«Realizzare una Scuola Inclusiva Disturbi Specifici dell’Apprendimento» A Quali sono i disturbi B Compiti attribuiti dalla Legge 170/2010 C Individuazione degli alunni con DSA D Modalità didattiche di intervento E La valutazione degli alunni con DSA F Le mappe concettuali A cura di: Renato Tomasella
A Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Tipologie Dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. Disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. Disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. Discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. Si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. (Legge 170/2010) 2
al sistema nazionale di istruzione e agli atenei B Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Compiti La legge 8 ottobre 2010, n. 170, assegna al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare gli interventi più adeguati affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Le tipologie di intervento previsto si focalizzano su: individuazione precoce didattica individualizzata e personalizzata, strumenti compensativi, misure dispensative forme di verifica e valutazione. 3
C Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Individuazione Si assegna alla capacità di osservazione degli insegnanti in classe un ruolo fondamentale per il riconoscimento di un potenziale disturbo specifico dell’apprendimento; Osservazione delle prestazioni atipiche Scrittura presenza di errori ricorrenti che si presentano a lungo ed in modo non occasionale. estrema difficoltà a controllare le regole ortografiche o la punteggiatura. Lettura permanenza di una lettura sillabica ben oltre la metà della prima classe primaria; tendenza a leggere la stessa parola in modi diversi nel medesimo brano; perdere frequentemente il segno o la riga. Se, anche a seguito di attività di recupero e potenziamento, l’atipia permane, sarà necessario comunicare alla famiglia quanto riscontrato, consigliandola di ricorrere ad uno specialista per accertare la presenza o meno di un disturbo specifico di apprendimento. 4
C Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Individuazione SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI Interventi di identificazione precoce casi sospetti Iter diagnostico Attività di recupero didattico mirato Richiesta di valutazione Certificazione diagnostica Persistenti difficoltà Comunicazione della scuola alla famiglia Comunicazione della famiglia alla scuola Provvedimenti compensativi e dispensativi – Didattica e valutazione personalizzata 5
Le ricerche in tale ambito rilevano che Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Individuazione Le ricerche in tale ambito rilevano che circa il 20% degli alunni (soprattutto nel primo biennio della scuola primaria), manifestano difficoltà nelle abilità di base coinvolte dai Disturbi Specifici di Apprendimento. Solo il 3 o 4 % presenteranno un DSA. Ciò vuol dire che una prestazione atipica solo in alcuni casi implica un disturbo. 6
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Didattica La didattica individualizzata attività di recupero individuale per potenziare determinate abilità acquisire specifiche competenze acquisire strategie compensative acquisire strategie di studio 7
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Didattica La didattica personalizzata calibra l’offerta didattica le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità personale degli alunni considerando le differenze individuali per accrescere i punti di forza di ciascun alunno sviluppare le sue ‘preferenze’ e il suo talento. 8
Ambienti di apprendimento Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Didattica Ambienti di apprendimento Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni L’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Progettare e realizzare percorsi didattici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi (modi di apprendere, inclinazioni e personali interessi, particolari stati emotivi e affettivi). Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere attraverso la problematizzazione il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. 9
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento - Didattica verbalizzare porsi come modello INSEGNANTE STUDENTE trasmettere mediare far fare far riflettere
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica I fattori che influenzano il successo scolastico secondo la teoria sociocognitiva (modello di Lent, Brown, Hackett) 1_Interessi 2_Valori 3_Autoefficacia 4_Strategie di coping 5_Metodo decisionale 6_Aspettative di risultato 7_Abilità sociali e gestione delle emozioni 8_Attribuzione interna 9_Autoregolazione 10_Conoscenze e abilità scolastiche A 8 1 10 9 7 5 6 4 2 B Prestazioni e risultati 3 A) Scopi e obiettivi [autodeterminazione] B) Azioni e comportamenti 11
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Aumentano Fonti determinanti dell’autoefficacia Avere successo Ricevere rinforzi e gratificazioni Aumentano l’autoefficacia Frequentare modelli efficaci Frequentare buoni persuasori sociali Attribuire il successo a cause interne 12
