Autosoccorso in Valanga

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Transcript della presentazione:

Autosoccorso in Valanga 01/01/2019 A. Sterpini

Introduzione 01/01/2019 A. Sterpini

Introduzione 01/01/2019 A. Sterpini

Modalità di ritrovamento dei travolti da valanga ITALIA 1984 - 2003 01/01/2019 A. Sterpini

Generalmente dove succedono gli incidenti, si è lontani dalle vie di comunicazione. E’ quindi importante che il gruppo sia autonomo. 01/01/2019 A. Sterpini

L’importanza dell’AUTOSOCCORSO Le operazioni di soccorso sono generalmente condotte dal C.N.S.A.S.. Le speranze di sopravvivenza dei travolti dipendono dal comportamento dei compagni. Sono tutt’altro che rari i casi in cui qualcuno ha perso la vita perché i compagni hanno perso la testa in quel frangente. 01/01/2019 A. Sterpini

E’ IMPORTANTE : esercitarsi cercando di simulare il più possibile una situazione reale. Permette di ridurre i tempi. Meno minuti trascorrono, più possibilità di…………………………. 01/01/2019 A. Sterpini

IL SOCCORSO DA PARTE DEI COMPAGNI Il trascorrere del tempo rende sempre più critica la situazione di chi è sepolto nella neve. Per questo motivo l’operazione di soccorso deve essere immediata e tutti i presenti devono parteciparvi, agendo ognuno secondo un piano preciso di operazioni. 01/01/2019 A. Sterpini

Com’era organizzato il Gruppo ? Se il gruppo ha agito secondo le norme di prudenza l’incidente non dovrebbe aver coinvolto più di una persona. Il gruppo era preparato alla eventualità di un distacco. Qualcuno osservava il pendio. Qualcuno osservava chi era impegnato sul pendio. Il CAPOCOMITIVA (più esperto) prenderà la direzione delle operazioni. 01/01/2019 A. Sterpini

SOCCORSO DA PARTE DEL GRUPPO IL GRUPPO CHE HA SUBITO L’INCIDENTE DA VALANGA, PUO’ TROVARSI IN DUE DIFFERENTI SITUAZIONI: È organizzato per la ricerca. Cioè, ogni membro è dotato di ARVA. Non è organizzato per la ricerca. Cioè, nessuno è dotato di ausili per la sua localizzazione sotto la neve. 01/01/2019 A. Sterpini

Probabilità di sopravvivenza dei sepolti da valanga 100% Nei primi 15 - 18 minuti il 93% di trovare in vita il sepolto 90% 80% 70% 60% 50% 40% Tempi medi di intervento del Soccorso Organizzato 30% 20% 10% 0% 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 (tempo) in Minuti 15 35 45 Fase di sopravvivenza Fase di asfissia Fase di latenza (funzioni vitali ridotte al minimo) Fase di ipotermia 01/01/2019 A. Sterpini

L’importanza di avere con se l’attrezzatura adeguata per effettuare l’AUTOSOCCORSO. 01/01/2019 A. Sterpini

L’attrezzatura di autosoccorso 7 A.R.V.A. 59 MANI + RACCHETTE da NEVE 4 A.R.V.A. 6 SONDA 50 MANI + RACCHETTE da NEVE 7 A.R.V.A. 26 PALA da NEVE 4 A.R.V.A. 6 SONDA 16 PALA da NEVE Prova effettuata su 60 esercizi. Profonditá 1,0 m. (tempo) in MINUTI 01/01/2019 A. Sterpini

LE TAPPE DELL’AUTOSOCCORSO Stima dei superstiti , nomina di un direttore della ricerca e analisi generale. Individuazione di colui che gestirà la ricerca. In genere colui che tra gli esperti , per diversi motivi , è rimasto meno “shockato” dall’evento, si preoccupa di riunire i superstiti. Raccoglie le idee e si attiva per stimolare l’inizio delle ricerche. Così si è già naturalmente imposto e involontariamente proposto al successivo compito di coordinamento. Se così non fosse occorre stabilirlo sulla base delle capacità presunte ma specialmente della stabilità di nervi, della lucidità di azione e della rapidità di decisione. 01/01/2019 A. Sterpini

Stima della sicurezza del luogo. Il responsabile si preoccupa di portare in un luogo idoneo e sicuro i superstiti. Verifica il numero delle persone presenti e stima quante persone sono rimaste sepolte o ferite. 01/01/2019 A. Sterpini

