ASSOCIAZIONE AIUTO DONNA USCIRE DALLA VIOLENZA Bergamo Centro Antiviolenza ASSOCIAZIONE AIUTO DONNA USCIRE DALLA VIOLENZA Bergamo
La violenza contro le donne Definizione Onu 1993 “ogni atto di violenza fondato sul genere che comporti o possa comportare per la donna danno o sofferenza fisica, psicologica o sessuale, includendo le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata” (art.1) Declaration on the elimination of violence against women, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 20 dicembre 1993, New York
La violenza contro le donne Definizione Onu 1993 “…la violenza contro le donne è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna, che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione delle donne …” Declaration on the elimination of violence against women, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 20 dicembre 1993, New York
Che cos’è la violenza contro le donne? Come si manifesta Violenza nelle relazioni di intimità (da partner o ex) Violenza da parte di non partner Violenza sessuale intrafamiliare ai/alle minori Maltrattamento ai/alle minori e violenza assistita Stalking Femminicidio: omicidio per motivi di genere Molestie sessuali sul lavoro Matrimonio forzato Aborto selettivo Prostituzione forzata Mutilazioni genitali femminili
Diffusione della violenza nel mondo Nei paesi industrializzati il 20-30% delle donne ha subito violenze fisiche o sessuali da un partner o un ex partner nel corso della vita (Koss et al. 1994) Secondo l’OMS dal 40% al 70% delle donne vittime di omicidio sono state uccise dai propri partner In Europa il 33 % delle donne sopra 16 anni ha subito violenza nelle relazioni intime. (Consiglio d’Europa)
Diffusione della violenza in Italia Il 31,5% (6 milioni 788 mila) donne in età 16-70 anni ha subito violenza fisica/sessuale nel corso della sua vita (Istat,anno 2015) In Lombardia è il 31,4% In Italia ogni 4/5 giorni viene uccisa una donna per motivi di genere, per mano del partner o ex (www.casadonne.it)
Dati di Aiuto Donna 3.380 donne che hanno contattato il centro da aprile 1999 al 31 dicembre 2015 322 nel solo 2016 A questi numeri vanno aggiunte quelle donne che...
Chi è la vittima? Donne di tutte le età Di qualsiasi grado di istruzione Assenza di disturbi specifici Modelli tradizionali rispetto ai generi
Comportamento della vittima Paura Autocontrollo Ambivalenza: paura/protezione del partner Senso di colpa Totale responsabilizzazione rispetto l’unione di coppia Impotenza Attua strategie di sopportazione ed evitamenti
Chi è l’autore della violenza? Insospettabile! Qualsiasi estrazione sociale Qualsiasi grado di istruzione Qualsiasi età Generalmente assenti i disturbi psichiatrici Modelli tradizionali rispetto ai generi
Il profilo dell'autore di violenza Nega o minimizza i fatti e la loro gravità Dà la colpa alla vittima o ad altri fattori esterni Sostiene che ha perso il controllo / non è da lui Fa di tutto per non essere scoperto e per evitare le conseguenze penali della violenza Molti sono autori seriali di violenza domestica Che abbia o no precedenti penali, che sia conosciuto o no come autore di violenza domestica, che sia incensurato: è sempre pericoloso Gli autori di violenza nelle relazioni di intimità sono gli stalkers più pericolosi
Perché le donne rimangono o tornano con uomini maltrattanti Sicurezza: lasciare il partner può essere molto pericoloso (76% degli omicidi avviene nel momento della separazione) Perdite: tangibili, immediate, riguardano i bisogni primari dell'essere umano Guadagni: non tangibili, a lungo termine, legati ad aspirazioni e valori Percorso fortemente condizionato dagli aiuti disponibili e dalle risposte più o meno appropriate delle diverse agenzie
Principi guida per l’intervento Non c’è donna che meriti di subire violenza, non esiste giustificazione alcuna alla violenza L’autore è l’unico responsabile della violenza che agisce Le azioni violente sono reati e devono essere sanzionate: conflitto ≠ violenza!!! Cogliere le “cause” della violenza: non è un problema individuale, ma sociale. Non si può sconfiggere da soli!
Il testimone Mettersi dalla parte del carnefice rappresenta una grande tentazione. Tutto quello che il carnefice chiede è che il testimone non faccia niente. Fa così appello al desiderio universale di non vedere il male, di non sentirne parlare, di non parlarne. La vittima (invece) chiede al testimone di condividere il peso della sua sofferenza; domanda azione, impegno, ricordo. Per sfuggire alla responsabilità dei suoi delitti, il carnefice fa qualsiasi cosa sia in suo potere per promuovere l’oblio. Il segreto e il silenzio rappresentano la sua prima linea di difesa… Se il testimone è isolato, gli argomenti del carnefice sono irresistibili; senza un contesto sociale che sostenga le vittime, il testimone finisce per soccombere alla tentazione di guardare dall’altra parte Judith Herman
Grazie per l’attenzione! www.aiutodonna.it