Lezione 7.2 TMRS 2018 12 marzo 2018 V Cuzzocrea
Howard Becker [1928- seconda scuola di Chicago, interazionismo simbolico] Importanza dell’interpretazione delle situazioni da parte degli attori
L’interazionismo simbolico e la costruzione della società 'dal basso' La società è costruita attraverso il continuo scambio di rappresentazioni di sé conformi ad aspettative. Definire una situazione significa non soltanto darle dei significati ma far sì che questi significati esercitino sugli attori la stessa pressione che eserciterebbe un fattore strutturale. Es: definire una situazione come rischiosa fa sì che gli attori in essa coinvolti si regolino di conseguenza. Più che accertare se essa è veramente rischiosa come appare, gli attori metteranno in atto atteggiamenti e comportamenti che rispondono effettivamente al fatto che quella situazione è (perché così è stata definita), rischiosa. Lo stesso accade quando si etichetta una persona come deviante, o come malato, o come inaffidabile. Le persone intorno a lui, e anche lui stesso tenderanno a produrre e riprodurre risposte alla situazione così definita piuttosto che ribaltare la definizione della situazione, una volta che è stata data e confermata come tale. Come diceva Thomas (1923) a proposito della definizone della situazione, 'se definisco come reale una situazione essa sarà tale nelle sue conseguenze'.
In un saggio di 'Outsiders' (1961) Becker descrive come si diventa fumatori di marijuana Sono necessari molti tentativi per imparare a “sballare”. É necessario: imparare la tecnica perché produca effetti reali; riconoscere gli effetti e attribuirli alla droga; definire gli effetti come piacevoli. Questo processo si ripete fino a costituire una carriera -si può parlare infatti (Becker lo fa) di 'carriera del fumatore di marijuana’
La società crea la devianza Per l'interazionismo simbolico i gruppi sociali creano la devianza istituendo norme la cui infrazione costituisce la devianza stessa. Questo si oppone alla definizione tradizionale di devianza dove la devianza è un'infrazione di una norma accettata
Il carattere sociale della devianza Etichettamento: applicare le norme del gruppo a determinate persone e interpretarli come outsiders. Il deviante è che un individuo che si è riusciti ad etichettare come tale
Il concetto di carriera (come proposto da E. C. Hughes) Definibile come una 'successione di passaggi da una posizione all’altra compiuta da un lavoratore all’interno di un’occupazione'. Il concetto di carriera fa quindi riferimento ad una serie di cambiamenti (anche in senso orizzontale) di cui è importante rilevare la sequenzialità. Non riguarda solo il lavoro, infatti viene usato per esempio per la carriera dei fumatore di marijuana (da Becker). Qualsiasi attività sociale può modificarsi nel corso del tempo in funzione delle aspettative degli altri e degli adattamenti attraverso i quali il soggetto, in relazione a tali aspettative, corregge il suo corso di azione e la sua rappresentazione di esso.
Cos'è, e come nasce una carriera deviante? É necessario perpetrare l'atto ritenuto deviante; partecipare a una sottocultura organizzata intorno a un’attività deviante; essere etichettato pubblicamente come deviante;
La carriera deviante del fumatore di marijuana Non sono le motivazioni devianti che conducono al comportamento deviante ma è il comportamento deviante che produce, nel corso di un processo, la motivazione deviante
Le subculture devianti Sviluppo di interessi, motivazioni e tecniche devianti Linguaggi acquisiti nell’interazione fra devianti Hanno sempre natura sociale
Il deviante adatta la propria immagine di sé stesso alle aspettative sociali …..cosa può voler dire questo per il gruppo sociale dei giovani?
Uso del termine 'carriera' nell'uso corrente Vedi Cuzzocrea & Lyon (2011) nel materiale fornito: -Eccessiva enfasi su volontarismo (agente può tutto, dove c'è un fallimento è colpa sua); - Eccessiva responsabilità: è responsablità dell'agente adattarsi ai lavori disponibili -Carriera come mezzo di narrazione di sè; Vedi anche Barley (1989) 'Careers, identities, and institutions: the legacy of the Chicago School of Sociology', in Handbook of career theory, ed by Arthur, Hall, Lawrence, Cambridge University Press, 1989.