Dottori forestali Domenico Delfino Mauro Frattegiani Domenico Agostini

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Araucariaceae Coniferophyta Pinopsida Pinidae - Conifere Agathis
Advertisements

LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO ARBOREO DEL COMUNE DI TRIESTE Sala della Giunta comunale Trieste 13 Novembre 2015 Area Lavori Pubblici Servizio Spazi Aperti.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIVISIONE DI CARDIOCHIRURGIA Direttore: Prof. Mario Viganò Vincenzo VIGNA.
1 LA TUTELA E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI L.R. 44/87 Disciplina del fondo per le opere di urbanizzazione - Edilizia di culto L.R. 2/01 Intervento.
M ETODOLOGIA PER LO STUDIO DELL ’ IMPATTO ELETTROMAGNETICO DI UN ELETTRODOTTO IN FASE DI REALIZZAZIONE Daniela Morelli, Maria Cristina Reitano, Marco Leone.
Modellistica Previsionale applicata a sorgenti ELF: “cabine elettriche di trasformazione MT/bt” Roma - ISPRA 9 Novembre 2011 Corso di formazione ambientale.
Introduzione all’uso degli indicatori di valutazione ed ai metodi di valutazione Dott.ssa Gabriella Giuliano Direttore Sanitario CREAS-IFC-CNR giugno.
ATERSIR Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti SERVIZIO RIFIUTI URBANI E ASS. PIANO D’AMBITO Provincia di Reggio Emilia.
Visita guidata alla Riserva Naturale Statale Pineta di Pinarella-Tagliata Sabato 24 Ottobre 2015 In collaborazione con SERVIZIO VERDE COMUNE DI CERVIA.
Prove di funzionalità respiratoria viste dal personale non medico Verso un linguaggio comune Riccardo Drigo.
Implementazione di un modello di valutazione multi-obiettivo dei progetti di difesa idraulica e idrogeologica Proposta operativa e attività di prima fase.
Conferenza Stampa Istat-Aci 2016 Giorgio Alleva Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica Incidenti stradali Roma, 19 luglio 2016.
Scopo di FOFEM 6 Il modello FOFEM è composto da due parti distinte, ciascuna delle quali si occupa di simulare rispettivamente: il consumo di combustibile,
ANTONIO SIGISMONDI OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO REGIONE PUGLIA.
Piano del miglioramento del Centro Immigrati Area Politiche di Sostegno Giovani e Sport U.O. Politiche per l’Immigrazione.
SERVIZIO PUBBLICO URBANO A.M.A. Riunione COA del 16/04/2015.
RENDICONTAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016.
Genetica delle Popolazioni a.a prof S. Presciuttini DIMENSIONE EFFETTIVA DELLA POPOLAZIONE Questo documento è pubblicato sotto licenza Creative.
CONGIUNTURA FLASH ANDAMENTO SALDI ESTIVI REPORT
Restituzione dati Prova Nazionale (PN) a.s. 2015/2016
Secure your future by managing risk scientifically
Film biodegradabile in Mater-bi per la pacciamatura della fragola:
Ecosistema Scuola XVII Rapporto di Legambiente
GranCereali NP CONCIMI ORGANO-MINERALI NP
"Valutazione della necromassa in piantagioni di Pinus nigra"
I percorsi evolutivi dei territori italiani
     IL RISCHIO BIOLOGICO E LA SICUREZZA DEGI OPERATORI
Certificazione ambientale
Laboratorio 3: Certificazione delle Produzioni di Qualità
NUOVO POLO SANITARIO DEL TRENTINO
Laboratorio di Progettazione dei Sistemi Ambientali Prof. D. Francese
1.3 - LA STRUTTURA PORTANTE: MATERIALI – IL LEGNO LAMELLARE
Procedura per la determinazione delle priorità di intervento nei siti censiti Gruppo 1.
Gestione ottimizzata dello spandimento delle acque di vegetazione
Sulla base dei risultati precedenti e sul riscontro della superficialità dei dissesti, è stato impostato il sistema di monitoraggio.
NUOVA STRUTTURA OSPEDALIERA MATERNO-INFANTILE “G.SALESI”
DISTRIBUZIONI TEORICHE DI PROBABILITA’
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2016
IL SISTEMA OSTEOARTICOLARE
RIASSETTO DELL’AREA PEDIATRICA DEL POLICLINICO SANT’ORSOLA-MALPIGHI
ORISTANO EST La storia in Italia dei piani complessivi
Il progetto SelPiBioLife
FAD CPIA LECCE IL LEGNO Proprietà Struttura del tronco Dal bosco alla segheria Derivati del legno.
Il Database degli indicatori previsti dal PAN
La società Air Systems si occupa di lavori di installazione di apparati elettrici e elettronici nei campi aeronautico, terrestre e marino, e ne gestisce.
1° Fase: Definizione del campo di applicazione
Riepilogo La STANDARDIZZAZIONE, attraverso il calcolo dei punti z, ha un duplice obiettivo: Rende immediato il confronto tra punteggi ottenuti su scale.
Le definizioni e il calcolo delle probabilità
Temperatura dell’aria
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Politiche Territoriali e Ambientali STRATEGIE DELLA REGIONE TOSCANA NEL PROCESSO DI GOVERNO DELLINQUINAMENTO.
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Politiche Territoriali e Ambientali STATO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO IN TOSCANA : QUADRO CONOSCITIVO E DEFINIZIONE.
I Livelli di Servizio in condizioni di deflusso ininterrotto
Osservatorio sullo stato di salute dell’edilizia nel Lazio
A.I.D.T.P.G Congresso Nazionale Verona, ottobre 2018
Piano di Emergenza Comunale della Protezione Civile
La Condizione Limite per l’Emergenza
PROGETTO REGIONALE DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI SERVIZI BIBLIOTECARI Gruppo fondi antichi Venezia, /12/2018.
Restituzione dati Prova Nazionale (PN) a.s. 2016/2017
Sovrastima delle proprie abilità
Legno Materiali.
L’indagine tra gli associati: perchè
Riepilogo La STANDARDIZZAZIONE, attraverso il calcolo dei punti z, ha un duplice obiettivo: Rende immediato il confronto tra punteggi ottenuti su scale.
Alberi da record.
L’affermarsi del concetto di “Città Impresa” e il nuovo assetto legislativo, segnano un momento di cambiamento d’approccio nella valorizzazione degli.
Esperto tecnico impiantista: Direzione Territoriale
Caso Studio Analisi dei dati Situazione pre-intervento Città:
Presenza di eruzione vulcanica in Italia
Perché conviene la green economy
TecFor - Tecnologia e Formazione
Migliorare le politiche di inclusione sociale:
Transcript della presentazione:

Dottori forestali Domenico Delfino Mauro Frattegiani Domenico Agostini VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI VEGETATIVE, FITOSANITARIE E BIOMECCANICHE DEGLI ALBERI SITI LUNGO VIA LANERA E NELL’AREA DELL’EX OSPEDALE CIVILE DI MATERA INTERESSATE DAI LAVORI DI “RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO - MATERA 2019 LINEA DI INTERV. N.22 - D.G.R. N. 1155-2016 RIQUALIFICAZIONE ASSE DI VIA LANERA” Dottori forestali Domenico Delfino Mauro Frattegiani Domenico Agostini

PROTOCOLLO ADOTTATO VALUTAZIONE VISIVA DETTAGLIATA ANALISI STRUMENTALI CALCOLO DELLA RESISTENZA AL VENTO ANALISI DEGLI APPARATI RADICALI

VALUTAZIONE VISIVA DETTAGLIATA

ANALISI STRUMENTALI resistografo o dendrodensimetro della linea IML-RESI serie F 400) Dendrotomografo acustico Fakopp 3D

CALCOLO DELLA RESISTENZA AL VENTO CALCOLO STABILITA’ RESISTENZA A ROTTURA DEL TRONCO VELOCITA’ DEL VENTO = 130 Km/h CALCOLO FATTORE DI SICUREZZA (software ArborSonic 3D – ver. 5.2.115.)

redatte dal GLSA (Gruppo di Lavoro sulla Stabilità degli Alberi) della Società Italiana di Arboricoltura Onlus (AA.VV., 2001).

