Bruno Mellarini, IPRASE

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Transcript della presentazione:

Bruno Mellarini, IPRASE Progettare e sperimentare strumenti per valutare i risultati di apprendimento degli studenti Bruno Mellarini, IPRASE

Bruno Mellarini, IPRASE Le prove di competenza Che cosa sono? Sono prove che prevedono, in coerenza con le Unità di Lavoro, la verifica di specifiche abilità e conoscenze… ma non sono semplici prove di abilità e conoscenze; sono prove che propongono, in linea con la didattica per competenze, la risoluzione di compiti “complessi”, ovvero compiti che presentino qualche elemento di problematicità, che siano nello stesso tempo affrontabili ma anche realmente “sfidanti” e motivanti per gli studenti. In sintesi, si tratta di progettare compiti “aperti”, per i quali si possano prevedere diversi percorsi e diverse strategie di risoluzione. Bruno Mellarini, IPRASE

Bruno Mellarini, IPRASE Le prove di competenza Come sono state costruite? Le strade da percorrere erano ovviamente diverse e molteplici, così come i modelli teorici a disposizione (non sempre praticabili e adattabili alla realtà effettiva della scuola). Si è tenuto presente l’esempio della FP, nella quale si è affrontato il problema della progettazione/sperimentazione di prove di competenza lavorando in modo sostanzialmente deduttivo, cioè a partire dalla analisi delle singole competenze e dalla conseguente individuazione di alcune dimensioni significative, cioè degli aspetti che le caratterizzano maggiormente … ma alla fine si è trovato un approccio originale valorizzando, sia per l’Italiano che per la Matematica, il rapporto di “dipendenza” con i curricoli elaborati dalle Reti di scuole o dai singoli Istituti. Una scelta, questa, che si è rivelata senza dubbio vincente: il costante richiamarsi ai curricoli ha permesso di progettare prove di competenza di fine biennio coerentemente collegate con alcuni principi basilari di riferimento (in particolare con i traguardi di abilità e conoscenza previsti al termine di ogni singolo biennio). In alternativa, si sono costruite anche prove “di fine” Unità di Lavoro: anche in questo caso la coerenza dei riferimenti è garantita dal fatto che tali Unità sono state progettate a partire dai curricoli e dalle abilità/conoscenze in essi previste. Bruno Mellarini, IPRASE

Bruno Mellarini, IPRASE Le prove di competenza Si è così definito un modello di verifica strutturato che presenta alcuni elementi ricorrenti: Individuazione della competenza (o delle competenze) di riferimento (competenza “bersaglio”) Individuazione dei traguardi di fine biennio o previsti all’interno dell’UdL Ideazione di esercizi atti a misurare abilità e conoscenze Scelta e definizione del compito (problema “complesso”) e delle condizioni previste (tempo a disposizione, strumenti etc.) Definizione di una situazione problematica che non è necessariamente un compito “di realtà” Analisi del compito e delle possibili difficoltà (analisi a priori) Elementi di continuità e di discontinuità con ciò che gli studenti fanno in classe Elementi di meta cognizione e strumenti per l’autovalutazione dell’alunno Analisi a posteriori ed eventuale revisione/riprogettazione del compito stesso. Inoltre, si sono costruiti strumenti per l’osservazione dei processi e per l’analisi dei risultati: Una rubrica di valutazione da utilizzare nella “lettura” della performance dello studente, all‘interno della quale si evidenziano i seguenti elementi: alcune “dimensioni” della competenza (in riferimento ai traguardi di fine biennio o previsti all’interno dell’UdL); le “evidenze” (ovvero ciò che si deve osservare nella prova dello studente) e i relativi “indicatori” (numerici o di tipo qualitativo); la definizione dei livelli di padronanza in relazione al compito (di solito, 3 o 4 livelli per ogni evidenza considerata). Bruno Mellarini, IPRASE

La rubrica di valutazione DIMENSIONI EVIDENZE INDICATORI LIVELLI Es. COESIONE Rispetto delle concordanze Utilizzo dei connettivi testuali Numero errori di concordanza Numero di connettivi usati correttamente 4. Rispetta tutte le concordanze 3. Commette qualche errore di concordanza 2. Commette diversi errori di concordanza 1. Non rispetta le concordanze 4. Tutti i connettivi utilizzati sono corretti 3. La maggior parte dei connettivi utilizzati sono corretti 2. Solo una parte dei connettivi utilizzati sono corretti (meno della metà) 1. Tutti (o quasi tutti) i connettivi utilizzati non sono corretti

Bruno Mellarini, IPRASE Le prove di competenza In sintesi, il modello proposto si presenta: Chiaro e leggibile nell’impostazione, proponibile e didatticamente attuabile; flessibile in quanto si adatta a diversi bienni; funzionale rispetto all’esigenza di programmare momenti di verifica formativa e sommativa; adatto a integrare più competenze “bersaglio” all’interno della stessa prova; adatto a decontestualizzare (e quindi a ricontestualizzare) gli apprendimenti, in quanto propone la ricerca/definizione di nuovi contesti all’interno dei quali gli studenti dovranno dimostrare l’effettiva acquisizione di abilità e conoscenze e, insieme, la capacità di affrontare e risolvere situazioni problematiche (in modo da evitare gli automatismi, le risposte in qualche modo “codificate” e precostituite). Bruno Mellarini, IPRASE

Bruno Mellarini, IPRASE Un quadro di sintesi: Si riporta di seguito l’elenco delle prove di competenza elaborate nel corso dell’a.s. 2010/2011: Rete di Trento: per Italiano, 1° biennio 2 PROVE DI COMPETENZA DI FINE BIENNIO per Matematica, 1° biennio 1 PROVA DI COMPETENZA SULLE 4 COMPET. Piana Rotaliana: per Italiano, tutti i bienni, 5 PROVE DI COMPETENZA DI FINE BIENNIO Valli Giudicarie: per Italiano, 3° biennio, 5 PROVE DI COMPETENZA DI FINE UdL Valli del Noce: per Italiano, 1°, 3° e 5° BIENNIO, 3 PROVE DI COMPETENZA DI FINE BIENNIO Valli dell’Avisio: per Italiano, tutti i bienni, 9 PROVE DI COMPETENZA DI FINE UdL per Matematica, tutti i bienni, 5 PROVE DI COMPETENZA DI FINE UdL Per quanto riguarda la sperimentazione sul 3° biennio con Ala, Cembra e Rovereto Nord: Cembra: per Italiano, 1 PROVA DI COMPETENZA DI FINE UdL Rovereto Nord: 2 PROVE DI COMPETENZA DI FINE UdL (con doppia versione: una per la classe V della Scuola Primaria ed una per la classe I della Scuola Secondaria di primo grado). Bruno Mellarini, IPRASE