foto di: Maria Ciaralli

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Transcript della presentazione:

foto di: Maria Ciaralli Questo Power Point contiene foto della Scuola di Barbiana e documentazioni storiche per gentile concessione della Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017 WE CARE! Maria Ciaralli foto di: Maria Ciaralli Gruppo IV: Brigata Don Milani Maria Ciaralli MAR.CIARALLI2@stud.uniroma3.it Chiara Cirulli chi.cirulli4@stud.uniroma3.it Matteo Conti mat.conti5@stud.uniroma3.it Eleonora Copponi ele.copponi@stud.uniroma3.it Giulia Coro GIU.CORO@stud.uniroma3.it

Scuola di Barbiana: il riscatto dei più poveri La scuola è stata fondata dal prete Don Milani e destinata ai più poveri. Non esistono pagelle e voti. Nessuno viene bocciato. Si educa al ragionamento e alla parola. I ragazzi imparano a leggere, scrivere, parlare, interrogarsi su qualsiasi tema senza libri, ma attraverso l’uso del giornale. Si apprende collaborando gli uni con gli altri. Fonti: Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 2017; testimonianza e lezione del prof. Lauro Seriacopi, Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017. Vengono invitati artigiani affinché i ragazzi possano imparare i vari mestieri. Chiara Cirulli Foto di C. Cirulli

UNA PEDAGOGIA INNOVATIVA Matteo Conti UNA PEDAGOGIA INNOVATIVA La scuola durava 12 ore e vi si andava 365 giorni all’anno; accessorio fondamentale era il GIORNALE attraverso il quale si poteva prendere spunto per riflettere ogni giorno su temi reali e vicini alla popolazione La scuola di Barbiana era stata creata per ‘’gli ultimi’’, 20 massimo 26 ragazzi; figli dei contadini che vivevano intorno a Barbiana. COLLABORAZIONE E COOPERAZIONE tra tutti i ragazzi ognuno doveva ‘’prendersi cura dell’altro’’ IMPORTANZA DELLA LINGUA italiana e straniere Tutti dovevano diventare futuri cittadini liberi e per questo era importante insegnare loro ad andare in fondo alle cose, a PENSARE con la PROPRIA TESTA FORMAZIONE APERTA A TUTTI, ogni ragazzo doveva avere la possibilità di formarsi MATERIE APPASSIONANTI al posto della ricreazione c’era la piscina in estate per aiutare i ragazzi a conoscere l’acqua e vincere la paura della stessa; lo sci in inverno grazie alla neve che cadeva sul territorio PEER EDUCATION, i ragazzi avevano età differenti ed il più grande insegnava qualcosa al più piccolo Non esistevano libri, tutti i materiali di studio venivano costruiti partendo proprio dall’esperienza sul campo Tutti i ragazzi dovevano possedere una cultura che permettesse loro di emanciparsi socialmente Fonti: Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 2017; testimonianza e lezione del prof. Lauro Seriacopi, Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017. Foto: M.C

Eleonora Copponi Foto di E. Copponi SCRITTORI … IN ERBA Destinatari: Alunni di classe III PROPOSTA EDUCATIVA PER LA SCUOLA PRIMARIA L’attività prevede la disarticolazione della classe in quatto gruppi di livelli di competenza eterogenei: A – B – C – D. Ogni gruppo dovrà scrivere una storia, consegnarla ad un altro e così via . Al termine si avranno quattro storie diverse e ogni gruppo avrà contribuito a fare quanto richiesto , lavorando sulla propria storia e su altre due. MATERIALE A DISPOSIZIONE: Elenco fasi operative per lo svolgimento dell’ attività. Batteria di sei parole indicate dall’insegnante per scrivere una breve e divertente storia da proporre agli altri gruppi (es. FATA-MAGIA-ZUCCA-STREGA-MERCATO-PAESE). Foglio A4 per illustrare le sequenze narrative principali ( min. 4 – max. 6). COMPETENZE RICHIESTE: Saper rispettare il proprio e l’altrui ruolo. Saper rispettare il proprio turno. Saper condividere. Saper accettare il contributo di ciascun membro. Conoscere la struttura di una favola e i suoi elementi. Saper dividere la storia in sequenze iconico - narrative. OBIETTIVI E FINALITÀ: Sviluppare la partecipazione più consapevole e attiva a tutte le attività proposte. Innalzare i livelli di autostima per poter lavorare più serenamente. Rendere consapevoli gli alunni che la promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: “OGNUNO IMPARA MEGLIO NELLA RELAZIONE CON GLI ALTRI”. Sensibilizzare gli alunni alla condivisione di idee e competenze per il raggiungimento di un obiettivo comune. FASI OPERATIVE: Lavoro collettivo sulla serie di parole date per la stesura della storia. Elaborazione di un questionario per la comprensione della storia prodotta. Individuazione delle principali sequenze narrative della storia e loro rappresentazione grafica in sequenze iconico – narrative. Realizzazione di un puzzle con la storia illustrata da ricostruire. (fonte: Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 2017) METODOLOGIA: Confronto tra pari con la rotazione di ruoli e di attività. Condivisione del compito, con contributo personale, per il raggiungimento di un obiettivo comune. Condivisione del prodotto finale. Eleonora Copponi Foto di E. Copponi

M.I.T.E. acronimo di Multiple Interaction Team Education NUOVE CONOSCENZE Esperienza diretta nella scuola di Barbiana, con conseguente conoscenza approfondita del metodo educativo e didattico di Don Milani il quale permette un’ istruzione del popolo che vada ben oltre la semplice alfabetizzazione e insegni l’ importanza della cooperazione e dell’ aiuto reciproco. Lauro Seriacopi, Fondazione don Lorenzo Milani, 7 novembre 2017 RISULTATI Abbiamo compreso l’ importanza di lavorare insieme, capendo che cinque teste insieme, sono sicuramente meglio di una singola. Inoltre, siamo rimasti molto soddisfatti dal lavoro condiviso insieme e dalle nuove conoscenze fatte. Matteo Eleonora Docente ABILITÀ -Sviluppo di un lavoro collettivo; -Acquisizione di maggior competenze digitali; -Capacità di ricerca e sintesi. EFFETTI Abbiamo appreso quale fosse la situazione sociale e più in particolare dell’ istituzione scolastica negli anni sessanta del secolo scorso. In questo scenario, attraverso lo studio del libro Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 2017, e soprattutto dall’ esperienza sul campo nella scuola, ci è stato possibile comprendere il valore dell’importanza pedagogica dell’ azione di Don Lorenzo Milani. Maria Giulia Chiara Responsabile MEZZI -Whatsapp; -Skype; -Email; -Power Point; -Internet. Giulia Coro