Determinazione del valore di rischio (SCHEMA ESTRATTO DALLE LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO PUBBLICATE DAL MATTM, 2017)

Pericolosità + Vulnerabilità del sito = Livello di rischio ESTREMO ELEVATO MEDIO BASSO MINIMO VULNERABILITA’ PERICOLOSITA’ Probabilità e gravità Propensione al cedimento

Principali problematiche degli esemplari arborei oggetto di valutazione 1) ESEMPLARI DI PINO DOMESTICO POSTI SULLO SPARTITRAFFICO DI VIA LANERA (PIANTA DA N. 1 A N. 32) PER GRAVI PROBLEMI A LIVELLO RADICALE; 2) ESEMPLARI ARBOREI POSTI SUL LATO DX DI VIA LANERA E SITI NELL’AREA EX OSPEDALE A RIDOSSO DI MURO DI CONTENIMENTO (PIANTA DA N. 33 A N. 42) PER INTERRAMENTO COLLETTO E PER GRAVI PROBLEMI A LIVELLO RADICALE; 3) ECCESSIVA INCLINAZIONE DEI FUSTI ASSOCIATA AD ASIMMETRIE DELLA CHIOMA CON CONSEGUENTE SBILANCIAMENTO (SEGNI EVIDENTI DI TORSIONI SUL TRONCO); 4) DIFETTI STRUTTURALI A CARICO DELLE BRANCHE (BIFORCAZIONE DEL FUSTO, PALCHI DI RAMI AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E NOTEVOLE FILATURA, PRESENZA DI VEGETAZIONE SOLO IN PUNTA ‘CODE DI LEONE’, CURVATURE E SINUOSITA’ DEL FUSTO; 5) RIDOTTO E IRREGOLARE SESTO DI IMPIANTO HA CREATO L’ASIMMETRIA E LA COMPENETRAZIONE DELLA CHIOMA E DELLE RADICI; 6) ALL’INTERNO DELL’ AREA DELL’EX OSPEDALE, SU VARI FUSTI DEI PINI D’ALEPPO (ESEMPLARI N. 69, 71, 72, 73, 94, 98, 101, 103, 105, 106, 108, 112, 113, 114) E ALCUNI DI ALTRE SPECIE (PINO DOMESTICO N.63, CIPRESSO DELL’ARIZONA N. 134), SI RINVENGONO CORPI FRUTTIFERI A MENSOLA DI FUNGHI LIGNIVORI BASIDIOMICETI.

RISULTATI E ANALISI DEI DATI n. 152 analisi visuali dettagliate n. 90 analisi tomografiche con relativi calcoli di resistenza alla rottura n. 45 analisi dendrodensimetriche

Classe di propensione al cedimento Cupressus sempervirens RISULTATI E ANALISI DEI DATI Classe di propensione al cedimento Pinus pinea Pinus halepensis Cupressus sempervirens Cupressus arizonica Totale B (bassa) 2 5  - 9 C (moderata) 7 4 16 3 30 C/D (elevata) 23 -  28 D (estrema) 41 39 85 73 50 24 152

Cupressus sempervirens RISULTATI E ANALISI DEI DATI Classe di rischio Pinus pinea Pinus halepensis Cupressus sempervirens Cupressus arizonica Totale basso 1 5  - 7 medio 3 9 14 elevato 26 39 4 78 estremo 45 -  53 73 50 24 152

RISULTATI E ANALISI DEI DATI INTERVENTI PROPOSTI NUMERO PIANTE PERCENTUALE Nessun intervento 10 7% Potatura ordinaria 4 3% Potatura straordinaria 16 11% Interventi di stabilizzazione del gruppo 18 12% Abbattimento 104 68% Totale 152 100%

Problematiche di gestione Schemi dell’apparato radicale del pino in fase giovanile ed adulta, in terreno sabbioso (da P. Rainbault e G. Morelli “Morfologia e gestione del pino domestico in ambiente urbano”, Riccione 14-15 Giugno 2011)

formazione di una placca radicale (da P. Rainbault e G formazione di una placca radicale (da P. Rainbault e G. Morelli “Morfologia e gestione del pino domestico placca radicale

2 1 2 2 3 1 3 4 4 5 5 6 6 5

PIANTE DA ABBATTERE DELLE 86 DELLA PRIMA VALUTAZIONE: 73 (+1) PIANTE DA ABBATTERE DELLE 7 DA APPROFONDIRE SECONDO L’UFFICIO AREE VERDI 47 (X) 48 54 55 59 64 (X) 69 (X) ------ Rispetto a controperizia confronto VALORI di CPC Agrifood Delfino B C C/D D nv Totale B 0 0 0 0 0 0 C 1 2 0 0 7 10 CD 0 15 2 3 1 21 D 2 10 10 10 22 54 Totale 3 27 12 13 30 85

GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE