I disturbi alimentari nella prima infanzia: modelli diagnostici e prospettive cliniche
Scarso appetito e poco interesse verso il cibo Il termine “Disturbo alimentare infantile” comprende una varietà di problemi specifici con eziologie ed esiti diversi ed il lungo elenco di sintomi associato ne riflette la natura eterogenea. Alcuni sintomi si riferiscono direttamente ai comportamenti alimentari: Scarso appetito e poco interesse verso il cibo Rifiuto selettivo o totale del cibo Avversioni sensoriali per il cibo
(Arts-Rodas, Benoit, 1998, Benoit, 2000; Vomito Ruminazione Ingestione di sostanze non nutritive (pica) Terrore alla vista del cibo Altri sintomi, invece, sono vaghi e non specifici (ad esempio, coliche dei primi tre mesi) (Arts-Rodas, Benoit, 1998, Benoit, 2000; Kleisler, 1985; Chatoor, 2002)
Epidemiologia Si stima che la diffusione dei disturbi alimentari nei primi tre anni di vita possa riguardare oltre il 25% dei bambini con normale sviluppo psicofisico (Benoit, 2000; Chatoor, 2002) Disturbi severi, quali il rifiuto totale e persistente del cibo o il vomito ricorrente associati a scarso accrescimento (failure to thrive), hanno una prevalenza intorno al 5-10% nei primi 2 anni di vita (Lindberg et al., 1996; APA, 2000)
Classificazioni diagnostiche DSM-IV-TR, American Psychiatric Association, 2000 – Disturbo della nutrizione dell’infanzia e della prima fanciullezza Zero to Three (DC:0-3), National Center for Infant Clinical Programs, 1994 – Disturbo del comportamento alimentare Zero to Three-Revised (DC:0-3R), National Center for Infant Clinical Programs, 2005
Zero to Three-Revised (DC:0-3R), sulla base della Classificazione di I Zero to Three-Revised (DC:0-3R), sulla base della Classificazione di I. Chatoor Disturbo alimentare di regolazione di stato (omeostasi) Disturbo alimentare di reciprocità nella relazione bambino-caregiver Anoressia Infantile
National Center for Infant Clinical Programs, 2005; Disturbo alimentare post-traumatico Avversione sensoriale per il cibo Disturbo dell’alimentazione associato ad una condizione medica National Center for Infant Clinical Programs, 2005; Chatoor, 2002
Disturbo alimentare di regolazione di stato (omeostasi) Esordio nel periodo compreso tra la nascita e i tre mesi di vita Difficoltà di regolare gli stati di fame e sazietà, di realizzare un pasto calmo e ben riuscito, scandito da ritmi regolari (ad es., il bambino si addormenta e smette di mangiare, è irritabile, piange quando gli viene offerto il cibo)
Disturbo alimentare di reciprocità nella relazione bambino-caregiver Esordio tra i due e gli otto mesi di età Si manifesta essenzialmente con la mancanza di mutuo coinvolgimento e di sintonizzazione affettiva tra la madre e il bambino, in un momento in cui gli scambi visivi, vocali, tattili instaurano e consolidano il legame di attaccamento
Anoressia infantile Esordio tra i sei mesi e i tre anni, durante il passaggio verso l’alimentazione autonoma Questo disturbo è stato messo in rapporto con il Processo di separazione-individuazione e quindi con la presenza di un’elevata “ansia di separazione” nel bambino L’ansia di separazione, che normalmente emerge durante questa fase, può essere accentuata quando la madre non riesce ad accettare, senza un conflitto interno, la crescente autonomia del figlio
Disturbo alimentare post-traumatico Esordio nei primi 3 anni di vita Eventi reali spiacevoli o terrorizzanti legati alla sfera alimentare (soffocamento, ostruzione da cibo, vomito severo) o esperienze orali traumatiche dovute a trattamenti medici (sonde naso-gastriche o intubazione) Intenso stato di ansia anticipatoria del bambino e reazioni fobiche verso il cibo; incubi e sogni sulla paura di soffocamento; ritiro dalle attività di gioco, fobia scolare Preesistente vulnerabilità psicologica dei legami familiari
Avversione sensoriale per il cibo Esordio nei primi 3 anni di vita Alimentazione selettiva accompagnata da rifuto ostinato per determinate consistenze e/o tessiture di cibi Comportamento alimentare adeguato esclusivamente nei confronti di specifiche tipologie di cibi Intrusività materna e mancato riconoscimento dei segnali di avversione del bambino
Disturbo dell’alimentazione associato ad una condizione medica Esordio nei primi 3 anni di vita Il rifuto alimentare è associato ad un quadro di disturbo organico (patologie congenite e/o acquisite) Si presentano comportamenti oppositivi. Spesso è necessario nutrire il bambino attraverso il sondino naso-gastrico o la gastrostomia endoscopica percutanea-PEG Si presenta un’intensa ansia materna, associata a comportamenti di iper-controllo e sovra-stimolazione
Malformazione di Arnold-Chiari tipo II: dislocazione di alcune strutture encefaliche dalla loro normale posizione. È un difetto congenito o acquisito che interessa il tronco encefalico ed il cervelletto. Nel tipo II la sintomatologia si manifesta dopo la nascita. I sintomi includono turbe della deglutizione, difficoltà respiratorie, disturbi cerebellari (nistagmo, atassia), brevi episodi di apnea, dolori nucali, parestesie agli arti. Può instaurarsi una sindrome da ipertensione endocranica legata all'idrocefalo per compressione del IV ventricolo e delle vie liquorali.
Dati di Ricerca Campione 203 bambini con anoressia infantile 206 bambini di controllo Età I bambini sono equamente distribuiti in 7 fasce d’età (dai 6 ai 36 mesi)
Bambino Madre ANORESSIA INFANTILE Stato affettivo della madre Punteggi più bassi negli affetti positivi di responsività materna e più alti nel conflitto interattivo si associano allo status psicopatologico materno e alle difficoltà autoregolative dei bambini Stato affettivo della madre Conflitto interattivo Dif Maneggevolezza Irregolarità ritmi Reattività emotiva Ansia/Depressione Ritiro Bambino Madre Ansia Depress. Dieta Bulimia Contr.Orale .36 .51 .54 .30 .63 ANORESSIA INFANTILE .59 .44 .35 .24 .66 .50 .43 Tutte le correlazioni riportate sono significative (p<.05)
MODELLO TRANSAZIONALE Difficile regolazione dei ritmi biologici alimentari Interazioni disfunzionali genitore- bambino Disturbo alimentare infantile Rischio psicopatologico materno (Depressione, Ansia, Disturbi alimentari)