Il Paese H La frontiera delle possibilità produttive Costo opportunità e prezzi Il Paese F I guadagni complessivi dal commercio internazionale I guadagni del lavoro La determinazione dei salari Il salario di equilibrio La variazione del prezzo relativo dei prodotti manifatturieri Effetto sui salari Effetto sui salari reali L’impatto complessivo sul lavoro La disoccupazione

I guadagni del capitale e della terra La determinazione dei compensi pagati al capitale e alla terra La variazione dell’affitto reale del capitale La variazione dell’affitto reale della terra Equazione generale della variazione dei prezzi dei fattori Quali sono le implicazioni?

L’apertura di un Paese al commercio internazionale genera vincitori e perdenti. Determinare chi guadagna e chi perde permette di dare risposta a molte domande sulla politica commerciale. Il modello a fattori specifici spiega chi ottiene vantaggi e chi subisce perdite. Il modello a fattori specifici di breve periodo offre nuove intuizioni rispetto al modello ricardiano.

Il commercio internazionale come influenza i guadagni del lavoro, della terra e del capitale? Abbiamo appreso dal modello ricardiano che il libero scambio genera: a) un aumento dei prezzi relativi nel settore esportatore b) una riduzione dei prezzi relativi nel settore che compete con le importazioni Quello che desideriamo conoscere quindi è come le variazioni dei prezzi relativi influenzano i guadagni dei fattori.

Perché ci preoccupiamo dei prezzi relativi? 1) Il profitto dei fattori specifici o fissi (come il capitale e la terra) aumenta o diminuisce in modo significativo a causa dei cambiamenti nei prezzi relativi perché nel breve periodo sono vincolati ad un settore e non possono essere impiegati altrove. 2) I fattori mobili (come il lavoro) possono in parte compensare le perdite derivanti dalle variazioni dei prezzi relativi cercando impiego in altri settori.

Continuiamo a considerare due Paesi: H e F. Paese H Il settore manifatturiero impiega lavoro e capitale. Il settore agricolo impiega lavoro e terra. Rendimenti decrescenti del lavoro: MPLM e MPLA decrescenti.

Prodotto marginale del lavoro decrescente

Vantaggi comparati con costi unitari di produzione crescenti (rendimenti decrescenti dei fattori variabili) Frontiere produttive (FP) lineari riflettono costi opportunità costanti: il costo opportunità del bene X è il rapporto tra la quantità del bene Y a cui si deve rinunciare per ottenere una unità in più del bene X. Con FP lineari il rapporto non varia al variare della quantità scambiata. Frontiere produttive (FP) concave rispetto all’origine riflettono costi opportunità crescenti: per ogni quantità addizionale di X prodotta il paese deve rinunciare a sempre maggiori quantità di Y.

Ciascun Paese fronteggia una frontiera delle possibilità produttive standard. Concava rispetto all’origine a causa dei rendimenti decrescenti del lavoro in entrambi i settori. Supponiamo che una unità di L si sposti dall’agricoltura al settore manifatturiero: la produzione agricola si riduce di MPLA e la produzione manifatturiera aumenta di MPLM. Quindi, l’inclinazione della PPF è l’opposto del rapporto tra i prodotti marginali L’inclinazione è il costo opportunità di produrre una unità di beni manifatturieri. Se L continua a spostarsi verso la manifattura, MPLA aumenta, MPLM diminuisce e l’inclinazione della PPF aumenta.

Figura 2 Quando X = 50 per produrre 20 unità in più si deve rinunciare a H unità di Y; quando X = 110, 20 unità in più di X richiedono un sacrificio maggiore K del bene Y Agricoltura H K Costo opportunità di X  Manifattura

Le figure precedenti mostrano che per ogni quantità addizionale di bene industriale che un paese vuole produrre è necessario rinunciare a sempre maggiori quantità del bene agricolo. Questo significa che il costo opportunità del bene industriale è crescente. In modo analogo, è crescente il costo opportunità del bene agricolo. Le frontiere di produzione concave per entrambi i paesi riflettono il fatto che i costi opportunità sono crescenti nella produzione di entrambi i beni in entrambi i paesi. Il saggio marginale di trasformazione (SMT) del bene X in termini del bene Y indica l’ammontare di Y cui un paese deve rinunciare per produrre ciascuna unità addizionale del bene X. Il SMT è un altro modo per designare il costo opportunità di X (il bene misurato lungo l’asse orizzontale) ed è rappresentato dall’inclinazione (in valore assoluto) della frontiera di produzione calcolata nel punto in cui si colloca la produzione dei due beni. Per il momento non spieghiamo le differenze tra le frontiere di produzione dei due paesi: entrambe sono concave perché entrambe riflettono una tecnologia analoga, ma la forma esatta e la posizione delle frontiere dipende da elementi che dovremo introdurre. Una differenza potrebbe essere di tipo tecnologico, come nel modello ricardiano (un paese presenta una tecnologia inferiore, ovvero per ogni ammontare di lavoro, produce meno di entrambi i beni) oppure legata alla dotazione di fattori (un paese potrebbe avere un ampio settore agricolo e un modesto comparto industriale, mentre l’altro paese potrebbe essere prevalentemente industriale con una agricoltura molto ridotta)

La frontiera delle possibilità produttive La pendenza della frontiera corrisponde al SMT…

C MPLA1 D spiegazione MPLM1 Spostiamo una unità di lavoro dall’agricoltura all’industria, A  B : perdiamo MPLA e guadagniamo MPLM Spostiamo una ulteriore unità di lavoro dall’agricoltura all’industria C  D : perdiamo MPLA1 e guadagniamo MPLM1

