Genere e sviluppo (A.A 2019/20)

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Transcript della presentazione:

Genere e sviluppo (A.A 2019/20) Corso di Alta Formazione in “Operatori legali specializzati in protezione internazionale” A.A. 2015/2016 Genere e sviluppo (A.A 2019/20) Giovanna Vingelli Unit 1

GENERE E SVILUPPO A.A. 2019-2020 I Bacheca docente: http://www.unical.it/portale/strutture/facolta/scipol/stud/bacheca/ Orario di ricevimento: martedi, 11-13 (consultare sempre la bacheca) Materiale didattico a cura di Giovanna Vingelli

Testi di esame Letture Materiali Dispense lezioni Sonia Sabelli, L’eredità del colonialismo nelle rappresentazioni contemporanee del corpo femminile nero, in Brava gente. Memoria e rappresentazioni del colonialismo, a cura di Elena Petricola e Andrea Tappi, «Zapruder», n. 23, settembre-dicembre 2010, pp. 106-15 Angela Moriggi, Una prospettiva di genere sui cambiamenti climatici, DEP, n.30, 2016 Enrica Rigo, Donne attraverso il Mediterraneo. Una prospettiva di genere sulla protezione internazionale, Politeia, XXXII, 124, 2016, pp. 82-94 L. Lombardi, Società, culture e differenze di genere, Franco Angeli 2005 (Cap. 1) Ania Loomba (1998), Definire i termini: colonialismo, imperialismo, neocolonialismo, postcolonialismo, in Colonialismo/Postcolonialismo, Meltemi, Roma 2000, pp. 18-35 S. De Petris, Tra ”agency” e differenze. Percorsi del femminismo postcoloniale, in Studi Culturali, n.2, 2005 S. Marchetti, Intersezionalità, in C. Botti, Le etiche della diversità culturale, Le lettere, 2013 Letture Robert Young, Introduzione al postcolonialismo, Meltemi, 2005 M. Pasquino, S. Sabelli, Femminismo e femminismi dagli anni Ottanta al XXI secolo, in M.S. Sapegno, Identità e differenze, Fatema Mernissi (2000), L’harem delle donne occidentali: la taglia 42, in Ead., L’harem e l’Occidente, Giunti, Firenze 2000, pp. 169-77 bell hooks (1991), Riflessioni su razza e sesso, in Ead., Elogio del margine. Razza, sesso e mercato culturale, Feltrinelli, Milano 1998, pp. 36-46 Chiara Bonfiglioli, La battaglia del velo. Laicismo e femminismi nella Francia post-coloniale, in Donne di mondo. Percorsi transnazionali dei femminismi, «Zapruder», maggio-agosto 2007, pp. 82-7 Chiara Bonfiglioli (2010), Intersezioni di razzismo e sessismo nell’Italia contemporanea. Una cartografia critica dei recenti dibattiti femministi, in «DWF – donnawomanfemme», Modelli femminili, n. 3-4(87-88), 2010, pp. 64-76 Chandra Talpade Mohanty, Sotto gli occhi dell’Occidente. Saperi femministi e discorsi coloniali, in Maria Teresa Chialant, Eleonora Rao (a cura di), Letteratura e femminismi. Teorie della critica in area inglese e americana, Liguori, Napoli 2000, pp. 357-367 Dispense lezioni Non frequentanti (< 70%): contattare docente

Dicono di noi “L’uomo è per natura superiore, la donna inferiore, l’uno comanda, l’altra è comandata” Aristotele, 300a.C. “Bisogna dare alle donne un’educazione da donne, facendo attenzione che amino le preoccupazioni proprie del loro sesso, che siano modeste, che sappiano invecchiare e aver cura della casa” Rousseau, 1761 “L’uomo sembra essere l’unico capace di meditazioni serie e profonde, che richiedono grande intelligenza, disciplina e lunghi studi che per questo alle donne non è permesso intraprendere” Parlamento Francese 1793 “Le donne non sono fatte per attività che richiedono una facoltà universale di ragionamento così come la scienza, la filosofia e certe forme d’arte” Hegel 1807 “Per tutte le vere donne la scienza è contro la decenza” Nietzsche 1886 “Differenze innate tra uomini e donne potrebbero spiegare perché poche donne hanno successo nella scienza” Rettore di Harvard Lawrence 2005

