Economia circolare in agricoltura: norme e tecniche di sostenibilità ambientale Princìpi di sicurezza degli alimenti, obblighi di informazione e scelte.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Tracciabilità e Rintracciabilità
Advertisements

L’ETICHETTATURA ALIMENTARE
9.3 Sicurezza e qualità alimentari
La nuova Classificazione dei rifiuti Seminario DPT Politiche Ambientali 30 luglio 2015.
Copyright © 2014 Clitt, Roma Questo file è una estensione online del corso Rodato CIBO CHE NUTRE © Clitt
Unità d’apprendimento
L’esperienza dello Sportello Energia della Provincia di Parma Sportello Energia.
Principali Direttive di prodotto applicabili alle macchine maggio 2016
Cibo che nutre. Il pacchetto igiene è un insieme di regolamenti dell’UE. Riordinano la normativa comunitaria in materia di igiene e di controlli su alimenti.
“Semplificazione della P.A.C.” Analisi dettagliata della proposta della Commissione Riunione del 1° marzo 2007 Ente Nazionale Risi.
D. LGS 81/08 Si applica a tutti i settori produttivi, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 1.
1 NORME SULLA CONFORMITA’ DELLE SOSTANZE IMPIEGATE TATUAGGI E PIERCING Dr. Mario Esposito Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.
La Direttiva Bolkestein
Diritto Costituzionale
Sciopero nei servizi pubblici essenziali
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO D. LGS 81/2008 E LAVORO ATIPICO D
Tracciabilità e Rintracciabilità
Le informazioni nutrizionali: ambito di applicazione ed esenzioni
Eco-food DOPPIA PIRAMIDE.
Le indicazioni obbligatorie e quelle complementari per singole merceologie per la tutela del consumatore Agostino Macrì.
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
Dall’agricoltura al sistema agro-alimentare
Art. 20 Il Silenzio assenso
FONTI DEL DIRITTO.
TRACCIABILITA’ E SANZIONI
Modulo U-Gov didattica Quality Assurance Massimo Rimondi
SerSS corso di Laurea in Servizio sociale e Sociologia
ilfattoalimentare. it/frutti-di-bosco-surgelati-epidemia
Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino 1789 Art. 1 – Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali.
SEZIONE: diritto amministrativo. Seminari
FONTE DISPOSIZIONE NORMA
Società per azioni aperte
Prevenzione e preparazione per il riutilizzo nella gestione dei rifiuti: stato attuale e nuovi sviluppi Andrea Valentini 1.
LE ETICHETTE L’etichetta è destinata ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore.
FONTI DEL DIRITTO.
FONTI DEL DIRITTO.
Marchio collettivo (art. 11 c.p.i.)
I DIRITTI FONDAMENTALI DEL CITTADINO
Molluschi eduli lamellibranchi e
EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE
Gruppo nazionale difesa integrata (GDI)
IL NUOVO REGOLAMENTO PRIVACY: ADEMPIMENTI PER GLI AVVOCATI
APULIAN FOOD FINGERPRINT:
EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»
Frodi alimentari.
Il mercato interno e la tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE I principi.
Tecnologia VS scienza La tecnologia indica il sapere (logos) della tecnica (tekhnè), ovvero, del saper fare. Lo studio delle tecnologie presuppone quindi.
La certificazione della qualità nel sistema agro-alimentare
Le Autorità amministrative indipendenti
Vicenza 16 novembre 2007 ESPORTAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI: LA CONFORMITÀ DI ETICHETTA IN ITALIA E ALL’ESTERO Le problematiche di etichettatura dei.
CLAIMS ed ETICHETTATURA
Lezioni di diritto dell’ambiente (Parte speciale)
Correttezza professionale
Procedure decisionali - 1
Corso di Diritto dell’Unione
DIRITTO ALLA SALUTE.
Lezioni di diritto dell’ambiente (Parte speciale)
FONTI DEL DIRITTO.
Definizione “L’estimo è la disciplina che insegna ad esprimere giudizi circa la somma di moneta che si può attribuire, per soddisfare date esigenze pratiche,
Nozione e tendenze del diritto dei mercati finanziari
Piano Regionale della Prevenzione Campania /19
Art. 20 Il Silenzio assenso
ORDINAMENTO GIURIDICO
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA
La tutela della concorrenza nell’ordinamento dell’UE
LA TUTELA DELL’ASSICURATO TRA LEGGE E PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI 10 aprile 2019 Relatore: avv. Alberto Panigada.
diritto della comunicazione pubblica
Le Autorità amministrative indipendenti
Questioni di……. etichetta
Transcript della presentazione:

