Università degli Studi di Messina

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Università degli Studi di Messina Accademia Peloritana dei Pericolanti 28 gennaio 2014 Open Access 2002-2014: dalle Dichiarazioni alle Politiche per l’accesso aperto alla letteratura scientifica Benedetta Alosi Sistema Bibliotecario di Ateneo Università degli Studi di Messina Images.com/corbis

Parleremo di … In premessa: il contesto attuale L’Accesso Aperto e il paradosso della comunicazione scientifica Le due “Vie” dell’Accesso Aperto Le Politiche mandatarie

“The basic idea of OA is simple: make research literature available online without price barriers and without most permission barriers.” Peter Suber Director of Harvard Open Access Project

PREMESSA Il contesto attuale

Dalle Dichiarazioni di principio… Budapest 2002: Open Access Initiative (BOAI) Bethesda 2003: Statement on Open Access Publishing Berlino 2003: Dichiarazione di Berlino sull’Accesso aperto alla letteratura scientifica Messina 2004: Dichiarazione di Messina (a supporto della Dichiarazione di Berlino) Raccomandazioni dell’EUA 2008 European University Association sull’OA Raccomandazioni della Comunità Europea agli Stati membri per l’accesso e la conservazione dell’informazione scientifica (2012/417/UE luglio 2012) Budapest Open Access Initiative, after 10 years (2012)-Recommendations for the next 10 years (policies); Giugno 2013 – G8 Ministers Statement Dal sogno visionario di un manipolo di idealisti alla discesa in campo di colossi accademici, di agenzie finanziatrici, centri di ricerca,

G8 Science Ministers Statement 12 giugno 2013 – Endorsement ufficiale dell’accesso aperto Punto 3.: Open Scientific Research Data Punto 4.: Expanding Access to Scientific Research Results; “ We endorse the principle that increasing access to peer-reviewed, published results of publicly funded published research will accelerate research, drive innovation and benefit the economy”

… alle azioni politiche per un mandatory OA Bando SIR 2014 (art.9); Horizon 2020 (art. 29) - Dissemination of results – OA- Visibility of EU funding; Legge italiana del 7 ottobre 2013 n.112, art.4, commi 2, 3, 4; Legge tedesca –legge 1 ottobre 2013 (più ampia riforma del diritto d’autore); Legge spagnola – legge 1 giugno 2011 Legge americana “Fair Access to Science and Technology Research act” (febbraio 2013) Direttiva di Obama alle agenzie federali di ricerca per lo sviluppo di concreti mandati OA entro 6 mesi; Commissione Europea : consultazione pubblica sul diritto d’autore in vista della revisione quadro legislativo del copyright

OA requirements per accrescere l’impatto della ricerca europea The European Commission’s objective is to optimise the impact of publicly-funded scientific research, both at European level (FP7, Horizon 2020) and at Member State level. Open access is one of the tools to enhance Europe's economic performance and improve the capacity to compete through knowledge. Results of publicly-funded research should be disseminated more broadly and faster, for the benefit of researchers, innovative industry and citizens. Open access can also boost the visibility of European research […] The Commission’s strategy is to develop and implement open access to research results from projects funded by the EU Research Framework Programmes, namely FP7 and Horizon 2020. Open access requirements are based on a balanced support to both 'Green open access' (immediate or delayed open access that is provided through self-archiving) and 'Gold open access' (immediate open access that is provided by a publisher). <https://www.openaire.eu/it/open-access/mandates-a-policies>

HIT 2020 Documento di programmazione settennale su ricerca e innovazione 2014-2020 (art. 29) Obbligo di deposito delle pubblicazioni scientifiche provenienti da ricerche finanziate ad accesso aperto in tutte le discipline secondo le due strategie OA: Immediatamente Al più tardi entro 6 mesi (12 per scienze sociali e umanistiche) dalla pubblicazione (via verde) anche tramite l’auto-archiviazione; versione finale o AAM- Author’s Accepted Manuscript; APCs coperti dal finanziamento per gli articoli pubblicati durante il progetto; Iniziativa pilota per testare fattibilità di copertura degli APCs dopo la fine del progetto; Invito a depositare in OA gli Open Research Data - Progetto Pilota per il deposito degli “underlying data” della pubblicazione (dati della ricerca che ne validano i risultati); più cogente per le aree del Progetto pilota art. 29 - Dissemination of results – Open Access – Visibility of EU funding OpenAIRE produrrà linee guida per gli amministratori di IR e per i ricercatori

http://www. envimpact. eu/files/assets/wps/wp4/T4. 5/2. J. F. Dechamp http://www.envimpact.eu/files/assets/wps/wp4/T4.5/2.J.F.Dechamp.pdf

