EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE

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Transcript della presentazione:

EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE «Progetto realizzato nell'ambito del Programma generale di intervento della Regione Emilia Romagna con l'utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. Ripartizione 2015"

Per consumo consapevole si intende la pratica di organizzare le proprie abitudini di acquisto e di consumo in modo da accordare la propria preferenza ai prodotti che posseggono determinati requisiti di qualità differenti da quelli comunemente riconosciuti dal consumatore medio. La possibilità di utilizzare la propria posizione di consumatore per perseguire fini politici o etici presuppone il diritto di poter scegliere tra diversi prodotti nonché la conoscenza di tutte le informazioni necessarie a compiere una scelta consapevole. Il consumatore è chi effettua il consumo, ovvero l‘utilizzatore di beni e servizi prodotti dal sistema economico.

L’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA – SONDAGGIO D: Prima di acquistare un prodotto leggi l’etichetta? R: Tutti gli intervistati hanno risposto SI. D: Acquisti prodotti del mercato eco e solidale? R: La maggior parte degli intervistati ha risposto QUALCHE VOLTA. D: Acquisti prodotti biologici? R: La maggior parte degli intervistati ha risposto SPESSO. D: Dove acquisti di solito frutta e verdura? R: Tutti gli intervistati hanno risposto al MERCATO. D: Fai la raccolta differenziata e perché? R: Tutti hanno risposto SI, perché salvaguarda l’ambiente. D: Perché leggi l’etichette? R: Tutti gli intervistati hanno risposto PER SAPERE COSA CONTIENE (COMPRESI GLI ALLERGENI). Dal sondaggio si capisce che tutti gli intervistati sono molto attenti nei loro acquisti e rispettosi dell’ambiente.

Cosa ci ha colpito di più? Tra le varie tematiche trattate mi ha colpito il fatto che la natura ci offre spontaneamente diversi doni: la terra su cui camminiamo, l’aria che respiriamo, il sole che ci scalda e la pioggia che disseta gli animali e le piante e le fa crescere. Altri beni, invece, necessitano di essere coltivati, costruiti, pensati, distribuiti, si ottengono con la fatica e con l’ingegno dell’uomo. Questi doni, questa fatica e questo ingegno hanno un valore che in qualche modo condiziona il prezzo. Purtroppo a volte il prezzo non è adeguato al valore delle cose che compriamo. Saper riconoscere il valore delle cose è molto importante. Il valore si misura solo conoscendo cosa sta dietro la produzione di un bene o di un servizio: è importante sapere dove quel bene è stato prodotto, da chi, se i lavoratori che l’hanno prodotto sono stati pagati e trattati adeguatamente, se il prodotto è sano, sicuro, se inquina il meno possibile, se utilizza meno energia e meno imballaggi, di cosa si compone, se è buono, se è durevole, se è utile. Spesso non si conosce a fondo quello che si compera; leggere l’etichetta ci aiuta.

Cosa abbiamo imparato da questa esperienza? Da questa esperienza abbiamo imparato ad evitare gli sprechi, evitare di acquistare cose inutili o semplicemente perché siamo spinti dalla pubblicità. Bisognerebbe comprare quello che serve scegliendo in base alla qualità, alla sicurezza, alla durata, al reale utilizzo e senza farsi condizionare dalla moda del momento; scegliendo le cose che vanno bene a noi senza imitare gli amici; anche comprare meno sacchetti riduce i rifiuti. Un altro aspetto che mi ha colpito è l’utilizzo di enormi risorse per la realizzazione di alcuni prodotti; per esempio per la creazione di alcuni capi di abbigliamento sono necessari consumi impensabili di acqua e di prodotti chimici altamente nocivi. Secondo quanto pubblicato dalla Commissione dei cambiamenti climatici della U.E., in Italia ci vogliono 10.000 litri di acqua per produrre un paio di jeans e 2.000 litri per una maglietta di cotone. Globalmente la produzione annuale di cotone sfrutta 210 miliardi di metri cubi d’acqua.

LA CONOSCENZA DEL CIBO È IL PRIMO PASSO VERSO UN CONSUMO CONSAPEVOLE. EVITARE O LIMITARE CIBI INUTILI SCONGIURA AZIONI CRIMINALI O DISCUTIBILI CHE MOLTISSIME MULTINAZIONALI E AZIENDE METTONO IN PRATICA, IN PARTICOLARE NEI PAESI ECONOMICAMENTE PIÙ POVERI (Sfruttamento del lavoro minorile, lavoratori sottopagati ed esposti all'uso di pesticidi con gravi danni alla salute, devastazione ambientale in termini di inquinamento e taglio delle foreste, allevamenti intensivi di animali fatti crescere nella metà del tempo e trattati con antibiotici, sperimentazione sugli animali)

Presentazione realizzata da 1ª B - Ricci Muratori Prof.ssa Giuliana Camorani , alunna Veronica Meloni. Questa presentazione fa parte del percorso di Educazione Al Consumo Consapevole promosso da Federconsumatori a.s. 2016-17 Progetto svolto in collaborazione con Cooperativa Atlantide