Economia circolare in agricoltura: norme e tecniche di sostenibilità ambientale Princìpi di sicurezza degli alimenti, obblighi di informazione e scelte alimentari personali: tutela del consumatore o difesa dei diritti umani? Quistello (MN) 09/03/2019 Avv. Angelo Lerario Via Morosini 22 – Milano Tel: 0245486951 angelo.lerario@studiolegaleraschella.it

Sicurezza alimentare: diverse definizioni In senso ampio (World Food Summit del 1996): garantire in modo costante e generalizzato acqua e alimenti per soddisfare il fabbisogno energetico di cui l’organismo necessita per la sopravvivenza e la vita, in adeguate condizioni igieniche. In senso sanitario (Reg. CE 178/2002): sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti e dei mangimi (food safety) nell'ottica di filiera integrata ambientale. In senso economico-sociale: misure che assicurano la copertura delle esigenze delle popolazioni da un raccolto all'altro, con un sufficiente livello di scorte per le evenienze negative.

Food safety e food securiuty nel settore alimentare La parola «sicurezza» evoca due concetti fondamentali, distinti ma complementari: food safety e food security entrambi riconducibili al più generale concetto di sviluppo sostenibile (in prestito dall’art. 3-quater d. lgs. 152/06 – codice dell’ambiente).

Food Safety Rimanda alle istanze di igiene e salubrità dell’alimento a tutela della salute umana. Alimento «insicuro» è: quello alterato quello contaminato da sostanze tossiche, non edibili, dannose per l’uomo.

Food Safety (segue) Food safety acclude il significato di: sicurezza tossicologica (cioè comprensiva della composizione in sé dell’alimento, senza riferimento a fattori esogeni); sicurezza nutrizionale (come assenza di svantaggi per il consumatore sul piano nutrizionale); sicurezza informativa (che comporta un’adeguata e completa comunicazione al consumatore in merito alle caratteristiche dell’alimento e sulle sue modalità o quantità di consumo).

Evoluzione storica Anni 60 – prime necessità di regolamentazione; Anni 90 – morbo della «Mucca Pazza» (BSE) – libera circolazione delle merci – legislazione emergenziale su etichettatura e tracciabilità; 1997 - Libro Verde sui principi generali della legislazione in materia alimentare nell’Unione europea; 2000 – Libro Bianco sulla sicurezza alimentare; Regolamento CE 178/2002 – EFSA;

Food Security È intrisa di concetti etici e umanitari: è la possibilità diffusa, universale, di accesso a una quantità di cibo sufficiente per condurre una vita attiva e salutare e dignitosa. È quindi la «disponibilità in ogni momento di adeguate derrate alimentari di base per sostenere una pronta espansione del consumo alimentare e per eliminare fluttuazioni nella produzione e nei prezzi». Così M. Ramajoli, Dalla food safety alla food security e ritorno, in Amministrare, 2-3/2015, p. 277.

Evoluzione del quadro normativo europeo Inizialmente interventi del Giudice comunitario: diretti a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei prodotti alimentari (sent. Dassonville e Cassis de Dijon). Successivamente il Reg. CE 178/2002: prima legge-quadro del diritto alimentare; Ancora dopo “alluvionale” legislazione europea: su etichettatura alimentare (Reg. UE 1169/2011), commercializzazione di organismi geneticamente modificati e regimi di qualità.

