BARBIANA: UNA SCUOLA PER GLI ULTIMI

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Transcript della presentazione:

BARBIANA: UNA SCUOLA PER GLI ULTIMI Laboratorio di Pedagogia Generale Docente: Sandra Chistolini Foto e slide : Giuditta Farroni Questo Power Point contiene foto della Scuola di Barbiana e documentazioni storiche per gentile concessione della Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017 BARBIANA: UNA SCUOLA PER GLI ULTIMI GRUPPO VI : “Teachers for Everyone” Giuditta Farroni: giu.farroni@stud.uniroma3.it Raffaella Elisabetta Genovese: raf.genovese@stud.uniroma3.it Francesca Federici: fra.federici@stud.uniroma3.it Benedetta Gentile: ben.gentile@stud.uniroma3.it Caterina Fraulin: cat.fraulin@stud.uniroma3.it

Perché l’insegnamento non abbia confini Scuola aperta a tutti, senza distinzioni di classe né di appartenenza sociale, priva di corruzione e incentrata sulla dignità umana; L’educazione può essere piuttosto rigida, non prevede né giochi né ricreazione; Un solo libro di testo; Non vi sono classi né orari predefiniti ed ogni ragazzo può procedere nei ritmi e nei tempi individuali; Mancanza dei registri, dei voti, delle promozioni e delle bocciature. (Citazioni di Prof. Lauro Seriacopi) L’innovazione dell’esperienza di Barbiana parte da alcuni presupposti unici ed originali e da un principio sintetizzato nel motto della scuola “I care” (“mi sta a cuore”) da contrapporre al motto fascista “me ne frego”. (Citazioni di Prof. Lauro Seriacopi) La scuola è svolta dopo i lavori nei campi, impegnando i ragazzi tutto il giorno e sette giorni la settimana. (Citazioni di Prof. Lauro Seriacopi) Lauro Seriacopi, Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017 Foto: Raffaella Elisabetta Genovese Fonti e citazioni: Prof. Lauro Seriacopi

LA SCUOLA: VIII COMANDAMENTO Foto e slide: Caterina Fraulin Visita alla scuola di Barbiana. 7-11-2017 CHIESA -> Santo scolaro Santo è colui che ricerca continuamente la verità Realizzato dai ragazzi della scuola DON MILANI Educare i poveri Importanza della parola Diventare cittadini responsabili: pensiero critico Non vuole catechizzare Modello di società: due vangeli (quello di Dio e la Costituzione) Rapporti di Don Milani con i suoi ragazzi Lettera a Pipetta Lettera ai giudici Lettera a una professoressa Prof. Lauro Seriacopi ci ha parlato di Don Milani e ci ha accompagnato nella visita alla scuola di Barbiana. PISCINA Importanza della sfera fisica Nuoto -> vincere le paure Sci -> necessità Salto in alto Non per il raggiungimento di un risultato ma per vedere l’impegno e la dedizione AULA DELLA SCUOLA DI BARBIANA Piccola stanza (massimo 27 ragazzi) Non c’erano libri, voti, orari, materie e valutazioni Non c’era emarginazione: il ‘’più bravo’’ aiutava il ‘’meno bravo’’ -> Peer education Testo: giornale -> Cooperative learning Ogni accadimento quotidiano era motivo di discussione Importanza dell’arte: disegni e grafici Si studiava tutto, nella sfera pratica ‘’I care’’ LABORATORIO Intelligenza delle mani, saper fare Trasformare il sapere teorico in sapere pratico Ogni cosa nella scuola era fatta dai bambini (tavoli, sedie, scii) Lauro Seriacopi, Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017

UNA PROPOSTA EDUCATIVA: ALUNNI MAESTRI DEGLI ALUNNI Foto e slide: Benedetta Gentile UNA PROPOSTA EDUCATIVA: ALUNNI MAESTRI DEGLI ALUNNI Nella scuola di Barbiana i più bravi insegnano ai meno bravi, creando situazioni in cui coloro che sanno possano insegnare a chi ha bisogno di imparare. Alunni dai 6 ai 14 anni studiano insieme in un’unica aula, costruendo artigianalmente materiale didattico, libri, sedie, tavoli e molto altro. Se qualcuno non capisce gli altri si fermano e si cercano strategie volte a superare le difficoltà, in modo da trasformarle in risorsa per tutti. Si apprende non nozionisticamente ma a partire dall’azione pratica, i saperi si possono toccare con mano e i compiti sono reali. Agli ospiti di passaggio a Barbiana si chiede di tenere qualche lezione parlando delle proprie professioni. PEDAGOGICA NO libri  SI giornali NO materie  SI laboratori NO bocciature  SI inclusione NO orari  SI scuola aperta da mattina a sera NO valutazioni  SI libera espressione dei pensieri e condivisione METODOLOGIA Fonti e citazioni: Prof. Lauro Seriacopi , Fondazione don Lorenzo Milani , 7 novembre 2017

Multiple Interaction Team Education MEZZI: Appunti; Registrazioni; Foto; E-mail; WhatsApp; PowerPoint; Skype. ABILITA’: Capacità di raccogliere le informazioni; Collaborazione tra le componenti del gruppo; Interazione, condivisione di nozioni, foto, appunti; Capacità di sintesi; Uso della tecnologia per la condivisione e la comunicazione; Programmi per favorire l’esposizione. EFFETTI: Tutte noi siamo rimaste colpite ed affascinate dall’opera di Don Milani; dall’importanza che ha avuto la scuola per i ragazzi che non avevano la possibilità di frequentarla. CONOSCENZE: Alcune di noi già conoscevano l’opera di Don Milani , ma grazie a questo laboratorio hanno potuto osservare da vicino la sua opera appresa solo tramite libri scolastici; per altre, invece è stata una vera e propria scoperta … un’opera straordinaria quella effettuata dall’autore ricca d’insegnamenti e spunti pedagogici. COMUNICAZIONE: Di ottima qualità, grazie ai mezzi a nostra disposizione, di uso quotidiano, come l’utilizzo di WhatsApp e l’intesa all’interno del gruppo. RISULTATI: Il nostro gruppo coeso ha risposto in modo ottimale all’iniziativa proposta ed a tutto ciò che essa include: abilità e collaborazione. Ci riteniamo soddisfatte del nostro lavoro! Disegno e slide: Francesca Federici