CODICE D'ISCRIZIONE B00184 IL RICICLAGGIO
COREPLA ASSOCIAZIONE DEL RICICLAGGIO Corepla è un’associazione che si occupa dello smaltimento dei rifiuti: COREPLA non contribuisce allo smaltimento degli imballaggi in plastica, ma assicura: il ritiro del materiale raccolto; il corretto smaltimento del materiale raccolto.
Recupero energetico La termovalorizzazione sfrutta le proprietà combustibili della plastica e la possibilità di bruciare quest’ultima insieme ai rifiuti solidi urbani(RSU) per produrre energia termica o elettrica. I moderni impianti di combustione sono costituiti da 5 parti che consentono la preparazione e l’alimentazione dei rifiuti, il loro incenerimento, il recupero del calore, il controllo delle emissioni e lo smaltimento dei residui solidi. Tali impianti possono bruciare da 4 a 30 tonnellate all’ora di rifiuti.
Riciclo meccanico Il riciclo meccanico consiste nella lavorazione di materiali termoplastici e termoindurenti, raccolti come rifiuto, che diventano materia prima per la produzione di nuovi oggetti. Le fasi del riciclo meccanico sono: 1- TRITURAZIONE, che produce la frantumazione grossolana del materiale. 2-LAVAGGIO, effettuato per rimuovere eventuali residui 3-MACINAZIONE, dei prodotti rigidi e successivamente ESSICCAMENTO 4-MACINAZIONE dei prodotti morbidi consiste nella riduzione della pezzatura del materiale e essiccamento. 5- GRANULAZIONE. Il polimero fuso è tagliato da una taglierina in vasca ad acqua o può essere tagliato con un sistema di coltelli rotanti in ambiente con acqua nebulizzata.
CLORURO DI POLIVINILE O P.V.C Impiegato soprattutto per le bottiglie di acque minerali non gassate, pellicole per film, bottiglie e flaconi di detersivi, shampoo e cosmetici, sacchetti, uova, fiale e corde. E’ la plastica maggiormente sotto accusa poiché se usata come combustibile può dar luogo a composti organici clorurati tra i quali alcuni pericolosi come le diossine e i furani; il suo composto base (il cloruro di vinile) è cancerogeno e si chiede da più parti che non venga consentito l’uso per imballaggi di alimenti
CHE MONDO SAREBBE SENZA LA PLASTICA? 17/04/2051 Era una bella mattina d’aprile e i cinque ragazzi, come al solito, accesero la loro TV, ma ad un certo punto comparve una notizia del telegiornale (probabilmente molto importante) che interruppe il programma del giorno con questa notizia: “Il petrolio scarseggia, bisogna trovare un altro materiale al più presto!”. Così Marianna, la più giovane dei cinque ragazzi, scese dal proprio appartamento per andare a chiamare Helen, e insieme andarono a chiamare Federica, Johnny e Lorenzo e si ritrovarono tutti nel cortile del condominio per discutere della notizia. Come si poteva fare? Come sarebbe stato il mondo senza la plastica? I cinque ragazzi ragionarono attentamente, cercando di immaginare cosa sarebbe successo, ma avevano affari importanti da sbrigare, come le commissioni per le loro madri.
CHE MONDO SAREBBE SENZA LA PLASTICA? Per prima cosa, dovevano andare al supermercato, quindi Johnny tirò fuori dalla tasca la lista della spesa: -Detersivo -Bottiglie d’acqua fresca -Cellophan -Confezione di biscotti Cercarono nelle rispettive corsie, ma dei prodotti citati nella lista, nessuna traccia. Soltanto dei recipienti d’acciaio. “La plastica sta veramente scomparendo”- pensò Johnny. Non sapendo che fare, i ragazzi tornarono a casa a mani vuote. Nei mesi successivi i ragazzi notarono che la plastica stava scomparendo progressivamente: ad esempio, le sveglie iniziarono ad essere prodotte con il legno e, in alcune scuole, le penne di plastica venivano usate sempre meno e venivano sostituite con piume e inchiostro in boccetta.
CHE MONDO SAREBBE SENZA LA PLASTICA? Tutto ciò, però, aveva alcuni aspetti positivi: infatti l’eliminazione della plastica portava a un minor inquinamento dato che essa è prodotta con il petrolio, sostanza non biodegradabile, estremamente dannosa per l’ambiente e per i nostri mari. Ma c’era anche un aspetto negativo: infatti l’uomo aveva sempre utilizzato la plastica in quasi tutti gli oggetti di uso quotidiano. Sveglie, orologi, penne e computer sono soltanto alcuni degli oggetti utilizzati nella vita di tutti i giorni. Pertanto fu problematico dover creare questi oggetti con altri materiali e i costi per la loro produzione diventarono molto elevati. Perciò, in un futuro ipotetico come quello del racconto, il mondo potrebbe essere più pulito e meno inquinato senza la produzione della plastica, ma sarebbe anche più difficile vivere la vita di tutti i giorni senza di essa, creando gli oggetti con materiali alternativi.
UN LAVORO DI Alessandro Ruggi Carlotta Giraldo Lara Santi Linda Fiume Sfalanca Sabrina