I l 24 Novembre 2009 il Collegio Ballerini ha ospitato Slow Food e alcuni produttori del formaggio Bitto.
F ormaggio dalle origini secolari N asce nelle Valli del fiume Bitto M assima espressione del lavoro contadino
ZONA DI PRODUZIONE
M archio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito agli alimenti caratteristici del loro territorio. N el 1996 i produttori delle valli del BITTO richiedono la DOP I mposizione di ampliare la zona di produzione al fine di pubblicizzare il prodotto N uove Regola della DOP con lo scopo di ottenere una standardizzazione del prodotto: o introduzione dei mangimi al posto delle erbe del pascolo; obbligo utilizzo dei fermenti lattici.
Q ueste nuove regole sconvolgono il prodotto modificandone interamente le sue caratteristiche: il gusto; il profumo; la sua antica lavorazione. 15 anni dopo… F acendolo diventare un formaggio semplice come tutti gli altri. Dettati dalla tradizione diffusa nell’ alpeggio
Pesanti sanzioni contro i “ribelli del Bitto” Sono state presentate due multe per un ammontare di € alle aziende produttrici del Bitto “storico” Perché hanno prodotto una DOP senza rispettarne il metodo di produzione ma utilizzando il vero metodo tradizionale. Alcuni alpeggi hanno negato la DOP solo per rispettarne le caratteristiche, lavorando in proprio Sono molte le associazioni e i siti che propongono alcune campagne e petizioni a sostegno dei produttori del Bitto storico
h 4.30 sveglia Mungitura mucche e capre a mano h 7.00 riscaldamento del latte a 37°C e aggiunta di caglio Lavorazione del latte per 4 ore h 11.30/12.00 pranzo h nuova mungitura e lavorazione h Fine del lavoro
IL LAVORO È STATO REALIZZATO DA: Agnese Pesarin Carlo Ballabio Cecilia Riva Davide Redaelli Giulia Sebastianelli Patrick Massimo De Marchi Mattia Guarneri Olaf Mariani Ragazzi della 3^B dell’Istituto Alberghiero del Collegio BALLERINI
SI RINGRAZIANO PER L’ASSISTENZA GLI INSEGNANTI: Alberto Somaschini (cucina) Michela Villa (alimentazione)