Gabriel Garcia Marquèz

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Transcript della presentazione:

Gabriel Garcia Marquèz Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi. Gabriel Garcia Marquèz

http://corsoemergenzesanitarie.weebly.com/

GESTIONE DELLE EMERGENZE E DELLE URGENZE SANITARIE NELL’ATTESA DEI SOCCORSI ISTITUZIONALI

ALLERTAMENTO DEI SOCCORSI

IL SOCCORSO Primo soccorso: è l’insieme delle azioni che permettono di aiutare una persona ferita o colta da malore, nell’attesa dei soccorsi qualificati. Omissione di soccorso: reato contro la persona, e più specificatamente contro la vita e l'incolumità individuale. Secondo l'articolo 593 del Codice Penale incorre nel reato di omissione di soccorso: "Chiunque trovando [ ... ] un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne avviso alla autorità".

SICUREZZA (AUTOPROTEZIONE) Nel soccorso non devo farmi male. Uso sempre i guanti. Presto attenzione ai rischi: Biologici: Trasmissione per via ematica o contatto con liquidi organici (epatite B, C; HIV…) Trasmissione per via aerea (TBC, meningite…) Trasmissione per contatto cutaneo o da ferita (scabbia, tetano…) Ambientali: Fisici (traffico, ustione, scoppio, caduta materiali pericolanti…) Chimici (gas, sostanze tossiche…) Climatici (acqua ghiaccio, caldo eccessivo…)

1-1-8 (1-1-2) A una buona telefonata corrisponde un buon soccorso E’ attivo a Padova dal 1992. La Centrale Operativa è situata all’interno dell’Ospedale Civile e copre tutta la provincia. Invia sul luogo dell’evento il mezzo di soccorso libero più vicino. A una buona telefonata corrisponde un buon soccorso Cosa comunico all’operatore della centrale? Dove (città, via, numero civico, nome sul campanello, piano…) Perché ho chiamato, Chi e quanti sono gli infortunati, età, sesso Altre notizie da comunicare se conosciute: La causa dell’accaduto Eventuali situazioni di pericolo Malattie in atto, farmaci assunti

1-1-8 (1-1-2) In base alle informazioni ricevute, l’operatore della Centrale Operativa decide il codice di intervento che in base alla gravità può essere : VERDE paziente poco critico; intervento con priorità bassa (es. frattura arto inferiore) GIALLO urgenza: paziente mediamente critico, con priorità intermedia (es. difficoltà respiratoria o telefonata non chiara) ROSSO emergenza: paziente molto critico con priorità massima (es. dolore toracico)

In attesa dei soccorsi Seguo le indicazioni dell’operatore 1-1-8 (la telefonata è registrata) Ritelefono all’ 1-1-8 se lo stato del soggetto cambia Favorisco la respirazione Tranquillizzo l’infortunato Allevio lo stato di disagio (riparando il soggetto da caldo, freddo, pioggia, curiosi) Non muovo il soggetto traumatizzato (se non in situazioni di immediato pericolo) Non tolgo il casco Non somministro farmaci né bevande

Rianimazione Cardio Polmonare o B.L.S. (Basic Life Support) R.C.P. Rianimazione Cardio Polmonare o B.L.S. (Basic Life Support)

DANNO ANOSSICO CEREBRALE Se non arriva ossigeno al nostro cervello, dopo 4/5 minuti iniziano i danni neurologici e entro 10 minuti questi divengono irreversibili.

Cause di arresto cardiaco Infarto cardiaco Fibrillazione Ventricolare Arresto respiratorio

Cause di arresto respiratorio Ostruzione delle vie aeree da caduta della lingua in soggetto incosciente o da corpi estranei inalati Intossicazione da farmaci, overdose da droghe Annegamento, soffocamento Folgorazione Trauma Arresto cardiaco

DANNO ANOSSICO CEREBRALE conseguente all’assenza dei parametri vitali Arresto respiratorio dopo ca 20/30 sec. (dopo l’arresto cardiaco i polmoni hanno effettuato altre 5/6 ventilazioni; il sangue quindi contiene ossigeno) Arresto cardiaco (Tipico dell’adulto) Arresto respiratorio (Tipico dell’età pediatrica) Arresto cardiaco dopo 4/5 min. (dopo l’arresto respiratorio il cuore ha continuato a mandare in circolo il sangue ancora per 4/5 min. Il sangue è quindi privo di ossigeno) Arresto cardiaco + Arresto respiratorio Danni irreversibili entro 10 minuti

In assenza di RCP la sopravvivenza diminuisce fino al 7/10% circa per minuto trascorso 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 % Probabilità di sopravvivenza Inizio danni neurologici 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Minuti trascorsi dall’arresto cardiorespiratorio

R.C.P. (B.L.S.) obiettivo Garantire con semplici manovre meccaniche un adeguato apporto di O2 al cervello, finché un trattamento medico avanzato non ripristini le attività cardiaca e/o respiratoria (parametri vitali) cessate.

Catena della sopravvivenza

Valuta la respirazione Algoritmo BLS Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni

SICUREZZA (AUTOPROTEZIONE) Valuta la sicurezza della scena per: te per la vittima per ogni astante Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Se ritieni che ci sia pericolo informa le autorità e NON intervenire fino a che la scena non sia stata messa in sicurezza

STATO DI COSCIENZA (Risposta agli stimoli) Un soggetto è cosciente quando mantiene la postura e interagisce con l’ambiente circostante. La perdita di coscienza è un’emergenza medica. Può essere momentanea (lipotimia) o protratta nel tempo (coma). Verifica una eventuale risposta della vittima chiamandola e scuotendola delicatamente. Se non risponde chiama aiuto. Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Signore, tutto bene? AIUTO!!! Portate il DAE

VIE AEREE (caduta della lingua/estensione del capo) Prepara la vittima per una eventuale rianimazione: mettila su un piano rigido, allineata, supina, e con il torace scoperto In un soggetto supino, per gravità, la lingua cade all’indietro e occlude le vie aeree. Per ovviare a ciò poni una mano sulla sua fronte estendi delicatamente all’indietro la sua testa e contemporaneamente con due dita sollevale il mento. Le vie aeree si aprono. Lingua Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Vie aeree occluse Vie aeree pervie

VIE AEREE Apri le vie aeree estendendo il capo (caduta della lingua) Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni

VALUTA LA RESPIRAZIONE Cerco respiro normale con la manovra G.A.S (Guardo, Ascolto, Sento) per non più di 10 secondi Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Nei primi minuti dopo un arresto cardiaco, la vittima può respirare in modo irregolare, con respiro lento e rumoroso (*). Non confondere questa situazione con un respiro normale. Se hai dei dubbi sul respiro, comportati come se la vittima non stesse respirando normalmente e preparati ad iniziare la RCP (*) respiro agonico o gasping è un respiro occasionale, boccheggiante, russante, simile al singhiozzo.

no si si no Una persona collassa: È COSCIENTE? Chiamo 1-1-8 RESPIRA? + PLS Chiamo 1-1-8 + BLS

no si si no Una persona collassa: È COSCIENTE? Chiamo 1-1-8 RESPIRA? + PLS Chiamo 1-1-8 + BLS

COSA FACCIO SE VEDO CHE L’INFORTUNATO INCOSCIENTE RESPIRA NORMALMENTE? Se l’infortunato incosciente (e non traumatizzato) respira normalmente, in attesa dei soccorsi, lo metto in Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) per prevenire l’ostruzione delle vie aeree da caduta della lingua e l’inalazione di eventuali rigurgiti Estendo all’indietro la testa e apro la bocca Braccio a 90° e l’altra mano sulla spalla opposta Con una mano sulla spalla e l’altra sul ginocchio metto la vittima sul fianco La vittima attende i soccorsi in posizione sicura e stabile

no si si no Una persona collassa: È COSCIENTE? Chiamo 1-1-8 RESPIRA? + PLS Chiamo 1-1-8 + BLS

CHIAMA IL 1-1-8 (1-1-2) Comunico al 1-1-8 (1-1-2): - Dove Se possibile, chiedi a qualcuno di chiamare il servizio di emergenza (1-1-2/1-1-8), altrimenti chiamalo tu stesso. Se possibile, rimani con la vittima mentre fai la chiamata di emergenza. Attiva il vivavoce del telefono per facilitare la comunicazione con la centrale operativa. Comunico al 1-1-8 (1-1-2): - Dove - Chi e quanti - Perché (incosciente e non respira normalmente) Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni

INIZIA LE COMPRESSIONI TORACICHE Le compressioni toraciche hanno lo scopo di comprimere il cuore fra lo sterno e la colonna vertebrale per innescare l’effetto “pompa” Dopo ogni compressione, rilascia del tutto la pressione sul torace senza perdere il contatto sterno/mani

INIZIA LE COMPRESSIONI TORACICHE ( 1 ) Posizionati perpendicolarmente al centro del torace con le gambe divaricate e vicine al braccio della vittima Inginocchiati a lato della vittima. Posiziona la parte prossimale del palmo di una mano al centro del torace sullo sterno Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni

INIZIA LE COMPRESSIONI TORACICHE ( 2 ) Non applicare alcuna pressione sull’addome superiore o sulla parte terminale dello sterno Posiziona il palmo dell’altra mano sopra la prima. Intreccia le dita delle mani e assicurati di non applicare pressione sulle coste della vittima. Tieni le braccia dritte e perpendicolari. Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni OK! NO!

INIZIA LE COMPRESSIONI TORACICHE ( 3 ) Ricorda di spingere verso il basso con le spalle: il fulcro deve essere l’anca. Dopo ogni compressione, rilascia del tutto la pressione sul torace senza perdere il contatto sterno/mani. Posizionati verticalmente sul torace della vittima e premi verso il basso sullo sterno per circa 5 cm (ma non più di 6) con una frequenza di almeno 100 (ma non più di 120) cpr/min Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Braccia rigide e perpendicolari Fulcro

CAUSE PIÙ FREQUENTI DI LESIONI e/o INEFFICACIA Punto di compressione scorretto Compressioni troppo superficiali Fratture sternali o costali Lesioni agli organi interni (polmoni, fegato, milza) Circolazione insufficiente

VENTILAZIONI (Insufflazioni) Dopo 30 compressioni, - apri le vie aeree estendendo il capo e sollevando il mento. - chiudi le narici con l’indice e il pollice della mano poggiata sulla fronte. - posiziona le tue labbra attorno a quelle della vittima e insuffla. Sicurezza (autoprotezione) Valuta la coscienza Chiama aiuto (DAE) Apri le vie aeree Valuta la respirazione Chiama 1-1-8 (112) 30 Compressioni 2 Insufflazioni Soffia lentamente nella bocca ca 500/600 cc di aria nell’adulto per circa 1 secondo controllando contemporaneamente che il torace si sollevi come in un respiro normale. Mantenendo l’estensione del capo, stacca la tua bocca da quella della vittima, apri le narici e osserva che il torace si abbassi. Effettua una seconda ventilazione. Fa in modo di effettuare le 2 ventilazioni in non più di 10 secondi. Poi riprendi immediatamente le 30 compressioni toraciche.

ATTENZIONE L’obiettivo principale della R.C.P. sono le compressioni toraciche. Nel caso in cui non ci sentiamo di effettuare le ventilazioni bocca a bocca, pratichiamo senza interruzioni le sole compressioni toraciche. Se effettuiamo anche le ventilazioni dobbiamo interrompere il massaggio cardiaco il meno possibile (non più di 10 secondi).

QUANDO INTERROMPO LA R.C.P? Quando l’infortunato inizia a respirare normalmente Quando interviene un soccorso qualificato Quando sono esausto o sopravviene un pericolo Quando un medico dichiara ufficialmente la morte del soggetto ventilazioni

IMPORTANTE La Rianimazione Cardio Polmonare ha la priorità su qualsiasi altra manovra eccetto il tamponamento di una emorragia massiva Se l’infortunato non respira normalmente, ma vi sono solo segnali di circolo (movimenti e/o tosse), effettuo le sole insufflazioni con una frequenza di 12-15 atti al minuto In caso di soggetto traumatizzato NON si estende il capo e NON si mette in Posizione Laterale di Sicurezza. L’eventuale spostamento è consentito solo in presenza di immediato pericolo o su indicazione del 1-1-8 (112)

BLS NELL’ETÀ PEDIATRICA Nell’età pediatrica l’arresto cardio-respiratorio ha normalmente origine da un arresto respiratorio (asfissia). Da ciò deriva la necessità di fornire precocemente ossigeno effettuando 5 ventilazioni di soccorso (almeno 2 efficaci) Se si è soli l’allertamento dei soccorsi (118/112) nonostante le 5 ventilazioni di soccorso, è da rimandare a dopo il primo minuto di Rianimazione Cardio Polmonare

PAZIENTI PEDIATRICI Lattante: età da 0 a 1 anno Bambino: età da 1 a 8 anni

PAZIENTI PEDIATRICI: ANATOMIA E FISIOLOGIA Le differenze con l’adulto sono massime nel lattante e si riducono fino a diventare ininfluenti oltre gli 8 anni. Lingua: più grande Basse vie aeree: più strette (maggior facilità di ostruzione) Frequenza cardiaca: più elevata (lattante 80-180, bambino 60-140) Importante Frequenze cardiache sotto questi valori sono da considerare arresto cardiaco

CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA PEDIATRICA

BLS NEL BAMBINO Come nell’adulto fino a GAS Se non respira normalmente (manca GAS) insufflare 5 volte (ventilazioni di soccorso > almeno due efficaci) Effettuare le compressioni con una sola mano (con l’altra mantenere l’estensione del capo) Continuare la R.C.P. con un rapporto di 30 compressioni toraciche e 2 ventilazioni al ritmo di 100 compressioni/min. a una profondità di ca 5 cm (o 1/3 del diametro antero posteriore del torace)

BLS NEL LATTANTE Per controllare se è cosciente dare colpetti sul tallone Estendere lievemente il capo (con una estensione eccessiva la trachea si chiude) Se il neonato non respira normalmente (GAS assente), effettuare 5 ventilazioni di soccorso (bocca-bocca naso > almeno due efficaci) Continuare la R.C.P. con un rapporto di 30 cpr toraciche (con due dita sotto la linea intermammaria) per una profondità di 4 cm. ca (o 1/3 del diametro antero posteriore del torace) al ritmo di 100 compressioni/min. (ma non più di 120) seguite da 2 ventilazioni

BLS NEL NEONATO ricerca del punto di compressione

OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE L’ostruzione parziale o totale delle vie aeree si verifica con maggiore frequenza nei bambini e negli anziani a causa prevalentemente di: inalazione di cibo, giocattoli non a norma o non adatti all’età del bambino, protesi dentarie. Fattori favorenti: Alcol Alterazioni della deglutizione

Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo inalato Se la vittima, in particolare se sta mangiando, si porta la mano alla gola (segnale universale di soffocamento), incoraggiala a tossire.

Come faccio per eliminare un’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo inalato? Se la vittima non riesce a eliminare con la tosse l’ostruzione grave delle vie aeree ed è cosciente, sostieni il torace con una mano e dalle cinque colpi vigorosi tra le scapole con il palmo dell’altra mano. Posizionati al suo fianco, appena dietro la vittima. Sostienile il torace con una mano e falla piegare in avanti in modo che quando il corpo estraneo verrà̀ dislocato, esca dalla bocca invece di scendere verso il basso nelle vie aeree. Se le percussioni sulla schiena sono inefficaci, effettua 5 compressioni addominali.

COME FACCIO PER ELIMINARE UN’OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO INALATO? - Posizionati in piedi dietro la vittima e circonda con entrambe le braccia la parte superiore dell’addome - Piega la vittima in avanti. - Posiziona una mano stretta a pugno tra l’ombelico e l’estremità̀ dello sterno. - Afferra la mano stretta a pugno (con il pollice racchiuso tra le dita) con l’altra mano e comprimi bruscamente dal basso verso l’alto 5 volte. - Se l’ostruzione non si risolve, continua alternando cinque colpi dietro la schiena a cinque compressioni addominali.

COME FACCIO PER ELIMINARE UN’OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO INALATO? Se la situazione ancora non si risolve continua ad alternare pacche dorsali e compressioni addominali fino a che il soggetto, rimasto senza ossigeno, cade incosciente. Allora inizio la Rianimazione Cardio Polmonare In caso di donna in avanzato stato di gravidanza o di paziente obeso non si effettuano le compressioni addominali, ma le sole compressioni toraciche

SOFFOCAMENTO DA INALAZIONE DI UN CORPO ESTRANEO IN ETA’ PEDIATRICA Bambino: come nell’adulto. Lattante: si esegue solo la manovra delle pacche interscapolari (possibilmente in direzione laterale) alternate alle compressioni toraciche (massaggio cardiaco). NON si effettuano le compressioni addominali.

