contratto di quartiere

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contratto di quartiere Comune della Spezia contratto di quartiere umbertino

contratti di quartiere ...un programma innovativo in ambito urbano Legge 8 febbraio 2001 n. 21, Art. 4 “Il Ministero dei lavori pubblici promuove (…) un programma innovativo in ambito urbano finalizzato prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale e che preveda, al contempo, misure ed interventi per incrementare l’occupazione, per favorire l’integrazione sociale e l’adeguamento dell’offerta abitativa”. quartiere.umbertino@comune.sp.it

contratti di quartiere ...un programma innovativo in ambito urbano l'infrastrutturazione, la valorizzazione delle risorse storiche ed ambientali, il sostegno alle imprese locali che cercano l'innovazione, la lotta ai fenomeni di degrado sociale, il rilancio dell'immagine del territorio in modo da attrarre investimenti compatibili con uno sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle relazioni locali di ogni settore e dei flussi di informazione per garantire connessioni tra sviluppo locale e mercato globale. quartiere.umbertino@comune.sp.it

1870: nasce una città

il territorio e gli abitanti cambiano

L’urbanizzazione moderna 1881: 31.565 abitanti 1871: 24.127 abitanti 1861: 11.556 abitanti

il contesto sociale del quartiere umberto I° Il quartiere “Umbertino”, nasce il 15 agosto 1889, racchiuso in un quadrilatero frutto dello sviluppo urbanistico del XIX secolo, totalmente dipendente dalla presenza dell’Arsenale militare, e quale risposta ai problemi abitativi posti dall’afflusso di mano d’opera reclutata per i cantieri militari, si caratterizza fin dalla sua nascita come quartiere operaio, destinato ad accogliere i lavoratori dell’Arsenale e le loro famiglie. Caso di studio urbanistico della trasformazione industriale della città, da un punto di vista sociale, questa sua identità operaia contribuisce fin dall’inizio allo sviluppo di una comunità non autoctona ma legata da vincoli sociali e culturali robusti: è un quartiere che nel tempo matura una sua precisa identità, fin dall’inizio risultato dell’incontro di differenti culture di “immigrati”. La piazza centrale, Piazza Brin, costituisce per tradizione il cuore popolare non solo del quartiere, ma di tutta la città, identificata da eventi e usanze, popolari, ormai consolidate nella storia della città. quartiere.umbertino@comune.sp.it

Il quartiere e la sua piazza

la struttura della popolazione Un elevato indice di vecchiaia (253,7) superiore a quello medio comunale (244,7) Un elevato indice di dipendenza strutturale (69,6) anch’esso superiore a quello medio comunale (62,7), una presenza di ultrasessantacinquenni pari al 29,5% dei residenti rispetto a quella media comunale pari al 27,3%; in pratica ogni 100 minori vi sono circa 254 anziani residenti. Una marcata presenza di residenti stranieri pari al 12,1% della popolazione complessiva: percentuale più che doppia rispetto al dato medio comunale del 5,9%, e con un indice di vecchiaia pari a 8,3 quartiere.umbertino@comune.sp.it

la struttura della popolazione Popolazione complessiva residente nell’ambito interessato suddivisa per fasce d’età Fasce d’età 0-14 15-64 ≥65 Totale Residenti (v.a.) 2.604 13.224 6.607 22.435 Residenti (%) 11,6% 58,9% 29,5% 100% Popolazione straniera residente nell’ambito interessato suddivisa per fasce d’età Fasce d’età 0-14 15-64 ≥65 Totale Residenti (v.a.) 492 2.184 41 2.717 Residenti (%) 18,1% 80,4% 1,5% 100% Fasce d’età Dominicani Albanesi Romeni Marocchini Cinesi Ecuadoregni 0 – 14 116 113 24 76 39 32 15 – 64 514 379 307 173 170 152 ≥65 14 8 3 1 Totale 644 500 334 252 210 185 % su stranieri 24% 18% 12% 9% 8% 7% (Fonte: elaborazione Segreteria tecnica Distretto sociosanitario su dati anagrafe comunale 2008)

un'analisi s.w.o.t. Strengths – Weaknesses – Opportunities - Threats Analisi dei principali punti di forza e di debolezza e dei rischi e delle opportunità dell’ambito interessato FORZA DEBOLEZZA OPPORTUNITA’ MINACCIA Crescita qualitativa e quantitativa dell’offerta di servizi alla persona Presenza di ricorrenti momenti partecipativi della popolazione Ricchezza multiculturale Invecchiamento della popolazione Migrazione delle classi giovani-adulte Difficoltà da parte delle famiglie a far fronte ai compiti ed alle responsabilità intergenerazionali Elevato indice demografico di dipendenza strutturale Scarsa integrazione sociale degli immigrati Carenza di luoghi di socializzazione Azioni per favorire l’integrazione sociale e culturale ricomprese nel Contratto di Quartiere II Istituti scolastici disponibili all’attività partecipativa e interculturale. Comunità religiose e realtà associative disponibili all’attività partecipativa e interculturale. Presenza del volontariato con consolidata esperienza nel contrasto alla povertà e negli interventi di “buon vicinato” Crescita dell’insicurezza degli abitanti e conseguenti comportamenti regressivi di “chiusura” al dialogo soprattutto interculturale. Episodi di microcriminalità spaccio e prostituzione. Conflitto con la popolazione straniera residente.

