LAVORARE PER PROGETTI Paola Toniolo Piva Progetto personalizzato Qualità professionale dei singoli punti di erogazione e intervento Disponibilità delle risorse a collaborare al progetto Individuazione di un centro di responsabilità (persona o gruppo) per il mantenimento del progetto (presa in carico)
L’ORGANIZZAZIONE A RETE Paola Toniolo Piva ASSISTENZA NOTTURNA ASSISTENZA DIURNA ASSISTENZA DOMICILIARE (PASTO CALDO –PULIZIA ABITAZ. – DISBRIGO PRAT.) OSPEDALIZZAZIONE A DOMICILIO (ASSISTENZA INFERMIE RISTICA) ASP COMUNE ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO COOPERATIVA
GOVERNO DELLA RETE Paola Toniolo Piva COLLABORAZIONE CONFLITTI DI AUTORITA’ E PROBLEMI DI COMPETENZA CULTURA COMUNE REGOLE CONDIVISE METASERVIZIO
EVITARE LE SOVRAPPOSIZIONI Paola Toniolo Piva DEVE CONSENTIRE DELLE ECONOMIE SERVIZI IN RETE DEVE ALLEGGERIRE IL LAVORO ENTE GESTORE (SOVRACOMUNALE)
RETE FORTEMENTE GOVERNATA Paola Toniolo Piva DIAGNOSI E CURA (T.S.O.) AMBULATORIO COMUNITA’ TERAPEUTICA CASA FAMIGLIA COMUNITA’ ALLOGGIO CENTRO DIURNO DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
RETE FORTEMENTE GOVERNATA Paola Toniolo Piva Accesso Valutazione Diagnosi Presa in carico Progettazione Linguaggio comune (Serv Salute Mentale)
RETE FORTEMENTE GOVERNATA Es. Dipartimento di Salute Mentale (DSM) INTESE CON I SERVIZI CONFINANTI FORMAZIONE INTERNA (per uniformare criteri diagnostici ed operativi) DIVISIONE DEI COMPITI ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITA CONTRATTAZIONE DELLE RISORSE (PROGRAMMI DI DIPARTIMENTO)
RETE DEBOLMENTE GOVERNATA (METASERVIZI) ASSOCIAZ. AMBIENTALISTE CENTRI SOCIALI PALESTRE CENTRI MUSICALI RICERCHE SUI BISOGNI DEI GIOVANI CENTRO DI INFORMAZIONE SUI PUNTI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE FORMAZIONE PER PROMOTORI – OPERATORI - LEADER LOCALI TAVOLO NEGOZIALE O CONSULTA RAPPRESEN TATIVA
RETI I costi del coordinamento sono molto alti A LEGAMI FORTI A LEGAMI DEBOLI I costi del coordinamento sono molto alti Le spinte autonome devono essere per forza ricondotte ad una sintesi organica (ruolo della struttura dipartimentale) L’insuccesso o la disfunzione di un nodo incide direttamente sugli altri Esigenza assoluta di uniformare criteri e linguaggio I costi del coordinamento sono ridotti Lo sforzo maggiore consiste nel fornire appoggi indiretti (utili ma non soffocanti) Ogni nodo deve verificare da solo l’utilità della sua esistenza L’insuccesso o la disfunzione di un nodo non incide direttamente sugli altri La pluralità culturale – la varietà di storie, linguaggi e orientamenti costituiscono una risorsa
SERVIZI PER DISABILI Diagnosi incerte (spesso successivamente sconfessate o riformulate) Nessuno prende in carico il problema in modo globale - i genitori andranno avanti nel programma di trattamento per tentativi ed errori Scarsa collaborazione tra sanitari, operatori sociali ed insegnanti Alla maggiore età del soggetto corrisponde una diminuizione degli aiuti in termini di servizi
CRITICITA’ DEL SETTORE DELLA DISABILITA’ Manca un approccio comune al problema Gli operatori non hanno concetti e linguaggi comuni Ogni professionista ha una visione parziale del problema Non è stata concordata una classificazione diagnostica Non esiste una metodologia unificata per elaborare una prognosi ed un programma d’intervento condivisi Gli operatori che devono essere coinvolti nel programma appartengono a servizi di istituzioni diverse: Servizio sanitario – Comune – Stato (per i sussidi) – Scuola – Formazione professionale regionale ecc. Le norme vigenti segmentano i disabili in diverse categorie Nelle ASP i servizi per i disabili minorenni sono organizzati in comparti diversi dai servizi per i disabili adulti Nessun operatore può sconfinare nei servizi degli altri
LE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI DEI DISABILI Hanno costruito da sole una struttura di tipo dipartimentale, cercando di risolvere in proprio tutta la gamma dei bisogni (evitando l’intreccio col settore pubblico) ↓ Questo crea limiti alla necessaria integrazione dei disabili (scuola – centri sportivi – luoghi di lavoro) ghetto per disabili (oggi si sta correndo ai ripari)