SOFFOCAMENTO DA INALAZIONE DI UN CORPO ESTRANEO IN ETA’ PEDIATRICA Se la situazione non si risolve continuo ad alternare pacche dorsali e compressioni addominali (o alle spinte toraciche nel lattante) fino a che il soggetto, rimasto senza ossigeno, cade in stato di incoscienza. Allora inizio la Rianimazione Cardio Polmonare (30-2)

EMERGENZE e URGENZE SEGNI E SINTOMI COSA FARE Cosa osservare: Come comportarsi attesa dei soccorsi: COSA FARE

Lavori in cantiere DPI Sindrome da schiacciamento Caduta carichi Rumore (danni all’udito, mascheramento segnali acustici di sicurezza) Vibrazioni HAV o WBV (lesioni a carico degli arti superiori, disturbi vascolari, osteoarticolari, neurogici, lesioni a carico della colonna vertebrale) Movimentazione manuale dei carichi (lesioni da sovraccarico biomeccanico agli arti superiori, alla colonna vertebrale, disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari) Lavori all’aperto (freddo /colpo di sole/colpo di calore)

Sequenza da mettere in atto in ogni emergenza o urgenza Chiamare i soccorsi (1-1-8) Favorire la respirazione Mantenere la temperatura corporea Tranquillizzare il soggetto Se non respira normalmente rianimare

Traumi I traumi sono lesioni determinate da una causa violenta Se la dinamica dell’evento indica la possibilità di una lesione spinale se ne deve presumere sempre la presenza. Nel caso in cui si rendesse necessario muovere un infortunato in arresto cardio-respiratorio per effettuare la R.C.P., se si sospetta un trauma vertebrale comunicarlo all’1-1-8 e seguirne le indicazioni

LESIONI DA TRAUMA COSA FARE Non muovere l’infortunato (se non in situazioni di immediato pericolo) Avvisarlo di non muoversi Controindicata la Posizione Laterale di Sicurezza

TRAUMA CRANICO SEGNI E SINTOMI COSA FARE Alterazione dello stato mentale Cefalea Vomito a getto Anisocoria (diverso diametro delle pupille) Perdita di sangue/liquor da naso o orecchio Amnesia COSA FARE Coprire con garze sterili le lesioni aperte NON tamponare le perdite da naso o orecchie Non sollevare le gambe (posizione antishock) Mettere in atto la sequenza relativa a ogni emergenza o urgenza

FRATTURE Fratture Lussazioni SEGNI E SINTOMI Dolore acuto Impotenza funzionale Deformazione e perdita di simmetria con l’arto opposto Tumefazione Ematoma/ecchimosi COSA FARE Non muovere l’infortunato (se non in caso di immediato pericolo) Applicare ghiaccio Se lesione lieve su arto superiore accompagnare in Pronto Soccorso Mettere in atto la sequenza relativa a ogni emergenza o urgenza ESPOSTA

PATOLOGIE A CARICO DELL’APPARATO RESPIRATORIO COSA FARE In tutte le patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchite, asma, enfisema…): Mettere in posizione seduta o semiseduta Mantenere la temperatura corporea Tranquillizzare il soggetto e, nel caso di asma, aiutarlo nella eventuale assunzione di farmaci Se la respirazione peggiora allertare il 1-1-8

SHOCK SEGNI E SINTOMI COSA FARE Grave insufficienza circolatoria che provoca l’abbassamento della pressione e la riduzione di tutte le facoltà fisiche e psichiche e che è causata da: Importante emorragia, ustioni o disidratazione: shock ipovolemico Grave allergia: shock anafilattico Grave patologia cardiaca: shock cardiogeno Vasodilatazione da eventi di natura cerebrale: shock neurogeno SEGNI E SINTOMI Pelle pallida, fredda e sudata (settico: calda e asciutta) Polso frequente e piccolo Respiro superficiale Confusione mentale Coma COSA FARE Se possibile agire sulla causa scatenante (es. arrestare emorragia) Mettere in posizione antishock (gambe a 45°) Non somministrare bevande se la vittima non è perfettamente cosciente Allertare i soccorsi

ATTACCO CARDIACO (infarto, angina pectoris)

ATTACCO CARDIACO (infarto, angina pectoris) SEGNI E SINTOMI Dolore toracico molto intenso (sterno, braccio sx, spalla, schiena, collo, bocca dello stomaco o, in soggetti diabetici, non presente) Difficoltà di respirazione Cute pallida, sudata e fredda Sensazione di morte imminente COSA FARE Evitare al soggetto ogni minimo sforzo Favorire la respirazione e mettere in posizione seduta o semiseduta Mantenere la temperatura corporea Tranquillizzare il soggetto Rianimare se non respira normalmente

Emorragie Fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni Interna Esteriorizzata Esterna _____________ Arteriosa Venosa ARTERIE VENE CAPILLARI

IMPORTANTE Il tamponamento di una emorragia massiva ha la priorità su ogni altro intervento compresa la Rianimazione Cardio Polmonare.

EMORRAGIE COSA FARE Attenzione all’autoprotezione (indossare i guanti). In base alla gravità: Coprire con una garza sterile e premere con forza sul punto di sanguinamento, se necessario sovrapporre altre garze senza togliere le precedenti. Se l’emorragia interessa un arto tenerlo sollevato sopra la linea del cuore Bendare sovrapponendo alla ferita un tampone (bendaggio compressivo) In caso di emorragia arteriosa importante (femorale, omerale…) comprimere contro l’osso l’arteria a monte della lesione

Bendaggio compressivo Emorragie Bendaggio compressivo

Emorragie Punti di compressione

Emorragie Fascia emostatica La fascia emostatica (larga 4/7 cm) è molto pericolosa: può causare gravi conseguenze all’arto al quale viene applicata. Per questo ogni 10/15 minuti deve essere allentata per circa 1 minuto per fare riprendere la circolazione. Sulla fronte della vittima deve essere scritta l’ora in cui è stata applicata.

Ustioni Cause: Liquidi bollenti Liquidi caustici Fiamme CLASSIFICAZIONE, SEGNI E SINTOMI 1° Grado: Arrossamento della cute 2° Grado: Bolle 3° Grado: Distruzione dei tessuti La gravità dell’ustione dipende dalla combinazione dell’estensione con il grado

Ustioni COSA FARE In caso di ustione da liquidi bollenti o caustici togliere immediatamente gli abiti bagnati In caso di ustione da fiamma non togliere residui di abiti attaccati alla cute Raffreddare con acqua Togliere anelli, collane, bracciali Coprire con materiale sterile o pulito e non peloso Non forare le bolle Non usare medicamenti né pomate o olio

Attenzione Il ghiaccio non raffredda. Essendo eccessivamente freddo rispetto alla temperatura corporea provoca vasocostrizione: i capillari sanguigni si restringono e non consentono lo scambio termico fra l’esterno e l’interno del corpo