Approccio «risk based» Il Reg. CE 178/2002 infatti definisce il rischio: “la funzione della probabilità e della gravità di un effetto nocivo per la salute, conseguente alla presenza di un pericolo”. Pertanto, la regolazione del rischio è lo strumento di cui il Legislatore comunitario si è servito per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini rispetto ai molteplici rischi insiti nella società moderna. Analisi del rischio

“gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato” Analisi del rischio Art. 14 Reg. CE 178/2002: “gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato” L’analisi del rischio si pone quale architrave del risk regulation nel settore alimentare, col fine di: garantire un elevato livello di protezione della salute il buon funzionamento del mercato interno Essa si compone di 3 distinte fasi procedimentali: Risk assessment Risk management Risk comunication

L’informazione sugli alimenti: l’etichettatura Etichetta: rappresenta una sorta di carta d’identità del bene prodotto. Interesse del consumatore nei confronti di prodotti alimentari salutistici ha reso necessaria la regolamentazione dell’informazione sugli alimenti. Con il Regolamento (CE) n. 178/2002, il consumatore diviene il destinatario di una serie di regole di protezione contro l’induzione in errore (art. 8, lett. c), affiancandosi al diritto alla salute un vero e proprio diritto a non essere tratto in inganno (art. 8 lett. a e b). Con il Regolamento (UE) n. 1169/2011 vengono accluse in un unico testo le precedenti normative sulla pubblicità, sull’etichettatura, sull’indicazione degli allergeni e sull’etichettatura nutrizionale.

Regolamento (UE) n. 1169/2011 Dopo aver definito le nozioni di «informazioni sugli alimenti» e «etichetta», il Regolamento UE distingue tra: informazioni obbligatorie (artt. 9-35); informazioni volontarie (artt. 36-37); informazioni obbligatorie complementari (capo V e all. III).

Le informazioni obbligatorie l’elenco degli ingredienti; la denominazione dell’alimento; qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata; la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti; la quantità netta dell’alimento; il termine minimo di conservazione o la data di scadenza; le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego; il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare; il paese d’origine o il luogo di provenienza; le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento; per le bevande che contengono più di 1,2 % di alcol in volume, il titolo alcolometrico volumico effettivo; una dichiarazione nutrizionale.

L’importanza dell’etichetta L’intento del Legislatore comunitario è quello di considerare l’informazione dell’etichetta quale vero e proprio: «diritto» del consumatore e «obbligo» per le imprese del settore atteggiandosi a elemento di valutazione del rischio, strumentale all’effettuazione di scelte consapevoli e informate.

Il d. lgs. n. 231/2017: regime sanzionatorio per l’etichettatura alimentare Il Legislatore italiano si è adeguato ai precetti comunitari mediante il d. lgs. n. 231/2017, con il quale si attua la disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni contenute nel Regolamento (UE) n. 1169/2011.

Scelte alimentari: esercizio del diritto all’autodeterminazione del singolo Con l’attuale assetto normativo da una parte si protegge la salute e degli interessi dei consumatori e dall’altra si garantiscono le scelte consapevoli degli stessi. Tramite la corretta informazione alimentare si garantisce il diritto di ciascun individuo di decidere in piena autonomia l’alimentazione da impiegare per il proprio sostentamento, diritto che si ricava altresì da quelle disposizioni costituzionali che promuovono il diritto all’autodeterminazione nell’esercizio della irrinunciabile libertà di coscienza.

Scelte alimentari nella Costituzione italiana Numerose sono le fonti a tutela delle scelte alimentari, presenti nella Carta Costituzionale: Artt. 13 e 32 Cost: libertà del singolo di decidere autonomamente sulle sorti del proprio corpo (finanche di rinunciare una prestazione sanitaria o addirittura qualunque nutrimento); Artt. 2, 19 e 21 Cost.: libertà di coscienza dell’individuo sulla propria esistenza, in considerazione delle aspirazioni (di natura esistenziale, pure di origine religiosa e morale) che appartengono al modo di pensare di ogni soggetto. In questa chiave di lettura anche le azioni conseguenti alle proprie convinzioni, circa le modalità di soddisfare il proprio bisogno alimentare, ricadono sotto la tutela costituzionale.

Concludendo: qual è il bene protetto? Pertanto sino ad ora abbiamo parlato di un sistema normativo Posto a tutela delle scelte consapevoli del consumatore O Posto effettivamente a difesa dei diritti e delle libertà fondamentali di ciascun individuo?

Grazie per l’attenzione Avv. Angelo Lerario Via Morosini 22 – Milano Tel: 0245486951 angelo.lerario@studiolegaleraschella.it