Servizio Stabilità Finanziaria Giorgio Gobbi Banca d’Italia Servizio Stabilità Finanziaria Brescia, 12 aprile 2018
Traccia Congiuntura reale Credito Finanza di mercato Verso un sistema finanziario articolato
1. Congiuntura reale
1.1 Congiuntura: si rafforzano investimenti ed esportazioni PIL e sue principali componenti (tassi di variazione trimestrali, valori percentuali) Nella media degli ultimi 4 trim. la crescita del prodotto si è attestata vicino a 0,4%, con rafforzamento di I e X e tenuta di C
1.2 Prosegue la fase positiva del ciclo industriale (indici 2010=100; punti percentuali) Il ciclo industriale è nel quarto anno di rafforzamento; gli indicatori qualitativi forniscono indicazioni nel complesso positive – Sit. Economica generale: Scala di destra. Saldo in punti percentuali tra le risposte “migliori” e “peggiori” al quesito sulle condizioni economiche generali (cfr. Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, Banca d’Italia, Statistiche, gennaio 2018. – Produzione industriale destagionalizzata e corretta per i giorni lavorativi; il dato gennaio è stimato. – Clima di fiducia: Indice 2010=100.
1.3 Congiuntura: rallentano i servizi, cominciano a riprendersi le costruzioni Note: (1) livello medio nel trimestre; il dato di VA di 2018-Q1 non è ancora disponibile
2. Credito
2.1 Prestiti: ripresa tardiva e debole Prestiti bancari alle imprese (gennaio 2005=100)
2.2 Riequilibrio dei bilanci ancora in corso Indicatori di indebitamento delle imprese (valori percentuali)
2.3 Rischi di credito in diminuzione ma non ancora stabilizzato Nuovi prestiti deteriorati in rapporto ai prestiti (dati trimestrali annualizzati e destagionalizzati; percentuali)
2.4 La crescita dei prestiti si concentra presso le imprese solide Credito alle imprese per classe di rischio (tassi di variazione sui 12 mesi)
2.5 Costo del credito basso per le imprese meno rischiose Tassi di interesse sui prestiti a breve termine per classe di rischio (percentuali)
3. Finanza di mercato
3.1 Aumenta il numero delle nuove quotazioni in borsa IPO di imprese italiane (unità) Fonte: Borsa Italiana.
3.2 Emissioni lorde di obbligazioni ai massimi storici Obbligazioni emesse da imprese italiane (unità e miliardi di euro) Fonte: Banca d’Italia e Dealogic.
3.3 Anche il mercato dei minibond continua a crescere Minibond emessi da imprese italiane non quotate (unità e miliardi di euro) Fonte: Borsa italiana.
3.4 Accesso alla finanza di mercato Non tutte le imprese sono in grado di accedere alla finanza mercato. La probabilità di emettere obbligazioni, ad esempio, è elevata solo per le imprese: Composizione del passivo, per dimensione d’impresa (valori percentuali) più trasparenti (grandi o già quotate) con bilanci in ordine (un basso leverage) con prospettive di crescita (elevati investimenti o aumenti del fatturato in anni precedenti)
3.5 Fintech: la promessa (1) Totale finanziamenti alle imprese dal settore Fintech in rapporto al PIL (punti percentuali e milioni di euro; dati al 2016) Non so quanto il credito fintech alle imprese si svilupperà in Italia, ma i più recenti dati disponibili indicano che il suo valore in rapporto al PIL non è dissimile dal livello osservato nell’Europa continentale (esclusa UK). [Per confronto, in UK lo stesso valore è 0.09%, quindi circa 20 volte più grande]. Il credito fintech alle imprese in Italia si attestava, nel 2016, intorno agli 80 milioni di euro. Fonte: elaborazioni Banca d’Italia su dati Cambridge Center for Alternative Finance.
3.6 Fintech: la promessa (2) Composizione dei finanziamenti alle imprese raccolti dal settore fintech (punti percentuali e milioni di euro, dati al 2016) Alcune forme di prestito non vengono mai erogate da imprese Fintech. I prestiti a scadenza, ad esempio, hanno durata quasi sempre inferiore a 5 anni (ovunque, inclusi per quanto è possibile sapere UK, USA, China). In Italia appare molto sviluppato il segmento dell’anticipo di fatture in confronto sia all’Europa che al Regno Unito. Fonte: elaborazioni Banca d’Italia su dati Cambridge Center for Alternative Finance.
4. Verso un sistema finanziario articolato
4.1 Struttura del sistema produttivo per classe dimensionale Caratteristiche di 670 mila imprese (società di capitali) non finanziarie (2016; percentuali) classe dimensionale numero attivo fatturato debiti bancari micro 81,6% 18,1% 11,3% 18,7% piccole 14,3% 15,0% 16,7% 19,2% medie 3,3% 14,9% 19,1% 21,7% grandi 0,7% 13,1% 21,4% 14,8% grandissime 0,1% 39,0% 31,4% 25,6% totale 100% La classificazione dimensionale è in linea con quanto stabilito dalla raccomandazione CE 6 maggio 2003, n. 361: le microimprese sono quelle con meno di 10 addetti e con un fatturato o un attivo non superiori a 2 milioni di euro; le piccole imprese hanno meno di 50 addetti e un fatturato o un attivo non superiori a 10 milioni di euro; le medie imprese hanno meno di 250 addetti e un fatturato o un attivo non superiori rispettivamente a 50 e 43 milioni di euro; le grandi imprese sono quelle residuali. le grandissime sono quelle con più di 300 milioni di attivo
4.2 Struttura finanziaria delle imprese per classe dimensionale Composizione del passivo di 670 mila imprese (società di capitali) non finanziarie (2016; percentuali) Classe dimensionale Patrimonio Debito bancario Obbligazioni Altri debiti finanziari Totale micro 45,1% 31,3% 0,4% 23,1% 100% piccole 51,9% 33,8% 0,6% 13,7% medie 56,0% 32,2% 11,2% grandi 59,7% 26,5% 0,7% 13,1% grandissime 12,7% 8,8% 22,6%
4.3 Credito e finanza di mercato: costruire la complementarietà Condizione necessaria: proseguire il rafforzamento patrimoniale delle imprese Piccole e medie imprese più solide possono accedere al credito e ottenere finanziamenti a condizioni più vantaggiose Favorire lo sviluppo degli intermediari specializzati nel capitale di rischio: dagli angel investors ai fondi di turnaround Mercato del debito: sfida della liquidità Fintech: una grande promessa da realizzare
Grazie per la vostra attenzione