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Transcript della presentazione:

Conoscere per includere Lezione del 2/10/2018 Prof.ssa Arianna Taddei Università degli Studi di Macerata arianna.taddei@unimc.it

DSA Principali riferimenti normativi Vera e propria Legge su «Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento» Legge 170/2010. 2011 Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento.

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia Disgrafia Disortografia Discalculia

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia: prestazione lettoria molto lenta stentata e poco accurata rispetto all’età e alla classe frequentata. Discalculia: compromissioni nel processo di calcolo. Si potrebbero manifestare più o meno separatamente compromissioni dal punto di vista esecutivo e/o ortografico Disortografia Disgrafia

Per approcciarsi alla tematica dei DSA: alcuni iter necessari Confrontarsi con le principali fonti che riportano il consenso della comunità scientifica, considerata la complessità della tematica. Identificazione e rilevazione precoce di eventuali segnali di rischio per garantire un intervento tempestivo sul profilo del soggetto con DSA. Mappatura delle fonti provenienti dalla ricerca scientifica e delle procedure standardizzate che possono essere utilizzate anche in contesti educativi.

Principali nodi concettuali che ruotano intorno ai DSA 1° Nodo concettuale: «Duplice tendenza o a non riconoscere i DSA o a estenderli come lente focale per leggere tutte le difficoltà scolastiche» (p.14) Implicazioni dal punto di vista pedagogico per progettare interventi educativi mirati ed efficaci. Difficoltà di apprendimento Disturbo specifico di Apprendimento

Difficoltà di apprendimento Disturbi specifici di apprendimento Distinzione concettuale tra Difficoltà di apprendimento e Disturbi specifici dell’apprendimento (p.15) Tab.1 p.15 Difficoltà di apprendimento Disturbi specifici di apprendimento Generica Specifico Temporalità limitata Persistenza nel tempo Potenziamento in sessione classe Interventi abilitativi (pedagogici e clinici) individuali

Principali nodi concettuali che ruotano intorno ai DSA 2° Nodo concettuale Identificazione e in seguito formulazione di una diagnosi tempestiva di Disturbo specifico dell’Apprendimento. Identificazione e screening di base Potenziamento Diagnosi precoce

Principali nodi concettuali che ruotano intorno ai DSA 3° Nodo concettuale Rischio di trascurare l’impatto che i DSA possono avere nella costruzione dell’identità e nell’arco della vita in termini di insuccesso, di abbandono scolastico e di influenza negativa sull’orientamento professionale. (p.17) DSA in età adulta Identità professionale Identità personale

Per una definizione di DSA… Si tratta di disturbi «che interessano specifici domini di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale» (p.18) Figura 4 – Disturbo Specifico dell’Apprendimento Adeguato funzionamento intellettivo Disturbo specifico di Apprendimento Compromissione specifica nelle abilità strumentali

Criterio di discrepanza Secondo la Comunità scientifica la Discrepanza rappresenta il criterio cardine per la definizione e per la diagnosi di DSA: «Discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o per la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica» p.19. I DSA hanno un’origine di tipo neurobiologico e presentano un funzionamento intellettivo nella norma.

Alcuni indicatori chiave per definire i DSA (Consensus Conference) Compromissione della lettura, dell’espressione scritta e del calcolo con inizio durante il periodo scolastico e con forte carattere «evolutivo» e una diversa espressione delle abilità nelle diverse fasi evolutive. (p.20) Va marcata l’elevata eterogeneità delle espressioni e quindi la diversità dei profili funzionali dei DSA sia in termini di manifestazioni sia in termini di gravità.

Segnalazione precoce, diagnosi e interventi La letteratura scientifica concorda sulla valenza della precocità sia della diagnosi sia dell’intervento. La ricerca dei fattori di rischio è fondamentale e richiede delle competenze del personale scolastico.

Le dislessie Interessa il dominio specifico della lettura senza un’alterazione del funzionamento intellettivo generale. https://www.youtube.com/watch?v=kkP-vByEtHc&t=483s Il profilo può essere caratterizzato da: Difficoltà a riconoscere ed analizzare nella giusta sequenza i segni alfabetici; Disorientamento difronte a segni grafici diversamente orientati nello spazio (d-b, p-d, q-b, u-n, a-e ecc.) e a segni alfabetici corrispondenti a suoni familiari (f-v, t-d, p-b) Omissioni di grafemi (conte-cote, palestra-paleta) e di sillabe (panino-pano, pippistrello-pistrello) Omissioni di parole sul rigo da leggere Inversioni di grafemi (il-li, treno-terno) e di sillabe (casolare-calasore, canile-caleni) Aggiunta o ripetizioni di sillabe Difficoltà nell’orientarsi sul rigo da leggere Invenzioni di parole Scarsa fluenza lettoria rispetto ai compagni di classe