CORSO DI FORMAZIONE PER RINNOVO ABILITAZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CLP E REACH NOVITÀ 2015.
Advertisements

La nuova Classificazione dei rifiuti Seminario DPT Politiche Ambientali 30 luglio 2015.
Principali Direttive di prodotto applicabili alle macchine maggio 2016
Al servizio di gente unica LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: Direzione centrale lavoro, formazione, commercio e pari opportunità UNO STRUMENTO DI INNOVAZIONE.
Informativa sull’adempimento degli obblighi di e-cohesion di cui all’art. 122, comma 3 del reg. (UE) 1303/2013 Programma Competitività regionale 2007/13.
COMPOSTAGGIO COMUNITA’. DEFINIZIONI DLGS 152/2006 (art 183) "autocompostaggio": compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato.
Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata.
Marzo 2014 – la Commissione UE presenta la proposta COM(2014) 180 final Giugno 2015 – approvato il General Approach dal Consiglio dei Ministri Agricoli.
Aumentando la consapevolezza dei cittadini sull'impatto delle loro azioni quotidiane Le nostre abitudini possono avere un impatto decisivo sulla salute.
1 NORME SULLA CONFORMITA’ DELLE SOSTANZE IMPIEGATE TATUAGGI E PIERCING Dr. Mario Esposito Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO D. LGS 81/2008 E LAVORO ATIPICO D
Assemblea dei Presidenti
Normativa suolo Prof. Fabio Murena Dipartimento di Ingegneria Chimica
Le indicazioni obbligatorie e quelle complementari per singole merceologie per la tutela del consumatore Agostino Macrì.
I REATI DEGLI ALTRI SOGGETTI
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
Dott. Giorgio Cipolla Mestre 13 maggio 2017
La Politica Agricola Comune (PAC)
FONTI DEL DIRITTO.
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE
CORSO DI FORMAZIONE PER PREPOSTI [ex D.Lgs ]
TRACCIABILITA’ E SANZIONI
LA GESTIONE DEI RAEE PROFESSIONALI
Prevenzione e preparazione per il riutilizzo nella gestione dei rifiuti: stato attuale e nuovi sviluppi Andrea Valentini 1.
FONTI DEL DIRITTO.
FONTI DEL DIRITTO.
DatiPiem-Piemonte in Europa
Regio decreto legge  , n. 375 (16 marzo 1936, n. 63)
Il Database degli indicatori previsti dal PAN
Tracciabilità e rintracciabilità: occhio al D.d.R.
Incontro con Direttore Generale 10/10/2012
IL SETTORE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA
UTILIZZO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI
Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)
Aggiornato al D. Lgs. n. 185 del 2016
Comitato Paritetico Strategia Nazionale Biodiversità
Politiche di Sviluppo Rurale 2014/2020: stato di attuazione e prospettive Luigi Servadei – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali/DISR.
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
I prodotti fitosanitari
Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori non professionali
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE Sezione di Napoli
PREZZI Anomalia delle offerte, congruità del Prezzo e costo del lavoro. Gli enti appaltanti e le aggiudicazioni al massimo ribasso.
PRODOTTI FITOSANITARI
DIREZIONE REGIONALE VENETO Ufficio Attività Istituzionali
PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
D.Lgs n° 150/2012 Attuazione della direttiva 2009/128/CEE “Quadro per l’azione Comunitaria a fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi (nuova definizione.
LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE
NUOVO RUOLO DEL R.S.P.P PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
Dlgs 66/17 Guida alla lettura.
La notifica di importazione: le procedure «a destino»
IRCCS - Ospedale San Raffaele
L’ELENCO ANAGRAFICO E IL FASCICOLO ELETTRONICO DEL LAVORATORE
La mission del corso. La mission del corso OBIETTIVO GENERALE DEL PIANO DI AZIONE Il Piano nasce da un articolato percorso e si caratterizza per.
CREDITO DI IMPOSTA PER LE SPESE DI FORMAZIONE industria 4.0.
I principali compiti del datore di lavoro
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
IL DIRITTO ALLA PRIVACY
CLAIMS ed ETICHETTATURA
Regolamenti REACH e CLP: Aspetti applicativi ed adempimenti per le PMI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 2007, n. 178
Il Piano Didattico Personalizzato
Sicurezza e Salute sul Lavoro
Aspetti normativi del D.Lvo n. 196 del 2003
FONTI DEL DIRITTO.
Portale Acquisti Alperia
Il protocollo informatico e il Manuale di Gestione
per il controllo del rischio chimico
L1 - WP 2 “Azioni specifiche per l’applicazione dei CAM sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” Nadia Lucia Cerioli - Resp. Sezione "Prodotti fitosanitari.
INCONTRO CON I DIRIGENTI SCOLASTICI
Questioni di……. etichetta
Transcript della presentazione:

CORSO DI FORMAZIONE PER RINNOVO ABILITAZIONE ALLA VENDITA DEI PRODOTTI FITOSANITARI Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione A.S.L. NAPOLI 2 NORD - DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE – SERVIZIO DI IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO dr.ssa Libera Di Liello 7- 14- 22- giugno 2016

1. Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile Art. 1 Oggetto 1. Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti fitosanitari al fine di: a) ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità; b) promuovere l'applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi o metodi non chimici. Art. 3 f) distributore: persona fisica o giuridica in possesso del certificato di abilitazione alla vendita che immette sul mercato un prodotto fitosanitario, compresi i rivenditori all'ingrosso e al dettaglio; Art. 6 Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari 1. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, è adottato, entro il 26 novembre 2012, il Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, su proposta del Consiglio di cui all'articolo 5.

2. Il Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti Art. 6 Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari 2. Il Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, di seguito denominato Piano, definisce gli obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell'utilizzo dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità. Il Piano, inoltre, promuove lo sviluppo e l'introduzione della difesa integrata e di metodi di produzione o tecniche di difesa alternativi, al fine di ridurre la dipendenza dai prodotti fitosanitari, anche in relazione alla necessità di assicurare una produzione sostenibile, rispondente ai requisiti di qualità stabiliti dalle norme vigenti

Adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile DECRETO 22 gennaio 2014 . Adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 che istituisce un quadro normativo per l’utilizzo sostenibile dei pesticidi

« Lo sviluppo sostenibile è un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali » « Lo sviluppo sostenibile impone di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di attuare le proprie aspirazioni ad una vita migliore (...) SVILUPPO SOSTENIBILE La definizione oggi ampiamente condivisa di sviluppo sostenibile è quella contenuta nel rapporto elaborato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo

PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE DELLE NORME STRUMENTI PER UN USO SOSTENIBILE DEGLI AGROFARMACI PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE DELLE NORME Reg. CE n. 396/2005 (LMR - limiti massimi di residui ammessi sulle derrate alimentari) Reg. CE n. 1907/2006 (Reach – registrazione, valutazione, autorizzazione delle sostanze chimiche) Reg. CE 1272/2008 (CLP – classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze chimiche e delle miscele – dal 1° giugno 2015 tutti i formulati commerciali sono stati riclassificati e rietichettati) Reg. CE n. 1107/2009 (immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari) Direttiva 2009/127/CE (relativa alle macchine per l’applicazione degli agro farmaci) Direttiva 2009/128/CE (relativa all’utilizzo sostenibile dei fitofarmaci) Formazione Art. 7 1. La formazione è finalizzata a garantire che tutti gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti sull'impiego dei prodotti fitosanitari siano in possesso di una adeguata conoscenza, costantemente aggiornata, nelle materie elencate nell'allegato I. professionali, i distributori e i consulenti. 2. Al fine di assicurare procedure omogenee per la realizzazione delle attività di formazione e aggiornamento nonché' per il rilascio delle abilitazioni, il Piano definisce i requisiti relativi al sistema di formazione, Tutela dell’ambiente acquatico e delle acque potabili e per la riduzione dell’uso di prodotti fitofarmaci in aree specifiche Trasporto, stoccaggio, manipolazione e distribuzione degli agro farmaci Controllo funzionale e taratura delle macchine irroratrici Difesa integrata e biologica

dall’inglese Registration Evaluation and Authorisation REACH UN SISTEMA UNICO DI MISURA DEL RISCHIO Reg. CE n. 1907/2006 -Reach - dall’inglese Registration Evaluation and Authorisation – registrazione, valutazione, autorizzazione dei prodotti chimici ENTRATO IN VIGORE IL 1° LUGLIO 2007 COMMISSIONE EUROPEA UNIFORMA LA PROCEDURA CHE OBBLIGA L’INDUSTRIA A RISPONDERE DEI PRODOTTI CHE IMMETTONO SUL MERCATO I PRODUTTORI O IMPORTATORI NEL TERRITORIO UE HANNO L’ OBBLIGO DI LEGGE DI ESEGUIRE TEST PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LA SALUTE UMANA E L’AMBIENTE CONNESSI ALL’USO DEI LORO PRODOTTI CHIMICHI E REGISTRARE PRESSO L’AGENZIA EUROPEA PER LE SOSTANZE CHIMICHE (ECHA) TUTTE LE SOSTANZE E MISCELE PRODOTTE O COMMERCIALIZZATE

