Francesco Della Rosa Il Petrolio
Cos’è? Il termine petrolio deriva dalla parola latina petroleum, composto di petra, "roccia", e oleum, "olio", cioè "olio di roccia. Il petrolio anche detto oro nero, è un liquido infiammabile, viscoso, di colore che varia dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all'arancione, che si trova in alcuni giacimenti dentro gli strati superficiali della crosta terrestre.
Come si trova un giacimento? Per trovare un giacimento si utilizzano diverse metodologie, una di queste sono le fotografie aeree che forniscono indicazioni geologiche sul territorio. I geologi sono gli studiosi che si dedicano allo studio della pietra e analizzano quindi i terreni interessati, per mezzo di sonde che prelevano dei cilindri di roccia che indicano la profondità. Dopo averlo individuato, gli esperti studiano la posizione e la forma. Utilizzando cariche esplosive, si generano nel sottosuolo onde elettromagnetiche molto simili a terremoti La registrazione dei tempi impiegati dalle onde elettromagnetiche ad attraversare il sottosuolo indica la quantità di idrocarburi presenti nel terreno.
Estrazione sulla terraferma Sulla terraferma: Le operazioni di trivellazione mediante l'utilizzo dell'asta quadra sono ormai considerate antiche visto che questo permetteva di poter perforare soltanto una lunghezza pari a quella di una sola asta di perforazione (poco più di 9 metri). La tecnologia di perforazione attuale prevede l'utilizzo di un grosso motore denominato "top drive" sostenuto da un robusto "gancio" posto all'interno della torre e sul quale viene avvitata la prima di tre aste di perforazione. Il top drive imprime la rotazione a tutta la batteria di aste in pozzo. Questo sistema consente di perforare una lunghezza pari a tre aste per volta senza ricorrere al cambio asta dopo una singola asta perforata. L'estremità inferiore dell'ultima asta monta lo "scalpello" di perforazione, costituito da tre resistentissimi rulli dentati che ruotando frantumano la roccia
Estrazione petrolio in mare In mare l’ estrazione del petrolio avviene grazie alla presenza delle piattaforme petrolifere. Una piattaforma petrolifera è una struttura utilizzata per l'esplorazione di aree marine in cui sono stati localizzati giacimenti di idrocarburi. Allo stesso tempo le piattaforme vengono utilizzate anche per la perforazione di pozzi petroliferi, nel caso sia stata provata l'esistenza del giacimento. Una volta terminato il pozzo, la piattaforma può essere usata per estrarre idrocarburi dallo stesso, oppure può essere spostata in un'altra località per eseguire una nuova perforazione.
Quanti tipi di piattaforme petrolifere esistono? Le piattaforme petrolifere possono essere divise in: Piattaforme di perforazione Piattaforme di produzione
Le piattaforme petrolifere di perforazione Piattaforme fissate sul fondale Piattaforme galleggianti Queste piattaforme sono dotate di gambe verticali che possono scorrere rispetto allo scafo. Esistono impianti con gambe alte circa 150 metri. Queste piattaforme vengono utilizzate per profondità maggiori. I sistemi di ancoraggio mantengono la posizione della piattaforma consentendogli però modesti spostamenti Entrambe le piattaforme sono dotate di piattaforme di atterraggio per gli elicotteri
Le piattaforme petrolifere di produzione Le piattaforme di produzione sono molto imponenti, ma non possono spostarsi o essere spostate. In sostanza ne esistono tre tipi: le fixed platform anche nella variante compliant tower, le tension-leg platform e le spar. Le fixed platform sono strutture poggiate su una a travatura reticolare che poggia su una fondazione subacquea. Questa è la piattaforma più diffusa. Le tension-leg galleggiano ma non si spostano. Esse vengono tenute ferme da tiranti d'acciaio di grossa sezione che a loro volta sono connessi a fondazioni sottomarine di conglomerato cementizio armato. Le spar, simili alle tension-leg platform, sono strutture galleggianti ancorate al fondale, ma differiscono per la forma.