Strumenti per la pianificazione e la strategia

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Strumenti per la pianificazione e la strategia Azienda agraria Strumenti per la pianificazione e la strategia AZIENDA AGRARIA (mondo dell’agricoltura dal pdv della singola realtà aziendale o imprenditoriale) e non a livello di sistema o di settore; (realtà a parte sotto molti punti di vista: legislativo, fiscale, politiche nazionali e soprannazionali, analisi economica. Gli economisti aziendali in particolare hanno prestato scarso interesse verso l’analisi dell’attività agricola, lasciando che specialisti di tipo tecnico si concentrassero sullo studio dell’azienda agraria, e preferendo orientare le proprie ricerche verso l’impresa di tipo industriale, commerciale e recentemente verso quella dei servizi). ANCHE PERCHE’ una serie di peculiarità, agevolazioni e soprattutto gli AIUTI della CE hanno sempre garantito REDDITI SODDISFACENTI !!!!! MA OGGI ?????? Vedremo che non è più così !!!! - PIANIFICAZIONE e STRATEGIA: concetti molto presuntuosi per le aziende agricole; in realtà anche programmazione e tattica; cioè processo decisionale di breve e lungo periodo (a seconda che possano essere modificati o meno anche i capitali fissi) - CARATTERISTICHE ORDINARIE e CARATTERI DISTINTIVI DELL’AZIENDA AGRARIA (Pur svolgendo un processo economico-produttivo che richiede l’acquisizione di fattori produttivi, la loro combinazione, e tutte le altre fasi che portano alla vendita delle produzioni, similmente a ogni altro tipo di attività economica, quella agricola presenta una serie di caratteri distintivi la cui comprensione è fondamentale qualora si voglia pensare di fornire all’imprenditore agricolo gli strumenti e le modalità di comportamento idonei per fronteggiare nel modo più razionale possibile le difficoltà sempre crescenti che incontrerà nel suo agire economico). Matteo Legnani

Azienda e impresa… nel codice civile Azienda (art. 2555): “complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa” Impresa (art. 2082): è definito imprenditore chi esercita professionalmente una “attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di servizi” Def. civilistica AZIENDA e impresa basilari… 2555: teoria atomista/universalista (conseguenze nelle operazioni straordinarie e trattamento fiscale)….. Concetto “statico” 2082: IMPRESA, attività (differenza già nell’art. 2555) - DISTINZIONE SOSTANZIALE: bilancio azienda e bilancio impresa (l’oggetto su cui focalizzare l’attenzione ai fini della determinazione di un risultato reddituale e del processo decisionale che ne può conseguire, deve tenere conto solo dell’unità produttiva aziendale, o anche delle modalità con cui avvengono i conferimenti da parte del soggetto imprenditoriale???)

Azienda (e impresa)… in Economia Agraria Le definizioni di azienda e impresa proposte dall’economia agraria non sempre coincidono con le previsioni civilistiche e spesso non sono tra loro univoche. Definizione condivisa di azienda quale: “la combinazione elementare dei fattori di produzione agricoli”. Serpieri, A. (1946). Conseguenze sulla struttura e logica del “bilancio economico” La definizione maggiormente accettata di azienda agraria è quella proposta dal maestro Serpieri ed è la base dello sviluppo del bilancio economico COMBINAZIONE, perché dei mezzi non si uniscono in un modo qualsiasi, ma vi si coordinano, ai fini della produzione, in determinate qualità e quantità; elementare, perché la risultante combinazione è un'unità che non può scomporsi senza diminuire o distruggerne l'efficienza produttiva".