STABILISCE LE NORME PER LA COMUNICAZIONE DEI PERICOLI Reg. CE 1272/2008 CLP ACRONIMO INGLESE DI CLASSIFICATION LABELLING AND PACKAGING – classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze chimiche e delle miscele – dal 1° giugno 2015 tutti i formulati commerciali sono stati riclassificati e rietichettati STABILISCE LE NORME PER LA COMUNICAZIONE DEI PERICOLI DELLE SOSTANZE CHIMICHE E DELLE LORO MISCELE LUNGO LA CATENA D’ APPROVVIGIONAMENTO

DISTRIBUTORE Art. 10 d.lgs. 150/1 LE IMPRESE HANNO LA RESPONSABILITÀ DI UTILIZZARE DETTE INFORMAZIONI LUNGO L'INTERA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E USO DISTRIBUTORE Art. 10 d.lgs. 150/1 « al momento della vendita deve essere presente almeno una persona, titolare o dipendente, in possesso del relativo certificato di abilitazione per fornire all'acquirente informazioni adeguate sul corretto uso dei prodotti fitosanitari e d ei coadiuvanti, in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l'ambiente connessi al loro impiego, nonché' sul corretto smaltimento dei rifiuti. IL DISTRIBUTORE è anche un utilizzatore finale deve applicare le misure per la riduzione dei rischi relativi a trasporto, stoccaggio, manipolazione per i propri dipendenti

DUE SONO GLI STRUMENTI PER AVERE A DISPOSIZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE L’ETICHETTA PER TUTTI GLI UTENTI NON PROFESSIONALI PUBBLICO IN GENERALE CONSUMATORI CHE UTILIZZANO IL PRODOTTO COMMERCIALE SCHEDE DATI DI SICUREZZA SDS PER GLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI

che contiene il numero dell’autorizzazione Reg. CE n. 1107/2009 (immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari) e l’Italia Il Ministero della Salute rilascia una autorizzazione con Decreto Ministeriale che contiene il numero dell’autorizzazione per ogni singolo PF immesso in commercio L’autorizzazione ministeriale definisce la classificazione, l’etichetta di pericolo le modalità d’uso dei prodotti Ha una data di scadenza indicata sul sito del Ministero, insieme ad eventuali rinnovi dell’autorizzazione Il numero di autorizzazione va riportato in etichetta Banca dati dei prodotti fitosanitari Criteri di Ricerca Nome Prodotto: Nome Sostanza Attiva: Categoria fitoiatrica: Numero di registrazione: Stato Amministrativo: quando c'è una revoca motivo della revoca data decreto revoca data smaltimento scorte etichetta Data Registrazione: Da- a Data Scadenza: Da- a E' possibile cliccare: sulla sostanza attiva di un determinato prodotto per accedere all'elenco dei prodotti equivalenti per sostanza attiva. sull' impresa per accedere all'anagrafico della stessa.

L’USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI IN AGRICOLTURA COSTITUISCE UNA POTENZIALE FONTE DI RISCHIO SANITARIO ED AMBIENTALE È IMPORTANTE TENERE CONTO DI TRE ASPETTI FONDAMENTALI QUALI SONO I PERICOLI COME PROTEGGERE SÉ STESSI E L’AMBIENTE COME AGIRE SE, NONOSTANTE LE PRECAUZIONI PRESE, SI VERIFICA UN INCIDENTE

