MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI ISTITUTO

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Transcript della presentazione:

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI ISTITUTO Per poter monitorare e valutare un progetto, occorre avere chiaro il progetto stesso e le sue finalità Covri Claudia, BS 11.12.17

DIVIDERO’ IL MIO INTERVENTO IN 2 PARTI COME SUPPORTARE IL REFERENTE DI ISTITUTO AL RIENTRO A SCUOLA COME IMPOSTARE IL MONOTORAGGIO E LA VALUTAZIONE DI FINE ANNO Covri Claudia, BS 11.12.17

RIEPILOGHIAMO: 1^ INCONTRO (Criaf): LIVELLO INDIVIDUALE DEFINIZIONE DI BULLISMO E RILEVAZIONE DEL FENOMENO “SEGNI PRECURSORI DI DISAGIO E COMPORTAMENTI A RISCHIO” CASSETTA DEGLI ATTREZZI Griglie di osservazione per Bullo o vittima Covri Claudia, BS 11.12.17

2^ incontro (Criaf) Livello classe Analisi della classe (è più orientata al compito o sulle relazioni?) CASSETTA DEGLI ATTREZZI SULL’ANALISI DEL CLIMA Sociogramma La piramide della classe Il termometro del clima Nomina dei pari… STRATEGIE DI INTERVENTO Mediazione tra pari Circle time Problem solving Apprendimento cooperativo… Covri Claudia, BS 11.12.17

Livello Istituto (Criaf) OBIETTIVO STRATEGIA ELABORZIONE DI UNA PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA CONTRO LE PREPOTENZE REGOLAMENTO DI ISTITUTO Integrazione PTOF CREARE UNA CULTURA SCOLASTICA CONTRO LE PREPOTENZE SERATE A TEMA, FORMAZIONI, INIZIATIVE… COOPERAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA PATTO DI CORRESPONSABILITA’ COSTITUZIONE DI GRUPPI DI RISOLUZIONE DEL PROBLEMA Covri Claudia, BS 11.12.17

3^ INCONTRO L’ASSETTO GIURIDICO DEL BULLISMO (Alberti) Nel codice penale distinzione tra prevenzione primaria (Azioni volte ad educare alla non commissione di illeciti - Nella scuola formazione e sensibilizzazione sui temi E secondaria (Azioni volte ad evitare la ripetizione di reati dopo una prima commissione - Nella scuola: illeciti disciplinari: sanzione e motivazione al cambiamento) In letteratura a riguardo della salute oggi parla si: prevenzione universale (tutti), selettiva (gruppi di pari problema), indicata (su caso) Tra illecito e reato Sanzioni disciplinari in chiave di giustizia riparativa Ruolo del referente 4^ INCONTRO Importanza della scuola come “comunità educante” e la necessità di fare rete con le famiglie e il territorio Covri Claudia, BS 11.12.17

LA NOVITA’ DEL REFERENTE DI ISTITUTO RUOLO NON ANCORA BEN DEFINITO NE’ A LIVELLO CONTRATTUALE NE’ A LIVELLO DI PROFILO DI COMPETENZE IN LETTERATURA NON ESISTONO MATERIALI SULLA FUNZIONE DEL REFERENTE TANTO MENO SUL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE DELLE AZIONI MESSE IN CAMPO A VARI LIVELLI Covri Claudia, BS 11.12.17

Supporto al DS per revisione/stesura di regolamenti, atti e Documenti GOVERNANCE Supporto al DS per revisione/stesura di regolamenti, atti e Documenti Supporto a Commissione PTOF Coordina iniziative di prevenzione e contrasto al cyberbullismo con collaborazione delle forze di polizia, associazioni e CAG presenti sul territorio REFERENTE Raccoglie e diffonde buone pratiche educative, organizzative e di monitoraggio, favorendo l'elaborazione di un modello di e-policy di istituto Coinvolge gli altri soggetti della scuola, con particolare attenzione agli studenti/ex studenti (peer education) Covri Claudia, BS 11.12.17 Paola Alberti 27 novembre 2017

Come può un referente di Istituto essere incisivo? Deve avere una visione “dall’alto” del fenomeno a livello di istituto Essere “alleato” con il dirigente Essere disponibile alla consulenza dei colleghi Mettere a disposizione la “cassetta degli attrezzi” Correlarsi con il territorio rispetto al tema Covri Claudia, BS 11.12.17

Come far conoscere e diffondere questo ruolo? Condivisione del progetto con il DS e il referente alla salute/legalità/inclusione/animatore digitale Comunicazione (circolare interna) ai docenti e/o Presentazione in Collegio sulle possibili azioni Individuare le possibili azioni (concrete e graduali) di quest’anno scolastico Elaborare un piano biennale o triennale “a piccoli passi” Monitorare l’efficacia delle azioni 1^ PROPOSTA LAVORO DI GRUPPO: CONFRONTO SULLE BUONE PRATICHE DI DISSEMINAZIONE Covri Claudia, BS 11.12.17

Come impostare il monitoraggio? IL DOCUMENTO A DISPOSIZIONE DI TUTTI PER UNA PRIMA LETTURA DEI COMPORTAMENTI PROBLEMATICI E’ IL R.A.V. VERIFICARE SE NEL PIANO DI MIGLIORAMENTO SONO PREVISTE AZIONI SPECIFICHE Covri Claudia, BS 11.12.17