Un corso di genere? La nozione di genere - originariamente una classe grammaticale - cominciò ad essere utilizzata negli Stati Uniti negli anni '60, nel campo delle scienze sociali. Il saggio dell’antropologa Gayle Rubin del 1975, The Traffic in Women, è il testo che introduce il termine gender nell’espressione gender system (sistema di generi). La nozione denomina l’insieme di processi, comportamenti e rapporti con cui ogni società trasforma la sessualità biologica in un insieme di norme implicite ed esplicite che regolano i rapporti fra gli uomini e le donne e secondo le quali si attribuiscono agli uni e alle altre diversi compiti. Questa nozione arricchisce le scienze sociali, dal momento che permette di osservare che la realtà sociale è sessuata e che in essa sono sempre soggiacenti i concetti di maschile e di femminile.

Sesso e Genere Il termine SESSO indica il fenomeno biologico della differenza tra uomini e donne. Il termine GENERE indica la costruzione culturale che definisce l’uomo e la donna. L’identità di genere la percezione sessuata di se stessi/se, sentirsi femmina o maschio, parte da una base organica, ma si completa con elementi culturali. La parola GENERE deriva dal termine inglese gender: il concetto di genere si allontana dalla semplice differenziazione biologica donne e uomini per approdare ad una costruzione sociale della diversità sessuale(maschi e femmine) facendo riferimento ad un sistema di ruoli e di relazioni fra uomini e donne, storicamente determinati dal contesto sociale, culturale, politico, economico.

Uomini e donne sono differenti Morfologicamente: il corpo dell’uomo ha dimensioni maggiori di quello della donna A livello ormonale: la concentrazione degli ormoni è diversa nei due sessi e questo comporta diverse tipologie di sviluppo A livello cerebrale: le connessioni tra gli emisferi sono maggiori per le donne, il cervello femminile è più plasmabile. Gli uomini tendono ad utilizzare in modo separato gli emisferi, sono più bravi nel ragionamento logico e spaziale-visivo, le donne in quello intuitivo. Le differenza va riconosciuta e valorizzata. Il nostro obiettivo è distinguere tra differenze di genere e stereotipi, ampliando le possibilità a disposizione di ciascun sesso, rispettosi delle reciproche differenze.

Ma è proprio vero che il cervello non ha sesso? La risposta scientifica è sì e no. Sì, il cervello è diverso nell’uomo e nella donna in quanto controlla le funzioni riproduttive. No, perché è la sede del pensiero, e per questo motivo ha bisogno, nel suo sviluppo, di essere stimolato dall’ambiente, dalla famiglia, dalla società, dalla cultura. A differenza degli animali, il cucciolo d’uomo nasce con un cervello in gran parte incompleto: ha 100 miliardi di neuroni, ma pochissime vie nervose che li colleghino fra loro. Solo una su dieci di queste connessioni, le sinapsi, è presente alla nascita. Le altre si sviluppano progressivamente grazie agli stimoli esterni. La genetica e gli ormoni sessuali giocano un ruolo trascurabile in questa costruzione della mappa del pensiero.

SESSO/GENERE Sesso Il termine si riferisce alle differenze di natura biologica che esistono tra gli uomini e donne (es. solo le donne possono partorire, condizione biologicamente determinata) Genere “L’insieme dei processi di adattamento, modalità di comportamento e di rapporti, con i quali ogni società trasforma la differenza sessuale biologica in prodotti dell’attività umana” (G.Rubin, 1975) Ruoli di genere L’insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le donne si debbano comportare. Le aspettative ed i ruoli di genere variano da una società e cultura all’altra e da un periodo storico all’altro (M. Mead, 1949)

NATURA CULTURA ISTINTO RAGIONE PRIVATO PUBBLICO RIPRODUZIONE La femminilità è stata considerata come l’ “Altro” per eccellenza: La Natura vs. l’uomo sapiens, Il Corpo vs. l’intelletto, Il Sentimento vs. la ragione.

Annette Kellerman promuove i diritti delle donna indossando un “pezzo” attillato di costume da bagno, nel 1907 “Le pattuglie della spiaggia” che misurano la lunghezza dei costumi da bagno delle donne nel 1920.

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