DIMINUISCONO LA FERTILITÀ UMANA QUANTITÀ DI USO CORRENTE (INDUSTRIALE O AGRICOLO) NEGLI ANNI DELLA VITA LAVORATIVA PICCOLE QUANTITÀ (TRACCE) QUOTIDIANE PER TUTTA LA VITA NON DOVUTE AD ESPOSIZIONE LAVORATIVA QUANTITÀ ELEVATA IN UNA UNICA VOLTA (INCIDENTE) MUTAGENA-TERATOGENA PROVOCANO ALTERAZIONI DEL PATRIMONIO GENETICO DELL'INDIVIDUO, OSSIA DI QUELLE MOLECOLE CHE REGOLANO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLE CELLULE DELL'ORGANISMO DIMINUISCONO LA FERTILITÀ UMANA LE SOSTANZE TERATOGENE ALTERANO LE CELLULE DELL’EMBRIONE E DEL FETO PROVOCANDO ANOMALIE NEL NASCITURO NUMEROSISSIMI SONO I TIPI DI CANCRO MESSI IN RELAZIONE COL LORO USO PROFESSIONALI IN PARTICOLARE SEGNALATI AUMENTI DI: TUMORI CEREBRALI TUMORI ALLA MAMMELLA AL PANCREAS AI TESTICOLI AL POLMONESARCOMI E SOPRATTUTTO LEUCEMIE, LINFOMI NON HODGKIN (LNH) E MIELOMI

EFFETTI SULLA SALUTE RICONDUCIBILI ALL’AZIONE DI- ENDOCRIN DISRUPTORS- DISFUNZIONI ORMONALI ALLA TIROIDE SVILUPPO PUBERALE PRECOCE DIMINUZIONE FERTILITÀ MASCHILE AUMENTO ABORTIVITÀ SPONTANEA E DI GRAVIDANZA EXTRAUETRINA DIABETE ALCUNE FORME DI OBESITÀ NEUROLOGICI LE ESPOSIZIONI OCCUPAZIONALI A PESTICIDI POSSANO AUMENTARE IL RISCHIO DI SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA) MALATTIA DI ALZHEIMER E MALATTIA DI PARKINSON (PD), (MC GUIRE, 1997

LA SINTOMATOLOGIA CHE CARATTERIZZA TALI INTOSSICAZIONI VIE DI INGRESSO NELL’ORGANISMO: 1) ORALE; 2) CUTANEA; 3) INALATORIA- VIE RESPIRATORIE- LA SINTOMATOLOGIA CHE CARATTERIZZA TALI INTOSSICAZIONI SI DIFFERENZIA A SECONDA DELLE SPECIFICHE SOSTANZE CHE SONO COMPONENTI BASE DEI PRODOTTI PESTICIDI

DUE SONO GLI STRUMENTI PER AVERE A DISPOSIZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE L’ETICHETTA PER TUTTI GLI UTENTI NON PROFESSIONALI PUBBLICO IN GENERALE CONSUMATORI CHE UTILIZZANO IL PRODOTTO COMMERCIALE SCHEDE DATI DI SICUREZZA SDS PER GLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI

PRESCRIZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA SDS - RUOLO ED UTILIZZO LE SCHEDE DI SICUREZZA SONO LO STRUMENTO PRINCIPALE PER IL TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI RELATIVE A SOSTANZE/MISCELE LUNGO TUTTA LA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO UE N. 453-2010- ALLEGATO I-ALLEGATO II 1° giugno 2015 830/15/CE apporta alcune modifiche inerenti la compilazione delle schede di sicurezza (SDS) PRESCRIZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA FORMA E CONTENUTI COME DEVE ESSERE REDATTA? SU SUPPORTO CARTACEO O MAGNETICO IN LINGUA ITALIANA DEVE RIPORTARE LA DATA DI COMPILAZIONE E LA REVISIONE SULLA PRIMA PAGINA 16 PUNTI

nella sezione 2 della SDS A partire dal primo giugno 2015 la SDS dovrà essere compilata con i riferimenti e le classificazioni previsti dal CLP; -Le SDS devono riportare la data di revisione, nella prima pagina, e i punti modificati devono essere facilmente identificabili oppure il motivo della revisione deve essere riportato nella sezione n. 16: altre informazioni (ultima sezione E’ obbligatoria per i Prodotti Fitosanitari pericolosi immessi sul mercato Deve essere redatta in italiano e secondo quanto previsto dal Regolamento 453/2010 – da fornire all’utilizzatore professionale come strumento per la valutazione dei rischi professionali Devono essere chiaramente indicati gli usi consentiti, la classificazione di pericolo e gli elementi dell’etichetta si trovano nella sezione 2 della SDS

