Il sindacato e l’art.39 Cost.

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Transcript della presentazione:

Il sindacato e l’art.39 Cost. Il contratto collettivo secondo il modello costituzionale

39. L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

1° Pluralismo sindacale: per ogni categoria sindacale ci possono essere tanti sindacati…

2° 3° Unico obbligo possibile: la registrazione Per essere registrati occorre un ordinamento interno a base democratica

Quarto…. La registrazione serve solo ai fini della procedura prevista per la stipula del contratto collettivo previsto dall’art.39

Rappresentati unitariamente in proporzione degli iscritti Tanti sindacati nella medesima categoria: Rappresentati unitariamente in proporzione degli iscritti chi stipula?

libertà e unità sindacale CCNL "erga omnes" vs. libertà e unità sindacale

I “no” dei sindacati Numero degli iscritti: Elenco degli iscritti a disposizione del governo e dei datori? Il parametro unico dell’affiliazione è sufficiente? Egemonia contrattuale dei sindacati aderenti alla CGIL?

Il contesto storico del «no» 1947: I congresso, tensioni (5.700.000) 1947: Portella della ginestra 18 aprile 1948: elezioni (DC 48,51%; Fronte Pop. 30,98%; 1946: DC 35,21; PSIUP 20,68 + PCI 18,93=39,61)

Segue 14 luglio 1948: attentato a Togliatti Mario Scelba ministro degli interni (DC, ruolo ambiguo sulla vicenda di Portella della Ginestra, riorganizzatore della polizia e della celere, reprime duramente le manifestazioni) Lo sciopero generale non contrattuale(30 morti) Le mosse anti- insurrezionali Uscita della componente cattolica (dal 1950 CISL) Uscita dei centristi non cattolici e dei socialdemocratici nel 1950 (UIL) L'ambasciatrice americana in Italia, Clare Boothe Luce, dichiara che le imprese dove i sindacalisti della CGIL avessero ottenuto più del 50% dei voti alle elezioni della Commissione Interna non avrebbero potuto accedere a contratti con gli Stati Uniti d'America.

I sindacati possono stipulare contratti collettivi anche se non sono registrati? Sì, seguendo le regole generali dei contratti …di conseguenza… Non è strettamente indispensabile Formare la legge per l’istituzione degli Uffici preposti alla registrazione

…ma il contratto di diritto comune è efficace tra le parti…. Il legislatore si muove su due fronti 1956 ministero delle Partecipazioni Statali 1958 Intersind (e Asap) l.14 luglio 1959 n.741 “legge Vigorelli”

La legge generale sindacale Accanto alla «necessità» di applicare il meccanismo dell’art.39, II parte, c’è anche la necessità di dare attuazione all’art.40, posto che il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Dopo il tentativo effettuato con il progetto Rubinacci (1951), si presentarono altri due progetti (il 2° nel 1959). Poi, sostanzialmente, il tentativo fu abbandonato.

La legge Vigorelli Norme transitorie per garantire minimi di trattamento economico e normativo… Formalmente: garantire l’applicazione dell’art.36 Cost. (Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa (c. 2099 ss.) . / La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge ./ Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi) Tecnicamente: legge delega. Il governo è delegato ad emanare atti avente forza di legge che abbiano il contenuto dei CCNL depositati presso il ministero del lavoro entro 15 mesi…

La regola della prevalenza (il principio del favor) La legge Vigorelli stabilisce l’estensione anche dei contratti collettivi provinciali autonomi rispetto a quelli nazionali, a condizione che contengano norme di miglior favore rispetto al contratto nazionale.

Il tentativo di fare della legge vigorelli il meccanismo “generale” Impossibilità di recepire alcuni importanti contratti Impossibilità di emanare i d.lgs. nei termini stabiliti dalla legge Legge di proroga: 1° ottobre 1960, n.1027 Corte Cost. 106/1962.

L’efficacia Soggettiva del contratto nell’esperienza dei giudici Il combinato disposto degli artt. 36 cost. e 2099 cod.civ. La retribuzione del prestatore di lavoro può essere stabilita a tempo o a cottimo e deve essere corrisposta nella misura determinata [dalle norme corporative], con le modalità e nei termini in uso nel luogo in cui il lavoro viene eseguito. In mancanza [di norme corporative o] di accordo tra le parti, la retribuzione è determinata dal giudice, tenuto conto, ove occorra, del parere delle associazioni professionali. Il prestatore di lavoro può anche essere retribuito in tutto o in parte con partecipazione agli utili o ai prodotti, con provvigione o con prestazioni in natura.

