LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA ED “IL BIOTESTAMENTO” “ una legge da gestire con molta umanità” Implicazioni della legge per i professionisti, implicazioni.

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LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA ED “IL BIOTESTAMENTO” “ una legge da gestire con molta umanità” Implicazioni della legge per i professionisti, implicazioni per i cittadini Rosario Cultrera

Codice Deontologico Art. 33 – Informazioni al cittadino Il medico deve fornire al paziente la più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate. Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e l’adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del paziente deve essere soddisfatta. Il medico deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di prevenzione. Le informazioni riguardanti prognosi gravi o infauste o tali da poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornite con prudenza, usando terminologie non traumatizzanti e senza escludere elementi di speranza. La documentata volontà della persona assistita di non essere informata o di delegare ad altro soggetto l’informazione deve essere rispettata.

La medicina è cambiata: si delinea nettamente una professione sanitaria estremamente tecnicistica, aziendalistica, economicistica in un contesto socio sanitario e culturale mutato. Il pericolo è quello di creare una medicina che veda la malattia come evento clinico o di costo e non come evento esistenziale. La tecnica poi ha un grosso difetto: nel momento in cui sembra risolvere i problemi, in realtà ne crea sempre di nuovi.

I professionisti medici devono saper scoprire l’autentico significato della vita anche quando questa sta per spegnersi ed essere leali alleati coinvolgendo anche in questa loro attività la famiglia. In un pronto soccorso di fronte alle grandi emergenze è molto facile che il medico scelga un approccio difensivistico- trattamenti “oltre” (over treatment): la medicina difensivistica può diventare dominante. Si deve ripristinare un’alleanza tra medico e cittadino utente, giustamente esigente. Con l’alleanza si ottiene uno splendido bilanciamento tra la dignità del paziente e la dignità del medico, entrambe massima espressione della dignità umana.

Il dolore va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima, a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardenza dell’amore, la carità Giuseppe Moscati