TAVOLO TEMATICO NUMERO 2A CLUSTER QUALITA’ E APPROPRIATEZZA TAVOLO TEMATICO NUMERO 2A CLUSTER QUALITA’ E APPROPRIATEZZA ACCREDITAMENTO E CERTIFICAZIONE, RISCHIO CLINICO E SICUREZZA DEL PAZIENTE Relatori: Luciana Bevilacqua, Azienda Sanitaria Territoriale di Pavia Roberto Lombardi, Dip. Innovazione Tecnologica INAIL Giuseppe Cafarella, Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli PALERMO, Villa Magnisi - 14 - 15- 16 Novembre 2017
Introduzione 1) Breve disamina sui sistemi di accreditamento e certificazione Materiali e metodi 1) Documento tecnico del 2012 ,Intesa Stato Regioni (rep.atti 259) 2) Decreto Regionale 1329 del Marzo 2016 GURS n 319 3) Condivisione dei requisiti ed approfondimento di alcuni PALERMO, Villa Magnisi - 14 - 15- 16 Novembre 2017 2
1) Necessità di omogeneizzare il linguaggio Discussione 1) Posizionamento del RM nell’organigramma aziendale rispetto alla funzione e relative risorse; 2) Favorire le sinergie con i programmi di Qualità 3) Necessità di definire un requisito specifico di accreditamento della funzione di coordinamento, come previsto dalla legge 24/2017 4) Analisi degli attuali strumenti di certificazione, fra cui le ISO Risultati 1) Necessità di omogeneizzare il linguaggio 2) Necessità di un aggiornamento dei requisiti di accreditamento,anche alla luce della legge 24 3) Revisione della letteratura scientifica per valutare i sistemi di certificazione PALERMO, Villa Magnisi - 14 - 15- 16 Novembre 2017 3
PALERMO, Villa Magnisi - 14 - 15- 16 Novembre 2017 CONCLUSIONI 1)Utilità dello strumento accreditamento ed in parte della certificazione per la gestione del rischio clinico 2)Aggiornare i requisiti dell’accreditamento prima del suo recepimento a livello nazionale , anche attraverso una condivisione degli stessi da parte di organismi tecnici quale un costituendo tavolo tecnico ministeriale al fine di individuare alcuni requisiti minimi validi per tutte le regioni. 3)Sperimentare modelli formativi in house contestualizzati rispetto a delle fattispecie concrete 4)L’accreditamento potrebbe diventare l’unico strumento ed integrare gli altri sistemi di valutazione, ad es.PNE 5)Introdurre la digitalizzazione dei processi al fine di ottimizzare l’appropriatezza clinica e la formazione 6)Ridurre i tempi di recepimento dell’applicazione delle norme nazionale, dopo la loro approvazione. 7) Approfondire le modalità di valutazione dell’accreditamento rispetto alle deroghe modulando i tempi massimi di adeguamento PALERMO, Villa Magnisi - 14 - 15- 16 Novembre 2017 4
TAVOLO TEMATICO NUMERO 2A CLUSTER QUALITA’ E APPROPRIATEZZA TAVOLO TEMATICO NUMERO 2A CLUSTER QUALITA’ E APPROPRIATEZZA ACCREDITAMENTO E CERTIFICAZIONE, RISCHIO CLINICO E SICUREZZA DEL PAZIENTE Ringraziamento al gruppo di lavoro PALERMO, Villa Magnisi - 14 – 15 - 16 Novembre 2017 5
Introduzione 1) Breve disamina sui sistemi di accreditamento e certificazione Materiali e metodi 1) Documento tecnico del 2012 ,Intesa Stato Regioni (rep.atti 259) 2) Decreto Regionale 1329 del Marzo 2016 GUS n 319 3) Condivisione dei requisiti ed approfondimento di alcuni D
Discussione 1)Posizionamento del RM nell’organigramma aziendale rispetto alla funzione e relative risorse ; favorire le sinergie con i programmi di Qualità 2)Necessità di definire un requisito specifico di accreditamento della funzione di coordinamento, come previsto dalla legge 24/2017 3)Analisi degli attuali strumenti di certificazione, fra cui le ISO Risultati 1) Necessità di omogeneizzare il linguaggio 2)Necessità di un aggiornamento dei requisiti di accreditamento ,anche alla luce della legge 24 3) Revisione della letteratura scientifica per valutare i sistemi di certificazione
Conclusione 1)Utilità dello strumento accreditamento ed in parte della certificazione per la gestione del rischio clinico 2)Aggiornare i requisiti dell’accreditamento (rep.atti 259) prima del suo recepimento a livello nazionale ,anche attraverso una condivisione degli stessi da parte di organismi tecnici quale un costituendo tavolo tecnico ministeriale al fine di individuare alcuni requisiti minimi validi per tutte le regioni. 3)Sperimentare modelli formativi in house contestualizzati rispetto a delle fattispecie concrete 4)L’accreditamento potrebbe diventare l’unico strumento ed integrare gli altri sistemi di valutazione, ad es.PNE 5)Introdurre la digitalizzazione dei processi al fine di ottimizzare l’appropriatezza clinica e la formazione 6)Ridurre i tempi di recepimento dell’applicazione delle norme nazionale , dopo la loro approvazione. 7) Approfondire le modalità di valutazione dell’accreditamento rispetto alle deroghe deroghemodulando i tempi massimi di adeguamento