La precettività immediata dell’art.36 Dottrina anni ’50 e giurisprudenza consolidata negli anni ‘60

ILO - Convention concerning Basic Aims and Standards of Social Policy C117 (Politica sociale (obiettivi e norme di base)), 22 giugno 1962. Ratificata nel 1966. Article 10 1. The fixing of minimum wages by collective agreements freely negotiated between trade unions which are representative of the workers concerned and employers or employers' organisations shall be encouraged. 2. Where no adequate arrangements exist for the fixing of minimum wages by collective agreement, the necessary arrangements shall be made whereby minimum rates of wages can be fixed in consultation with representatives of the employers and workers, including representatives of their respective organisations, where such exist. 3. The necessary measures shall be taken to ensure that the employers and workers concerned are informed of the minimum wage rates in force and that wages are not paid at less than these rates in cases where they are applicable. 4. A worker to whom minimum rates are applicable and who, since they became applicable, has been paid wages at less than these rates shall be entitled to recover, by judicial or other means authorised by law, the amount by which he has been underpaid, subject to such limitation of time as may be determined by law or regulation.

La determinazione del giudice Cass. civ., sez. I, 23-12-2016, n. 26953. Ai fini del giudizio circa l'adeguatezza della retribuzione ai sensi dell'art. 36 cost., il giudice del merito deve accertare la natura e l'entità qualitativa e quantitativa delle prestazioni lavorative del dipendente, nonché le effettive esigenze del medesimo e della sua famiglia per un'esistenza libera e dignitosa: a tale scopo, può fare riferimento, come espressione parametrica delle condizioni di mercato, al contratto collettivo di categoria, ove questo non sia direttamente applicabile, o ad altro contratto che concerna prestazioni lavorative affini o analoghe (nell'enunciare tale principio, la suprema corte ha ritenuto lo stesso disatteso dalla decisione impugnata, che aveva attribuito al lavoratore l'onere di dimostrare la specifica previsione di fonte contrattuale privata esplicitamente recante l'obbligo per il datore di lavoro di dare corso all'applicazione dell'invocato contratto collettivo nazionale, se ed una volta dimostrata la prestazione lavorativa).

La determinazione secondo equità Cass. civ., 16-11-1981, n. 6089. Ai fini della determinazione della giusta retribuzione spettante al lavoratore a norma dell'art. 36 cost., il riferimento alla disciplina collettiva concernente il trattamento economico di altre categorie di lavoratori affini rappresenta una semplice facoltà e non un obbligo del giudice del merito, il quale può fondare la sua decisione su diversi criteri e, particolarmente, sulla diretta considerazione della natura e qualità del lavoro prestato, sulle nozioni di comune esperienza e sulle caratteristiche peculiari che differenziano le attività lavorative comparabili soltanto in via astratta.

Estensione al datore non iscritto Rinvio esplicito nel contratto individuale Applicazione spontanea (implicita) del CC o di numerose clausole di esso Applicazione ripetuta del CC (uso aziendale)

Incentivi all’applicazione E’ necessario applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro della categoria e della zona per poter usufruire di/partecipare a: Sgravi contributivi, fiscalizzazioni degli oneri sociali Appalti di opere pubbliche Finanziamenti agevolati

L’ambito di applicazione oggettiva del contratto collettivo

L’art.2077 cod.civ. 2077. Efficacia del contratto collettivo sul contratto individuale. — I contratti individuali di lavoro tra gli appartenenti alle categorie alle quali si riferisce il contratto collettivo devono uniformarsi alle disposizioni di questo. Le clausole difformi dei contratti individuali, preesistenti o successivi al contratto collettivo, sono sostituite di diritto da quelle del contratto collettivo, salvo che contengano speciali condizioni più favorevoli ai prestatori di lavoro

Costituisce la disciplina di tutti i rapporti individuali: i contratti individuali si devono conformare ad esso. Il contratto collettivo (corporativo) Ha efficacia anche nei confronti dei contratti individuali preesistenti Può essere derogato da clausole più favorevoli

Inderogabilità in peius del contratto individuale

Ma l’art.2077 è applicabile ai CC di diritto comune? Sì! secondo la giurisprudenza, che separava la questione dell’erga omnes dalla questione dell’inderogabilità No! Secondo la dottrina che riteneva incompatibile l’art.2077 con la natura privatistica del CC

Rinunzie e transazioni Rinunzie e transazioni. — Le rinunzie e le transazioni, che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi concernenti i rapporti di cui all'art. 409 del codice di procedura civile, non sono valide. [ ... ]