Dimensione "Avalutativa"

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Dimensione "Avalutativa" Angela Piu, Progettare e valutare, Monolite Editrice, Roma, 2005 pp.94-96

Paura di influire negativamente sul futuro sviluppo dell'allievo Paura di sbagliare Paura di influire negativamente sul futuro sviluppo dell'allievo

e Gli strumenti di valutazione troppo rigidi si limitano ad accertare il possesso o meno di alcuni contenuti, conoscenze e competenze e non tengono in considerazione le nuove acquisizioni, frutto dell’apprendimento; le competenze sociali e la loro plasticità; la complessità della persona umana; l’inscindibilità fra i saperi e i comportamenti.

I docenti rinunciano ad esprimere un giudizio per evitarne le conseguenze sociali il giudizio, però, viene comunque percepito sia dagli alunni che dalle famiglie attraverso altri codici comunicativi

Posizione "Avalutativa" La scuola e il docente non devono valutare devono aiutare e favorire la crescita armoniosa di tutte le dimensioni del soggetto in apprendimento Ogni valutazione porta ad una limitazione del soggetto nel suo essere e nel suo divenire può provocare un pericoloso “effetto predittivo”

Posizione "Avalutativa" La valutazione può avere solo due funzioni FORMATIVA e ORIENTATIVA può essere utilizzata per verificare se un’informazione è stata acquisita, se la proposta educativa è adeguata alle potenzialità degli allievi Ciò per calibrare l’intervento e riformularlo su base individualizzata e personalizzata

Posizione "Avalutativa" E’ necessario valutare i processi e non gli allievi E’ importante valutare il “come” e non il “cosa” perché deve essere prevalente la dimensione metacognitiva del soggetto piuttosto che quella cognitiva Far acquisire la consapevolezza di ciò che l’alunno conosce o non conosce; come funzionano i meccanismi che portano alle conoscenze perché possa costruirle in funzione dei suoi bisogni

dell’allievo in ogni sua manifestazione Posizione "Avalutativa" E’ importante che gli alunni si consapevolizzino circa i loro cambiamenti e miglioramenti Lo strumento è la sistematica osservazione dell’allievo in ogni sua manifestazione Possono valutare solo coloro che seguono quotidianamente il soggetto Questi possono conoscere l’allievo e sapere non solo cosa sa e sa fare, ma ciò che è in grado di fare

Dimensione "Ipervalutativa" Angela Piu, Progettare e valutare, Monolite Editrice, Roma, 2005 pp.96-98

Dimensione "Ipervalutativa" Massima fiducia ai paradigmi scientifici e ad un approccio generale positivo a misurazione delle performance e efficienza degli interventi valutativi base Ogni azione e comportamento può essere controllato , analizzato, valutato in modo oggettivo in base alle reali e comprovate conoscenze o competenze maturate tenendo in considerazione: Comportamenti e modi di procedere dell’alunno Comportamenti e modi di procedere del sistema-scuola

Dimensione "Ipervalutativa" La valutazione oggettiva tende ad accertare se sono stati raggiunti gli obiettivi formativi dopo una serie di attività didattiche Si tende a valutare gli esiti perché quello che serve ad ogni alunno è dimostrare ciò che sa fare Non importa come si arriva a maturare le competenze… E’ importante che ci siano e che possano essere valutate sulla base di standard nazionali ben definiti (criteri e indicatori) Ciò ne permette la CERTIFICAZIONE