DEUMIDIFICAZIONE DEI MURI TRAMITE IMPIANTO DI ELETTROSMOSI maggio 2017 DEUMIDIFICAZIONE DEI MURI TRAMITE IMPIANTO DI ELETTROSMOSI a cura di Saverio Giglio SB Bio Bulding & CCS
maggio 2017 1 - LA RISALITA CAPILLARE CAUSA DEL PROBLEMA Quando il fenomeno della capillarità si manifesta, si crea un campo elettrico continuo che ha il polo negativo nella direzione di spostamento dell'acqua (enciclopedia Treccani alla voce elettrosmosi). E' quindi la risalita capillare che crea il campo elettrico e non il contrario.
maggio 2017 1 - LA RISALITA CAPILLARE EFFETTI SULL’IMMOBILE I muri si umidificano perché subiscono il fenomeno di risalita capillare, a seguito della loro struttura porosa.
maggio 2017 1 - LA RISALITA CAPILLARE SOLUZIONE DEL PROBLEMA Per annullare il fenomeno di risalita capillare si dovrà quindi applicare un campo elettrico maggiore ed opposto a quello esistente.
maggio 2017 1 - LA RISALITA CAPILLARE CHE COSA È L'ELETTROSMOSI L'elettrosmosi consiste nel movimento di un liquido attraverso un capillare, o più capillari (setto poroso), a mezzo dell'applicazione di una differenza di potenziale continua agli estremi di esso. Il fenomeno elettrocinetico fu osservato per la prima volta da F. F. Reuss (1809)
maggio 2017 2 - FUNZIONAMENTO IMPIANTO BARRIERA ELETTROSMOTICA AD ANELLO Si inseriscono degli elettrodi per tutta la lunghezza del perimetro dell'immobile e si applica un'opportuna differenza di potenziale. L'elettrodo positivo sarà a quota di calpestio del terreno esterno. L'elettrodo negativo segue lo stesso tracciato dell'elettrodo positivo ma sarà inserito nel terreno per mezzo di puntazze di 1.5 metri di lunghezza. Il metodo può essere applicato con modalità particolari alle murature controterra. Una centralina di comando gestirà l'erogazione di corrente ed il consumo medio è di circa 5 watt.
maggio 2017 2 - FUNZIONAMENTO IMPIANTO CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO Interviene sulle cause dell'umidità da risalita e non, come avviene ora, sugli effetti. l'acqua presente nel muro viene riportata nel terreno (asciugamento del muro). Si impedisce all'acqua nel terreno di risalire nel muro (barriera alla risalita).
maggio 2017 3 - RISULTATI Già dopo 5 - 10 settimane dalla messa in funzione dell’impianto saranno visibili i primi segnali di deumidificazione delle murature, la velocità di asciugatura è influenzata dalla temperatura dell'ambiente esterno. L'effetto ottenuto sarà assolutamente duraturo purché venga mantenuto in funzione la barriera elettrosmostica. La manutenzione, salvo eventi accidentali esterni, è praticamente inesistente, limitata a piccoli accorgimenti (centralina, sostituzioni conduttori ecc.). CAMPI DI APPLICAZIONE Nell’ambito della deumidificazione non esistono limiti sull’applicazione del nostro impianto.
maggio 2017 4 – CONFRONTO CON ALTRI SISTEMI DE DEUMIDIFICAZIONE INIEZIONE DI RESINE SILOSSANICHE In questo sistema si usano liquidi silano-silossanici che hanno un’affinità col muro maggiore di quella dell'acqua. La fornitura di dette resine viene effettuata a livello minimo possibile attraverso barattoli che devono essere riempiti periodicamente per diversi mesi. PROBLEMATICHE CONNESSE I costi di installazione sono elevati ed crescenti con lo spessore del muro. La deumidificazione completa della struttura, al di sopra della barriera chimica, avviene in tempi molto lunghi: come ordine di grandezza possiamo considerare e stimare un ½ a 1 cm di spessore al mese.
maggio 2017 4 – CONFRONTO CON ALTRI SISTEMI DE DEUMIDIFICAZIONE SISTEMI AD ENERGIA COSMICA È conosciuto solo quello applicato da Aquapol, che non ha assolutamente alcun principio fisico a supporto e che anzi giustifica l'assenza di energia fornita con lo sfruttamento dell'energia cosmica (non commento). SISTEMI AD EMISSIONE CAMPI MAGNETICI (DEUMIDIFICAZIONE ELETTROFISICA Questi sistemi hanno avuto una non trascurabile diffusione in tempi passati in forza del fatto che l'intero sistema era costituito da un emettitore di onde elettromagnetiche alimentato da una presa di corrente. Non si è mai saputo quale sia il principio di funzionamento in quanto nessun principio fisico è stato citato a supporto. L’asciugatura delle pareti è dichiarata in anni, almeno 2.
maggio 2017 4 – CONFRONTO CON ALTRI SISTEMI DE DEUMIDIFICAZIONE SISTEMI A COMPENSAZIONE DI CARICA Si conosce quello della DLK che usa lo stesso sistema che usava la Ladikom e recentemente è riproposto dalla Domodry; questi sistemi non hanno un ben definito principio fisico di funzionamento. Alcuni sono brevettati ma un brevetto non garantisce il funzionamento, garantisce solo la proprietà intellettuale. Alcune delle ditte produttrici dichiarano di avere la certificazione di qualità ma come per il brevetto la certificazione di qualità non garantisce il buon funzionamento del prodotto, garantisce solo che il prodotto viene costruito nel rispetto dei criteri di qualità.
maggio 2017 4 – CONFRONTO CON ALTRI SISTEMI DE DEUMIDIFICAZIONE CONDIDERAZIONI FINALI Un impianto di deumidificazione deve: impedire la risalita capillare; accelerare il processo di asciugatura del muro. Tutto questo, nel nostro impianto, avviene mediante l’inversione della risalita capillare. Quanto detto deve poter essere misurabile e noi non temiamo che venga fatto anzi diciamo come deve essere fatta la misura: è sufficiente piantare 2 chiodi su una delle pareti da deumidificare, verticalmente, distanti un metro uno dall’altro e applicare i puntali di un tester - ad impianto spento misureremo un campo elettrico, generato dalla risalita capillare, con + verso terra e – verso l’alto - con impianto in funzione cambierà il verso, segno evidente che l’acqua sta scendendo dalla parete.
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA PASCALI Lavoro di deumidificazione eseguito il 14/03/2012 a villa Pascali - Amandola(MC) durante la fase di ristrutturazione del corpo centrale e delle due dependance.
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA PASCALI
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA PASCALI
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA A DOPPIO CORPO SU DUE LIVELLI Luogo: Cecina (Li). Data: Luglio 2015. Dimensioni: 120 metri lineari(40x20). Problema: Umidità diffusa su tutta la struttura. Come per noi d'uso abbiamo circondato l'immobile usufruendo di muretti e marciapiedi esistenti per tutto il suo perimetro ed esclusivamente all'esterno. Sono state inserite 12 puntazze da 1.5 metri più 4 puntazze da 3 metri la dove il livello dell'terreno esterno era più alto (controterra). Centralina di controllo a 12 volt e 5 ampere, posizionata all'esterno in zona protetta, con spia e amperometro per verificarne il funzionamento.
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA A DOPPIO CORPO SU DUE LIVELLI
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA A DOPPIO CORPO SU DUE LIVELLI
maggio 2017 5 – ALCUNI LAVORI REALIZZATI VILLA A DOPPIO CORPO SU DUE LIVELLI