Uno strumento per la crescita dell’individuo

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Uno strumento per la crescita dell’individuo Una Federazione Sportiva che si divide tra sport e terapia… …per i suoi atleti ed i suoi tecnici Uno strumento per la crescita dell’individuo

Sir Ludwig Guttman Sir Ludwig Guttmann è stato un neurologo e dirigente sportivo tedesco naturalizzato britannico, celebre per aver promosso le attività fisiche dei disabili ed averne organizzato il movimento sportivo, di cui è considerato il padre fondatore. “Lo sport deve diventare una forza importante che consenta a tutte le persone di cercare o ripristinare il loro contatto con il mondo che li circonda e quindi il loro riconoscimento come cittadini” Sir Ludwig Guttman

La storia dello sport in Italia Anni 40/50 prime attività sportive per disabili fisici reduci dai combattimenti del secondo conflitto mondiale Inizio anni 50 Dr Antonio Maglio ideò la prima Olimpiade per atleti paraplegici e ampliò il concetto di atleta 1964 prima partecipazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo di una rappresentativa di atleti paraplegici provenienti dal Centro di Ostia “Villa Marina” gestito dal Dr Maglio 1974 si costituisce l’ANSPI (Ass. Naz. Per lo Sport dei Paraplegici) che si occupa finalmente di sport in maniera ufficiale Anni 80 arriva in Italia per i soggetti intellettivi il progetto Special Olympics, voluto in America dalla famiglia Kennedy nel 1968 Anni 80 costituzione dell’associazione FISHa riconosciuta dal CONI nel 1987 come Federazione Sportiva pari alle altre Novembre 1990 nasce la FISD (Fed It Sport Disabili) che racchiude FISHa, FICS e FSSI ove viene identificato il Dipartimento 9 come organo specifico per gli atleti intellettivo relazionali Aprile 2004 si costituisce il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) che diventa poi Ente Pubblico con compiti paritari a quelli del CONI Febbraio 2009 si costituisce la Fisdir e viene riconosciuta dal CIP Marzo 2017 il CIP riconosce alla Fisdir la competenza esclusiva in materia di attività sportive per soggetti intellettivi e relazionali

Soggetti Intellettivo relazionali: un mondo… Tipologie di atleti FISDIR Soggetti Intellettivo relazionali: un mondo… Insufficienza mentale Borderline Autismo Sinfrome di Down Disturbi Specifici dell’Apprendimento Pazienti dei Centri di Salute mentale

Consigli metodologici – Scegliere attività semplici, esprimersi chiaramente. – Utilizzare dei rituali e ripetere più volte le stesse attività. – Proporre esercizi in cui si sviluppa la resistenza aerobica, la forza e la capacità di interpretazione del gesto.

Altre tipologie di atleti Disabilità sensoriali Sordità Disabilità motorie Amputazioni Distrofia Lesioni Cerebrali

Consigli metodologici per i sensi Cecità – Descrivere e guidare il movimento oppure accompagnarlo a livello tattile e acustico. – Descrivere con precisione le caratteristiche della palestra e la disposizione degli attrezzi. – Indicare la posizione nello spazio e le direzioni di spostamento utilizzando le lancette dell’orologio

Consigli metodologici per i sensi Sordità Il docente prima descrive il movimento a parole e poi lo esegue. – Iniziare a parlare ad un allievo con problemi d’udito solo nel momento in cui c’è un contatto visivo. – Comunicare tutte le disposizioni prima dell’inizio dell’esercizio. I segnali spontanei non vengono percepiti. – Segnalare l’interruzione dell’attività con un cenno della mano.

Consigli metodologici per i sensi Paralisi Spinale Stimolare l’allungamento e il rafforzamento della cintura scapolare. – Disporre tappeti e cuscini sul pavimento ed attorno agli attrezzi. Amputazioni – Le asimmetrie corporee creano problemi di equilibrio. – Evitare movimenti difficili che creano problemi nella parte in cui la protesi si collega al tessuto corporeo. Distrofia Muscolare – Adattare i movimenti e la postura all’evoluzione dei presupposti corporei. – Ridurre il rischio di lussazioni, slogature e fratture. – Riconoscere con tempismo situazioni di affaticamento e di frustrazione. Menomazioni Cerebrali Prediligere movimenti ciclici e simmetrici (p. es.: nuoto a crawl, bicicletta). – Stimolare la coordinazione a fini terapeutici. – Svolgere un allenamento di muscolazione con pesi leggeri. – Allungare lentamente i muscoli spastici.

Integrazione Nelle scienze sociali, il termine integrazione indica l'insieme di processi sociali e culturali che rendono l‘individuo membro di una società. L'integrazione dipende anche dalla capacità di socializzazione di ogni individuo. Nella sperimentazione fatta da FISDIR il termine integrazione indica l’insieme delle regole tecniche e dei comportamenti di ogni elemento della squadra. Tutti i componenti del gruppo si debbono sentire parte di esso, sostenendo e stimolando la capacità di socializzazione di ogni individuo.

Perché fare integrazione Le relazioni sociali possono essere una risorsa fondamentale per chiunque, il primo baluardo contro la solitudine di ogni individuo La globalizzazione ha compromesso le basi dei diritti individuali e sociali allontanando gli individui posti in grande competizione tra di loro il gruppo coeso vince per tutti i suoi componenti, forti o deboli, mentre la disgregazione degli individui non fa altro che favorire l’oppressione del singolo sul gruppo stesso

Perché io

Approccio all’ Integrazione Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo perché son vivo, finchè son vivo… Jovannotti

Calcio: ottimo strumento di integrazione Lo sport non ha di per se dei valori assoluti, ma rispecchia quelli della società nella quale viene praticato. Lo strumento calcio deve essere usato come mezzo di crescita Mai basare l’attività sulla sola competizione ma bensì sull’analisi continuativa del raggiungimento degli obbiettivi durante gli allenamenti L’attività sportiva calcistica vera può far rinascere il calcio moderno

Il percorso di integrazione La famiglia: presa di coscienza del figlio in condizione di disagio Le istituzioni: informazione precisa La scuola: sostegno alle difficoltà Le attività sportive: il sostegno al rapporto tra coetanei Le attività sportive specifiche: il proseguo dell’attività giovanile verso strutture adeguatamente organizzate per l’attività sportiva integrata in età adulta

La struttura operativa Il Tecnico: ovvero colui che conosce dettagliatamente la disciplina e le metodologie di allenamento Il Preparatore Atletico: ovvero la figura preposta alla strutturazione dei percorsi di crescita atletica personalizzata L’Educatore: ovvero la persona in possesso delle competenze adeguate ad evidenziare il connubio tra gesto tecnico e presa educativa utile a raggiungerlo Lo Psicologo: il professionista che analizza ogni atleta e ne individua le fragilità per strutturare percorsi che siano di crescita e non di degrado L’Atleta Partner: figura di fondamentale importanza che deve saper racchiudere in se le quattro figure precedenti senza però essere una di loro

Metodologie della didattica Adattamenti ai regolamenti semplici Il rispetto delle regole è per tutti L’ultimo diventa il primo Lo sport deve essere di strada… Mi ricordo quando ero bambino

Lo sport: il suo futuro Qualora la società moderna avrà la forza per attrezzarsi a dovere potrà essere un mezzo per rilanciare i rapporti tra gli individui oltre che produrre nuovamente grandi campioni che saranno grandi persone prima di essere degli sportivi

Grazie a tutti per l’attenzione e per dedicare parte del proprio tempo allo sviluppo di questo progetto Buon calcio a tutti!

Non esiste sogno troppo grande e non esiste sognatore troppo piccolo