LA RESISTENZA ITALIANA

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Transcript della presentazione:

LA RESISTENZA ITALIANA «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini; di morire da uomini per vivere da uomini». (Piero Calamandrei, tra i fondatori del Partito d’Azione)

In Italia, alla guerra patriottica dei soldati e degli ufficiali che rifiutarono di arrendersi ai tedeschi, si accompagnò una guerra civile, combattuta da italiani contro italiani. Da una parte vi erano i fascisti, dall’altra coloro che rifiutavano qualsiasi forma di collaborazione con loro e con i tedeschi; fra questi c’erano soldati che si sottraevano all’arruolamento nell’esercito della Repubblica Sociale; militanti di partiti antifascisti che rientravano dall’esilio; ma anche tanti giovani che facevano la scelta, morale e politica ad un tempo, di prendere le armi contro la dittatura. Tutte queste persone costituirono i primi nuclei di resistenza partigiana. Nascosti fra le montagne, i partigiani organizzavano azioni di guerriglia e di sabotaggio, spesso favoriti dall’appoggio della popolazione. Ma subito cominciarono, da parte di fascisti e tedeschi, i rastrellamenti, durante i quali le zone ritenute covo dei partigiani erano perlustrate metro per metro con grande spiegamento di forze. I partigiani catturati venivano torturati e impiccati; i villaggi che li ospitavano venivano, per rappresaglia, dati alle fiamme, tutti i loro abitanti erano massacrati, compresi i vecchi, le donne, i bambini. Feroci rappresaglie come queste avvennero, ad esempio, a Sant’Anna di Stazzema, in Toscana, a Boves, in provincia di Cuneo, a Marzabotto, in provincia di Bologna. Questa lotta durò quasi due anni. Alcune zone – per esempio la Lunigiana, il Modenese, la val d’Ossola, le Langhe, la Carnia – furono temporaneamente controllate dai partigiani: qui sorsero spontaneamente, col favore delle stesse popolazioni civili, «città libere» e «repubbliche» dove rivissero le istituzioni democratiche (comuni, partiti, libera stampa) che il fascismo aveva soppresso.

IL CONTESTO INTERNAZIONALE DOMINIO NAZISTA sull’Europa paesi occupati Francia settentrionale, Iugoslavia, Polonia, Urss occidentale ecc. DOMINIO NAZISTA sull’Europa RESISTENZA EUROPEA paesi satelliti, collaborazionisti o alleati Francia di Vichy, Repubblica di Salò, Norvegia ecc.

IL CONTESTO ITALIANO DEL 1943 ARMISTIZIO TRA ITALIA E ALLEATI 10 luglio sbarco alleato in Sicilia Regno del Sud 8 settembre ARMISTIZIO TRA ITALIA E ALLEATI occupazione tedesca dell’Italia centro-settentrionale Repubblica di Salò 25 luglio caduta del fascismo

LE FASI 25 aprile 1945 LIBERAZIONE dopo il 25 luglio 1943 dopo l’8 settembre 1943 autunno 1943 primavera 1945 25 aprile 1945 LIBERAZIONE ricostituzione dei partiti antifascisti dissoluzione dell’esercito prime formazioni partigiane nascita Cln guerra partigiana sciopero generale del marzo ’44 avanzata degli Alleati a Sud

LE TRE GUERRE per la liberazione del paese dal dominio nazifascista Secondo lo storico Claudio Pavone, nella Resistenza convissero tre tipi di guerra. per la liberazione del paese dal dominio nazifascista GUERRA PATRIOTTICA tra i partigiani e i fascisti della Repubblica di Salò GUERRA CIVILE per una trasformazione della società in senso socialista GUERRA DI CLASSE

c’è stata la Resistenza… I PROTAGONISTI c’è stata la Resistenza… degli uomini POLITICI DEL CLN dei PARTIGIANI che hanno combattuto … ma anche degli operai che hanno scioperato dei militari che non hanno ceduto le armi degli internati militari in Germania delle donne e della popolazione civile

Tra le brigate partigiane ricordiamo: le squadre «badogliane» (monarchiche) per cui la cacciata dei tedeschi dall’Italia costituiva il fine ultimo della lotta, da un lato, e, dall’altro, le brigate «Garibaldi» (comuniste), «Matteotti» (socialiste), «Giustizia e Libertà» (Partito d’azione) «Fiamme verdi» (cattoliche) per cui la liberazione del territorio nazionale era solo il primo atto di un cambiamento politico radicale che doveva fare dell’Italia una nazione democratica.

I NODI PROBLEMATICI PRINCIPALI i rapporti tra le forze politiche nel Cln i rapporti tra il movimento partigiano e gli Alleati i rapporti tra il movimento di liberazione e la monarchia il coinvolgimento della popolazione civile

GLI ESITI dalla RESISTENZA nascono Molto si può e si deve discutere della Resistenza. Ma un fatto è certo: dalla RESISTENZA nascono la REPUBBLICA ITALIANA (2 giugno 1946) la nostra COSTITUZIONE (1 gennaio 1948)