…azienda (e impresa)… in Economia Agraria Azienda: unità oggettiva (“combinazione elementare”) Impresa: unità soggettiva (scelte economiche e gestionali) "fra tutti i modi tecnicamente possibili di combinare i mezzi di produzione, chi gestisce l'azienda ne sceglie uno a preferenza degli altri.” "Il funzionamento dell'azienda agraria esige la cooperazione di persone fisiche, a capo delle quali sta chi, con le sue scelte economiche, attua la combinazione dei mezzi produttivi e la fa funzionare al fine della produzione, cioè ne ha la gestione" quindi "A fianco dell'azienda agraria, unità oggettiva, si pone un'unità di gestione, unità soggettiva" che è possibile identificare nell' impresa , la cui sfera specifica riguarda le scelte aziendali;

Agrario e agricolo - “Agrario” indica ciò che è pertinente all’agricoltura da un punto di vista tecnico, scientifico, o anche sociale e territoriale - “Agricolo” indica ciò che è pertinente all’agricoltura da un punto di vista tecnico e produttivo Gli aggettivi “agrario” e “agricolo” hanno significati simili ma con sfumature diverse: il termine “agrario” ha quindi un’accezione più ampia, tuttavia nell’uso corrente la differenza tende ormai a perdersi ed i due aggettivi sono usati quasi come sinonimi (ad esempio politica agraria / politica agricola) MA a seconda del contesto e della fonte citata è meglio (o talvolta essenziale) utilizzare un termine piuttosto che l’altro (es. c.c. IMPRENDITORE AGRICOLO, tuir REDDITO AGRARIO)

L’imprenditore agricolo… nel codice civile Imprenditore agricolo (art. 2135): “ È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse”. DEF. fondamentale da cui dipendono tutte le altre (es. qualifica professionale di coltivatore diretto, o di imprenditore agricolo professionale) - Solo se svolge le attività contemplate dall’art. 2135: ATTIVITA’ aventi natura agricola (non conta l’elemento soggettivo: PERSONE FISICHE. SOCIETA’ DI PERSONE, DI CAPITALI O ENTI) comprese le COOPERATIVE a valle (trasformazione e vendita) o a monte (centrali d’acquisto)

…l’imprenditore agricolo… nel codice civile “Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.” ATTIVITA’ PRINCIPALI (per def. danno la qualifica di imprenditore agricolo) ciclo biologico (anche solo una FASE) v. allevamento Fondo uso anche solo potenziale (acquacoltura, vivai in vasi…)

Le “attività connesse”… “Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge. “ Attività complementari e accessorie all’attività agricola principale che hanno lo scopo di valorizzare i propri prodotti (non sempre facile individuarle)

…le “attività connesse” criterio della PREVALENZA nessun limite nelle modalità di svolgimento dell’attività, mezzi, tecniche, etc. Fornitura di servizi Conseguenze: civilistiche fiscali anche mezzi INDUSTRIALI PREVALENZA: fondamentale dal pdv fiscale Attività di trasformazione possono avere ad oggetto anche prodotti di terzi, ma devono risultare prevalenti i propri prodotti Mediante l’utilizzo di prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata (inclusa la valorizzazione di territorio e patrimonio rurale) CONSEG: CIVILISTICHE: fallimento !!! FISCALI: modalità di tassazione, agevolazioni…

DEFINIZIONE DI REDDITO AGRARIO Il reddito agrario e' costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d'esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell'esercizio di attività agricole su di esso. (art. 32 tuir) (rinvio esplicito all’art. 2135 c.c.) Esso è determinato mediante l’applicazione di tariffe d’estimo stabilite dalla legge catastale. (art. 34 tuir) CONSEGUENZE FISCALI !!!!! Redditi fondiari (dominicale e agrario) sono redditi “normali” e non effettivi (reddito normalmente ottenibile, da un terreno di un certo tipo, in una certa zona…) è incentivo per l’imprenditore agricolo efficiente (a parità di attività se ricavo 100 o 1000 sarò tassato cmq 20) Tassazione basata su rendite catastali def. nel 1988 per avvicinare reddito normale ed effettivo, ma mai più ritoccate, quindi il reddito agrario subisce una tassazione inferiore agli altri tipi di redditi !!!!