ILLUSTRAZIONE Due paesi: H, F Due settori: manifattura, M; agricoltura, A

.. il segno negativo indica che si rinuncia a prodotto agricolo

.. il segno negativo indica che si rinuncia a prodotto industriale

QAgricoltura QManifattura 59,82 6,467 15,17 89,94 Il SMT di A in termini di M è crescente (in valore assoluto) all’aumentare della produzione di M  costo opportunità crescente

In generale, l’economia dovrebbe scegliere la combinazione di beni che massimizza il valore della produzione, dove PA è il prezzo del bene agricolo e PM è il prezzo del bene industriale Definiamo retta di isovalore il luogo geometrico delle combinazioni di beni per cui il valore della produzione è costante La pendenza della retta di isovalore è – (PM /PA)

Equilibrio nei due settori: la mobilità del lavoro pareggia i salari, W, nei due settori PM = prezzo prodotti manifattura PA = prezzo prodotti agricoltura Come nel modello ricardiano, l’inclinazione della PPF è pari al costo opportunità ovvero al prezzo relativo del bene sull’asse orizzontale, in questo caso il bene manufatto.

Equilibrio di autarchia PM/PA = −(inclinazione della PPF) = -(inclinazione della curva di indifferenza) La curva di indifferenza è tangente alla PPF. ISOVALORE I prezzi relativi riflettono il valore che i consumatori danno al bene manufatto rispetto al bene agricolo: data una particolare struttura delle preferenze si determina un equilibrio al quale corrisponde una determinata struttura di prezzi relativi e quindi una particolare ripartizione del lavoro nei due settori

Equilibrio di isolamento: caso A I prezzi relativi riflettono il valore che i consumatori danno al bene Y rispetto ad X: data una particolare struttura delle preferenze si determina un equilibrio al quale corrisponde una determinata struttura di prezzi relativi. I consumatori attribuiscono un “piccolo” valore al grano Stoffa H K Grano “Alto” prezzo relativo per Y Equilibrio di isolamento: caso A

Equilibrio di isolamento: caso B I consumatori attribuiscono un “piccolo” valore alla stoffa Stoffa H K Grano “Alto” prezzo relativo per X Equilibrio di isolamento: caso B

NB: quando la FP è concava rispetto all’origine la struttura della domanda influenza i prezzi relativi AGR MAN

NB: quando la FP è lineare (come nel semplice modello ricardiano) la struttura della domanda non influenza i prezzi relativi che dipendono solo dalla tecnologia,ma influenza solo la struttura della produzione. AGR MAN

Esercizio numerico … poniamo PM/PA = Z … due equazioni per determinare LM e LA

Il Paese F Supponiamo che il prezzo di autarchia del Paese F (PM*/PA*) sia maggiore di quello del Paese H (PM/PA). Per ora trascuriamo le ragioni di queste differenze tra i prezzi. Il Paese H ha un vantaggio comparato nella manifattura (può produrre ad un costo opportunità più basso rispetto a quello di F).

I guadagni complessivi dal commercio internazionale Dopo l’apertura del commercio, il prezzo mondiale sarà compreso tra i prezzi di autarchia dei Paesi H e F. Dopo l’apertura: Il prezzo relativo dei beni manufatti in H aumenterà Il prezzo relativo dei beni manufatti in F si ridurrà I guadagni complessivi dal commercio possono essere misurati dalla maggiore utilità conferita dallo spostamento su una curva di indifferenza più alta.

EQUILIBRIO DI AUTARCHIA APERTURA DEL COMMERCIO Equilibrio in H Inclinazione = –(PM/PA)W Differenza di utilità: guadagno del commercio NB: dati i rendimenti decrescenti del fattore variabile, la curva FP non è lineare, ma concava: aumenta la produzione manifatturiera, ma la specializzazione è incompleta La produzione agricola si contrae, ma non va a zero

I rendimenti decrescenti dei fattori contribuiscono a spiegare la specializzazione incompleta: nessun paese si specializza completamente nella produzione di un bene, sebbene vi siano paesi che presentano alti livelli di concentrazione delle esportazioni (“monocultura”). Concentrazione delle esportazioni Percentuale delle merci o gruppo di beni nelle esportazioni complessive

Cosa succede quando il paese si apre allo scambio… … l’apertura del commercio modifica i prezzi relativi determinando un aumento del prezzo relativo della manifattura (aumenta la pendenza della linea dei prezzi). Il maggior prezzo relativo della manifattura, dati i salari monetari, fa aumentare i profitti che spingono verso un aumento dell’occupazione determinando una riduzione del prodotto marginale del lavoro D C O B A OA = produzione manifattura OB = consumo beni manufatti OA-OB = esportazioni manifattura Dato l’aumento dei prezzi relativi dei beni manufatti H può importare una quantità di beni agricoli tale da innalzare il consumo interno oltre il livello di autarchia nell’industria OC = produzione agricoltura OD = consumo beni agricoli

Valore delle importazioni Valore delle esportazioni C O B A OA = produzione manifattura OB = consumo beni manufatti OA-OB = esportazioni manifattura = BA Pendenza= OC = produzione agricoltura OD = consumo beni agricoli importazioni agricoltura= CD

Triangolo dello scambio BA = esportazioni manifattura CD = importazioni agricoltura

Sintesi: Home Produzione in autarchia = A Produzione con commercio = B Consumo in autarchia = A Consumo con commercio = C Il bene il cui prezzo relativo aumenta è esportato. Il bene il cui prezzo relativo si riduce è importato. Un Paese non può mai subire una diminuzione di benessere per effetto del commercio

Sintesi: autarchia nei due paesi

Sintesi: libero scambio nei due paesi Specializzazione AGRICOLTURA Specializzazione MANIFATTURA