L’Esperienza dei Gruppi per Alcolisti in Trattamento nella Clinica Riabilitativa Dott. Stefano Oliva Psichiatra e Psicoterapeuta Direttore Servizio Gioco d’Azzardo Patologico Casa di Cura Le Betulle Vicepresidente Società Italiana di Alcologia sez. Lombarda www.cestep.it
(Gruppo Alcolisti in Trattamento) Casa di Cura Le Betulle, Appiano Gentile (Co) 1984: Servizio di Alcologia (Dr Michele G. Sforza) G.A.T. (Gruppo Alcolisti in Trattamento) 2017: 4 GAT, 1 GGT, 1 G.I.Mo.F
G.A.T. e G.G.T: Gruppi Psicoterapeutici di ispirazione Psicodinamica centrati sul problema Dipendenza (da alcol, da gioco..) Diretti da 1 solo terapeuta (psichiatra, psicoterapeuta) Gruppi Aperti (Accoglienza, Confronto delle esperienze)
SELEZIONE DEI PAZIENTI: Percorso Ambulatoriale (Pz e Famigliari): Fase Diagnostica, Psicoeducativa e Motivazionale Definizione del Programma e del Contratto Terapeutico Percorso di Ricovero (3 Settimane): Disintossicazione Terapia individuale Terapia di Gruppo (5 gruppi/settimana) Definizione del Programma post-ricovero e del Contratto Terapeutico
FINALITA’ DELL’INTERVENTO DI PSICOTERAPIA DI GRUPPO: Mantenimento dell’Astinenza Valenza Psicoeducativa (come funziona la mia Dipendenza..) Motivazione al Cambiamento dello Stile di Vita Promozione dell’Attività Riflessiva (vs tendenza all’agito) Approfondimento del proprio Mondo Emotivo (vs struttura alessitimica e narcisista)
REGOLAMENTO DEL GRUPPO: Deve essere preventivamente sottoscritto dal paziente Il rispetto è prerequisito essenziale per la partecipazione e viene sollecitato e monitorato Le 6 ‘P’: Presenza Puntualità Parlare ascoltando Portare i problemi in gruppo con onestà Pagamenti fine mese Privacy
CONFRONTO CON IL LIMITE CONCRETO DELLE REGOLE: Coscientizzare l’impulsività nell’hic et nunc Costruire un contenitore solido e sicuro (dove elaborare e sedimentare le emozioni e dove fare esperienza di intimità relazionale..) Costruire una cultura di gruppo (che tenderà nel tempo ad essere interiorizzata..)
LA CONFRONTAZIONE: E’ un meccanismo espressivo intragruppale attraverso il quale un membro del gruppo (o il terapeuta) fornisce una restituzione franca e rispettosa di ciò che il proprio modo di agire e intervenire in gruppo (o atteggiamenti e argomenti portati) ha in lui evocato.. Avvicinarsi e interessarsi all’altro (mi metto nei tuoi panni..) Sufficientemente distanziarsi (per metterti a fuoco..) evitando complicità (ti mostro le contraddizioni insite nel tuo comportamento e faccio risuonare quegli allarmi che non vorresti sentire..) Costruire un sistema relazionale e di condivisione delle esperienze pratiche ed emotive (sviluppo dell’empatia) Costruire un sistema di allarme e di avvertimento della presenza del rischio (punti di controllo e allerta… es: dimenticanze, minimizzazioni, litigi..) Problem solving Togliersi la maschera
Fase dell’Ingresso in Gruppo FASI DELLA TERAPIA: Fase dell’Ingresso in Gruppo Fase della Costruzione del Senso di Appartenenza Fase del Disvelamento di sé Fase della Ricostruzione del Sé e della propria condizione esistenziale Fase dell’Uscita dal Gruppo (In-dipendenza..)
G.I.Mo.F.: Garantire ai famigliari l’espressione della loro sofferenza Insegnare al famigliare a riconoscere la propria ambivalenza Distinguere l’affetto dalla complicità Distinguere la paura nei confronti del problema, dalla colpevolizzazione eccessiva e dalla minimizzazione Distinguere il desiderio di guarigione, dall’illusione di guarigione Essere un’amorevole sentinella (bilanciamento fra stato di angoscia costante e rischio di minimizzazione)
Necessità di lavorare con e sul gruppo famigliare CONCLUSIONI: Necessità di affiancare un rigoroso programma comportamentale (Evitamento e gestione luoghi e situazioni a rischio, bonifica del proprio ambiente di vita, pianificazione della quotidianità…) Necessità di lavorare con e sul gruppo famigliare Lavorare soprattutto sull’hic et nunc (con sguardi al passato..) Rigorosità del terapeuta