La legge italiana (1) Articolo 4, commi 2, 3 e 4 (testo coordinato) legge 112/2013 «2. I soggetti pubblici preposti all’erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottano, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione dell’accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere scientifico che abbiano almeno due uscite annue. I predetti articoli devono includere una scheda di progetto in cui siano menzionati tutti i soggetti che hanno concorso alla realizzazione degli stessi. L’accesso aperto si realizza: a) tramite la pubblicazione da parte dell’editore, al momento della prima pubblicazione, in modo tale che l’articolo sia accessibile a titolo gratuito dal luogo e nel momento scelti individualmente; b) tramite la ripubblicazione senza fini di lucro in archivi elettronici istituzionali o disciplinari, secondo le stesse modalità, entro diciotto mesi dalla prima pubblicazione per le pubblicazioni delle aree disciplinari scientifico-tecnico-mediche e ventiquattro mesi per le aree disciplinari umanistiche e delle scienze sociali. 2-bis. Le previsioni del comma 2 non si applicano quando i diritti sui risultati delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione godono di protezione ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30; […]

La legge italiana (2) Norma obbligatoria e programmatica: vincolo di attuazione delle misure per l’OA; Rivolta ai soggetti pubblici finanziatori e finanziati: MIUR, Università, Enti di ricerca; Misure da adottare: Via verde e via aurea; articoli Non richiesta pianificazione finanziaria; Non specifica la versione da depositare 18/24 mesi: termini al momento difformi dalla CE (6/12) da considerare termini max; le Università possono adottare tempi di deposito inferiori. Fonte: R. Caso I soggetti pubblici preposti all’erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottano, nella loro autonomia, le misure necessarie per la promozione dell’accesso aperto dell’accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici… a) tramite la pubblicazione da parte dell’editore, al momento della prima pubblicazione, in modo tale che l’articolo sia accessibile a titolo gratuito b) tramite la ripubblicazione senza fini di lucro in archivi elettronici istituzionali o disciplinari, secondo le stesse modalità, entro diciotto mesi dalla prima pubblicazione per le pubblicazioni delle aree disciplinari scientifico-tecnico-mediche e ventiquattro mesi per le aree disciplinari umanistiche e delle scienze sociali.

L’Accesso Aperto e il paradosso della comunicazione scientifica

Alle origini del movimento dell’accesso aperto: il “paradosso della comunicazione scientifica” Nasce in ambito accademico con l’intento di contrastare la crisi dell’accesso alla comunicazione scientifica dovuta principalmente: alla spirale dei prezzi delle riviste scientifiche (Serial Crisis); alle barriere di ordine tecnologico e legale all’accesso (Permission crisis: copyright, brevetti; tracciabilità dei formati digitali); Rappresenta un’alternativa di qualità al “paradosso della comunicazione scientifica” del modello tradizionale di circolazione del sapere; Sfruttando le potenzialità offerte dalla rete, si propone di assicurare l’accesso immediato e senza restrizioni alla letteratura scientifica, “Royalty Free Literature”, accrescendone impatto, visibilità e rapida condivisione; E’ rivolto agli autori accademici e agli scienziati che, nel pubblicare i risultati delle loro ricerche, cedono a titolo gratuito contenuti scientifici e diritti esclusivi sugli stessi, mossi dall’unica prospettiva di un ritorno in termini di reputazione, prestigio e carriera professionale;

Serial Crisis: le barriere legate ai prezzi delle riviste (fonte: S Serial Crisis: le barriere legate ai prezzi delle riviste (fonte: S. Shieber, Caltech, 2009) Forbice aperta più si alzano i prezzi delle riviste più diminuisce potere di spesa

