Dallo strutturalismo alla Fashion Theory

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
“Fare educazione” in ottica di genere: questioni e strumenti
Advertisements

Il Consumo Culturale Sabrina Pedrini – Venerdì 19 marzo 2010
Abi-tanti della terra: una miriade di culture
Consumi e stili di vita – 2° parte La vita quotidiana
IL CURRICOLO Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Cos'è l'antropologia Siamo tutti diversi e diverse sono le culture...
IL LINGUAGGIO VERBALE.
Perché iscriversi al Liceo delle Scienze Umane
Indirizzo DESIGN creatività, funzionalità, estetica.
INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA DEL CONSUMO
Liceo F. Corradini - Thiene. Indirizzi  Classico  Linguistico  Scienze umane  Socio-economico.
Che cos’è la linguistica?
LA SOCIETA’ DI MASSA E IL TOTALITARISMO
Il valore formativo delle discipline: resoconto sul lavoro dei gruppi A cura di Pierpaolo Triani.
PSICOLOGIA DELL’ARTE COS’è LA PSICOLOGIA? La psicologia è la disciplina che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali. Tale studio.
Gli stili di strada e la moda Patrizia Calefato
Presentazione di Angela Tagliaferri
sociologia dei processi culturali
CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE Nascita e divenire della Sociologia
Sociologia dei processi culturali
Quarta A.
COMUNICAZIONE E CONOSCENZA
Sociologia visuale
LA SOCIETA’ DI MASSA E IL TOTALITARISMO
La musica tra fruizione individuale e fatto sociale
Scuola aperta: un lascito del 900 cui dovremmo renderci degni
Ricerche sui consumi: casa e salotto
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
Science and Technology Studies
Comunicazione e Consumo
Tre seminari di antropologia ed epistemologia delle relazioni educative e di cura Crotone Centro Servizi Volontariato Aurora 29 marzo, 16 maggio, 22.
TEOLOGIA MORALE Scuola pastorale.
CORSO DI SOCIOLOGIA GENERALE Nascita e divenire della Sociologia
Introduzione agli studi culturali
Scuola aperta: un lascito del 900 cui dovremmo renderci degni
Annamaria Capra, Sara Coccolo, Simonetta Lingua
Sociologia generale Lezione 1
Metodologia della Ricerca Disegni di Ricerca Qualitativi
STORIA E STORIOGRAFIA. UNA PREMESSA
The Autobiography of Benjamin Franklin
Carla Bazzanella Dire, agire, interagire
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore
STORIA E STORIOGRAFIA. UNA PREMESSA
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Giovanile Minibasket Scuola
Uso ragionato delle parentesi
Capitolo 3 Sviluppo del sé e sviluppo sociale
Arjun Appadurai.
Orientare i figli: consigli per genitori un po’ disorientati
MIUR I nuovi Licei.
Valutazione e certificazione
Aperti al mondo: il bilinguismo nelle scuole dell’infanzia come sguardo ecumenico e di accoglienza dell’altro Asti 22 settembre 2018 B.rossi.
Ciascuno con una propria identità e corporeità
La riforma del Sistema di Istruzione Secondaria Superiore
Non è sufficiente sapere, ma saper fare qualcosa con quello che si sa
PEDAGOGIA E SCIENZE DELLL’EDUCAZIONE
Informazione & comunicazione
I due grandi paradigmi della società
PROGETTO CORALMENTE Anno scolastico
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
«La teoria sociologia contemporanea»
Dalle prove INVALSI alla didattica
Lezioni di diritto dell’ambiente (Parte speciale)
Istituzioni di linguistica
Corso di Sociologia Generale a. a. 2018/19 Prof
LICEO ECONOMICO-SOCIALE
LICEO delle SCIENZE UMANE
l’indirizzo delle SCIENZE UMANE
The Autobiography of Benjamin Franklin
ORIENTARSI Sapersi orientare significa essere in possesso di strumenti cognitivi, emotivi e relazionali idonei per fronteggiare il disorientamento derivato.
La rinascita politica delle città 1
Transcript della presentazione:

Dallo strutturalismo alla Fashion Theory

La Fashion Theory Fashion theory indica un ambito interdisciplinare che concepisce la moda come un sistema di senso entro cui si producono le raffigurazioni culturali ed estetiche del corpo rivestito.

“Fashion Theory” Culture della moda approccio teorico trasversale che, anteriormente a qualunque saper fare professionale, costruisce condizioni di possibilità e filtri teorici selezionando entro le scienze umane e sociali (comprese letteratura, filosofia e discipline artistiche) il sistema moda inteso come una speciale dimensione della cultura materiale, della storia del corpo, della teoria del sensibile. Culture della moda

titolo di una rivista internazionale diretta da Valerie Steele pubblicata presso Berg (Oxford) trimestralmente dal 1997.