Raccoglie da eventuali testimoni dell’accaduto, (e in un gruppo ben condotto dovrebbero esserci), tutte le informazioni utili per pianificare al meglio l’intervento di autosoccorso (informazioni importanti sono: come è stata provocata la valanga, quante persone sono state coinvolte, il punto di travolgimento e scomparsa dei travolti, se le persone travolte erano dotate di ARVA). 01/01/2019 A. Sterpini

E’ molto importante valutare l’attendibilità e lucidità di questi testimoni (superstiti sotto shock). Possibilmente annotare su carta le indicazioni ricevute. Ordine di spegnimento di tutti gli ARVA. Il coordinatore dà il comando di spegnere tutti gli apparecchi ARVA, verificando con il proprio che l’ordine sia stato eseguito. Nel frattempo si preparano le pale e si montano le sonde. Verifica della disponibilità di telefono cellulare e suo funzionamento. 01/01/2019 A. Sterpini

IL DIRETTORE impartirà degli ordini che dovranno essere eseguiti IL DIRETTORE impartirà degli ordini che dovranno essere eseguiti. Velocemente e con Precisione. ORDINE ESECUZIONE RAPPORTO 01/01/2019 A. Sterpini

Il Direttore delle ricerche dovrà : Ricerca vista - udito Il Direttore delle ricerche dovrà : Formare il gruppo di ricerca, in base al numero dei presenti e alla dimensione della valanga. Va tenuto presente che successivamente alla ricerca vista e udito va organizzata quella con l’ARVA ed i due gruppi vanno subito definiti e separati . 01/01/2019 A. Sterpini

Dare ordine di dotarsi di pala e sonda. Dare ordine al gruppo vista udito di accendere l’ARVA in ricezione (su valori di sensibilità medi, che non consentano di sentire il segnale proveniente da oltre 5 metri di distanza). Dare ordine di dotarsi di pala e sonda. I componenti della ricerca dovranno entrare in valanga dotati della sonda (precedentemente montata ) e della pala. Fin dal momento della preparazione della gita si consiglia di dotare la pala di un cordino tale che, in caso di queste necessità, la si possa portare a tracolla ed avere le mani libere per eseguire altre operazioni. 01/01/2019 A. Sterpini

In base al tipo di valanga è molto importante decidere se usare o meno gli sci. La presenza di blocchi di neve ostacola notevolmente il movimento con gli sci , mentre la neve soffice allunga i tempi di spostamento senza l’uso degli stessi. Se possibile, evitare di affondare fino all’inguine nella neve, altrimenti corriamo il rischio di inquinare con il nostro odore la valanga, per una eventuale successiva ricerca con le unità cinofile. I ricercatori entrano in valanga e devono esplorare con gli occhi le zone della valanga nella speranza di cogliere segni che mostrino la presenza o il passaggio del travolto (come il ritrovamento di suoi oggetti personali). 01/01/2019 A. Sterpini

Il ritrovamento di oggetti va subito segnalato al coordinatore. La ricerca vista e udito va eseguita su tutta la superficie della valanga, condotta in silenzio per poter sentire eventuali anche se improbabili lamenti e per sentire i suggerimenti del responsabile. Il ritrovamento di oggetti va subito segnalato al coordinatore. L’oggetto ritrovato va evidenziato e ben esposto sulla superficie della neve , senza però spostarlo dal luogo del ritrovamento. 01/01/2019 A. Sterpini

Intorno all’oggetto ritrovato il ricercatore esegue un rapido sondaggio in modo tale da verificare la presenza o meno del corpo del travolto. Nel caso di ricezione del segnale ARVA il ricercatore avvisa immediatamente il coordinatore dell’autosoccorso, il quale in base alla dimensione della valanga ed al numero di soccorritori potrà: far proseguire la ricerca del travolto al ricercatore vista udito (ricerca finale con ARVA) incaricare il ricercatore più vicino di intervenire per la ricerca finale con ARVA , in modo da far proseguire sul resto della valanga la ricerca vista e udito. 01/01/2019 A. Sterpini

Ricerca specifica con ARVA e individuazione aree primarie Individuate le persone da adibire a questa ricerca, il coordinatore: Ordina l’ accensione dell’ARVA con il volume al massimo della ricezione e avvia la ricerca secondo le note modalità (vedi capitolo ARVA). Si mantiene in costante comunicazione con i ricercatori. La ricezione del primo segnale ARVA va resa nota al coordinatore. 01/01/2019 A. Sterpini