Accesso Aperto è un paradigma aperto di comunicazione scientifica Costituisce un modello alternativo, parallelo e “aperto” di circolazione del sapere che risponde alle esigenze di condivisione e diffusione della conoscenza rispetto alle logiche di profitto degli editori; Si fonda sull’evidenza che condividere i dati della ricerca favorisce le collaborazioni internazionali, anche multidisciplinari; Favorisce l’innovazione e agisce da volano del progresso scientifico ed economico; Si basa sul principio che chi produce e finanzia la ricerca deve avere accesso ai risultati della ricerca (Atenei, Enti di ricerca, Agenzie finanziatrici, studiosi, taxpayers, cittadini); Introduce margini di concorrenzialità in un mercato dominato da un ristretto oligopolio editoriale e caratterizzato da accentuate anelasticità e concentrazione industriale;

“L’accesso aperto è un cambiamento culturale”: il caso di Ilaria Capua Trasparenza dei dati della ricerca 2006: rifiuta di depositare la sequenza genetica del ceppo africano del virus di influenza aviaria nel database “chiuso” dell’OMS; Acceso dibattito internazionale sulla trasparenza dei dati della ricerca; 2008: lanciata GISAID, banca dati “aperta” per la condivisione delle sequenze dei virus dell’influenza virale; Deposito in GISAID della sequenza: “scelta etica imposta dal fatto di lavorare sulle emergenze virali” 2011: FAO, OMS, OIE adottano risoluzioni “epocali” per la trasparenza e la condivisione dei dati in modalità Open Access nella Sanità Pubblica mondiale; 2013: scienziati cinesi isolano nuovo virus dell’influenza; sequenza depositata in GISAID appena una settimana dopo la scoperta.

L’accesso Aperto è una scelta di visibilità scientifica della ricerca Ricercatori Visibilità Maggiore visibilità all’interno della comunità di ricerca globale; Impatto e reputazione Aumento delle citazioni, effetto sugli indici citazionali (non solo IF, nuove metriche); impatto sulla valutazione della ricerca, crescita della reputazione; maggiori opportunità per accedere a finanziamenti e collaborazioni internazionali. Istituzione Visibilità e reputazione Maggiore visibilità e impatto per la produzione scientifica dell’istituzione; facilitati i processi di ricerca e valutazione; Attrazione e internazionalizzazione Fund raising; impatto sociale della ricerca, reputazione, aumento iscrizioni ai corsi di laurea; maggiori opportunità di internazionalizzazione e collaborazioni.

Un contributo è ad accesso aperto (BOAI, 2002) Un contributo scientifico è ad accesso aperto quando l’autore ne “concede” la libera disponibilità in rete e consente ad ogni utente la possibilità di leggerlo, scaricarlo, copiarlo, stamparlo, distribuirlo, ricercarlo, creare link ai Full Text, indicizzarli, passarli come dati ai Software o utilizzarli per ogni altro scopo legale; Le uniche restrizioni poste alla riproduzione e distribuzione, così come per il copyright, in questo ambito, attengono all’esigenza di mantenere il controllo dell’autore sull’integrità dell’opera e il diritto dello stesso autore ad essere riconosciuto e citato correttamente;

“Gratis & libre access” Secondo una recente definizione coniata da Peter Suber l’accesso aperto si caratterizza per essere “gratis” e “libre” Gratis OA (“for zero price”) identifica la rimozione delle barriere economiche all’accesso; Libre OA (“with little or no restrictions”) identifica la rimozione della gran parte delle barriere legali connesse alla cessione dei diritti d’autore; accezione forte dell’OA in relazione alla concessione di diritti di ri-uso da parte dell’autore. N.B.: la concessione di alcune fondamentali facoltà del diritto di autore è subordinata al rispetto del diritto di paternità (R. Caso)

Le due Vie dell’OA

Le due vie dell’accesso aperto (1) (BOAI, 2002) The Gold Road: Open Publishing Via Aurea - la pubblicazione su riviste ad accesso aperto di qualità The Green Road: Self-archiving Via Verde - l’auto-archiviazione ad opera dei ricercatori dei pre-prints o post-prints dei loro articoli in Archivi Aperti digitali, istituzionali (Institutional Repository -IR) delle Università o Enti di Ricerca o disciplinari, in accordo con le politiche di copyright degli editori