…le “attività connesse” La produzione e la vendita di elettricità, calore, carburanti e prodotti chimici da fonti alternative rientrano nella categoria delle attività agricole connesse (bioetanolo, biodiesel, biogas). Il FOTOVOLTAICO: attività agricola connessa di natura atipica (reddito agrario o reddito d’impresa?) Il biodiesel è un biocombustibile, cioè un combustibile ottenuto da fonti rinnovabili quali oli vegetali e grassi animali, analogo al gasolio derivato dal petrolio Il bioetanolo è un etanolo prodotto mediante un processo di fermentazione delle biomasse, ovvero di prodotti agricoli ricchi di zucchero (glucidi) quali i cereali, le colture zuccherine, gli amidacei e le vinacce. - Con il termine biogas si intende una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, dal 50 al 80%) prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell'agro-industria. L'intero processo vede la decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, producendo anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano (metanizzazione dei composti organici). Reddito agrario si configura solo se utilizzo PREVALENTE di beni derivanti dallo svolgimento delle attività agricole principali. Confronto di quantità o valori. FOTOVOLTAICO: la produzione e la cessione di energia fotovoltaica da parte degli imprenditori agricoli producono sempre reddito agrario per la parte generata dai primi 200kw di potenza nominale installata; oltre tale soglia è cmq reddito agrario se: deriva da impianti con integrazione architattonica, anche parziale, su strutture aziendali esistenti O volume d’affari agricolo è superiore al volume d’affari del fotovoltaico eccedente i 200kw

Imprenditore Agricolo Professionale (I.A.P.) possedere determinate conoscenze e competenze professionali in campo agrario; dedicare all’attività agricola almeno il 50% del tempo di lavoro complessivo; ricavare dall’attività agricola almeno il 50% del reddito globale di lavoro. (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99) Qualifica riconoscibile a persone fisiche, ma anche a società

Definizione di azienda agricola, forestale e zootecnica L'unità tecnico-economica costituta da terreni, anche in appezzamenti non contigui ed eventualmente da impianti ed attrezzature varie, in cui si attua la produzione agraria, forestale o zootecnica, ad opera di un conduttore e cioè persona fisica, società od ente che ne sopporta il rischio, sia da solo (conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti), sia in associazione ad un mezzadro o colono parziario. (ISTAT, Censimento generale dell'agricoltura, 2000). Def. dal 5° censimento generale dell’agricoltura: sintesi a livello di totali comunali, relative al numero delle aziende agricole, alla loro dimensione complessiva in termini di superficie, alle principali forme di utilizzazione dei terreni (seminativi, coltivazioni legnose agrarie, prati permanenti e pascoli, boschi), alla consistenza degli eventuali allevamenti secondo le principali specie di bestiame (bovini, ovini, caprini, equini e suini). Def. non esaustiva di tutte le possibilità e caratteristiche, ma che evidenzia una serie di spunti (terreni, modalità di organizzazione, rischio, lavoro dipendente… fattori produttivi essenziali) Dà un’idea di quelle che sono le prevalenti caratteristiche strutturali. Alcuni confronti con i risultati del precedente censimento consentono di effettuare prime analisi delle tendenze decennali. (Il 6° doveva essere avviato dal 24 ottobre 2010)

…l’imprenditore agricolo L’imprenditore è la figura economica che organizza i fattori produttivi (natura, capitale e lavoro), con lo scopo di ottenere una produzione (di beni o di servizi) e se ne assume il rischio economico. Il suo compenso è rappresentato dal tornaconto. (Esercitazioni Agrarie, Roberto Golè) Def. più economica, svincolata dal diritto: mette in evidenza le coordinate essenziali dell’attività dell’imprenditore agricolo, delineando quello che è il ragionamento sottostante alla più diffusa modalità di determinazione del risultato reddituale (logica del bilancio economico)

Caratteristiche aziendali Fattori produttivi Dimensione Forma giuridica Alcune caratteristiche tipiche dell’azienda agraria e alcune variabili per la loro classificazione, in modo da giungere al contesto italiano e capirne le problematiche

Fattori produttivi lavoro rischio capitale (terra) T,K,L Nell’accezione giuridica l’azienda risulterebbe quindi costituita da soli beni materiali, mentre nell’accezione economico-agraria oltre a beni materiali (capitale fondiario e capitale di esercizio) l’azienda agraria includerebbe anche il lavoro ed il rischio dell’imprenditore

