IL SOGNO EUROPEO
IL MANIFESTO VENTOTENE Il Manifesto di Ventotene, avente titolo originale Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto, è un documento per la promozione dell'unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il periodo di confino presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno, per poi essere pubblicato da Eugenio Colorni, che ne scrisse personalmente la prefazione.
STORIA Il Manifesto di Ventotene fu originariamente redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi con il titolo Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto nel 1941, quando per motivi politici furono confinati presso l'isola di Ventotene in quanto oppositori del regime fascista .Il Manifesto di Ventotene prefigurava la necessità per l'ideologia europeista di istituire una federazione europea dotata di un parlamento e di un governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali.
STORIA Il Manifesto di Ventotene fu originariamente redatto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi con il titolo Per un'Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto nel 1941, quando per motivi politici furono confinati presso l'isola di Ventotene in quanto oppositori del regime fascista .Il Manifesto di Ventotene prefigurava la necessità per l'ideologia europeista di istituire una federazione europea dotata di un parlamento e di un governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali.
EDIZIONE L'edizione del 1944 del Manifesto curata da Eugenio Colorni (che ha scritto inoltre una densa e opportuna prefazione) prese il titolo di "Problemi della Federazione Europea". Il volume fu stampato dalla Società anonima poligrafica italiana e stampato dalle Edizioni del Movimento italiano per la Federazione europea. Al testo furono aggiunti due saggi di Altiero Spinelli: Gli Stati Uniti d'Europa e le varie tendenze politiche della seconda metà del 1942 e Politica marxista e politica federalista del 1942-1943
BREXIT L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, nota anche come Brexit , è il processo che porrà fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea, come conseguenza del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.
ALTRE EDIZIONI Per un'Europa libera e unita Il Manifesto del Movimento Federalista Europeo. Problemi della Federazione europea Per un'Europa libera e unita Il manifesto di Ventotene.
BREXIT L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, nota anche come Brexit , è il processo che porrà fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea, come conseguenza del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea.
RAPPORTI TRA UE E REGNO UNITO L’idea di un’unione dei paesi europei nacque nell'immediato dopoguerra, dalla volontà di uscire dalla violenza del secondo conflitto mondiale, in nome di una stabilità politica ed economica del continente europeo; il primo politico a proporre una confederazione europea fu proprio il britannico Winston Churchill. Tuttavia, i rapporti tra il Regno Unito e l’Europa, fin dall'adesione alla Comunità economica europea nel 1973, sono stati sempre caratterizzati da incertezze e ripensamenti.
INDIZIONE DEL REFERENDUM David Cameron, leader del partito conservatore e primo ministro, negoziò nel febbraio 2016 un nuovo accordo con Bruxelles; tuttavia, per avere maggior margine di manovra nelle trattative, scelse di chiamare gli elettori britannici a un referendum sulla permanenza nell'Unione: la sua idea era mostrare a Bruxelles e ai partner europei la concretezza dell'opzione di uscita del Regno Unito dall'Unione. Egli stesso si pose comunque contro l'uscita, che non era un suo obiettivo politico.
ESITO DEL REFERENDUM Il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea si è svolto il 23 giugno 2016 nel Regno Unito e a Gibilterra e ha visto un risultato a sorpresa, con i favorevoli all'uscita dall'UE attestati sul 51,9%, contro il 48,1% degli elettori che ha votato per la permanenza. Il voto ha aperto anche problemi politici, considerato, per esempio, che in Scozia gli elettori hanno votato a grande maggioranza a favore della permanenza
CONSEGUENZE ai cittadini europei che vivono nel Regno Unito ai turisti italiani che viaggiano nel Regno Unito a chi vorrà andare a vivere nel Regno Unito a chi vorrà andare a studiare nel Regno Unito
CONSEGUENZE I 3 milioni di cittadini UE che risiedono nel Regno Unito dovranno ottenere la residenza permanente, “residence permit”, e a tal proposito, sono già cominciate le trafile burocratiche con moduli di 85 pagine da compilare. Londra non vuole punire chi è già nel Regno Unito e assicura che le persone non perderanno i diritti acquisiti, ma chiede che lo stesso trattamento venga riservato ai propri cittadini residenti negli altri Paesi Europei.
CONSEGUENZE I turisti italiani non potranno più viaggiare nel Regno Unito con la carta d’identità, ma dovranno premunirsi di passaporto, così come non sarà più valida la copertura garantita dalla Tessera sanitaria europea, ma sarà obbligatorio stipulare un’assicurazione. Sono previsti anche un aumento del prezzo del biglietto aereo e delle tariffe della telefonia. Si è ipotizzata la possibilità di far pagare una tassa d’ingresso e anche di creare un sistema di registrazione preventivo sul modello dell’ Esta, necessario per viaggiare negli Stati Uniti.
CONSEGUENZE Per le persone che vogliono andare a vivere a Londra, non sarà così semplice: dovranno dimostrare di avere un lavoro, ma non uno qualsiasi. Si sta valutando di imporre delle quote all’immigrazione e di decidere in quali settori ci sia la necessità di assumere dall’estero e in quali no.
CONSEGUENZE Per gli studenti che vogliono vivere un'esperienza di studio nel Regno Unito, i costi non saranno più come quelli attuali. Infatti, sono a rischio i benefici garantiti dalla comune appartenenza all’Ue, tra cui l’esenzione del pagamento delle tasse e l’accesso ai finanziamenti bancari per pagarle. Gli studenti europei fino adesso pagavano la stessa rata dei britannici (circa 11 mila euro l’anno), ma in futuro potrebbero pagare le tasse che oggi sono destinate agli studenti extraeuropei.