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica La motivazione – i metodi didattici Aree Indicazioni A. Possibilità di controllo sulle attività da parte dell’alunno 1. Dare agli studenti delle possibilità di scelta 2. Migliorare il “controllo percepito” degli alunni 3. Proporre alternative adeguate alle caratteristiche degli alunni B. Gli interessi dell’alunno 1. Scegliere attività e materiali didattici conformi agli interessi dell’alunno 2. Stuzzicare la curiosità degli alunni 3. Fornire agli alunni un livello di sfida ottimale 13
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica La motivazione – i metodi didattici Aree Indicazioni C. Gestione della classe 1. Creare una classe multidimensionale (che offre una varietà di compiti di apprendimento) 2. Usare diversi metodi di formazione dei gruppi di studio 3. Assicurarsi che le aspettative dell’insegnante riguardo alle prestazioni degli alunni siano chiare, esplicite e comprensibili 4. Evitare di criticare gli alunni davanti ai compagni 5. Fornire sostegno agli alunni ansiosi E. Autoefficacia e autoregolazione 1. Coinvolgere gli alunni nella definizione degli obiettivi 2. Insegnare strategie metacognitive e di autoregolazione 3. Usare strategie di modificazione delle attribuzioni 14
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica L’autoregolazione dell’apprendimento L’autoregolazione dell’apprendimento è un insieme di processi attraverso i quali lo studente attiva e sostiene le cognizioni, i comportamenti e gli aspetti motivazionali che sono sistematicamente orientati verso il raggiungimento dei propri obiettivi. Schunk e Zimmerman 15
Strategia per l’autoregolazione D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Strategia per l’autoregolazione Frasi di esempio 1. Autovalutazione del proprio progresso Sto controllando il mio lavoro per essere sicuro che sia corretto 2. Organizzazione e trasformazione Faccio uno schema prima di iniziare a studiare 3. Individuazione di obiettivi e pianificazione In primo luogo comincio a studiare due settimane prima dell’esame 4. Ricerca di informazioni Prima di iniziare a scrivere, vado in biblioteca per raccogliere il maggior numero di informazioni sull’argomento 5. Ricordo e monitoraggio Mi annoto quanto emerso dalla discussione. Preparo una lista delle parole che ho sbagliato 6. Strutturazione dell’ambiente Mi sono isolato da ogni cosa che poteva distrarmi 7. Autoindividuazione delle conseguenze Se faccio bene questo compito, potrò andare al cinema 16
Strategie per l’autoregolazione D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Strategie per l’autoregolazione Frasi di esempio 8. Ripetizione e memorizzazione Siccome mi sto preparando per un compito di matematica, scrivo la formula tante volte fino a che non la ricordo 9. Ricerca di aiuto da parte dei compagni Se ho una difficoltà in un compito di matematica, chiedo ad un amico di aiutarmi 10. Ricerca di aiuto da parte degli insegnanti 11. Ricerca di aiuto da parte di altri adulti 12. Revisione di materiale: appunti Quando mi preparo per un compito rileggo i miei appunti 13. Revisione di materiale: compiti 14. Revisione di materiale: esercizi 15. Altre strategie Io faccio quello che l’insegnante mi dice di fare 17
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo: la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc. Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA. 18
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Esempi non far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura. consentire all’alunno o allo studente con DSA di usufruire di maggior tempo per lo svolgimento di una prova (mediamente 30 % in più) poter svolgere la prova su un contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto, L’adozione delle misure dispensative dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale, comunque, da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o dello studente in questione. 19
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Documentazione La scuola predispone un Piano Didattico Personalizzato che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: • dati anagrafici dell’alunno; • tipologia di disturbo; • attività didattiche individualizzate; • attività didattiche personalizzate; • strumenti compensativi utilizzati; • misure dispensative adottate; • forme di verifica e valutazione personalizzate. Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. 20
per gli alunni con disabilità per gli alunni con altri BES Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Confronto tra strumenti di documentazione (1 di 2) PEI per gli alunni con disabilità PDP per gli alunni con DSA per gli alunni con altri BES È obbligatorio? Sì, per tutti gli alunni con disabilità in base alla L. 104/92. Sì, l’obbligo è implicito nella L. 170 e indicato nelle Linee Guida. No, è conseguente ad un atto di discrezionalità della Scuola. Chi lo redige? Chi ne è responsabile? È redatto congiuntamente. Con responsabilità condivisa Scuola – Servizi. È redatto solo dalla Scuola che può chiedere il contributo di esperti ma ne rimane responsabile. Quali vincoli? Azioni coerenti con la D.F. e il P.D.F. Azioni coerenti con la certificazione di DSA consegnata alla Scuola. Tiene conto, se esistono, di eventuali diagnosi o relazioni cliniche consegnate alla Scuola.
