I Redditi di Lavoro Dipendente Studio Lubello
Redditi di lavoro dipendente e assimilati – norme del T.U.I.R. ART. 49 redditi di lavoro dipendente ART. 50 redditi assimilati a quelli di lavoro dipend. ART. 51 determinazione dei redditi di lavoro dip. ART. 52 determinazione dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente
La nozione di reddito di lavoro dipendente Studio Lubello Nella categoria dei redditi di lavoro dipendente rientrano : Le retribuzioni percepite in dipendenza di un rapporto di lavoro subordinato; Le pensioni e assegni equiparati I redditi assimilati (elencati tassativamente)
La nozione di reddito di lavoro dipendente Studio Lubello I redditi di lavoro dipendente sono individuati innanzitutto dall’art. 49, primo comma del TUIR, che si riferisce ai redditi derivanti dal lavoro “prestato alle dipendenze e sotto la direzione di altri”
Le Retribuzioni Studio Lubello Secondo l’art. 49, primo comma del TUIR le retribuzioni sono costituite dal compenso del lavoratore e comprendono tutte le somme e i valori (beni e servizi) percepiti in relazione al rapporto di lavoro
Le Retribuzioni Sono invece escluse dal reddito di lavoro dipendente: Studio Lubello Sono invece escluse dal reddito di lavoro dipendente: Le retribuzioni percepite dal coniuge, dai figli minori o invalidi e dagli ascendenti dei lavoratori autonomi e imprenditori individuali; Le somme corrisposte ai dipendenti a titolo di risarcimento del danno subito; I compensi reversibili; I benefici previdenziali e assistenziali;
Le Retribuzioni Segue: Studio Lubello Segue: Le spese sanitarie di assistenza specifica a soggetti portatori di handicap; I premi assicurativi pagati nell’esclusivo interesse del datore di lavoro; Gli oneri deducibili; Le indennità, le somme e i rimborsi spese connessi a trasferte e trasferimenti
Le Retribuzioni Il requisito della territorialità Studio Lubello Il requisito della territorialità Tale requisito permette di distinguere se la prestazione di lavoro dipendente è prestata in Italia o all’estero; Le regole per la determinazione e di imposizione del reddito di lavoro dipendente cambiano a seconda del luogo di effettuazione (se in Italia o all’estero)
Le Retribuzioni - Territorialità Studio Lubello Secondo quanto stabilito dagli artt. 3 e 23 del TUIR e precisato dalla Circ. 16 novembre 2000, n. 207/E, la sussistenza del requisito della territorialità è legato: al luogo in cui è prestata l’attività lavorativa; al luogo di residenza del prestatore La cittadinanza del prestatore e il luogo di pagamento delle retribuzioni sono dati irrilevanti per l’imposizione
Le Retribuzioni - Territorialità residenza nei primi sei mesi (I) ATTIVITA’ PRESTATA IN ITALIA residenza dopo i primi sei mesi (E) per un periodo > di 183 gg in 12 mesi (E) ALL’ESTERO per un periodo < di 183 gg in 12 mesi (I)
Le Retribuzioni - Il momento impositivo Studio Lubello Secondo quanto disposto dall’art. 51, primo comma del TUIR i redditi di lavoro dipendente (e quindi anche le retribuzioni) sono tassati al momento della percezione: criterio di cassa; Per i redditi in natura si considerano percepiti al momento in cui i beni ed i servizi entrano nella disponibilità, non rilevando l’effettivo consumo
Le Retribuzioni - Il momento impositivo Studio Lubello Esiste poi una presunzione legale secondo cui si considerano percepiti nel periodo d’imposta anche le somme e i valori corrisposti dal datore di lavoro entro il 12 del mese di gennaio (criterio di cassa allargato)
Le Retribuzioni – la base imponibile Studio Lubello L’articolo 51 del TUIR stabilisce che fanno parte della retribuzione varie componenti che spettano al dipendente a seguito del lavoro prestato nel rapporto di lavoro o per il solo sussistere dello stesso
Le Retribuzioni – Base imponibile Studio Lubello Possono classificarsi le seguenti componenti: Retribuzione diretta; Retribuzione indiretta o sostitutiva; Somme risarcitorie; Compensi e indennità di fine rapporto; Superbonus per chi rinuncia ad andare in pensione
Le Retribuzioni – Retribuzione diretta Studio Lubello È costituita da tutte le somme in denaro e i valori relativi ai beni e servizi percepiti in relazione al rapporto di lavoro: Il salario; La tredicesima e le altre mensilità aggiuntive; Gli scatti di anzianità; Il lavoro straordinario; L’indennità integrativa speciale dei dipendenti pubblici; Le somme percepite a titolo di transazione in costanza di rapporto di lavoro; Gli interessi sui crediti di lavoro e la rivalutazione monetaria (con sentenza di condanna)
Le Retribuzioni – Retribuzione indiretta Studio Lubello La retribuzione cosiddetta indiretta è quella che viene corrisposta al dipendente a prescindere dall’effettiva prestazione lavorativa; Si tratta delle: Indennità con natura previdenziale: Indennità di malattia; Indennità di maternità e disoccupazione; Integrazioni salariali;
Le Retribuzioni – Somme Risarcitorie Studio Lubello L’art. 1223 del codice civile precisa che il risarcimento deve comprendere sia il danno emergente (cioè la perdita subita) che il lucro cessante (cioè il mancato guadagno). In base al citato art. 6 comma 2 sono assoggettati a tassazione i proventi e le indennità che sono volti a risarcire il lucro cessante, in quanto sostitutivi di reddito
Le Retribuzioni – Compensi e indennità di fine rapporto Studio Lubello Sono compresi in questa categoria le somme percepite in dipendenza della cessazione del rapporto di lavoro come il TFR, l’indennità di preavviso, il corrispettivo del patto di non concorrenza; Ed anche le altre somme percepite a titolo di indennità, a titolo risarcitorio o a seguito di transazioni; Per i dipendenti pubblici sono comprese in questa categoria la buonuscita, l’indennità di anzianità; La tassazione di tali elementi avviene in generale separatamente
Le Retribuzioni – Superbonus per chi rinuncia ad andare in pensione Studio Lubello Secondo il disposto dell’art. 51, secondo comma, lett. i bis del TUIR i lavoratori che hanno maturato il diritto alla pensione di anzianità possono optare per continuare a lavorare; In questo caso essi percepiranno una quota di retribuzione (superbonus) pari alla contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale in caso di mancata opzione per il rinvio del pensionamento
Le Retribuzioni – I Compensi in Natura Studio Lubello I compensi in natura sono quella parte della retribuzione non corrisposta in denaro; Essa viene corrisposta in beni e servizi, anche prodotti dallo stesso datore di lavoro Sono inoltre compresi i beni e i servizi corrisposti al coniuge del dipendente ed ai suoi familiari fiscalmente a carico
Le Retribuzioni – I Compensi in Natura Studio Lubello I compensi in natura possono definirsi: generali se corrisposti solo a determinate categorie di lavoratori; o speciali se attribuiti ad alcuni solo di loro (Fringe Benefits)
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello La base imponibile (valore) dei compensi in natura, salvo le particolarità di cui si dirà in seguito, è costituita dal Valore Normale dei beni e servizi di cui l’art. 9, del TUIR detta i criteri di determinazione
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura In sostanza, anche secondo quanto affermato dall’A.F. nella Risoluzione 26.03.2004, n. 54/E, per valore normale si intende il prezzo o corrispettivo, al netto dell’IVA mediamente praticato: Per i beni o servizi della stessa specie o similari; In condizioni di libera concorrenza ed al medesimo stadio di commercializzazione (produzione o ingrosso o dettaglio); Nel tempo o nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquistati o prestati
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Valore convenzionale Il comma 4 dell’art. 51 individua alcuni dei beni e servizi che più frequentemente vengono concessi ai dipendenti, e cioè gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori concessi i uso promiscuo, i prestiti e gli immobili stabilendo speciali criteri di determinazione forfetaria dei valori da assoggettare a tassazione
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Per i fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato occorre distinguere: fabbricati iscritti in catasto senza alcun obbligo di dimorarvi fabbricati iscritti in catasto con obbligo di dimorarvi. fabbricati non iscritti in catasto
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Mezzi di trasporto aziendale L’utilizzo dei mezzi di trasporto aziendale ha rilevanza per il dipendente solo se: L’utilizzo è per motivi esclusivamente personali; Per motivi aziendali e personali (utilizzo promiscuo) Nel primo caso non vi sono disposizioni particolari e si applica il criterio generale del valore normale
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Mezzi di trasporto aziendali ad uso promiscuo Per gli autoveicoli i motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo, si assume il 30% dell’importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali che l’ACI modifica annualmente; Se il mezzo non è compreso nelle tabelle ACI si considera il modello più simile
Le Retribuzioni – Valutazione dei compensi in natura Studio Lubello Ad esempio, ipotizzando che l'utilizzo del veicolo venga concesso per il periodo compreso tra il 3 febbraio e il 30-4 anno n, occorrerà effettuare il seguente calcolo: Costo complessivo chilometrico di esercizio relativo ad una Lancia K 2.400 CC LS corrispondente ad una percorrenza di 15.000 chilometri = 0,63 Costo complessivo totale (15.000 x 0,63) = 9494,47 Reddito assunto su base annua (30% di 9494,47) = 2848,34 Reddito da attribuire (2848,34 x 87/365) = 678,92
Le Retribuzioni – Le trasferte Studio Lubello Per trasferta deve intendersi uno spostamento provvisorio e temporaneo del lavoratore in una sede diversa da quella di normale svolgimento dell’attività lavorativa; In tale caso il lavoratore dipendente avrà diritto ad indennità ed a rimborsi spese
Le Retribuzioni – Le trasferte Studio Lubello Ai fini del trattamento tributario delle indennità e dei rimborsi spese per trasferte occorre analizzare separatamente la trasferta effettuata nel territorio comunale ove si trova la sede abituale di lavoro, - da quella effettuata fuori dallo stesso
Le Retribuzioni – Le trasferte Studio Lubello Le indennità o i rimborsi di spese per le trasferte nell’ambito del territorio comunale, tranne i rimborsi di spese di trasporto comprovate da documenti (biglietti autobus, metropolitana, taxi, ecc.) e le indennità chilometriche corrisposte al dipendente nel caso utilizzi un mezzo proprio, concorrono a formare il reddito (art. 51, quinto comma TUIR e Ris 8.01.1993 n. 8/724 e 16.07.2002 n. 232/E)
Le Retribuzioni – Le trasferte Studio Lubello Per le trasferte fuori del territorio comunale dove si trova la sede di lavoro, è possibile distinguere tre sistemi l’uno alternativo all’altro; in ogni caso la scelta fra i 3 differenti sistemi va fatta con riferimento all’intera trasferta infatti non è possibile usare sistemi diversi per le singole giornate comprese nella stessa trasferta (art. 51, quinto comma TUIR)
Le Retribuzioni – Le trasferte Studio Lubello 1. Rimborso analitico o a piè di lista 2. Rimborso forfetario 3. Rimborso misto
Le Retribuzioni – Le trasferte - Rimborso analitico o a piè di lista Studio Lubello In caso di rimborso analitico delle spese per trasferte o missioni fuori del territorio comunale non concorrono a formare il reddito i rimborsi di spese documentate relative al vitto, all’alloggio, al viaggio e al trasporto, nonché i rimborsi di altre spese, anche non documentabili, eventualmente sostenute dal dipendente, sempre in occasione di dette trasferte o missioni, fino all’importo massimo giornaliero di Euro 15,49 elevate a Euro 25,82 per le trasferte all’estero.
Le Retribuzioni – Le trasferte - Indennità forfetaria Studio Lubello Le indennità percepite per le trasferte o le missioni fuori del territorio comunale concorrono a formare il reddito per la parte eccedente Euro 46,48 al giorno, elevate a Euro 77,47 per le trasferte all’estero, al netto delle spese di viaggio e di trasporto; se alloggio o vitto sono forniti gratuitamente il limite è ridotto di un terzo. Il limite è ridotto di due terzi in caso di rimborso sia delle spese di alloggio che di quelle di vitto
Le Retribuzioni – Le trasferte – I trasfertisti Studio Lubello L’art. 51, sesto comma del TUIR considera il caso particolare dei c.d. “trasfertisti”, lavoratori tenuti per contratto a svolgere l’attività lavorativa sempre in luoghi diversi; Le maggiorazioni e le indennità, che gli spettano anche se corrisposte con continuità concorrono a formare il reddito nella misura del 50% del loro ammontare.; Tale norma riguarda coloro che percepiscono tali indennità e maggiorazioni per tutti i giorni retribuiti a prescindere dalla reale effettuazione della trasferta.
Gli adempimenti del sostituto d’imposta Studio Lubello
Il sostituto d’imposta Studio Lubello Secondo l’art. 64, primo comma del DpR 600/73 “chi in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, per fatti o situazioni a questi riferibili ed anche a titolo di acconto, deve esercitare la rivalsa se non è diversamente stabilito in modo espresso”
Il sostituto d’imposta Studio Lubello Per ciò che concerne il reddito di lavoro dipendente (nonché per gli assimilati), occorre considerare l’art. 23, primo comma del DpR 600/73, che individua i sostituti d’imposta
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente Studio Lubello Il congegno previsto per la sostituzione d’imposta è il seguente: Il sostituto al momento dell’erogazione della retribuzione deve determinare la base imponibile e l’imposta dovuta dal percettore; Deve effettuare la ritenuta; È obbligato alla rivalsa nei confronti del lavoratore;
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente Studio Lubello Deve nei termini stabiliti versare all’Erario la ritenuta effettuata (art. 3, terzo comma, n. 1 e 7 del DpR 602/73); Ha obbligo di certificare a ciascun dipendente l’ammontare delle somme erogate, delle ritenute effettuate e versate, delle detrazioni e deduzioni riconosciute (art. 4, comma 6quater DpR 322/98); Deve predisporre la dichiarazione annuale del sostituto d’imposta (art. 7, primo comma del DpR 600/73)
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente – Base imponibile Studio Lubello La base imponibile è formata da tutti gli importi, sia in denaro che in natura, a qualunque titolo corrisposti, anche sotto forma di erogazioni liberali e comprese le erogazioni per spese sanitarie, premi per assicurazioni versati (CCNL), nonché le indennità corrisposte dagli Enti previdenziali (malattia e maternità se comunicate dal lavoratore al datore di lavoro)
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente – Base imponibile Studio Lubello Sono escluse dalla base imponibile Contributi previdenziali a carico del lavoratore; Contributi a fondi pensione (se trattenuti); I compensi esenti; I compensi reversibili a carico di terzi
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente – Base imponibile Studio Lubello La tassazione del lavoro straordinario Art. 2 del decreto legge 27 maggio 2008, n. 93 Imposta sostitutiva (dell'IRPEF e delle addizionali regionale e comunale) del 10% sugli straordinari, nel limite complessivo di 3.000 euro lordi, pagati ai lavoratori dipendenti che nel corso del 2007 non abbiano percepito uno stipendio lordo superiore a Euro 30.000,00.
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente – L’imposta Studio Lubello Fasi del calcolo dell’imposta: Determinazione della base imponibile; Determinazione dell’imposta lorda Calcolo dell’imposta al netto delle detrazioni
Le ritenute sui redditi di lavoro dipendente – Conguaglio di fine anno Studio Lubello In fase di conguaglio il sostituto d’imposta deve considerare i seguenti aspetti: Ricalcolare definitivamente la detrazione spettante; L’addizionale regionale; Le eventuali addizionali comunali; Somme e valori corrisposti entro il 12 gennaio dell’anno successivo; Gli arrotondamenti effettuati in corso d’anno; Se richiesto dal dipendente gli altri redditi di lavoro dipendente o assimilato;
Redditi di lavoro dipendente assoggettati a tassazione separata Studio Lubello Ambito normativo: Art. 17 del DpR 917/86 (TUIR) – ex art. 16 “l’imposta si applica separatamente sui seguenti redditi: Trattamento di fine rapporto di cui all’art. 2120 del codice civile e indennità equipollenti; a-bis) le prestazioni pensionistiche ( … ) erogate in forma di capitale ad esclusione del riscatto della posizione individuale ( … ) diverso da quello esercitato a seguito di pensionamento o di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità o altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti;
Redditi di lavoro dipendente assoggettati a tassazione separata Studio Lubello Segue: b) Emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili ad anni precedenti percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti ( … );
Redditi di lavoro autonomo Studio Lubello Redditi di lavoro autonomo
Redditi di lavoro autonomo Studio Lubello Redditi di lavoro autonomo L’articolo 53 del Tuir individua i redditi di lavoro autonomo, distinguendo quelli derivanti dall’esercizio di arti e professioni dagli altri redditi di lavoro autonomo espressamente elencati nei commi 2 e 3 dello stesso articolo
Esercizio di arti e professioni definizione Studio Lubello Sono redditi di lavoro autonomo quelli derivanti dall’esercizio di arti e professioni, cioè dall’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di attività artistiche, intellettuali e di servizi diverse da quelle di imprese elencate dall’art. 2195 c.c.