Le due vie dell’accesso aperto (2) Via Verde: strategia migliore per il breve periodo, più economica e più immediata; consente agli autori di continuare a pubblicare sulle riviste scientifiche commerciali, riservandosi i diritti per depositare la versione finale degli articoli negli Archivio Aperti istituzionali; Via Aurea: strategia più adatta per il lungo periodo (pianificazione finanziaria, individuazione di nuovi modelli economici, etc.) N.B.: le recenti leggi sull’OA regolamentano prevalentemente la via verde; In UK, il 40% della letteratura scientifica è già OA; ma il 35% è Green OA e solo il 5% è Gold OA Raccomandato: deposito del final draft dell’articolo immediatamente dopo l’accettazione e non al momento della pubblicazione;

La Gold Road le riviste OA seguono i tradizionali processi editoriali e del peer review, garantendosi la possibilità di indicizzazione nei database citazionali (Scopus e WOS); non richiedono agli autori la cessione dei diritti; adottano licenze Creative Commons (CC) per la tutela del materiale pubblicato dagli autori basate sulla formula giuridica “alcuni diritti riservati”; gli articoli sono provvisti di DOI – Digital Object Identifier – Standard per l’identificazione duratura degli articoli pubblicati; DOAJ- Directory of Open Access Journals: censite al momento 9804 riviste con controllo di qualità da 124 paesi 30% di riviste peer reviewed è ad accesso aperto)

Modelli economici della Gold Road Modello economico diverso dal reader pays pricing model: Pure Gold OA: gli articoli della rivista sono ad accesso aperto e i costi di pubblicazione sono sostenuti dal pagamento di una quota che copre i costi di pubblicazione (APCs = Article Processing Charges); Modello ibrido: la rivista è soggetta al modello tradizionale di abbonamento; sono accessibili ad accesso aperto solo gli articoli pubblicati con l’opzione OA e dietro pagamento di una APC; Attenzione alla “via rossa” dei Predatory Open Access Publishers Il 66% delle riviste OA non richiede il pagamento di APCs Gli Enti finanziatori stanno includendo gli APCs tra le voci di finanziamento

PLOS medicine I. F. 15. 253; Plos genetics IF 8 PLOS medicine I.F. 15.253; Plos genetics IF 8.517 PLOS pathogens IF 8.517

La Green Road: Archivi aperti Istituzionali (IR) Archivi implementati nelle istituzioni accademiche e negli enti di ricerca per il deposito e la conservazione della produzione scientifica dell’Istituzione; Sono collezioni di oggetti digitali (articoli scientifici, atti di convegno, tesi di dottorato, dissertazioni, working papers, materiali didattici); Possono avere la duplice funzione di Archivio ad accesso aperto e catalogo delle pubblicazioni per la valutazione della ricerca (progetto UGOVplus, 20); Assicurano la conservazione a lungo termine delle copie digitali degli articoli depositati; N.B.: Consultazione pubblica, HEFCE – OA Requirement per REF post-2014, outputs accessible through IR (nella convinzione del ruolo significativo degli IR) Higher Education Funsing Council for England

http://www.opendoar.org/index.html

La Green Road: Archivi disciplinari ArXiv.org (1990) – archivio con 905.801 e-prints di Fisica, Matematica, Informatica, Biologia Quantitativa, Finanza Quantitativa, Statistica, Cornell University Library (75.000 sottomissioni annue, 1 mln di FT scaricati per 400.000 utenti a settimana; RePEc – Research Papers in Economics - db bibliografico con 1.550 archivi aperti da 76 paesi con 1.3 mln di FT; SSRN (1994)– Social Science Research Network – db in parte di FT ad accesso aperto, in parte bibliografico (oltre 72 mln di downloads dei FT); PMC – PubMed Central – Archivio Aperto della National Library of Medicine degli U.S. NIH (2.9 mln di articoli)

SSRN (2013): “ranked the top open-access repository in the world”

http://unesdoc.unesco.org/images/0021/002158/215863e.pdf

Copyright Transfer Agreement (CTA): contrattare le licenze La cessione dei diritti patrimoniali da parte dell’autore a una terza parte (editore) nel contratto di edizione comporta la perdita di tutti i diritti di utilizzo e di sfruttamento dell’opera; In caso di cessione: negoziare le licenze per mantenere i diritti di utilizzo dei documenti pubblicati per auto-archiviare in un IR e di ri-uso per scopi non di lucro (didattica, ricerca, studio), anche con eventuale concessione di un periodo di embargo; Auspicabile mantenere il copyright garantendo all’editore solo i diritti necessari alla pubblicazione (pubblicazione editoriale, distribuzione); Le CC costituiscono una tutela flessibile dei diritti, gestita direttamente dall’autore, intermedia tra la protezione totale (“full rights reserved”) e l’assenza di protezione del pubblico dominio (“no rights reserved”).