il quartiere Umberto I°: gli interventi Recupero alloggi comunali e abbattimento barriere architettoniche Interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata Ristrutturazione e recupero ex liceo Pacinotti Interventi di edilizia agevolata Riqualificazione facciate edifici privati Ristrutturazione e recupero ex scuola Pontremoli Riqualificazione Piazza Brin, via Castelfidardo, via Ferrari, cortili Interventi di urbanizzazione Acquisto cinema “Odeon” Laboratorio di quartiere Empowerment di cittadinanza Centro servizi impresa sociale Caregiver Ludoteca Azioni di sperimentazione La strada dei mestieri e delle tradizioni locali quartiere.umbertino@comune.sp.it

Relazioni comunitarie La sperimentazione Ambiente urbano Sicurezza Salute Relazioni comunitarie Esigenze abitative Lavoro

Laboratorio di Quartiere: La parola laboratorio fa pensare ad un luogo dove si lavora per produrre qualcosa; nel Laboratorio di Quartiere si lavora insieme, si costruisce una partecipazione attiva, con tutti coloro che vogliono condividere delle iniziative per il loro quartiere un progetto di “accompagnamento sociale” a tutti gli interventi del Contratto: - azioni di comunicazione, partecipazione e mediazione (tenere costantemente informati gli abitanti sull’andamento dei lavori, organizzare incontri pubblici, eventi di partecipazione, ecc.); punto di riferimento della committenza sociale che deve necessariamente affiancare tutto il ciclo di vita del Contratto come occasione per ricostruire regole di convivenza, per avvicinare i servizi e l’amministrazione pubblica alla comunità degli abitanti. La sede del Laboratorio è uno spazio, operativo e simbolico, un contenitore, aperto alla cittadinanza. Non si tratta di un semplice “uso di locali”, ma piuttosto un punto di riferimento, definito e visibile, nel territorio del quartiere: un ‘luogo’ di informazione e partecipazione, per la popolazione. Laboratorio di Quartiere:

Laboratorio di Quartiere: capitale sociale recuperare tutto il “capitale sociale” accumulato (associazionismo, enti, istituzioni e servizi) al fine di ristabilire una rete di “interessi” circa le finalità del Contratto. La ricomposizione dei processi partecipativi, attuata anche attraverso la stipula di specifici protocolli di intenti fra gli attori coinvolti, permetterà una precisa programmazione delle attività da svolgersi, su base triennale. E’ auspicabile che il Laboratorio possa divenire, al di là del ciclo di vita del Contratto stesso, un dispositivo capace di innescare processi di lungo periodo, processi di sviluppo di comunità, trasferibili anche ad altri contesti cittadini, occasione per aumentare la consapevolezza su responsabilità e diritti.

Laboratorio di Quartiere: domanda sociale Con la frequente apertura nel corso dell’anno per i necessari lavori di sull’iniziativa del Laboratorio: in molti sono entrati per avere informazioni circa la destinazione d’uso del locale; ma soprattutto sono state numerose le richieste di utilizzo del locale per attività gestite da gruppi, associazioni e dimostrazione di un reale bisogno di spazi e di aggregazione: Cooperativa Lindbergh (aula studi, spazio studenti); Pubblica Assistenza della Spezia per attività di doposcuola con bambini C.I.V. (assistenza legale gratuita ai cittadini) Croce Rossa Italiana/Ragazzi di Piazza Brin (attività ambulatoriali); Mangia Trekking (attività associativa di divulgazione); progetto “Buon Mercato” (punto di contatto cittadino); progetto per la creatività infantile con Catia Castellani; Progetto “con altri occhi” (riprese video) progetto “Casa Musica” in collaborazione con le scuole

Attori sociali Gruppo operativo Centro Sociale Anziani Chiesa Battista Circoscrizione n. 3 C.I.V. “Piazza Brin” Comitato Solidarietà Immigrati Coop Cils – job center Informanziani Missione 2000 Oratorio Salesiano Parrocchia della Scorza Ragazzi di Piazza Brin Scuola “2 giugno” Centro Territoriale ed. Permanente Scuola “Alfieri” A.R.T.E. Coop Lindbergh Teatro Ocra Casa Musica Laboratorio creatività bambini Circolo Fantoni Consulta comunità religiose Gruppo operativo Responsabile del progetto: Dirigente tecnico Coordinatore azioni sperimentazione Responsabile attività di comunicazione Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale Assistenti sociali Tecnico Lavori pubblici Operatore ludoteca civica Operatore servizi educativi Tecnici attività produttive e turismo Operatore Polizia Municipale Rappresentante Circoscrizione n.3

Partecip/Azione Sottoscrizione di un accordo Finalità e obiettivi da rispettare Quali impegni e responsabilità ci prendiamo? Costituzione di un tavolo sociale Come si partecipa? Dobbiamo darci dei criteri di lavoro comune Ciascuno deve “metterci del suo” Regole della partecipazione Quali argomenti vogliamo affrontare? Abbiamo delle priorità? Gruppi tematici Cosa realizziamo? Iniziative e progetti