Corso di Sociologia dell’educazione Lezioni n.9

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Transcript della presentazione:

Corso di Sociologia dell’educazione Lezioni n.9 SPS/O8 Prof. Fabio Marzella Anno Accademico 2014-2015

Mutamento sociale e crisi del complesso educativo moderno Se la modernità si esplica attraverso il mutamento sociale, l’educazione diviene il nesso cruciale tra società ed individuo La società cambia e dev’essere ogni volta rieducata a comprendere meglio sé stessa e le sue stesse strutture e dinamiche? La modernità si basa sul paradosso di una fiducia pubblica crescente nel nesso tra educazione e modernizzazione e sviluppo, quando le ricerche empiriche mostrano sempre più incertezza sul nesso stesso!

Mutamento sociale e crisi del complesso educativo moderno

Il paradosso della fiducia nell’educazione Vi sono 3 ambiti in cui è evidente la difficoltà a giustificare il nesso tra: educazione-modernità-sviluppo Economico (nesso tra istruzione-produttività-reddito) Politico (nesso tra istruzione-democrazia) Socio-culturale (nesso tra educazione-valori)

Le varie spiegazioni alla crisi dell’educazione La crisi educativa investe i fini, i mezzi e gli effetti, sia all’interno del sistema educativo, sia rispetto ad altri ambiti della società Una prima soluzione può essere quella di investire di più nell’educazione pubblica – il fallimento è dovuto a una insufficiente istituzionalizzazione della modernità questa soluzione non è l’unica, vi sono interpretazioni differenti della modernità (e dell’uguaglianza/universalismo)

Il cambiamento strutturale che coinvolge l’educazione I due fattori prevalenti che comportano la fine del mito educativo moderno sono: La forma e il grado della differenziazione socio-culturale La de-normativizzazione delle relazioni sociali I cambiamenti coinvolgono: l’educazione come fenomeno normativo, i principi di legittimazione, la distinzione pubblico-privato e la categoria di universalità/particolarità

Giustizia sociale e universalismo educativo Eguaglianza, diseguaglianza e mobilità sociale Il mito educativo si scontra con il fallimento della promessa egualitaria. Ci sono 3 momenti fondamentali del processo di scolarizzazione: l’accesso Le dinamiche interne Gli esiti sociali

Giustizia sociale e universalismo educativo l’accesso La possibilità di accedere alle suole da tutti i gruppi sociali non è stata garantita. I fattori che ostacolano ciò sono molti: Reddito Capitale culturale Barriere d’accesso scolastiche Barriere d’accesso territoriali

Giustizia sociale e universalismo educativo 2. le dinamiche interne Quali processi selettivi? Il sistema scolastico riproduce attivamente, attraverso le sue dinamiche, le diseguaglianze e spesso le rafforza sulla base di classe socio-economica, ceto, gruppo etnico, gruppo religioso, ecc. ecc. (es. Rapporto Faure)

Giustizia sociale e universalismo educativo 3. Gli esiti sociali Che cosa produce davvero la scuola? L’efficacia della scuola nel consentire agli individui capaci e meritevoli di raggiungere posizioni sociali elevate, con lo status e le ricompense corrispondenti, indipendentemente da quelle occupate dai genitori, sembra piuttosto limitata nelle società occidentali

Disuguaglianza delle opportunità I sistemi educativi hanno prodotto generazioni di ereditieri (Boudon, 1973) La scuola ha fallito nel tentativo di istituzionalizzare universalismo e acquisività, invece di essere un fattore di cambiamento ha contribuito alla riproduzione sociale Tra le spiegazioni possibili (viste prima) vi è anche quella marxista legata alla concezione della scuola come di una sovrastruttura del sistema produttivo

SAPERI E SELEZIONE SOCIALE Riproduzione sociale La teoria della riproduzione sociale ha sottolineato il rapporto tra: SAPERI E SELEZIONE SOCIALE (scelti per la scuola) (meccanismo interno) La scuola diventa un luogo in cui si privilegiano i saperi delle classi e dei ceti medio-alti, favorendo una selezione discriminante.

Crisi dell’universalismo e dell’uguaglianza Quali sono i saperi universali da tramandare allora? Chi è legittimato a sceglierli in Culture sempre più differenziate? A questa domanda si collega quella legata all’uguaglianza degli esiti esterni: selettività e differenziazione sono da evitare? 1. In società sempre più differenziate è normale tendere a una scuola sempre meno selettiva e più egualitaria? 2. La scuola è sistema complesso, reticolare e aperto 3. Nella modernità vi è il rifiuto di una scolarizzazione totale e del credenzialismo

Differenziazione e de-normativizzazione Educazione -> sottosistema che deve integrarsi con le altre sfere sociali quali: Economia Famiglia Comunità Vi è la necessità di costruire percorsi di vita sensati per gli individui Problema: in una società molto differenziata, vi è un orientamento valoriale e normativo condiviso? Quali sono le finalità dell’educazione?

Differenziazione e de-normativizzazione Se gruppi, cerchie sociali e istituzioni diverse sviluppano una normatività propria, chi definisce il tessuto normativo coerente? Il rischio è che lo stile educativo dia per scontati la concezione stessa della situazione scolastica, per esempio il principio della gerarchia, ecc. Un ulteriore rischio è che ciò che viene trasmesso dentro alla scuola sia accettato all’esterno

Differenziazione e de-normativizzazione Vi è una “deriva” comunicativa della stessa istituzione scolastica? Una visione della relazione educativa sempre più simmetrica e negoziata Tutto ciò e il segnale di una democratizzazione delle relazioni educative? Un ulteriore rischio è che non si possano legittimare coerentemente finalità educative che vadano al di là di mere trasmissioni di saperi tecnici e metodologici Se la società sta perdendo una identità collettiva, è ragionevole sperare che il sistema educativo riesca a ricostruirla e trasmetterla?

Fine del mito educativo moderno Vanno ripensate perciò le questioni relative a: Le forme di giustizia ed eguaglianza La de-normativizzazione e il senso dell’educazione La differenziazione delle fuzioni della scuola rispetto ad altre agenzie educative L’autonomia culturale e strutturale della scuola (per es. pubblico/privato)

Quale ideale educativo ha la società? Se il mito educativo della modernità è stato secolarizzato: È davvero possibile pensare di educare una società? Può la scuola produrre un ordine sociale – se in altre sfere sociali non c’è? Per esempio l’idea di integrazione: è la scuola l’istituzione per eccellenza che deve svolgere tale ruolo? La speranza realistica che l’educazione ha dipende dalla sua capacità di essere e farsi forma di vita

Testi per l’esame Testi introduttivi: Neil J. Smelser, Manuale di sociologia, Bologna, Il Mulino, 2007, cap. I e II Elena BESOZZI, Educazione e società, Carocci, Roma, 2012 Testo di approfondimento: Andrea MACCARINI, Lezioni di sociologia dell’educazione, CEDAM, Padova, 2003

Dove trovare informazioni … Il ricevimento studenti va fissato previo appuntamento E-mail: fabio.marzella@gmail.com https://sites.google.com/site/fabiomarzella/lezioni-di-sociologia-dell-educazione Skype: fabio.marzella