IL TRAUMA CRANICO NEL BAMBINO

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Transcript della presentazione:

IL TRAUMA CRANICO NEL BAMBINO San Severino Marche, 19 giugno 2018

TRAUMA CRANICO E’ un evento molto comune in pediatria; una delle più comuni cause di accesso in Pronto Soccorso (circa 300.000 l’anno) A seguito di un trauma cranico, circa un bambino ogni 1.500 nati muore ogni anno, entro primi 16 anni ! E’ la prima causa di morte dopo il primo anno di vita !!! Importante identificare precocemente il rischio di una lesione intracranica

Più frequenti ad un’età compresa tra 0 e 2 anni   La causa più comune è rappresentata (75% dei casi) da una caduta accidentale (generalmente da letti, divani, fasciatoi), seguita dagli infortuni stradali (investimenti pedonali, incidenti come passeggero di automobile, in bicicletta, etc.) e dagli incidenti sportivi

Frequentemente le conseguenze si limitano ad una lesione del cuoio capelluto (la parte di pelle coperta dai capelli). Si tratta di una zona molto ricca di vasi sanguigni, per cui traumi anche piccoli provocano facilmente grossi bernoccoli o lividi, o, in caso di tagli, sanguinamenti abbondanti che richiedono spesso punti di sutura. Frequente è il fenomeno degli "occhi neri" a 2-3 giorni dal trauma: la pelle intorno agli occhi diventa bluastra per la propagazione verso il basso del livido inizialmente limitato alla fronte. Nella maggior parte dei casi si tratta di traumi cranici di entità apparentemente modesta, in cui però è richiesta un’attenta ricostruzione dell’accaduto e un’accurata valutazione del paziente, al fine di porre una diagnosi corretta

Trauma cranico MINORE 90% dei casi Vi è affetto ogni bambino, in precedenza sano, che a seguito di un evento traumatico presenti alla prima valutazione medica: un normale stato di coscienza l’assenza di anomalie neurologiche l’assenza di segni di frattura cranica tutto ciò nonostante, nell’immediato periodo post-trauma, abbia presentato una transitoria perdita di coscienza (durata < 1 min), un vomito (nelle prime 2 ore) un transitorio mal di testa

Trauma cranico MAGGIORE Presenza di anche uno solo dei seguenti sintomi: perdita di coscienza prolungata (> 1 minuto) alterazione persistente dello stato di coscienza segni neurologici focali (VALUTAZIONE MEDICA) segni di frattura della base (VALUTAZIONE MEDICA)

Particolare attenzione a: i bambini che hanno una problematica di base, neurologica (idrocefalo,…) o ematologica (malattie del sangue con facilità di sanguinamento) bimbi con età inferiore ai 2 anni (specie < ai 6 mesi) bambini che hanno subito un trauma con una dinamica importante (incidente stradale, …)

Cosa fare (1) Non esistono regole generali applicabili a tutti i pazienti, soprattutto per la mancanza di una correlazione costante tra la dinamica del trauma, il quadro clinico osservato e l’effettiva gravità del caso Ogni paziente è un caso a se stante per le variabili che entrano in gioco: l’età, il grado di collaborazione del piccolo, la sede del trauma (la regione frontale è la più “rassicurante”, quella parietale la più a rischio di lesione intra-cranica), la dinamica dell’incidente, l’eventuale coesistenza di forme morbose in grado di condizionare l’evoluzione clinica (ad esempio la presenza di un’alterazione della coagulazione, o farmaci che interferiscono con essa), malattie preesistenti o interventi neurochirurgici

Cosa fare (2) È quindi buona regola affidare sempre la valutazione del piccolo con trauma cranico a personale competente (pediatra di famiglia o di Pronto Soccorso)   Sarà lui a decidere l’atteggiamento più adeguato (osservazione domiciliare, breve osservazione clinica in pronto soccorso, eventuale ricovero ed esecuzione di procedure diagnostiche, etc.)

Cosa fare (3) In caso di trauma cranico minore è comunque necessaria un osservazione domiciliare del comportamento del bambino, nelle 24-48 ore successive al trauma (particolarmente importanti le prime 8 ore): va esclusa la comparsa delle problematiche successivamente indicate Dopo le 24-36 ore trascorse senza problemi il bambino può ritornare a svolgere una vita normale Per controllare che anche di notte tutto vada bene, provare a risvegliarlo 1-2 volte Dormire nella stessa camera del bambino, in modo da accorgervi se qualcosa non va Non forzare il bambino ad alimentarsi e somministrare cibi leggeri e facilmente digeribili

Necessaria una pronta valutazione medica se il bambino ha meno di 1 anno di vita (+++ < 3 mesi); ha un'ampia lacerazione alla pelle o al cuoio capelluto, che continua a sanguinare; ha subito un trauma particolarmente violento; dopo il trauma piange continuamente per più di 10 minuti presenta convulsioni, perdita di coscienza o confusione mentale; non riesce a ricordare il momento del trauma; è molto sonnolento e viene risvegliato con difficoltà; parla in modo strascicato o comunque ha difficoltà di parola; ha vomito ripetuto; ha un mal di testa che peggiora; vede doppio o presenta strabismo; non usa un arto o cammina in modo insicuro; perde sangue o liquido acquoso dal naso o dall'orecchio

Chiamare immediatamente il 118 se il bambino ha perso conoscenza; fa fatica a respirare; ha subito un trauma al collo

Cosa NON fare non date subito da mangiare al bambino: è facile che lo vomiti non somministrate farmaci antidolorifici: se il dolore è tale da richiedere un farmaco, è bene chiamare il medico; altrimenti, il farmaco potrebbe mascherare sintomi che invece occorre tenere d'occhio non svegliare il bambino ad ogni ora della notte: sarebbe eccessivo!

Prevenzione (1) I genitori, benché attenti ed amorevoli nei confronti dei loro piccoli, spesso non sono preparati ad adeguarsi ai veloci quanto inaspettati progressi psico-motori tipici dell’età infantile: dare le spalle anche per un solo istante al bambino sul fasciatoio può significare ritrovarlo con stupore e sgomento, per terra Per lo stesso motivo, non si dovrebbero lasciare i bambini piccoli su letti o divani: possono all’improvviso spostarsi rotolando L’ambiente in cui vive il bambino deve essere adattato alle sue esigenze!!!

Prevenzione (2) Un genitore dovrebbe cercare di valutare i rischi presenti in un ambiente guardandolo dal punto di vista del bambino, magari gattonando con lui per alcuni minuti nella stanza, individuando tutte le potenziali fonti di rischio, evitando accostamenti di mobili che possano permettere al bimbo anche brevi arrampicate, assicurandosi che gli stessi mobili siano ben fissati alle pareti e che non alloggino suppellettili instabili (sono frequenti i casi di bambini travolti da scarpiere, specchiere e televisori) I bambini trasportati in maniera scorretta in auto soffrono i danni maggiori in caso di incidente. I moderni sistemi di ancoraggio e contenzione frequentemente minimizzano il danno anche in caso di incidenti gravi

ALTRI TRAUMI Traumi della colonna, toracici e addominali: sono meno frequenti in età pediatrica ma richiedono sempre una valutazione medica, se di rilevanza media-elevata Sono spesso conseguenza di cadute in bicicletta (prima causa), caduta dalle scale, di incidenti stradali o di lesioni volontarie da parte di altri soggetti

Grazie per l’attenzione …