Ferdinand de Saussure (1857-1913) Corso di linguistica generale: La moda, a differenza della lingua, non è un sistema interamente arbitrario, dal momento che nella fissazione dell’abbigliamento che la moda determina, essa non si può allontanare oltre un certo limite dalle condizioni dettate dal corpo umano. Il meccanismo dell’imitazione concerne sia il fenomeno della moda che i cambiamenti fonetici della lingua, ma il punto di partenza di questo meccanismo resta un mistero in entrambi i casi.

Nikolaj Trubeckoj (1890-1938) Opposizione/binarietà tra costume e abbigliamento Costume: fatto sociale (come la langue) Abbigliamento: fatto individuale (come la parole) Omologia tra: sistema della lingua e sistema del vestito, tra fonologia e studio dei costumi

Pëtr Bogatyrëv (1893-1971) Analizza il costume popolare della Slovacchia Morava, secondo uno schema funzionalista che individua nel costume popolare una gerarchia di funzioni: pratica estetica magica rituale

Edward Sapir (1884-1939) voce Fashion della Encyclopaedia of the Social Sciences (1931) differenze tra moda e gusto tra moda e costume Il costume è un tipo relativamente stabile di comportamento sociale La moda è esposta a un cambiamento incessante.

Georg Simmel (1858-1918) Moda come sistema di coesione sociale che permette di conciliare dialetticamente la chiusura dell’individuo entro un gruppo e la sua indipendenza relativa nel territorio dello spirito. La moda, secondo Simmel, è ritmata dai motivi della imitazione e della distinzione, che una cerchia sociale trasmette in maniera verticale alla comunità. A questi motivi si accompagna l’elemento del fascino “stimolante e piccante” che la moda veicola attraverso quello che Simmel definisce come il “contrasto fra la sua diffusione ampia e onnicomprensiva e la sua rapida, fondamentale caducità” e come il “diritto all’infedeltà nei suoi confronti” (Simmel, La moda, 1895, p. 44).

Thorstein Veblen (1857-1929) Nella sua Theory of the Leisure Class (Teoria della classe agiata) (1899)include le spese per l’abbigliamento nella sfera del consumo vistoso dell’alta borghesia

Werner Sombart (1863-1941) Lusso e capitalismo: le spese (soprattutto femminili) per il lusso, di cui abbigliamento e cocotteries costituiscono una voce significativa, sono state funzionali al capitalismo sin dalla fase della accumulazione originaria.

Walter Benjamin (1892-1940) Moda come “sex appeal dell’inorganico”. La moda rappresenta per Benjamin il trionfo della forma merce, in cui il corpo è reso cadavere, feticcio. In modo esemplare, nella moda si invertono marxianamente e si duplicano i rapporti tra vivente e inorganico: il corpo (femminile) mostra il fascino di una natura devitalizzata, estraniata, e resta come involucro, parure, supporto cadaverico dell’abito.

Roland Barthes (1915-1980) Il Sistema della Moda elabora il passaggio a una teoria della moda come discorso sociale In questo testo Barthes non si occupa della moda reale, bensì della moda descritta nella rivista L’indumento è totalmente convertito in linguaggio Anche l’immagine è considerata in funzione della sua trasposizione in parola.

Sociosemiotica della moda La moda esiste attraverso gli apparati, le tecnologie, i sistemi comunicativi che ne costruiscono il senso. Nella postmodernità tutta una serie di discorsi sociali, dal cinema, alla musica, ai nuovi media, alla pubblicità, sono i luoghi dove la moda vive come sistema sincretico, intertestuale, come rimando reticolare tra i segni del corpo rivestito e come costruzione e decostruzione costante dei soggetti che ne negoziano, ne interpretano, o ne ricevono il senso.

Moda come mass moda Ambito in cui si manifesta una complessità di tensioni, di significati e di valori – non solo relativi alla dimensione vestimentaria. Corpo rivestito come il territorio fisico-culturale in cui si realizza la performance visibile e sensibile della nostra identità esteriore. La moda, o meglio le mode – al plurale – costituiscono i dispositivi che organizzano nel tempo e nello spazio i segni del corpo rivestito, quasi come ne forgiassero la lingua, e allo stesso tempo rappresentano le possibilità di mescolare i codici di riferimento costruendo ibridismi tra segni, analoghi proprio agli ibridismi linguistici e culturali entro cui si costruisce l’idea stessa di identità.