L’Addendum al contratto editoriale di pubblicazione Schema contrattuale con cui è possibile apportare modifiche al contratto di edizione (CTA) L’autore si riserva alcuni diritti di utilizzo, pur cedendo il copyright all’editore, per: depositare negli archivi aperti consentire usi a terze parti pubblicare in altre sedi (saggi, raccolte, antologie, convegni...) usi didattici (dispense, lezioni…) rielaborare le proprie produzioni a scopi scientifici e di ricerca N.B.: SPARC ha fornito un modello base di Addendum: N.B.: Le politiche per l’OA, adottate a livello legislativo, istituzionale (Atenei), e dalle Agenzie finanziatrici costituiscono un supporto essenziale per gli autori nella gestione dei diritti con gli editori;

Sherpa/Romeo slide di Maddalena Morando

Le politiche Open Access

Quale policy adottare? Tipologie di Politiche in base al vincolo di deposito: Policy mandataria = deposito obbligatorio della produzione scientifica negli IR - raccomandata Policy su base volontaria, con eventuali incentivi – poco efficace - non raccomandata; Tipologie relative alle Istituzioni adottanti: Policy nazionale delle Agenzie finanziatrici; delle Università Registry of OA Repositories Mandatory Archiving Policies (ROARMAP) http://roarmap.eprints.org/ Le politiche adottate dai 7 Research Councils in UK tra il 2005 e il 2011 hanno assicurato una percentuale del 40% di letteratura disponibile in OA rispetto al 20% generale;

Le Politiche mandatarie delle Agenzie: una strada per la via verde 2008 - US NIH Public Access Policy obbligo di deposito in PubMed Central; subito dopo l’accettazione e non più tardi di 12 mesi dalla pubblicazione; 2008 - Wellcome Trust Policy obbligo di deposito in PMC e in Europe PMC; subito dopo l’accettazione e non oltre sei mesi dalla pubblicazione sulla rivista; Finanziati gli APCs Incoraggiato l’uso delle Creative Commons (CC-BY) Dal 2014 – OA WT policy estesa alle monografie accademiche finanziate e ai capitoli di libri pubblicati Funder mandate in Italia: Istituto Superiore di Sanità (2008, mandataria); Fondazione Telethon (2010, mandataria con eccezioni); Fondazione Cariplo (2012)

La policy di Harvard: un esempio di best practice La policy ribalta l’ottica della politica mandataria; Tutta la produzione scientifica è resa disponibile ad accesso aperto ma con licenze automatiche concesse dagli autori/docenti al Presidente del College prima del trasferimento del copyright; La titolarità originaria del copyright è riconosciuta all’autore (tratto in comune con il diritto d’autore europeo); All’istituzione viene quindi concesso il permesso di depositare ad accesso aperto i lavori di ricerca; L’Università è licenziataria non esclusiva del processo editoriale; Le restrizioni all’accesso aperto rappresentano l’eccezione “Each Faculty member grants to the President and Fellows of Harvard College permission to make available his or her scholarly articles and to exercise the copyright in those articles”; “The Dean or the Dean's designate will waive application of the policy for a particular article upon written request by a Faculty member explaining the need”

La policy mandataria di Liegi basata su ID/OA Self-archiving ImmediateDeposit/Optional Access = Deposito immediato, subito dopo l’accettazione di un articolo/ accesso aperto opzionale; Metadati immediatamente disponibili È fortemente raccomandato di rendere disponibili ad accesso aperto quanto prima possibile gli articoli “chiusi” ; Solo gli articoli sottomessi nell’IR possono essere oggetto di valutazione NB: La policy di Liegi sta diventando una policy di riferimento per l’Europa “I membri della comunità devono poter percepire le politiche di Ateneo come un’opportunità per accrescere il proprio impatto sulla ricerca, non come un’imposizione”. (B. Rentier)