SEZ. 3.2 AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SUB AREA RELAZIONALE Covri Claudia, BS 11.12.17

STUDENTI SOSPESI Covri Claudia, BS 11.12.17

PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ Covri Claudia, BS 11.12.17

IL REFERENTE DEVE DISTINGUERE TRA: MONITORAGGIO DELLE AZIONI PREVENTIVE (PREVENZIONE PRIMARIA) MONITORAGGIO DELLE AZIONI INTRAPRESE IN CASO DI BULLISMO/CYBERBULLISMO (PREVENZIONE SECONDARIA) Covri Claudia, BS 11.12.17

A LIVELLO EUROPEO www.cesie.org E’ un centro studi europeo che promuove il confronto tra Paesi europei su varie tematiche sociali Ottobre 2015 ricerca EAN guida europea delle pratiche antibullismo La categorizzazione delle pratiche può essere trasferita per monitorare le attività a livello di Istituto Covri Claudia, BS 11.12.17

SVILUPPO DELLE COMPETENZE CATEGORIA ES DI BUONE PRATCHE SENSIBILIZZAZIONE VIDEO ANTI-BULLISMO ANTI-BULLYNG WEEK OPUSCOLI PER GENITORI, BAMBINI… TELEFONO AZZURRO..MISSIONE ANTIBULLISMO CAMPAGNA “STAND UP! SVILUPPO DELLE COMPETENZE ATTIVITA DI CLASSE PER LA NON VIOLENZA FRA STUDENTI PEAB – PEER EDUCATION AGAINST BULLYNG ANALISI DEL PROCESSO DECISIONALE IL TAVOLO DEI RAGAZZI ITALIANO COME L2 GIOCHI COLLABORATIVI COMUNICAZIONE-IMPLEMENTAZIONE DI RETI/ PARTNERSHIP POLIZIA POSTALE TELEFONO AZZURRO GENERAZIONI CONNESSE SAVE THE CHILDREN FORMAZIONE GUIDE PRITICHE PER DOCENTI DVD EDUCATIVO FORUM THEATRE PER DOCENTI E GENITORI Covri Claudia, BS 11.12.17

CLASSIFICAZIONE DELLE PRATICHE ANTI-BULLISMO TIPO PRATICHE PRATICHE AUDIOVISIVE VIDEO “IL BULLISMO PUO’ E DEVE FINIRE DVD EDUCATIVO FILM “THE CLASS”……….. PRATICHE EDUCATIVE ATTIVITA’ IN CLASSE GIOCHI COLLABORATIVI ANALISI DEL PROCESSO DECISIONALE APPRENDIMENTO COOPERATIVO TECNOLOGIE INFORMATICHE UP DI TELEFONO AZZURRO SU FB BULLYBUSTER CHILDLINE.COM…… PRATICHE TEATRALI F ORUM THATRE LA STORI A DI VICTOR E MARIA ………… Covri Claudia, BS 11.12.17

MONITORAGGIO PREVENZIONE PRIMARIA A fine anno…. MONITORAGGIO PREVENZIONE PRIMARIA AZIONI DI SENSIBILIZ SVIL. DI COMPETENZE RETI (USR, UST, AMBITO, CTS, ENTI, ASSOC.) GESTIONE DOCUMEN TALE FORMAZIONE DOCENTI GENITORI Livello individuale In classe Att. Audiov. Att. educat. Att. Informatic. Att. Teatrali Livello Istituto Covri Claudia, BS 11.12.17

E per la prevenzione secondaria… Uso dei questionari per la rilevazione del fenomeno Comportamenti a rischio Episodi di bullismo Episodi di cyberbullismo Interventi polizia postale O forze dell’ordine Interventi riabilitativi n. alunni n. n. classi Covri Claudia, BS 11.12.17

IL PASSAGGIO CRUCIALE E’ COLLEGARE LA “FOTOGRAFIA” CHE EMERGE DAL MONITORAGGIO AD UNA PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE QUALI AZIONI MANTENERE? QUALI POTENZIARE? QUALE LIVELLO D’AZIONE PRIVILEGIARE? AZIONI INTERNE- ESTERNE? SENSIBILIZZAZIONE? FORMAZIONE? DOCUMENTAZIONE? …….. Covri Claudia, BS 11.12.17

2^ PROPOSTA LAVORO DI GRUPPO SIMULAZIONE: SIETE AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO E PROVATE AD IMMAGINARE DI PRESENTARE AL COLLEGIO LO STATO DEI LAVORI SULLA PREVENZIONE AL BULLISMO UTILIZZANDO LA GRIGLIA PRESENTATA Covri Claudia, BS 11.12.17

GRAZIE PER L’ATTENZIONE E BUON LAVORO! Covri Claudia, BS 11.12.17

Covri Claudia, BS 11.12.17

https://www.youtube.com/watch?v=wuo13FrNX6g Covri Claudia, BS 11.12.17

Approccio didattico: didattiche attive ed inclusive Osservazioni: Rimancherei Approccio sistemico : procedure e documentazione di Istituto, mission e vision Approccio educativo: modello educativo di istituto e di classe, clima si istituto Approccio didattico: didattiche attive ed inclusive Comunicazione: modello e procedure di quanto fa l’istituto (RAV –PTOF ma anche assemblee studenti, info a rappresentanze genitoriali e studentesche, comitati genitori Covri Claudia, BS 11.12.17