Le funzioni del sistema finanziario

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Transcript della presentazione:

Le funzioni del sistema finanziario Corso di Economia delle Istituzioni Finanziarie Docente: Luca Riccetti Le funzioni del sistema finanziario Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti LOGISTICA DEL CORSO Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti Testi di riferimento Testi di riferimento principali: Forestieri G., Mottura P., Il sistema Finanziario, Egea, settima edizione. Munari L., Strumenti finanziari e creditizi – dai bisogni alle soluzioni, McGraw-Hill, terza edizione. Testi utili: Alessandrini Pietro, Economia e politica della moneta, il Mulino. Strumenti di politica monetaria dell'Eurosistema. Guida per gli operatori (https://www.bancaditalia.it/compiti/polmon-garanzie/index.html) Materiale distribuito in aula e/o messo a disposizione sulla pagina web del docente. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti Esame e interazione Esame: orale. Ricevimento (via Crescimbeni 14): Durante il corso: giovedì ore 16-17. Nei restanti mesi: mercoledì ore 12.30-13.30 o su appuntamento. E-mail: luca.riccetti@unimc.it Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

sistema finanziario E STRUMENTI FINANZIARI Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Cos’è il sistema finanziario? Il sistema finanziario è l’insieme organizzato (con le autorità di controllo) di mercati, intermediari e strumenti finanziari, che permette di svolgere l’attività finanziaria. In questa definizione vi sono 4 componenti fondamentali. Attività finanziaria: produzione e offerta dei servizi finanziari. Strumenti finanziari: contratti (vedi slides successive). Mercati finanziari: mercati nei quali si negoziano gli strumenti finanziari. Intermediari finanziari: imprese speciali che svolgono l’attività finanziaria e i servizi connessi (negoziazione e consulenza). Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Gli strumenti finanziari Sono contratti che incorporano diritti patrimoniali/economici (credito, proprietà, impegno a negoziazioni future) e possono anche incorporare diritti non patrimoniali (ad es. i poteri amministrativi legati ai titoli azionari). Costituiscono una forma di rappresentazione della ricchezza reale più semplice da detenere e trasferire, fondamentale per la nascita dell’economia moderna. Infatti… Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Gli strumenti finanziari: liquidità È più semplice comprare e vendere strumenti fin. rispetto alla ricchezza reale e… vi è la possibilità di regolare l’importo unitario di un investimento per un ammontare piccolo accessibile anche per investimenti modesti  rendono gli investimenti più liquidi (maggiori possibilità di comprare e vendere), e quindi danno anche la possibilità di rivedere le scelte di investimento (questo è sempre bene?). Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Gli strumenti finanziari: gestione del rischio possibilità di ripartire il portafoglio di investimenti in più attività, diversificando e quindi riducendo il rischio; possibilità di disegnare strumenti a vari livelli di rischio, ricordando che per correre rischi più elevati gli investitori si devono attendere aspettative di rendimento più alte. Questa gamma di alternative serve per soddisfare investitori con diverse propensioni al rischio. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Gli strumenti finanziari: funzioni La natura dei diritti incorporati negli strumenti finanziari può essere articolata in base alla funzione svolta dallo strumento: funzione di mezzo di pagamento; funzione di trasferimento delle risorse finanziarie; funzione di gestione dei rischi. Queste funzioni degli strumenti corrispondo alle funzioni del sistema finanziario. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

TUF e definizione di legge Il testo unico della finanza (TUF), invece, distingue gli «strumenti finanziari» dai «mezzi di pagamento» che non sono considerati strumenti finanziari. Tra gli «strumenti finanziari» rientrano gli strumenti del mercato monetario, ma non i mezzi di pagamento quali, ad es., i depositi bancari o postali. Quindi attenzione ai termini in ambito giuridico rispetto alla letteratura finanziaria. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Le funzioni del sistema finanziario Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti Funzioni e regole Il sistema finanziario è fondamentale per migliorare lo sviluppo e l’efficienza dell’economia reale moderna (scambi commerciali, investimenti…), perché svolge 3 funzioni importantissime: il regolamento degli scambi; l’accumulazione e la gestione del risparmio e il finanziamento degli investimenti; la gestione dei rischi. Data la natura dell’attività svolta, il sistema deve essere regolato e controllato dalle autorità di vigilanza. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

1) Regolamento degli scambi I sistemi economici moderni si basano sulla specializzazione dei soggetti. Quindi necessitano di meccanismi di scambio efficienti. Alla base dell’efficienza degli scambi vi è il sistema dei pagamenti. Questo si è evoluto dall’economia di baratto all’economia monetaria, cioè basata su un bene accettato come moneta. Approfondiremo questo argomento nella prossima lezione. Per ora basta capire che la moneta aumenta le possibilità di contropartita e quindi di scambio. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