(Terra) Superficie Totale Superficie agricola utilizzata (SAU) Superficie agricola non utilizzata Altra SAU: Seminativi (cereali, ortive, ecc. ), coltivazioni permanenti (vite, fruttiferi, ecc. ), prati permanenti e pascoli Superficie Totale: area complessiva dei terreni dell’azienda formata dalla superficie agricola utilizzata, da quella coperta da arboricoltura da legno, da boschi, dalla superficie agraria non utilizzata, nonché dall’area occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni, canali, cortili situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l’azienda. Superficie agricola utilizzata: insieme dei terreni investiti a seminativi, coltivazioni legnose agrarie, orti familiari, prati permanenti e pascoli e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole. E’ esclusa la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei ed appositi edifici. Agraria non utilizzata: insieme dei terreni dell’azienda non utilizzati a scopi agricoli per una qualsiasi ragione (di natura economica, sociale od altra), ma suscettibili di essere utilizzati a scopi agricoli mediante l’intervento di mezzi normalmente disponibili presso un’azienda agricola. Sono compresi gli eventuali terreni abbandonati facenti parte dell’azienda ed aree destinate ad attività ricreative. Sono esclusi i terreni a riposo Altra: è costituita dalle aree occupate da fabbricati, cortili, strade poderali, fossi, canali, cave, terre sterili, rocce, parchi e giardini ornamentali. Sono comprese anche le superfici delle grotte, dei sotterranei e degli appositi edifici destinati alla coltivazione dei funghi.

Capitale I capitali investiti in un’azienda agraria possono essere suddivisi in due categorie: capitale fondiario e capitale agrario. Il capitale fondiario è costituito dalla terra e dai miglioramenti fondiari. È un capitale fisicamente immobile. Il capitale agrario è costituto dai mezzi produttivi fisicamente mobili che vengono utilizzati al fine di ottenere la produzione struttura molto particolare Fondamentale per strutturare la contabilità e il bilancio BANCHE: necessitano garanzie patrimoniali e chiedono particolari voci (scorte vive e morte, etc…)

…capitale Altre classificazioni: capitali a fecondità semplice capitali a fecondità ripetuta capitale di scorta capitale di anticipazione   Classificazioni che sono funzionali alla valutazione degli asset e alla quantificazione degli interessi sul capitale e conseguente rappresentazione in bilancio capitale circolante e capitale durevole Scorte vive e scorte morte

Lavoro Definizione di lavoro agricolo (ISTAT, Censimento generale dell'agricoltura, 2000): I lavori agricoli sono quelli che contribuiscono al conseguimento della produzione agricola, forestale e zootecnica, ad eccezione dei lavori domestici (pulizia dell’abitazione, preparazione dei pasti per la famiglia, ecc.). Sono considerati lavori agricoli, purché effettuati dalla manodopera aziendale, la direzione e la sorveglianza dei lavori, l’organizzazione e la gestione aziendale, la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti nonché la manutenzione di fabbricati, macchine ed impianti ed il trasporto per conto dell’azienda. Sono esclusi i lavori effettuati dalla manodopera aziendale presso altre aziende agricole, nonché i lavori di stoccaggio, condizionamento, trasformazione, vendita e trasporto dei prodotti di altre aziende. E’ esclusa la manodopera fornita da imprese di esercizio e noleggio di mezzi meccanici, da imprese industriali o a titolo di aiuto reciproco. Come per il capitale, DEF. fondamentale per individuare il lavoro aziendale e dunque per quantificare il COSTO DEL LAVORO (assolutamente cosa non banale): in particolare nel contesto di azienda a conduzione familiare, all’interno della quale possono prestare attività lavorativa l’imprenditore agricolo, i componenti della sua famiglia, oltre a operai salariati assunti a tempo indeterminato o più spesso a tempo determinato. Questa configurazione della forza lavoro agricola rende piuttosto problematiche e complesse tutte quelle analisi a livello aziendale o settoriale, volte alla determinazione della redditività, del valore aggiunto e di tutte le altre grandezze funzionali alla valutazione dell’andamento economico di un’attività.