Crisi epilettica SEGNI E SINTOMI COSA FARE La crisi epilettica ha una durata relativamente breve, da pochi secondi a qualche minuto. Si può manifestare con convulsioni (contrazioni e spasmi muscolari), perdita della coscienza, movimenti incontrollati COSA FARE Impedire che l’infortunato si ferisca Non tentare di tenerlo fermo, di aprirgli la bocca, di eseguire la respirazione bocca a bocca Al termine della crisi mettere in Posizione Laterale di Sicurezza e non tentare di svegliare il soggetto Se non respira normalmente rianimare

ICTUS (Ischemico e Emorragico) SEGNI E SINTOMI Mal di testa, vertigini Formicolii e pesantezza agli arti Respirazione irregolare Difficoltà a parlare Viso arrossato, fisionomia alterata Vomito Perdita di sensibilità da un lato del corpo COSA FARE Mettere in posizione semiseduta Applicare impacchi freddi sul capo Tenere sveglio l’infortunato Inoltre: mettere in atto la sequenza relativa a ogni emergenza o urgenza:

COLPO DI CALORE E COLPO DI SOLE SEGNI E SINTOMI Respiro superficiale e battito cardiaco elevato Cefalea, vertigini, vomito Torpore fino al coma In particolare: Nel colpo di calore: arresto sudorazione e temperatura elevata (pelle calda e secca) Nel colpo di sole: sudorazione abbondante temperatura normale (pelle pallida, fredda e sudata) COSA FARE Portare in ambiente fresco Fare impacchi freddi (non applicare ghiaccio) Immergere eventualmente in acqua con temperatura non inferiore a 17° Solo se cosciente dare da bere bevande non fredde e accompagnare in Pronto Soccorso Se incosciente mettere in posizione laterale di sicurezza

Ferite Ferite gravi, importanti, con emorragia o penetranti devono essere trattate solo in pronto soccorso NON usare alcol, tintura di iodio o acqua ossigenata direttamente su queste ferite (sono troppo irritanti per le cellule lese) NON usare polveri antibiotiche (possono indurre allergie).

Trattamento delle ferite Si trattano in automedicazione solo: ferite lievi, contusioni, punture di insetto. COSA FARE PULIRE (con soluzione fisiologica, acqua potabile, acqua ossigenata) DISINFETTARE: usare disinfettanti comunemente reperibili in commercio su una garza sterile dal centro verso la periferia. COPRIRE: (La copertura si effettua con garze o cerotti sterili posizionando la medicazione in modo tale che la ferita possa respirare)

L’acqua nel soccorso pulisce le ferite (possibilmente con sapone) allontana i corpi estranei (a es. dagli occhi) allontana e diluisce le sostanze corrosive nelle ustioni chimiche raffredda il corpo in caso di colpo di calore o colpo di sole raffredda la pelle nelle ustioni

Corpi estranei conficcati COSA FARE Oltre alla sequenza da mettere in atto in ogni emergenza o urgenza: Non estrarre Immobilizzare A seconda della gravità allertare il 1-1-8 o ricorrere al Pronto Soccorso

Come conservare correttamente una parte amputata COSA FARE Lavare la parte amputata con soluzione fisiologica Avvolgerla in garza sterile Inserirla in un sacchetto Inserire il sacchetto in un altro contenente acqua e ghiaccio

Ingestione di sostanze pericolose In caso di ingestione di sostanze tossiche, farmaci, detersivi, prodotti chimici, la gravità dipende da qualità (acido o alcalino), quantità ingerita e tempo trascorso SEGNI E SINTOMI Dolore forte alla bocca e all’esofago Difficoltà di deglutizione Vomito spesso con sangue Problemi respiratori (raucedine, stridori respiratori, dispnea) COSA FARE Comunicare al 118 il tipo di prodotto ingerito, la quantità e l’ora precisa dell’assunzione Conservare il contenitore NON provocare il vomito: se l’infortunato è incosciente se sono stati ingeriti acidi, schiume o derivati del petrolio se il 1-1-8 lo vieta

Inalazione gas tossici Alcuni esempi di gas: Monossido di carbonio (scarichi auto, stufe e scaldabagni a legna, a gas o a incandescenza in ambiente chiuso o con tiraggio difettoso…) Anidride carbonica (concime, fermentazione biologica …) Gas da fumi (incendio, fuoriuscita da industrie …) SEGNI E SINTOMI Alterazione dello stato di coscienza Nausea e vertigini Possibile colorito rosso cigliegia Arresto cardiorespiratorio COSA FARE Oltre alla sequenza da mettere in atto in ogni emergenza o urgenza: Non entrare in ambienti senza protezione Portare l’infortunato in luogo aperto Mettere in posizione seduta Se possibile somministrare ossigeno ad alto flusso

INTOSSICAZIONE DA ALCOL E DROGHE SEGNI E SINTOMI Modificazioni dello stato psicologico e del comportamento Possibile perdita di coscienza Possibile arresto respiratorio COSA FARE Controllare eventuali pericoli ambientali (siringhe, liquidi organici …) Prestare attenzione alle condizioni psicofisiche, e ai cambiamenti di umore Avvicinarsi con cautela al soggetto Riferire immediatamente al 118 l’eventuale peggioramento dello stato del soggetto

Folgorazione SEGNI E SINTOMI COSA FARE Possibili ustioni nei punti di entrata e uscita Possibili fratture Aritmia Arresto cardiaco COSA FARE Oltre alla sequenza da mettere in atto in ogni emergenza o urgenza: Staccare la corrente Considerare l’infortunato come fosse politraumatizzato

Annegamento L'annegamento avviene per l'ostruzione delle vie aeree da parte di un liquido. Per annegare basta l'immersione degli orifizi respiratori: chi, per un malore ad esempio, cade a faccia in giù in un sottile strato di liquido, rischia di annegare. Lo stesso si può verificare se l'infortunato è incosciente e vomita: è necessario che il vomito possa defluire (vedi Posizione Laterale di Sicurezza). Quando un liquido entra nella cavità orale provoca una chiusura della laringe: l'infortunato non può più respirare e inizia l'asfissia. Dopo poco l'infortunato perde coscienza, i riflessi cessano e il liquido può penetrare nella trachea, nei bronchi e negli alveoli polmonari soffocandolo.

Annegamento COSA FARE Allertare il 118 Iniziare le manovre rianimatorie Se il soggetto incosciente inizia a respirare autonomamente metterlo in Posizione Laterale di Sicurezza Mantenere la temperatura corporea Non consentire all’annegato che si è ripreso di muoversi: c’è il rischio di improvviso aggravamento In acque basse, in piscina o in presenza di scogli, trattare l’annegato come politraumatizzato

Punture di insetti - se reazione locale solo ghiaccio e/o ammoniaca API – VESPE: - se reazione locale solo ghiaccio e/o ammoniaca - se reazione generale (shock anafilattico): allertare i soccorsi e prepararsi a rianimare ZECCA: - togliere l’animale delicatamente (assicurandosi che non ne restino parti nella ferita) - disinfettare accuratamente - se la parte si arrossa ricorrere al medico (antibiotici)

Morso di serpente SEGNI E SINTOMI COSA FARE Dolore Sete intensa Crampi Agitazione e delirio COSA FARE Non succhiare il sangue Non usare siero antiofidico Mobilizzare il meno possibile Effettuare un bendaggio dalla radice dell’arto colpito

Congelamento superficiale SEGNI E SINTOMI Cute pallida Diminuzione della sensibilità Brividi Disorientamento Respirazione superficiale COSA FARE Oltre alla sequenza da mettere in atto in ogni emergenza o urgenza: Riscaldare le estremità delicatamente Non strofinare la cute, non mettere vicino a fonti di calore Evitare assolutamente gli alcolici

Assideramento SEGNI E SINTOMI COSA FARE Non è possibile riscaldare un corpo ipotermico: lo si può fare solo in ospedale. Tutto il caldo che si riesce ad apportare al paziente servirà solo a evitare un ulteriore abbassamento della temperatura. E’ necessario quindi il ricovero urgente in una struttura ospedaliera. SEGNI E SINTOMI Corpo freddo Eccitazione o sonnolenza Respiro accelerato Tremori COSA FARE Riparare dal freddo Solo se cosciente somministrare bevande calde Tenere sveglio/ immobile NON massaggiare NON riscaldare troppo

Diabete crisi ipoglicemica SEGNI E SINTOMI Debolezza e capogiri Difficoltà di parola Pelle fredda, pallida e sudata Comportamento irrazionale, talvolta aggressivo Torpore, sonnolenza, coma COSA FARE Allertare i soccorsi Se il soggetto è cosciente e diabetico noto (es. tesserino che comprova la malattia) fare stick glicemia, comunicarlo al 118 e seguirne le istruzioni Se è incosciente metterlo in P.L.S.

Diabete crisi iperglicemica SEGNI E SINTOMI Rossore Urina abbondante Sensazione di febbre Torpore progressivo, coma Respirazione rapida COSA FARE Se il soggetto è cosciente e diabetico noto (es. tesserino che comprova la malattia) fare stick glicemia e allertare i soccorsi Se il soggetto è incosciente metterlo in P.L.S.

INCIDENTE STRADALE Prevenzione Essere autorizzati alla guida ed essere sobri non significa essere padroni del mezzo. Nelle situazioni limite (strada resa viscida da pioggia, ghiaccio o liquidi sparsi da altri automezzi e altro) solo la bassa velocità consente di dominare il mezzo o di limitare i danni derivanti dal mancato controllo.

INCIDENTE STRADALE Prevenzione

Incidente stradale Prevenzione Allacciamo le cinture di sicurezza, anche le posteriori NON mettiamoci alla guida se abbiamo assunto alcol NON mettiamoci alla guida se abbiamo assunto sostanze stupefacenti, eccitanti o psicoattive NON mettiamoci alla guida in caso di stanchezza eccessiva NON usiamo telefoni cellulari senza auricolare o vivavoce NON superiamo assolutamente i limiti di velocità NON conduciamo mezzi per la guida dei quali non siamo autorizzati

Incidente stradale COSA FARE Manteniamo la calma Forniamo informazioni precise agli operatori del 1-1-8 (luogo dell’evento, numero dei feriti e loro condizioni) Non muoviamo i feriti se non in caso di estremo pericolo Non togliamo il casco Nell’attesa dei soccorsi continuiamo a osservare gli infortunati e riferiamo all’ 1-1-8 l’eventuale evoluzione del loro stato Tranquillizziamo e manteniamo la temperatura corporea Se il ferito non respira allertiamo l’1-1-8 e procediamo immediatamente con la Rianimazione Cardio Polmonare

ALCOL

L'alcol è la prima causa di morte per i giovani uomini europei (un decesso su quattro tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni). Nel messaggio lanciato dai media si sottolinea il piacere, l'elemento di festa, ma non si dice che c'è anche la morte. fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità' (Oms)

ALCOL Un bicchiere di vino (da 125 ml), una birra (da 330 ml), uno spritz (da 80 ml) o un superalcolico (da 40ml) contengono circa la stessa quantità di alcol, pari a 12 gr.

TEMPI di SMALTIMENTO La eliminazione di alcool dall’organismo è di ca 6g/ora (3 spritz , 36 grammi di alcol = 0,5/°°°, vengono smaltiti in ca 6 ore. Es. Cena: 1 aperitivo, 3 bicchieri di vino e 2 digestivi = 72 gr di alcol. Tempo di smaltimento = 12 ore

Alcol e guida alcolemia e i relativi effetti   0,5 (due/tre spritz) Si riduce la visione laterale (normalmente di 180°) e diminuisce del 30-40 % la capacità di percezione e di reazione agli stimoli luminosi e sonori. 0,9 (tre spritz e due birre) A quanto sopra si somma la riduzione della capacità di valutazione delle distanze. Il rischio di incidente aumenta di 20 volte 1,8 (3 spritz + 3 birre + 2 cocktail + 2 superalcolici) la probabilità di incidente sale a 50 volte.

Intossicazione da alcol COSA FARE Attenzione ai cambiamenti repentini di umore Se è incosciente allertiamo il 1-1-8 e mettiamo in Posizione Laterale di Sicurezza Monitoriamo i parametri vitali Prepariamoci alla Rianimazione Cardio Polmonare

ALCOL: FALSE CREDENZE L’alcol dà forza: essendo un sedativo, fa avvertire meno il senso di fatica e abbassa la soglia del dolore. Inoltre le calorie dell’alcol sono poco efficienti per il lavoro muscolare, per cui le prestazioni calano. L’alcol dà sicurezza: non dà ne sicurezza ne coraggio, può solo fare artificialmente dimenticare la timidezza per un breve periodo

ALCOL: FALSE CREDENZE L’alcol rende più disinvolti e facilita i rapporti con gli altri: inizialmente, l’azione euforizzante e disinibente dell’alcol eccita e sembra favorire le relazioni interpersonali anche nelle persone più timide. Ma, a lungo andare, l’alcol può peggiorare i sintomi dell’ansia e della depressione, compromettendo le relazioni sociali. Inoltre l’alcol altera il comportamento, ci rende più suscettibili ed irritabili, riduce le capacità di giudizio e di critica, quindi meno disposti ad accettare osservazioni e a confrontarci con gli altri, favorendo situazioni di scontro e di conflitto sia con i colleghi che con i superiori.

ALCOL: FALSE CREDENZE L’alcol riscalda: no, dà sensazione di calore temporanea. Esso infatti è un vasodilatatore periferico, e in quanto tale, fa aumentare la quantità di sangue che circola sotto la pelle del corpo producendo una sensazione di calore. A causa di questa vasodilatazione il calore interno del corpo viene disperso in esterno e la temperatura interna scende. L’alcol toglie la sete: no, è un diuretico, e come tale fa perder acqua al nostro organismo aumentando la sete.

ALCOL: FALSE CREDENZE L’alcol fa digerire: no, l’effetto depressivo dell’alcol si esercita anche sui meccanismi che regolano lo svuotamento dello stomaco, rallentando la digestione. Ciò può indurre maggiore sonnolenza dopo i pasti diminuendo i livelli di attenzione e vigilanza. Inoltre l’alcol esercita una azione lesiva diretta sulle pareti dello stomaco e dell’intestino, provocando infiammazioni acute o croniche (ad es. gastriti).

ALCOL: FALSE CREDENZE L’alcol aumenta i riflessi: essendo un depressore del Sistema Nervoso, rallenta la velocità di elaborazione delle informazioni sensoriali e la trasmissione nervosa, per cui il soggetto reagisce più lentamente agli stimoli: i riflessi sono quindi rallentati L’alcol aiuta a riprendersi dopo un malore: se il malore è legato ad un calo di pressione, l’alcol può peggiorare la situazione in quanto l’effetto di vasodilatazione determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni, soprattutto al cervello.

RIMEDI CONTRO L’UBRIACATURA Un caffè, l’esercizio fisico, una doccia fredda o due passi all’aria fresca non sono sufficienti a far tornare sobria una persona ubriaca. L’unico rimedio è attendere che il corpo metabolizzi l’alcol in eccesso.

FINE

PICCOLO RIASSUNTO: BLS Gestione delle principali emergenze Alcuni consigli per genitori e nonni

Se vedo una persona inanimata Disegno tratto da manuali ISPESL

che NON RESPIRA normalmente Disegno tratto da manuali ISPESL

e non intervengo immediatamente Disegno tratto da manuali ISPESL

La persona MUORE entro pochi minuti Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL Cosa devo fare? Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL 1 – Lo chiamo e lo scuoto delicatamente. 2 - Se non risponde gli ribalto la testa all’indietro e guardo se respira normalmente. 3 - Se non respira normalmente chiamo subito il 118. Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL All’operatore del 118 dico dove mi trovo e che una persona non respira. Mi trovo a Padova In via dei Fiordalisi al nr 24, terzo piano, sul campanello c’è il nome Tizio Caio. Una persona NON RESPIRA Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL Dopo avere chiamato il 118 comprimo lo sterno al centro 30 volte con la parte carpale delle mani sovrapposte. 5 cm per 30 volte Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL Poi ribalto la testa all’indietro, chiudo le narici e insufflo lentamente 2 volte un po’ di aria. Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL Di seguito riprendo a comprimere lo sterno al centro 30 volte e a insufflare aria 2 volte fino all’arrivo del 118. 30 compressioni 2 insufflazioni Disegno tratto da manuali ISPESL

All’arrivo dei soccorsi il medico rianimatore trova una persona VIVA Disegno tratto da manuali ISPESL

Se siamo soli in casa Se possediamo un telefono cordless, teniamolo sempre in tasca. Se ci sentiamo male non facciamoci prendere dalla paura e restiamo calmi. Chiediamo aiuto ai parenti o ai vicini o allertiamo il 118. Disegno tratto da manuali ISPESL

Nell’attesa dei soccorsi, sdraiamoci su un tappeto o una coperta, copriamoci e mettiamoci su un fianco. Disegno tratto da manuali ISPESL

Disegno tratto da manuali ISPESL Se siamo distesi vicino a una porta, mettiamoci in modo da consentirne l’apertura. Disegno tratto da manuali ISPESL

Se ci ustioniamo Se ci ustioniamo in modo grave Con liquidi bollenti (acqua, olio…) Con sostanze caustiche (soda caustica, idraulico liquido, WC net…) Con fiamme dobbiamo : usare SOLO ACQUA chiamare il 118

Se ci tagliamo in modo grave Se ci tagliamo in modo grave e ci procuriamo un’emorragia importante dobbiamo: comprimere il punto di sanguinamento e, nei casi più gravi (es. amputazione o taglio dell’arteria femorale) se la compressione non è sufficiente applicare la fascia emostatica chiamare il 118

