«La teoria sociologia contemporanea» Corso di Sociologia Generale a.a. 2018/19 Prof.ssa Claudia Santoni Quinta Lezione (Cap.2 – pp.58-61) Materiale Didattico Testo d’esame R.A. Wallace, A. Wolf «La teoria sociologia contemporanea» Cap. 1,2,3,4,6
NEOFUNZIONALISMO NIKLAS LUHMANN (1927-1998)/1 Analizza le società umane come SISTEMI e tenta di dare una teoria universale. «…ogni contatto sociale è inteso come sistema fino a giungere alla società quale totalità della considerazione di tutti i contatti possibili. In altre parole, la teoria generale dei sistemi sociali avanza la pretesa di comprendere l’insieme degli oggetti della sociologia e di essere, in questo senso, una teoria sociologica universale.» (da Sistemi Sociali, 1984). Esistono tre tipi di sistema sociale: 1. sistemi di interazione (relazione faccia a faccia); 2. sistemi di organizzazioni (l’appartenenza è vincolata a specifiche condizioni); 3. sistemi societari (le società). Le società sono dunque uno dei tre tipi di sistemi sociali che si conoscono, accanto ad altri sistemi quali le interazioni e le organizzazioni. La differenza tra società e interazione è la loro ampiezza: le interazioni hanno confini determinabili, includono ciò che è fisicamente presente e si basano per questo motivo sulla percezione. La società invece è basata sulla comunicazione e quindi è capace di andare oltre i suoi confini di spazio e di tempo. Per questo la società è centrale per cogliere l’evoluzione sociale.
NEOFUNZIONALISMO NIKLAS LUHMANN (1927-1998)/2 A differenza della sociologia tradizionale, la società per Luhmann in quanto sistema non ha come propri elementi individui, ruoli, azioni, relazioni ma comunicazioni e i suoi confini sono quelli della comunicazione. Gli uomini sono sistemi psichici che si relazionano e sono nell’ambiente della società e a loro dunque la società si relaziona come dei sistemi. Non si può più parlare di sistema sociale (come in Parsons) ma al plurale, di sistemi sociali. Ciò che scandisce l’evoluzione sociale è la forma della sua differenziazione primaria, cioè, dei mutamenti della sua struttura. La differenziazione primaria della società è quella in sistemi parziali o sottosistemi come economico, religioso, politico… Tutti i sottosistemi sono governati da: comunicazione, autoreferenzialità e complessità. 1. Comunicazione. E’ l’operazione specifica dei sistemi sociali e si realizza soltanto se avviene comprensione, infatti, essa non è semplice percezione del comportamento altrui. Con la comunicazione si supera il livello dell’emissione (Alter ha detto) e dell’informazione (ciò che Alter ha detto) e così si può dare avvio ad un’altra comunicazione e la rete delle comunicazioni definisce l’unità del sistema sociale. La continuità della comunicazione nei sistemi sociali è la loro autopoiesi; sono autopietici tutti quei sistemi in cui è possibili individuare un modo specifico di operazione che si compie al suo interno. Tutti i sistemi autopoietici sono per questo caratterizzati da chiusura operativa: le comunicazioni sono operazioni del sistema sociale che sono il risultato di precedenti comunicazioni che suscitano altre comunicazioni.
NEOFUNZIONALISMO NIKLAS LUHMANN (1927-1998)/3 2. Autoreferenzialità. Collegata al concetto di autopiesi. I sistemi sono dotati di meccanismi che consentono loro di migliorarsi ridefinendo ogni volta il proprio ambito di competenza, come se prendessero delle decisioni. Quindi il sistema deve essere in gradi di monitorarsi, di riflettere su se stesso, di decidere. Parsons parlava di bisogni del sistema invece Luhmann di essere in grado di riflettere su se stesso. L’autoreferenzialità è presente anche nei sottosistemi sociali come la politica, la famiglia, il diritto ecc.. 3. Complessità. La complessità si impone nel sistema come conseguenza della crescita degli scambi fra gli elementi che compongono i sistemi e ne formano l’ambiente (ogni sottosistema è parte dell’ambiente degli altri sottosistemi così come per i sistemi). Compito principale del sistema sociale è di ridurre la complessità che avviene attraverso una costrizione alla selezione perché nel sistema ci sono sempre più possibilità di quante possano essere attualizzate come comunicazione nei sistemi sociali e come pensiero nei sistemi psichici. Riduzione di complessità significa dunque mantenimento selettivo di un ambito di possibilità su basi strutturali. Luhmann vede il mondo contemporaneo troppo complesso perché possano bastare valori e norme comuni. Le società moderne globalizzate devono obbligatoriamente ridurre la complessità grazie alla differenziazione dei sottosistemi e quindi dei codici comunicativi che non si sovrappongono grazie ai confini tra sistemi. I problemi vengono risolti scomponendoli.