Rischio Rischio di MERCATO Rischio AMBIENTALE A tale rischiosità non corrisponde però una più elevata remunerazione del capitale investito !!! Rischio di CREDITO È risaputo innanzitutto come l’attività agricola sia soggetta a un grado di rischio piuttosto elevato: infatti al tradizionale rischio di mercato si aggiunge il cosiddetto rischio ambientale, legato cioè ai condizionamenti ambientali che spesso sfuggono al controllo dell’uomo. A tale rischiosità, che di norma cresce assieme alla lunghezza dei cicli produttivi, non corrisponde poi una più elevata remunerazione del capitale investito. La produzione agricola infatti è caratterizzata da uno scarso livello di valore aggiunto, in buona parte spiegabile dalla natura del sistema dei prezzi e dei mercati agricoli. Le condizioni di estrema concorrenza in cui operano i produttori agricoli da un lato, e il forte potere contrattuale della grande distribuzione legato alle inefficienze della struttura commerciale e distributiva dall’altro, rendono impossibile per l’imprenditore agricolo intervenire in modo effettivo sui prezzi di vendita. A questo si aggiunge poi il fatto che lo stesso imprenditore è costretto a subire i prezzi di acquisto dei fattori produttivi, del lavoro e dei capitali fissi, i quali aumentano a valori reali, cosicché il rapporto di scambio per l’agricoltore è sfavorevole e porta a una continua diminuzione del reddito sia unitario che totale - IL CREDITO A DOPPIA GARANZIA: sistema per disincentivare il ritardo dei pagamenti dei clienti, che potrebbero essere aggrediti direttamente dalle banche (centrale rischi)

Dimensioni 67,5% PICCOLE (fatturato < 10.000 euro) 32% MEDIE (10.000 euro < fatturato < 500.000 euro) 0,5% GRANDI (fatturato > 500.000 euro) (Fanfani Roberto, 2009) Dimensioni sono definibili anche in termini di entità del capitale investito, di estensione dei terreni (Sau) e di unità lavorative impiegate Le aziende piccole producono solamente l’8,5% della produzione e il 7,3% del VA (un 10% delle aziende produce esclusivamente per l’autoconsumo) Grandi producono il 25,7% della produzione

…dimensioni ULA (unità-lavorative-anno): numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno Ovviamente i part-time o stagionali rappresentano frazioni di ula 73,6% 26,2% 0,2% DATI che fanno comprendere la dimensione micro di queste realtà aziendali

Forma giuridica Persone fisiche Società di persone Società di capitali Enti Cooperative (a valle e a monte) Conseguenze: Civilistiche Fiscali Def. 2135 fa riferimento a tipologie di attività (aspetto oggettivo), a prescindere dal tipo di soggetto: Sono imprenditori agricoli sia persone fisiche, che società di persone, capitali e enti…. Scelta del tipo ha conseguenze ovviamente su aspetti civilistici e fiscali (SPESSO CONNESSI): a noi interessa modalità di tassazione che va di pari passo agli obblighi di scritture contabiili,etc…

…forma giuridica Il reddito delle attività agricole svolte da società di persone e di capitali e da enti commerciali viene determinato secondo le ordinarie regole del reddito di impresa !!! Società di persone (TRASPARENZA) scaglioni dal 23% (<15.000 euro) al 43% (>75.000 euro) Società di capitali (IRES 27,5%) salvo agevolazioni es. finanziaria 2007

La realtà italiana aziende a conduzione familiare, all’interno delle quali possono prestare attività lavorativa l’imprenditore agricolo, i componenti della sua famiglia, oltre a operai salariati assunti a tempo indeterminato o più spesso a tempo determinato. (Questa configurazione della forza lavoro agricola rende piuttosto problematiche e complesse tutte quelle analisi a livello aziendale o settoriale, volte alla determinazione della redditività, del valore aggiunto e di tutte le altre grandezze funzionali alla valutazione dell’andamento economico di un’attività). Di norma persone fisiche o s.s.