per gli alunni con disabilità per gli alunni con altri BES Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Didattica Confronto tra strumenti di documentazione (2 di 2) PEI per gli alunni con disabilità PDP per gli alunni con DSA per gli alunni con altri BES Che ruolo ha la famiglia? Collabora nella redazione (DPR 24/02/94). Viene redatto in accordo con la famiglia (linee-guida 2011). È il risultato dello sforzo congiunto scuola-famiglia. (C.M. n. 8 del 6/03/2013). La normativa vigente ne definisce i contenuti? Negli obiettivi generali (DPR 24/02/94) nel dettaglio concordati al livello locale nell’Accordo di Programma. I contenuti minimi sono indicati nelle Linee Guida sui DSA del 2011. Non vengono indicati dalla normativa i contenuti minimi. Chi costruisce o sceglie eventuali modelli? Si definiscono a livello territoriale con gli Accordi di Programma. La scuola è libera di scegliere o costruire i modelli o gli strumenti che ritiene più efficaci.
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Infanzia In una scuola che vive nell’ottica dell’inclusione, il lavoro in sezione si svolge in un clima sereno, caldo ed accogliente, con modalità differenziate. Si dovrà privilegiare: l’uso di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere trasmissivo, dare importanza all’attività psicomotoria, stimolare l’espressione attraverso tutti i linguaggi e favorire una vita di relazione caratterizzata da ritualità e convivialità serena. Importante risulterà la narrazione, l’invenzione di storie, il loro completamento, la loro ricostruzione, senza dimenticare la memorizzazione di filastrocche, poesie e conte, nonché i giochi di manipolazione dei suoni all’interno delle parole. 23
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Primaria Disturbo di lettura e di scrittura All’inizio della scuola primaria la prevenzione delle difficoltà di apprendimento si deve realizzare attraverso uno scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della scuola dell’infanzia e i docenti della scuola primaria medesima. Deve essere controllata l’ansia di dover insegnare presto agli alunni a leggere e scrivere, ostacolando processi di apprendimento che dovrebbero essere graduali e personalizzati. Scendendo nello specifico del metodo di insegnamento-apprendimento della lettoscrittura, è importante sottolineare che la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale. Per andare incontro al bisogno educativo speciale dell’alunno con DSA si potrà utilizzare il metodo fono-sillabico, oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse. 24
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria La scuola secondaria richiede agli studenti: la piena padronanza delle competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo), l’adozione di un efficace metodo di studio prerequisiti adeguati all’apprendimento di saperi disciplinari sempre più complessi Tutti questi elementi mettono in seria difficoltà l’alunno con DSA, inducendolo ad atteggiamenti demotivati e rinunciatari. Tali difficoltà possono essere notevolmente contenute e superate individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le misure dispensative. 25
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di lettura Nel caso di studenti con dislessia, la scuola secondaria dovrà mirare a promuovere la capacità di comprensione del testo. E’ opportuno: · insistere sul passaggio alla lettura silente piuttosto che a voce alta, in quanto la prima risulta generalmente più veloce e più efficiente; · insegnare allo studente diverse modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche tipografiche e dell’evidenziazione di parole chiave, consenta di cogliere il significato generale del testo, all’interno del quale poi eventualmente avviare una lettura più analitica. 26
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di lettura Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente quelli che possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal disturbo) in un compito di ascolto. A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso degli strumenti compensativi. Si può fare qui riferimento: alla presenza di una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla; alla sintesi vocale, con i relativi software, anche per la lettura di testi più ampi e per una maggiore autonomia; all’utilizzo di libri o vocabolari digitali. Si rammenta che l’Azione 6 del Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” ha finanziato la realizzazione di software di sintesi vocale scaricabili gratuitamente dal sito del MIUR. 27
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di lettura Per lo studente dislessico è inoltre più appropriata la proposta di nuovi contenuti attraverso il canale orale piuttosto che attraverso lo scritto, consentendo anche la registrazione delle lezioni. Per facilitare l’apprendimento, soprattutto negli studenti con difficoltà linguistiche, può essere opportuno: semplificare il testo di studio, attraverso la riduzione della complessità lessicale e sintattica. impiegare mappe concettuali, schemi, e altri mediatori didattici che possono sia facilitare la comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni. A questo riguardo, potrebbe essere utile che le scuole raccolgano e archivino tali mediatori didattici, anche al fine di un loro più veloce e facile utilizzo. 28
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di lettura MISURE DISPENSATIVE lo studente con dislessia è dispensato: · dalla lettura a voce alta in classe; · dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità; · da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata. In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di: tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove di verifiche con minori richieste sempre nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente. 29
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di scrittura In merito agli strumenti compensativi, gli studenti con disortografia o disgrafia possono avere necessità di compiere una doppia lettura del testo che hanno scritto: la prima per l’autocorrezione degli errori ortografici, la seconda per la correzione degli aspetti sintattici e di organizzazione complessiva del testo. Di conseguenza, tali studenti avranno bisogno di maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti. In via generale, comunque, la valutazione si soffermerà soprattutto sul contenuto disciplinare piuttosto che sulla forma ortografica e sintattica. Gli studenti in questione potranno inoltre avvalersi: · di mappe o di schemi nell’attività di produzione per la costruzione del testo; · del computer (con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura) per velocizzare i tempi di scrittura e ottenere testi più corretti; · del registratore per prendere appunti. 30
la valutazione della correttezza della scrittura Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Disturbo di scrittura MISURE DISPENSATIVE Queste possono essere: tempi più lunghi per le verifiche scritte quantità minore di esercizi. Gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati da: la valutazione della correttezza della scrittura e possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti. 31
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Area del calcolo Riguardo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, è possibile far usare: la calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato sono di supporto ma non di potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano le competenze. 32
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Didattica per le lingue straniere Scelta della lingua In sede di orientamento o al momento di individuare quale lingua straniera privilegiare, informare la famiglia sull’opportunità di scegliere - ove possibile - una lingua che ha una trasparenza linguistica maggiore (ossia la corrispondenza fra come una lingua si scrive e come si legge). Scelte didattiche In sede di programmazione didattica si dovrà: assegnare maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte. consegnare il testo scritto qualche giorno prima della lezione, in modo che l’allievo possa concentrarsi a casa sulla decodifica superficiale, lavorando invece in classe insieme ai compagni sulla comprensione dei contenuti. Strumenti compensativi Con riguardo alla lettura, gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire di: audio-libri sintesi vocale con i programmi associati La sintesi vocale può essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede di esame di Stato. 33
D Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Scuola Secondaria Didattica per le lingue straniere Scrittura è possibile l’impiego di strumenti compensativi come: il computer con correttore automatico e con dizionario digitale. Anche tali strumenti compensativi possono essere impiegati in corso d’anno e in sede di esame di Stato. Per quanto concerne le misure dispensative, gli alunni e gli studenti con DSA possono usufruire: • di tempi aggiuntivi; • di una adeguata riduzione del carico di lavoro; • in caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni previste all’Art. 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe. 34
E Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (1 di 2) La valutazione per gli alunni con DSA è effettuata tenendo conto del PDP ed è riferita a: il livello di apprendimento conseguito, mediante l’applicazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, indicati nel piano didattico personalizzato. PROVE INVALSI: Gli alunni con DSA sostengono le prove standardizzate, ma il consiglio di classe può disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall’insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese. PROVE D’ESAME: Per gli alunni con DSA la commissione può prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari, l’utilizzo di apparecchiature e strumenti informatici (ma solo se impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame), senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. 35
E Valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (1 di 2) PROVA ORALE DI LINGUA STRANIERA «SOSTITUTIVA»: Se la certificazione di DSA prevede la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, la sottocommissione stabilisce modalità e contenuti della prova orale sostitutiva della prova scritta di lingua straniera, senza che venga pregiudicata la validità dell’esame. DISPENSA DALLA PROVA DI LINGUA STRANIERA: In casi di certificata particolare gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, si può esonerare dalle lingue straniere l’alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma. DIPLOMA FINALE: Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami del primo ciclo e nelle tabelle affisse all’albo di istituto non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. 36
F Le mappe concettuali: gli aspetti “organizzatore” e “grafico”
Indicazioni di lavoro 1) Simulare di essere in un team o consiglio di classe al quale la famiglia consegna una diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento e di avere il compito di illustrare ai colleghi cosa prevede la Legge 170/2010 2) Produrre una mappa concettuale che illustri ai colleghi cosa è opportuno fare, per agire nel rispetto delle indicazione della Legge 170/2010 Avete 10 minuti a disposizione per esporre. Materiali a disposizione Diapositive presentate nell’incontro