Le sonde devono essere impugnate sempre indossando i guanti. Nella fase finale della ricerca si ribadisce l’uso della sonda per una rapida e precisa individuazione del sepolto. E’ importante dopo aver stabilito il contatto della sonda con il corpo del sepolto, non rimuovere la sonda, ma avvisare il coordinatore e iniziare lo scavo. Le sonde devono essere impugnate sempre indossando i guanti. 01/01/2019 A. Sterpini

Quali sono le zone di ricerca primaria 01/01/2019 A. Sterpini

Sondaggio nel caso di sepolti senza ARVA La ricerca dovrà essere eseguita nell’ area ritenuta prioritaria fra quelle precedentemente individuate. L’ essenzialità e la rapidità della esecuzione permettono di ottenere risultati positivi. Le disposizioni del coordinatore in questa fase sono: Nomina di un responsabile del sondaggio e del relativo gruppo. Il responsabile dovrà coordinare tutte le operazioni di sondaggio nel luogo indicato dal coordinatore. Utilizzo del metodo a maglia larga in quanto ritenuto più efficace in funzione del tempo disponibile per l’autosoccorso. 01/01/2019 A. Sterpini

Linea di sondaggio 01/01/2019 A. Sterpini

Sondaggio a maglia larga 01/01/2019 A. Sterpini

Come effettuare il sondaggio su un pendio inclinato 01/01/2019 A. Sterpini

Come va eseguito lo scavo 01/01/2019 A. Sterpini

Ricapitolando Analisi generale, stima dei superstiti. Capire quanto è accaduto (quanti sono stati travolti, come, dove) e organizzarsi per il soccorso. Radunarsi in una zona sicura. Nominare il Direttore delle ricerche. Spegnere tutti gli ARVA. Preparare PALE e SONDE. 01/01/2019 A. Sterpini

Il Direttore delle ricerche nominerà: Gruppo ricerca VISTA e UDITO. Gruppo ricerca ARVA. Gruppo SPALATORI. Gruppo SONDATORI. 01/01/2019 A. Sterpini

Effettuare velocemente e con precisione: Ricerca vista/udito. Ricerca specifica con ARVA. Individuazione aree primarie per sondaggio nel caso di sepolti privi di ARVA. Spostarsi nell' area della ricerca dopo averla individuata. Eseguire la ricerca vera e propria. Scavare e liberare le vie respiratorie dei sepolti. 01/01/2019 A. Sterpini

Chiamare sempre ed il prima possibile il 118 (Soccorso Organizzato) 01/01/2019 A. Sterpini

PERCHE’ ?! Perché le vittime potrebbero avere ferite o lesioni gravi. Perché potrebbero esserci persone in stato di shock. Perché la ricerca con sondaggio ci risulta difficoltosa. Perché il recupero e/o trasporto a valle delle vittime potrebbe essere difficoltoso. 01/01/2019 A. Sterpini

Schema di chiamata Per attivare il Soccorso Alpino formulare il numero 118 Fornendo le seguenti informazioni: - luogo esatto dell’incidente - attività svolta e numero delle persone coinvolte - numero dei feriti e condizione sanitaria degli stessi - condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente - recapito telefonico da cui si chiama Per permettere un efficace intervento del Soccorso Alpino: - rispondere dettagliatamente all’intervista dell’operatore - lasciare libero il recapito telefonico 01/01/2019 A. Sterpini

Nella richiesta di soccorso, dobbiamo dire: Cosa è successo. Dove: Località – quota – versante – ecc. (dobbiamo essere il più precisi possibile). Quanti sono i travolti. Condizioni meteo locali. 01/01/2019 A. Sterpini

Come possiamo aiutare i soccorritori: Predisporre eventuale punto per l’atterraggio dell’Elicottero. Per l’atterraggio è necessaria un’area senza avvallamenti né ostacoli (cavi, alberi, ecc.) di almeno mt. 20 X mt. 15. Non indossare, né lasciare incustoditi oggetti e/o indumenti leggeri che possano essere sollevati dal flusso d’aria del rotore. A tal proposito sarebbe bene non abbandonare mai il proprio zaino. 01/01/2019 A. Sterpini

RICORDIAMOCI L’Elicottero atterra e decolla sempre contro vento. Non avvicinarsi mai senza l’autorizzazione del pilota e/o del tecnico di elisoccorso. Avvicinarsi sempre e solo frontalmente (angolo 45°) 01/01/2019 A. Sterpini

Coprirsi bene. L’elicottero in fase di atterraggio e decollo sposta tanta aria quanto il proprio peso. 01/01/2019 A. Sterpini

F I N E e Grazie per l’attenzione….! 01/01/2019 A. Sterpini