I cambiamenti in corso… Selezione operata dal mercato Riduzione numero aziende (-14% dal 1990 al 2000) Riduzione SAU (-12% dal 1990 al 2000) Polarizzazione delle aziende Età conduttori Le micro aziende sembrano pian piano destinate a scomparire:la diminuzione del numero di aziende è stata assai più cospicua di quella media nazionale nelle regioni nord-occidentali e ha raggiunto il massimo in Lombardia (-43,1%) (AL NORD –30%) Vi è anche riduzione della sau, ma minore, soprattutto in pianura: sau –7,5% quindi crescono le dimensioni medie Polarizzazione: L’evoluzione del settore primario, dei mercati che lo contraddistinguono e dei soggetti che vi operano rendono ormai inadatti gli strumenti che l’economia agraria ha tradizionalmente fornito per affrontare in modo razionale ed efficiente l’esercizio dell’attività d’impresa. La globalizzazione e la concorrenzialità internazionale ampliando l’offerta mondiale di prodotti agricoli e portando una conseguente contrazione dei prezzi pongono l’imprenditore agricolo dinnanzi a una vera e propria sfida per la sopravvivenza, l’unico terreno su cui agire pare essere la competitività, in particolare quella fondata sulla diminuzione dei costi di produzione.

…i cambiamenti in corso Apertura dei mercati Competitività internazionale Dinamiche dei prezzi Revisione della Pac Problema REDDITIVITÀ controllo dei costi di produzione Le condizioni di estrema concorrenza in cui operano i produttori agricoli da un lato, e il forte potere contrattuale della grande distribuzione legato alle inefficienze della struttura commerciale e distributiva dall’altro, rendono impossibile per l’imprenditore agricolo intervenire in modo effettivo sui prezzi di vendita. A questo si aggiunge poi il fatto che lo stesso imprenditore è costretto a subire i prezzi di acquisto dei fattori produttivi, del lavoro e dei capitali fissi, i quali aumentano a valori reali, cosicché il rapporto di scambio per l’agricoltore è sfavorevole e porta a una continua diminuzione del reddito sia unitario che totale. PAC (sovvenzioni alle esportazioni… oggi aiuti diretti e sviluppo rurale: le misure di ammodernamento e di diversificazione delle aziende agricole) Come uscirne? Pianificando e facendo strategia: multifunzionalità, ricerca standard qualità, MA al contempo RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE (4/10 prodotti agricoli italiani usano mp estere e 1/3 sono TAROCCHI) eliminare gli sprechi…..

Pianificazione e strategia Analisi della situazione attuale Individuazione dei punti di forza e delle criticità Definizione di nuovi obiettivi Formulazione di strategie Predisposizione di piani Esecuzione e controllo dei piani processo di pianificazione e controllo, in ambito agricolo le pretese non sono estreme, ma essenziale è il primo step (oggi fortissima carenza, disordine, nessuna cognizione dell’aspetto economico: L’organizzazione e la gestione delle attività agricole risulta inoltre caratterizzata da un grado piuttosto elevato di disordine e approssimazione soprattutto per quando riguarda gli aspetti di natura economica: le scelte di breve e di lungo periodo raramente sono il frutto di adeguate valutazioni e previsioni, o tanto meno di un processo di programmazione e pianificazione strategica) La particolare natura del processo produttivo, la forte dipendenza dalle condizioni del terreno e di quelle climatiche, nonché l’orientamento dell’imprenditore, che accanto al conseguimento di un reddito tende al soddisfacimento dei bisogni familiari, limitano il campo di scelta dell’agricoltore e dunque le possibilità di agire secondo criteri di efficienza e razionalità. In ogni caso, quella della pianificazione strategica sembra l’unica via da seguire per qualsiasi imprenditore che voglia giocare un ruolo, più o meno rilevante, nell’odierno panorama: quello decisionale è solo il momento conclusivo di un più ampio processo di rilevazione, determinazione e interpretazione di dati e informazioni relativi all’attività d’impresa - es scelte: Multifunzionalità o Contoterzismo L’imprenditore dovrà ad esempio governare i fattori produttivi, tradizionalmente terra, capitale e lavoro, coordinare i processi relativi alle varie attività agricole, eseguire le operazioni finalizzate all’ottenimento dei prodotti agricoli, ma anche acquistare i vari fattori produttivi sui diversi mercati di approvvigionamento, vendere i prodotti sui mercati di sbocco, raccogliere le risorse monetarie e finanziarie necessarie per svolgere le varie attività. Per eseguire tutte queste operazioni in modo razionale ed efficiente è necessario disporre di adeguate informazioni che permettano prima di conoscere la propria realtà aziendale, i costi, le rese, i profitti dell’attività, per poi prevederne in modo accurato i livelli per la gestione futura. In questo modo è possibile alimentare il processo decisionale e di pianificazione, fissando obiettivi coerenti con le attuali performance e valutando le possibili conseguenze che un determinato investimento, o un ipotetico mutamento delle condizioni dell’ambiente esterno, potrebbero comportare per l’impresa si vogliono individuare gli strumenti che possono guidare le realtà agricole italiane in questo difficile e tormentato momento di transizione, ponendo particolare enfasi sull’importanza della disponibilità di dati e informazioni sull’andamento dell’attività in tutti i suoi profili