Se cadiamo Se cadiamo dalle scale, da un albero o da una certa altezza, anche se apparentemente non abbiamo subito danni gravi dobbiamo: rimanere assolutamente fermi chiamare il 118

Se sentiamo un forte dolore al petto dobbiamo: rimanere assolutamente seduti, fermi e tranquilli e, se possibile, respirare ossigeno (mandarlo a prendere in farmacia) mantenere la temperatura del corpo chiamare il 118

Se una persona sviene e vediamo che continua a respirare dobbiamo: lasciarla a terra e alzarle le gambe non darle nulla da bere chiamare il 118 se ci dobbiamo allontanare per chiamare i soccorsi mettiamola su un fianco e copriamola

Se beviamo sostanze pericolose Se beviamo liquidi pericolosi dobbiamo: chiamare il 118 provocare il vomito solo se consigliato sull’etichetta del prodotto o dal 118 (MAI in caso di ingestione di acidi, schiume e derivati del petrolio)

Le mie abitudini sono compatibili con la sicurezza? In casa uso calzature adeguate per non scivolare? La sera chiudo il rubinetto centrale del gas? La notte accendo sempre le luci per non inciampare nel buio? Raccolgo subito quello che mi cade per terra? Quando mi alzo uso il tempo necessario per evitare capogiri? Fumo a letto? Mi faccio aiutare nei lavori domestici pesanti e/o pericolosi? Svolgo regolarmente attività fisica (passeggiate, sport…)?

La mia casa è sicura? Ci sono corrimano lungo le scale? Le stanze sono bene illuminate? I pavimenti sono antiscivolo? La caldaia è controllata ogni anno? Il telefono è vicino al letto? La vasca e la doccia sono dotate di tappetino antiscivolo? Ci sono maniglioni nel bagno per sostenere nei movimenti? Tappeti e tappetini hanno reti antisdrucciolo?

Qualche altro suggerimento Non assumiamo mai farmaci di nostra iniziativa, ma solo quelli prescritti dal medico. Nel caso di medicinali di automedicazione (non hanno bisogno di ricetta e sono usati per es. per malesseri stagionali, dolori saltuari, disturbi della digestione…) facciamoci consigliare dal farmacista. Evitiamo, se possibile, gli ambienti affollati: luoghi (o orari) in cui ci sia poco affollamento consentono di muoversi con maggiore sicurezza e riducono il rischio di contrarre malattie di origine virale (influenza…). Laviamoci spesso e bene le mani. In casa abbiamo molti prodotti nocivi: prendiamo l’abitudine di leggere quanto è scritto nelle etichette.

Qualche altro suggerimento In ogni ambiente della casa non sovraccarichiamo mai una presa di corrente collegando a essa diversi elettrodomestici ad alto consumo. Frequentiamo biblioteche, centri sociali, luoghi di incontro per anziani in parrocchia o nei Comuni: staremo al caldo d'inverno e al fresco d'estate, passeremo le ore in compagnia, risparmiando sulle bollette di casa. Manteniamoci attivi e rendiamoci utili, in famiglia, con gli amici, nel volontariato.

Per risparmiare… Evitiamo di coprire i caloriferi con tende o rivestimenti: il calore non riesce a diffondersi nel locale. Per migliorare il rendimento termico dei termosifoni inseriamo dei pannelli di materiale riflettente tra i caloriferi e il muro. Facciamo sfiatare i caloriferi all'inizio della stagione invernale. L'aria intrappolata all'interno degli apparecchi ostacola il flusso dell'acqua calda e li mantiene parzialmente freddi. La sera abbassiamo le tapparelle o chiudiamo le persiane per impedire la dispersione del calore attraverso vetri e infissi.

Per risparmiare… Nelle ore notturne, o in caso di lunga assenza, spegniamo la caldaia. Possiamo regolare il timer per farla riaccendere un'ora prima del rientro o del risveglio (possiamo acquistare timer giornalieri, settimanali o addirittura mensili). In casa manteniamo una temperatura intorno ai 19-20°C. (i costi aumentano del 6-8% per ogni grado di temperatura in più). Chiudiamo le porte dei locali non utilizzati (ripostiglio, stanza degli ospiti, ecc.) ed eventualmente anche la valvola dei termosifoni.

Piccoli accorgimenti in cucina La pentola dovrebbe essere sempre più grande del fornello sul quale viene posta, e la fiamma non dovrebbe mai debordare. L'uso del coperchio durante la cottura consente un utilizzo migliore del calore, con un conseguente risparmio energetico del 20%. In caso di preparazioni lunghe, conviene utilizzare la pentola a pressione, che ha il vantaggio di far risparmiare tempo ed energia. 

Per risparmiare energia elettrica (e tagliare la bolletta…) Sostituiamo le lampadine tradizionali con lampade a basso consumo, che garantiscono la stessa luminosità e durano più a lungo; non lasciamo accese le luci nei locali non utilizzati. Regoliamo la temperatura del frigorifero intorno ai 6°C e quella del freezer tra i -18 e i -15°C. Utilizziamo lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, preferendo i programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60 °C). Rinunciamo al prelavaggio se i capi non sono eccessivamente sporchi. Se abbiamo la tariffa differenziata facciamo partire lavatrice e lavastoviglie nelle ore notturne magari utilizzando un timer.

Per risparmiare energia elettrica (e tagliare la bolletta…) Evitiamo di mantenere la funzione di stand-by agli apparecchi elettrici: otterremo un risparmio immediato del 10%. Se cuociamo con il forno, sfruttiamone il calore residuo spegnendolo prima che sia terminata la cottura. Ricordiamo che cucinare al forno conviene solo per certe quantità di cibo (ca 1,5 kg). Aprendo lo sportello il meno possibile durante la cottura potremo risparmiare anche il 30% di energia. Regoliamo il condizionatore a una temperatura inferiore di 5/7 °C alla temperatura esterna. Chiudiamo le finestre e programmiamolo con il timer.