LA SDS NON DEVE RECARE UNA DATA ECCESSIVAMENTE ANTERIORE. SI CONSIDERA ADEGUATA UNA VERSIONE DI NON OLTRE 3 ANNI. LA DATA DELLA SDS NON DEVE ESSERE ANTECEDENTE ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DI DETERMINATI DOCUMENTI RIGUARDANTI LE NORMATIVE SULLE SOSTANZE CHIMICHE

SEZIONE 8 CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE COMPOSIZIONE SUGLI INGREDIENTI 3.1 SOSTANZE 3.2 MISCELE COMPRESE LE IMPUREZZE E GLI STABILIZZANTI LO SCOPO DELLA SDS È QUELLO DI PROTEGGERE IL LAVORATORE DENTRO LA FILIERA DI PRODUZIONE SEZIONE 2 LE INFORMAZIONI DA INDICARE SULL’ETICHETTA VANNO RIPORTATE DEVE ESSERE INDICATO IL PITTOGRAMMA DI PERICOLO SEZIONE 8 CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 Parametri di controllo aggiunti valori limite d’esposizione professionale 8.2 Controlli dell’esposizione misure per la gestione dei rischi

LE FRASI DI PERICOLO (hazard statements ) LA LETTERA H E’ SEGUITA DA TRE NUMERI ●H2 PERICOLI CHIMICI-FISICI ● H3 PERICOLI PER LA SALUTE ● H4 PERICOLI PER L’AMBIENTE i due numeri successivi corrispondono all’ordine sequenziale della definizione; LE FRASI DI PRUDENZA (precautionary statements ) LA LETTERA P E’ SEGUITA DA TRE NUMERI ● P1 CARATTERE GENERALE ● P2 PREVENZIONE ● P3 REAZIONE ● P4 CONSERVAZIONE ● P5 SMALTIMENTO i due numeri successivi corrispondono all’ordine sequenziale delle definizioni.

LE SOSTANZE IN BASE ALLA NATURA DEL PERICOLO SONO PIU’ SUDDIVISE IN 28 CATEGORIE DI PERICOLO

INDICAZIONI PER LA MANIPOLAZIONE E LO STOCCAGGIO DEI PRODOTTI FITOSANITARI IL PAN, ALL’ALLEGATO VI, PREDISPONE APPOSITE MISURE STOCCAGGIO DEI PRODOTTI FITOSANITARI I PRODOTTI FITOSANITARI DEVONO ESSERE DETENUTI E VENDUTI IN LOCALI AUTORIZZATI E NON ADIBITI AL DEPOSITO O ALLA VENDITA DI GENERI ALIMENTARI E MANGIMI NON È POSSIBILE UTILIZZARE PRODOTTI FITOSANITARI DI CUI SIA STATA RITIRATA L’AUTORIZZAZIONE, DOPO IL TERMINE DI UTILIZZO PREVISTO DALL’AUTORIZZAZIONE L’UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI ILLEGALI COMPORTA RISCHI PER LA COLLETTIVITÀ, PER L’AGRICOLTORE E PER LE AZIENDE PRODUTTRICI

INDICATI COME PNP I PNP SI DISTINGUONO IN POSSONO ESSERE ACQUISTATI ED UTILIZZATI SENZA NECESSITÀ DI UNA SPECIFICA ABILITAZIONE IN ETICHETTA RECANO LA DICITURA «PRODOTTO FITOSANITARIO DESTINATO AGLI UTILIZZATORI NON PROFESSIONALI» INDICATI COME PNP I PNP SI DISTINGUONO IN PNPA - PRODOTTI UTILIZZATE PER LA DIFESA FITOSANITARIA DI PIANTE EDIBILI (LA PIANTA O I SUOI FRUTTI) COLTIVATE IN FORMA AMATORIALE, IL CUI RACCOLTO SIA DESTINATO AL CONSUMO FAMILIARE PNPO - PRODOTTI PER L’IMPIEGO SU PIANTE ORNAMENTALI E DA FIORE IN APPARTAMENTO, BALCONE E GIARDINO DOMESTICO (GIÀ PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI EX-D.P.R. 6 OTTOBRE 1998, N. 392, SUCCESSIVAMENTE IDENTIFICATI COME PRODOTTI FITOSANITARI PER PIANTE ORNAMENTALI

