Teorie e tecniche del giornalismo scientifico Rossella Castelnuovo Università di Tor Vergata – Anno accademico ’08-’09
RACCONTARE STORIE DI SCIENZA Le basi della comunicazione scientifica Come raccontare storie di scienza:il “taglio” Parlar di scienze è una corsa a ostacoli
“Ogni persona per vivere ha bisogno di un rifugio, di cibo, sesso e di storie” Proverbio keniota
LE BASI DELLA COMUNICAZIONE
ABC della comunicazione La comunicazione è una relazione Forma e contenuto non sono indipendenti né separabili La comunicazione della scienza richiede conoscenze interdisciplinari
ABC del giornalismo WHO CHI WHAT COSA WHERE DOVE WHEN QUANDO WHAY PERCHE’
ABC della struttura comunicativa ATTIRARE L’ATTENZIONE MANTENERLA SODDISFARE LE ATTESE TIRARE CONCLUSIONI titolo - attacco Argomentazioni, storie, coinvolgimento, dati….. chiusa promessa intrattenimento conquista finale
COME RACCONTARE STORIE DI SCIENZA
UNA STORIA DI SCIENZA CHI (persona, gruppo, laboratorio pubblico/privato) QUANDO (tempi della ricerca, tempi dell’annuncio) DOVE (pubblicazione, congresso, cronaca) COME (metodo, tecniche, tecnologie) PERCHE’ (fini prossimi e lontani, prevedibili e non, con responsabilità)
Elementi che decidono il “taglio” Argomento Focus Stile narrativo Obiettivi e messaggio principale Pubblico Mezzo di comunicazione
Tempi e luoghi della scienza idea – ipotesi di lavoro progettosperimentazionerisultati Pubblicazione dei risultati diffusionediscussione tecnologie verifica prodotti singoli ricercatori tempo indefinibile centri di ricerca mesi comunità scientifica qualche settimana amm. pubbliche - industria mesi uso e valutazione collettiva società anni FASE CREATIVA FASE DELLA VERIFICA PUBBLICA FASE APPLICATIVA
Tempi e luoghi dell’informazione Agenzie - televideo Tv - Quotidiani diffusione discussione A pochi minuti dall’evento Poche ore Uso, appropriazione e valutazione collettiva due mesi e oltre FASE IMMEDIATA FASE DELLA DIFFUSIONE GIORNALISTICA FASE DI APPROFONDIMENTO Radio - Internet Settimanali – inserti speciali – Riviste specializzate discussioneverifica Qualche giorno FASE DI ASSIMILAZIONE Instant book – documentari - libri
IL CASO CHARLES DARWIN
Parlar di scienze è una corsa a ostacoli
Termini tecnici - ridurli al minimo - spiegarli - controllare le parole derivate dall’ inglese Numeri e formule - pochi, ma indispensabili - fare riferimento a misure di uso comune Distanza dal senso comune - usare metafore - contestualizzare con esempi il salto degli ostacoli “bassi”
Un’enciclopedia in 46 volumi scritto con un codice che usa quattro lettere Il software di un computer Una città illuminata di notte Un’autostrada nel deserto Un mazzo di carte che si rimescolano Un fucile caricato a geni in cui è lo stile di vita a premere il grilletto
Gli ostacoli “alti” Meccanicismo interpretazione dei fenomeni naturali attraverso rapporti di causa – effetto semplificati e automatici Determinismo interpretazione dei fenomeni naturali come eventi prodotti “necessariamente” da determinate cause Riduzionismo vs Olismo interpretazione dei fenomeni naturali a partire dagli elementi più semplici e basilari considerati come “determinanti” del fenomeno. Negazione della possibilità di interpretare i fenomeni attraverso gli elementi parziali che lo determinano Complessità presenza di molte variabili più o meno interconnesse che portano alla manifestazione dei fenomeni naturali Intreccio tra fatti e valori
QUESTO E’ LO SCHEMA SEMPLIFICATO E NON AGGIORNATO DELL’AZIONE DEI GENI IN UNA CELLULA TUMORALE
RICAPITOLANDO Individuate l’aspetto centrale della “storia” Mettete a fuoco l’obiettivo che vi proponete Immaginate un titolo Verificate se avete tempi e mezzi adeguati Valutate le conseguenze pratiche Sottolineate gli elementi più originali e interessanti Mostrate di conoscere il pubblico cui intendete rivolgervi
MINIMO ESSENZIALE (in qualsiasi mezzo di comunicazione) Attacco (il “lead”) Argomentazioni Conclusione (ripresa dell’attacco) Commenti di esperti Grafici Precedenti storici Immagini …………. ARRICCHIMENTI (multimedialità)