Gli accordi di Basilea 2 e le imprese agricole Rating Pricing Incrementi nella quantità e nella qualità della documentazione richiesta dalle banche. informazioni di carattere previsionale e consuntivo informazioni patrimoniali e finanziarie Standard & Poor’s (3 gruppi) Impresa agricola è caratterizzata da: da modesti margini operativi con tendenza al ribasso Assenza di rapporti contabili attendibili Elevato grado di indebitamento a breve termine Fortemente dipendente da forme di intervento pubblico Elevata patrimonializzazione Eta media dell’imprenditore elevata Queste peculiarità fanni si che i rapporti tra attività agricola e mondo del credito non siano mai stati facili. Banche impossibilitate a valutare le aziende agricole Dichiarazioni reddituali sul Reddito catastale agrario Assenza di competenze specifiche, a causa della despecializzazione. Non comprensione della specificità del credito agrario con rientri legati ai cicli produttivi la concessione del credito, e in particolare del credito agevolato, sia stata frequentemente utilizzata come modalità per veicolare interventi di sostegno del settore. Infatti da un lato si richiedono procedure di valutazione che non sono usuali in agricoltura e per le quali per questo settore non esistono, allo stato attuale, procedure contabili definite In secondo luogo bisogna attendersi possibili incrementi nella quantità e nella qualità della documentazione richiesta dalle banche. Dotarsi di competenze di carattere finanziario e di pianificazione b) Predisporre attentamente le informazioni di carattere previsionale e consuntivo(bilanci, business plan, piani di sviluppo per giustificare gli investimenti ed evoluzione dell’equilibrio finanziario) c) Fornire tempestivamente le informazioni patrimoniali e finanziarie alla banca la specificità dei cicli produttivi agricoli che esigono competenze speciali sia nella valutazione dei fabbisogni finanziari delle aziende del settore, sia nella valutazione del relativo merito creditizio, sia infine nella valutazione e nella gestione delle garanzie collaterali. EFFETTI: Selezione e sviluppo capacità imprenditoriali – pianificazione finanziaria – sviluppo dell’analisi costi-ricavi per singola attività

Tipologie di strumenti Contabilità BILANCIO Analisi di bilancio L’attenzione sarà principalmente posta sul bilancio come strumento di sintesi dei fatti aziendali rilevati durante l’esercizio al fine di quantificare le performance aziendali, e contemporaneamente quale punto di partenza per una serie di analisi più dettagliate e funzionali alle varie esigenze del singolo imprenditore Strumenti di più facile utilizzazione per def. la situazione attuale dell’azienda (potenzialmente da parte dell’imprenditore in prima persona, che se non nella completa redazione, può almeno comprendere e interpretare, per poi agire di conseguenza)

Contabilità Caratteristiche e funzioni Principi e criteri Funzionamento e alimentazione Peculiarità e problematiche nel settore agricolo Cos’è un sistema contabile, come si costruisce e come si utilizza Il tutto sottolineando le particolarità della Co. Agraria e le criticità alla base della sua scarsa diffusione

Bilancio Economia agraria (bilancio economico) Due approcci: Economia agraria (bilancio economico) Economia aziendale (IMPRESA) Differenze tra gli approcci Vantaggi e criticità

Analisi di bilancio Margini e indicatori: Economici Patrimoniali Finanziari Tecnici Etc… per studi e ricerche di settore per scelte imprenditore per accesso al credito, etc…

Conclusioni importanza del problema applicabilità dei modelli Giudizi e valutazioni su: importanza del problema applicabilità dei modelli grado di possibile diffusione