NORME PER IL DEPOSITO DEI PRODOTTI FITOSANITARI OPPURE UN ARMADIO DEDICATO DEVE ESSERE PREVISTO UN IDONEO BACINO DI CONTENIMENTO AL DI SOTTO DELL’ARMADIO STESSO DEVE ESSERE ASSICURATA UNA BUONA LUMINOSITÀ ED AREAZIONE SCAFFALATURE DI MATERIALE LAVABILE, NON ASSORBENTE E PRIVE DI SPIGOLI TAGLIENTI PER EVITARE DI DANNEGGIARE LE CONFEZIONI DI FITOSANITARI. UN CONTENITORE CON MATERIALE ASSORBENTE INERTE (SABBIA) CON RELATIVI ATTREZZI PER LA RACCOLTA (SCOPA E PALETTA) DEVONO ESSERE PRESENTI PER POTER INTERVENIRE IN CASO DI VERSAMENTI DI FITOSANITARI NORME PER IL DEPOSITO DEI PRODOTTI FITOSANITARI (OBBLIGATORIE DA GENNAIO 2015) DEPOSITO CHIUSO, SEGNALATO CON APPOSITI CARTELLI DI PERICOLO E ACCESSIBILE SOLO AGLI UTILIZZATORI AD USO ESCLUSIVO (NO ATTREZZI, ALIMENTI, MANGIMI - SOLO CONCIMI E CONTENITORI VUOTI O PRODOTTI SCADUTI) SISTEMA DI RACCOLTA DI EVENTUALI SVERSAMENTI (SISTEMA DI CONTENIMENTO CHE EVITI CHE I PRODOTTI, LE ACQUE DI LAVAGGIO O RIFIUTI CONTAMININO L’AMBIENTE, LE ACQUE O LA RETE FOGNARIA) E DI MATERIALE PER RACCOGLIERE LE PERDITE RICAMBIO D’ARIA PROTETTO ASCIUTTO, RIPARATO DA ACQUA E LUCE SOLARE RIPIANI CON MATERIALE NON ASSORBENTE E SENZA SPIGOLI TAGLIENTI STRUMENTI PER DOSARE I PRODOTTI E NUMERI DI EMERGENZA

LO STOCCAGGIO DEI PRODOTTI STOCCARE SULLE SCAFFALATURE I PRODOTTI IN POLVERE AL DI SOPRA DI QUELLI LIQUIDI OD IN MANIERA SEPARATA TALE CHE, EVENTUALI PERDITE DI PRODOTTI LIQUIDI NON CONTAMINO QUELLI IN POLVERE. CONSERVARE I PRODOTTI SEMPRE NELLE PROPRIE CONFEZIONI ORIGINALI BEN CHIUSE. EVENTUALI CONTENITORI DANNEGGIATI VANNO RIPOSTI IN UN SOVRA CONTENITORE INTEGRO SU CUI SI APPLICA IDONEA ETICHETTA IDENTIFICATIVA DEL PRODOTTO. CONSERVARE SEPARATAMENTE E BEN IDENTIFICATI I FITOSANITARI SCADUTI CONTENITORI VUOTI UNA VOLTA BONIFICATI CON TRIPLO RISCIACQUO CON ACQUA PULITA AL MOMENTO DEL LORO SVUOTAMENTO, VANNO CHIUSI CON IL LORO TAPPO IMMESSI IN UN IDONEO SACCO IDENTIFICATO CON ETICHETTA E CONSERVATI IN UN AREA DEDICATA ED IDENTIFICATA DEL DEPOSITO FITOSANITARI IN ATTESA DI SMALTIMENTO. IN ALTERNATIVA POSSONO ESSERE STOCCATI IN ALTRO AMBIENTE DEDICATO CHIUSO A CHIAVE, IL CUI ACCESSO DEVE ESSERE PROIBITO AI NON AUTORIZZATI

I prodotti fitosanitari devono essere acquistati in confezioni integre ed originali, correttamente etichettati; -I prodotti fitosanitari una volta acquistati devono essere conservati idoneamente e correttamente utilizzati da parte dell’utilizzatore professionale; -In nessun caso, il titolare del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo può rivendere o regalare ad altre persone prodotti fitosanitari ad uso professionale; -Per acquistare prodotti fitosanitari ci si deve rivolgere esclusivamente a rivenditori autorizzati e controllare la corretta etichettatura