Dimagrimento Insufficiente apporto calorico (riduzione peso) Deficiet nutrizionale Complicazioni cliniche Anoressia e Apatia
FAO : 852000000 persone fame 33% Africa sub-sahariana 16 % Asia e Pacifico 10 % America Latina e Caraibi 10% Nord-Est Africa bambini sotto i 5 anni Categorie sensibili: Donne in gravidanza
Anziani Lunghi periodi di degenza. Disfagia Dimagrimento Dispendio energetico (trauma e infezioni) Complicazioni cliniche: problemi respiratori, disfunzione cardiaca, renale
Risposta al digiuno Adattamenti fisiologici gluconeogenesi (ipoinsulinemia, aumento glucagone) Incremento del catabolismo: ossidazione acidi grassi Proteine funzionali Perido di sopravvivenza dipende dal t. adiposo Morte
Cause dell’ anoressia Indisponibilità di cibo Interferenze con deglutizione o digestione Perdita dell’appetito Psicologia dell’ alimentazione (DCA)
Principali meccanismi dell’ Anoressia negli anziani
Fattori di rischio che riducono l’appetito problemi fisici Ridotta mobilità : limita fare la spesa e il cucinare Probemi di udito e di vista: limita shopping Problemi dentari: limita la quantità e tipo di cibo consumato Problemi di masticazione: riduce il cibo con carenza di fibre, vitam., proteine, favorendo grassi e colesterolo
Problemi Clinici Disturbi gastrointestinali: riducono digestione e assorbimento Infezioni Ipermetabolismo (ipertiroidismo) Depressione
Fattori socio-economici Vivere da soli Istituti per anziani: Monotonia del cibo quotidiano e ambiente che no stimola l’appetito
Conseguenze dell’anoressia Malnutrizione: ridotto apporto energetico, carenza di nutrienti Sarcopernia: riduzione della massa e forza muscolare
Fattori di rischio dell’anoressia nell’ anziano e conseguenze
Interventi nell’anoressia Cibo: varietà, consistenza e sapore alimentazione assistità Ambiente: evitare la solitudine conviviale (istituti di cura e permanenza) Diagnosi clinica: evedenziare le malattie che riducono l’appetito Valutazione della terapia farmacologica: evidenziare farmaci che riducono l’appetito
Prevenzione e terapia Individuare individui a rischio di anoressia Identificare ed eliminare i fattori che riducono l’appetito Garantire adeguato apporto di cibo limitando la perdita di peso Migliorare la qualità del cibo: consistenza e sapore. Supplemento proteico e Vitamina D Alimentazione assistita No trattamento farmacologico
Anoressia nervosa 0,4 % della popolazione femminile, il più alto tasso di morte tra le malattie psichiatriche 10% femmine con anoressia sub-clinica AN: sono adolescenti o giovani adulti, femmine, intensa attivita fisica, perdita di appetito e di peso, paura patologica di ingrassare L’ eziologia è sconosciuta ma è chiaro che è influenzata da fattori fattori ambientali, socio-culturali e psicologici
Dipendenza dalla fame Sintesi di oppiacei endogeni Aumentata espressione dei recettori oppiacei Meccanismo di ricompensa positiva e dipendenza da fame
Grelina resistenza In AN la concentrazione plasmatica di Grelina è alta Grelina non esercita la usa azione perché : 1) Ridotto trasporto nell’ ipotalamo 2) Esercita un ‘azione opposta all’ assunizone di cibo responsabile dell’ AN Ipergrelina plasmatica: or meccanismo di compensazione alla restrizione calorica
AN: i segnali serotonergici e dopaminergici sono alterati e conseguente alterazione dell’ aspetto emotivo associato al cibo AN: assunzione di cibo stimola la produzione di orexine che stimolano la sintesi di Dopamina che genera avversità (ansia) in AN, mentre piacere negli individui normali Anche MCH può essere coinvolto nell’ AN poiché questo regola anche il meccanismo di ricompensa del cibo
Possibile modello per AN: Ig contro melanocortina Fisico (puberta, trauma, infezioni, abusi) Stress Mentale (stanchezza mentale, diete ripetute) Microbiota : Proteine, Igs, Melanocortina
Anoressici sono persone : insicuri, remissive, dipendenti, ansiose Famiglie degli anoressici: esigenti e protettive Anoressico : emaciato, pelle secca, giallastra (ipercarotenemia), alcuni (40%): peluria corta lanuginosa,perdita di capelli, fragilità delle unghie Complicazioni: 1) Gastrointestinale (motilità intestinale, svuotamento gastrico) 2) Ipoglicemia (gluconeogenesi, glicogenolisi) 3) Amenorrea (ipogonadismo, gonadotropine, estrogeni) 4) Osteopenia (adulti) 5) Temperatura corporea più bassa 6) Bassi livelli di T3 7) Bradicardia 8) Bassa BP
Sindrome da rialimentazione: collasso cardiovascolare Trattamento dell’ AN : programma alimentare e terapia farmacologica di supporto Refeeding Syndrome: National Institute for Clinical Excellence (NICE) Guideline for Management of Refeeding Syndrome Patients at risk for refeeding syndrome One or more of the following -OR- Two or more of the following • BMI <16 kg/m2 • BMI <18.5 kg/m2 • Unintentional weight loss of >15% in the previous 3–6 months • Unintentional weight loss of >10% in the previous 3–6 months • Little or no nutritional intake for >10 days • Little or no nutritional intake for >5 days • Low levels of potassium, phosphorus, or magnesium before refeeding • History of alcohol abuse or drugs including insulin, chemotherapy, antacids, or diuretics Tab.1 Sindrome da rialimentazione: collasso cardiovascolare ipofosfatemia, ipokaliemia, ipomagnesiemia
Alto rischio: prime 2 settimane Intervento: ridurre calorie, integrare deficit minerale Grave: ricovero, integrazione endovena. Terapia: poche calorie iniziali con un incremento piccolo e graduale Apporto calorico iniziale: dipende dalla gravità dell’ AN 40% recupera completamente 10-15% muore Ricadute Successo: diagnosi precoce
Bulimia Nervosa: DCA Colpisce 1-5% popolazione femminile tra i 15-30 anni Eziologia: multifattoriale ( ambientale, socio-culturale, psico-sociale) Abbuffate (almeno 2 episodi/sett.) Paura patologica di ingrassare (vomito autoindotto, lassativi, digiuno, eccessiva att. Fisica) Malnutrizione, squilibri elettrolitici, alterazioni endocrine, e anomalie a livello ipotalamico No aspetto specifico abrasioni dorso della mano Dietoterapia adeguata al paziente Trattamento farmacologico non specifico.