2) Trasferimento di risorse finanziarie La crescita dell’economia è basata sul volume e sulla natura degli investimenti. Il volume degli investimenti è legato all’accumulazione del risparmio. La natura degli investimenti è legata alle scelte di allocazione del risparmio (che portino ad una efficienza allocativa, cioè alla scelta di progetti con un profilo di rendimento/rischio migliore). Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

2) Unità in surplus e unità in deficit Il trasferimento delle risorse vi è perché vi sono: unità in «surplus», cioè unità che risparmiano il potere di acquisto in eccesso (reddito > consumo + investimento) e/o hanno ricchezza. Vogliono cedere i risparmi per ottenere potere di acquisto futuro. Di solito le famiglie sono unità in surplus. Unità in «deficit», cioè unità che necessitano di risorse esterne per finanziare consumi o investimenti di ammontare superiore alla capacità di spesa/autofinanziamento. Le imprese e gli Stati sono solitamente unità in deficit. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

2) Finanziarizzazione dell’economia Il trasferimento dei fondi dall’unità in surplus, che diviene «datrice di fondi», all’unità in deficit, che diviene «prenditrice di fondi», è facilitato se vi è il sistema finanziario. Infatti, come la moneta semplifica gli scambi, così il sistema finanziario riduce i costi di ricerca: è difficile trovare un investimento adeguato in termini di importo, scadenza ed efficienza (rischio e redditività). Occorre quindi un meccanismo di accentramento delle risorse dai molti risparmiatori e di redistribuzione ai prenditori. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

2) 3) Rischi insiti nel trasferimento delle risorse Il datore di fondi rischia di non veder rientrare i propri fondi nelle modalità attese. Questo potrebbe ridurre la volontà di dare i fondi o aumentare i rendimenti richiesti sopra il livello che il prenditore di fondi può sopportare (redditività attesa per l’investimento < redditività richiesta dal datore di fondi per quel livello di rischio). Il sistema finanziario cerca quindi di ridurre il rischio tramite: Informazione Liquidità Trasformazione del rischio Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti 2) 3) Informazione L’informazione serve per misurare il rischio di «fallimento» del prenditore di fondi: Valutare l’affidabilità del prenditore ex ante; Monitorare l’utilizzo dei fondi ex post, tramite la scrittura di contratti (cioè strumenti finanziari) adeguati. L’informazione si dovrebbe riflettere nel prezzo degli strumenti finanziari. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti 2) 3) Liquidità Il rischio per il datore di fondi potrebbe essere la necessità di riavere i propri risparmi prima della scadenza del contratto. Per ridurre questo rischio è importante la liquidità, cioè la possibilità di smobilizzare l’investimento (senza gravi perdite) prima della scadenza. la liquidità di strumenti negoziabili è legata alla durata residua, alla standardizzazione, al rischio, alla presenza di un mercato organizzato con costi bassi e prezzi trasparenti… La liquidità di strumenti non negoziabili è legata alla durata residua. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

2) 3) Trasformazione del rischio A volte i rischi possono essere comunque troppo alti per gli investitori, sia per quanto riguarda le possibilità di fallimento, sia per i rischi di liquidità. Per il rischio di fallimento occorre diversificare il portafoglio (risk sharing) e questo può essere fatto in vari modi (gestioni patrimoniali, fondi comuni, banche). Per ridurre il rischio di liquidità occorre o la trasformazione delle scadenze che viene svolta dagli intermediari finanziari o avere mercati «liquidi». Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti 3) Gestione dei rischi Oltre alla gestione dei rischi intrinseci nel trasferimento delle risorse (rimborso/credito e liquidità), il sistema fin. agevola la gestione di altri rischi tramite: Contratti a termine Attività assicurativa Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti 3) Contratti a termine Sulle merci: per favorire gli scambi si fissa oggi il prezzo a cui si regolerà una transazione futura. Sugli strumenti finanziari: per favorire il trasferimento delle risorse si costruisce un contratto (derivato) che ha ad oggetto il rischio legato all’andamento futuro di uno strumento finanziario. Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti

3) Attività assicurativa Serve per gestire i rischi puri, cioè che potrebbero portare danni in un momento futuro non determinato nel tempo e di gravità non nota. L’assicurato trasforma il rischio puro in un costo certo (premio della polizza assicurativa). La compagnia di assicurazione è in grado di gestire il rischio e risarcire i danni, tramite un processo di pooling: l’incertezza sulla frequenza e gravità del rischio di un singolo si riduce ed è prevedibile nell’aggregato (qualcosa in comune con la diversificazione di portafoglio…). Economia delle Istituzioni Finanziarie - Riccetti