Lavoro autonomo: caratteristiche Studio Lubello Autonomia: (differenza con il lavoro dipendente) il soggetto svolge la propria attività senza alcun vincolo di subordinazione nei confronti del committente, avvalendosi di una propria organizzazione di lavoro, decidendo i tempi, le modalità e i mezzi necessari per il compimento dell’opera
Lavoro autonomo: caratteristiche segue Studio Lubello Professionalità e abitualità: (differenza con il lavoro occasionale) la professionalità si concretizza quando il soggetto pone in essere atti e comportamenti coordinati fra loro, finalizzati verso uno scopo prestabilito. L’abitualità sussiste quando tali atti sono posti in essere con regolarità, stabilità e sistematicità
Lavoro autonomo: caratteristiche segue Studio Lubello Natura non imprenditoriale: (differenza con l’attività d’impresa) minore investimento di capitali, prevalenza del lavoro rispetto al capitale. Distinzione fra le due categorie non sempre agevole e spesso si ricorre per qualificare la tipologia di reddito a decisioni giurisprudenziali e a risoluzioni ministeriali pronunciate in materia
Lavoro autonomo: caratteristiche segue Studio Lubello Requisito dell’iscrizione in albi e/o elenchi Non è necessaria l’iscrizione in albi od elenchi perché si produca reddito di lavoro autonomo; Tuttavia, in ordine al contratto d’opera intellettuale che sta alla base del rapporto professionale, si evidenzia come in base all’art. 2231 del codice civile, se l’esercizio di un’attività professionale sia subordinata alla predetta iscrizione, la prestazione prestata da un non iscritto non gli fornisce l’azione per il pagamento della retribuzione
Esercizio in forma associata Studio Lubello Inoltre, l’art. 53 prevede che “sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall’esercizio di arti e professioni. ( … ) compreso l’esercizio in forma associata ( … )”.
Esercizio in forma associata Studio Lubello L’art. 5, terzo comma, lett. c) del TUIR, rubricato “redditi prodotti in forma associata” stabilisce che “ai fini delle imposte sui redditi: ( … ) c) le associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni sono equiparate alle società semplici
Esercizio in forma associata Studio Lubello Non costituisce associazione professionale l’utilizzo in comune di uno studio con ripartizione delle spese; Si ammette l’associazione professionale tra professionisti con diversa specializzazione purché operanti nello stesso settore ed in grado di effettuare autonomamente la prestazione richiesta.
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Studio Lubello Determinazione del reddito di lavoro autonomo
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Studio Lubello L’art. 54 – determinazione del reddito di lavoro autonomo prevede che “il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo d’imposta anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso (…)
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Studio Lubello Il criterio generale di imputazione dei compensi e delle spese è quello di cassa, che trova, in riferimento alle spese, rilevanti eccezioni: ammortamenti dei beni strumentali mobili di valore superiore a Euro 516,46 canoni di leasing; le quote di t.f.r. dei dipendenti e dei collaboratori annualmente maturate
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Studio Lubello In virtù del principio di cassa, ad esempio i compensi accreditati in conto corrente in data 31.12 con valuta 4.01 concorrono alla formazione del reddito dell’esercizio in chiusura; Allo stesso modo i compensi percepiti dal professionista dopo la cessazione dell’attività anche se sono relative a prestazioni effettuate durante l’esercizio dell’attività sono redditi diversi e non redditi di lavoro autonomo.
Determinazione del reddito di lavoro autonomo - Componeti positivi (compensi in denaro o in natura per onorari, rimborsi spese sostenute in nome del professionista ma per conto del cliente,interessi di mora, contributo alla gestione separata INPS, pusvalenze, ecc.) - Componenti negativi (costi inerenti l’esercizio dell’attività, sono indeducibili i compensi erogati al coniuge, figli minorenni e ascendenti per collaborazione continuativa e/o occasionale e per prestazioni di lavoro dipendente)
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Integralmente deducibili SPESE Parzialmente deducibili
Determinazione del reddito di lavoro autonomo Spese parzialmente deducibili: a) Vitto e alloggio (75% nel limite del 2% dei ricavi); b) Rappresentanza (nel limite del 1% dei ricavi); c) Auto (40% - ammortamento max costo €18.075,99); d) Convegni (50%); e) Spese telefoniche (80%); f) Beni utilizzabili promiscuamente (50%)
Redditi di lavoro autonomo – adempimenti contabili REGISTRI IVA ACQUISTI E ONORARI REGISTRO INCASSO E PAGAMENTI CONTABILITA’ SEMPLIFICATA REGISTRI IVA ACQUISTI CON SEZIONE IRPEF REGISTRO IVA ONORARI CON SEZIONE IRPEF CONTABILITA’ REGISTRI IVA ACQUISTI E ONORARI ORDINARIA REGISTRO CRONOLOGICO BENI AMMORTIZZABILI (non più obblig)
Redditi di lavoro autonomo – regimi di tassazione
Redditi di lavoro autonomo – regimi di tassazione REGIME ORDINARIO REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI REGIME SOSTITUTIVO PER LE NUOVE INIZIATIVE