Social Capital for Inclusive Actions in Local Entrepreneurship

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Transcript della presentazione:

Social Capital for Inclusive Actions in Local Entrepreneurship So.C.I.A.L.E. Social Capital for Inclusive Actions in Local Entrepreneurship

Obiettivi generali dell’Azione 3 So.C.I.A.L.E. Obiettivi generali dell’Azione 3 favorire processi di mainstreaming a livello di sistema ossia processi di trasferimento delle esperienze dal progetto ai sistemi di riferimento (settori della ricerca, della formazione, dell’istruzione, delle politiche sociali, della politica delle imprese, del mercato del lavoro, ecc.) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Obiettivi generali dell’Azione 3 So.C.I.A.L.E. Obiettivi generali dell’Azione 3 Momento d'incontro tra domanda e offerta L’offerta si realizza nel corso dell’Azione 2 La domanda è invece, rappresentata dagli attori istituzionali (locali, regionali e nazionali) dal mercato inteso come insieme di bisogni (espliciti o taciti) della collettività 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Obiettivi generali dell’Azione 3 So.C.I.A.L.E. Obiettivi generali dell’Azione 3 Permettere alle PS di raggiungere una più larga utenza Garantire la continuità dei benefici prodotti dalle PS a livello locale nel corso dell’Azione 2 Soddisfare/indurre la domanda di nuovi approcci di lotta all’esclusione socio-lavorativa da parte dei decisori politici e del mercato del lavoro Trasporre esperienze di successo nei centri decisionali dei sistemi di riferimento. 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale “quell’insieme di elementi invisibili che definiscono il potenziale di interazione di un sistema. Il capitale sociale locale ha da sempre rappresentato il vero e proprio vantaggio competitivo del modello produttivo italiano. I fattori di connessione del territorio (le reti, la condivisione dei valori, i rapporti fiduciari) stanno venendo meno e si sta consumando più capitale di quanto non se ne produca” (Censis, I nuovi termini della coesione sociale, Franco Angeli, Milano, 2003, p. 41) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale Quale consapevolezza è maturata, nei contesti e tra i decisori locali, circa gli elementi costitutivi del capitale sociale territoriale? Se questa consapevolezza è maturata, quali e quante risorse di capitale sociale (reti, valori, rapporti fiduciari, ecc.) sono disponibili localmente? E quante se ne potrebbero ulteriormente attivare? In che modo? Se queste risorse sono, per loro natura, invisibili e immateriali, come renderle visibili e percettibili rispetto al sistema locale? 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale Componente economica e imprenditoriale: Valore dell’impresa quale soggetto attivo e dinamico nelle politiche di sviluppo locale 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale Componente relazionale e sociale: Valore di quell’insieme di soggetti che non hanno come presupposto e finalità il profitto, ma ciò nonostante producono beni o servizi a forte connotazione relazionale Imprese non profit (cooperative sociali prevalentemente di tipo B) Sistemi d’impresa che inducono il sistema locale ad acquisire atteggiamenti di responsabilità sociale (soprattutto in settori relativamente deboli, come l'agricoltura) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale Rendere maggiormente visibili e riconoscibili quelle esperienze (locali e trasversali) creatrici di pratiche e culture relazionali Attraverso: Un’azione di ricerca e di riflessione sul potenziale di capitale sociale locale Una strategia di comunicazione sociale che renda “attivabile” questo capitale invisibile e immateriale 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale Non sarà possibile offrire risposte standard Alcuni territori avranno infatti già reso esplicito e incluso alcune forme di capitale sociale che altri territori non avranno ancora riconosciuto 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Carlo CALDARINI (SAIP) So.C.I.A.L.E. Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale L’attenzione deve invece essere riservata alla capacità degli attori locali, portatori d’interessi collettivi, di: Riconoscere tali fenomeni Saperli interpretare Saper dare loro continuità Offrendoli all’attenzione delle comunità locali come elementi visibili di riflessione e di costruzione di strategie di sviluppo endogeno 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Cosa intendiamo per capitale sociale? «Quegli elementi tangibili che contano più di ogni altra cosa nella vita quotidiana delle persone: la buona volontà, l’amicizia, la partecipazione e i rapporti sociali tra coloro che costituiscono un gruppo sociale. Se una persona entra in contatto con i suoi vicini, e questi a propria volta con altri vicini, si determina un’accumulazione di capitale sociale» (Lydia Hanifan 1916) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Cosa intendiamo per capitale sociale? Il capitale sociale è una risorsa che “fa da ponte” tra una rete all’altra in cui si muove l’attore «È la rete delle relazioni che un attore (individuo o gruppo) possiede e può mobilitare per perseguire i propri fini e migliorare la propria posizione È essenzialmente legato alla classe sociale e si distingue dal capitale economico e culturale» (Pierre Bordieu, 1980) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Cosa intendiamo per capitale sociale? Il capitale sociale si produce perché è l’individuo che investe nella rete di rapporti per trarne un profitto individuale Sono le conoscenze personali che un individuo o una famiglia ha per il fatto di occupare una certa posizione in una struttura sociale «È la qualità di una relazione sociale. È una risorsa per l’azione razionale, individuale o di gruppo Si manifesta sotto forma di obbligazioni e aspettative reciproche (fiducia), canali informativi, norme sociali comuni » (James Coleman, 1988) 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)

Cosa intendiamo per capitale sociale? Il diverso rendimento istituzionale ed economico di regioni apparentemente simili è dovuto all’influenza di alcuni aspetti della struttura sociale, raccolti sotto la comune etichetta del capitale sociale. «Le forme del capitale sociale sono risorse morali generali della comunità e possono essere distinte in tre principali componenti: la fiducia, norme e obbligazioni morali, reti sociali di attività dei cittadini» (Robert Putnam, 1993) Torna a “Le ragioni di un'azione trasversale sul tema del capitale sociale locale” 13 novembre 2006 Carlo CALDARINI (SAIP)