Policy dell’Università di Torino Ogni autore al momento della pubblicazione provvede al deposito: dei metadati del prodotto; della copia digitale del prodotto, ad accesso riservato, utile per la valutazione interna e nazionale; della copia digitale nella versione consentita dall’editore per la diffusione ad accesso aperto; La deroga al deposito è prevista in casi eccezionali; Per il deposito è richiesta all’autore la concessione di una licenza non esclusiva all’Università; Saranno oggetto di valutazione soltanto gli articoli depositati; Si applica agli articoli degli ultimi cinque anni e a partire dai cinque migliori articoli di ogni autore; UGOV è stato integrato con l’IR sia per i prodotti già depositati che per quelli da inserire

http://unesdoc.unesco.org/images/0021/002158/215863e.pdf

Un “processo sistemico per le Policies” (R. Caso) Politiche per l’accesso aperto degli Enti finanziatori obbligano gli Enti finanziati (es: Università) a predisporre regolamentazioni adeguate per dare attuazione alle disposizioni di tali Enti; Necessario un “processo sistemico” che coinvolga Stato/Governo, Soggetti finanziatori, Soggetti finanziati (Università), con una regolamentazione multilivello dell’OA Indispensabile anche a livello internazionale allineare e armonizzare le politiche dei diversi Enti in relazione a: tempi di embargo, tempi di deposito negli Archivi Istituzionali, pagamento degli APCs compresi nei finanziamenti (A. Swan)

Politiche della Comunità Europea 2007 - European University Association – Statement 2007 - European Research Council (ERC) Guidelines for OA Promozione dell’Open Access confermata nella Digital Agenda for Europe Luglio 2012 Comunicazione “Verso un accesso migliore alle comunicazioni scientifiche” COM (2012) 401 Raccomandazione 2012/417/UE

Comunicazione Commissione Europea “Verso un accesso migliore alle informazioni scientifiche” Comunicazione COM (2012) 401 final L’OA visto come «un mezzo fondamentale per migliorare la circolazione delle conoscenze e dunque l’innovazione in Europa» e superare il trend negativo della ricerca in Europa rispetto a USA e paesi emergenti in relazione a numero di pubblicazioni e brevetti). Definisce gli obiettivi della policy sull’accesso aperto ai contenuti della ricercata finanziata nel programma quadro Horizon 2020; FOCUS SU HORIZON 2020 deposito negli Archivi aperti delle versioni elettroniche delle pubblicazioni autori incoraggiati a conservare i diritti d’autore rilasciando all’editore licenze conformi alle norme applicate negli stati membri. 60% delle pubblicazioni finanziate liberamente accessibili entro il 2016

Progetti europei per l’Open Access Progetto Pilota Open Access in FP7 (2007-2013): deposito obbligatorio su IR delle pubblicazioni finanziate con fondi europei in 7 aree disciplinari (clausola speciale n. 39); OpenAIRE – Open Access Infrastructure for Research in Europe (2009-2012): scopo: rendere disponibile OA i risultati della ricerca finanziata in 7 aree disciplinari del 7° PQ per la ricerca e lo sviluppo tecnologico con obbligo di deposito in IR o Archivio disciplinare delle ricerche finanziate dall’European Research Council = 390.000 articoli/14.000 subito disponibili a fine progetto OpenAIREplus (2011-2014): Scopo: estensione di OpenAIRE ai dati della ricerca MEDOANET (2011-2013): Implementazione linee guida per politiche OA in 6 paesi dell’area mediterranea: Grecia, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Turchia

Raccomandazione 2012/417/UE Commissione sull’accesso all’informazione scientifica e sulla sua conservazione Agli Stati Membri è prescritto di: “definire politiche chiare per la diffusione delle pubblicazioni scientifiche prodotte nell’ambito di attività di ricerca finanziate con fondi pubblici e l’accesso aperto alle stesse”; “in esito a tali politiche, il sistema delle carriere universitarie sostenga e premi i ricercatori che aderiscono a una cultura di condivisione dei risultati delle proprie attività di ricerca, assicurando l’accesso aperto, nuovi modelli di valutazione delle carriere, nuovi criteri di misurazione e nuovi indicatori”.

Grazie per l’attenzione